perchè la velocità di rotazione dell'albero motore a regimi prossimi a quello del minimo erroneamente viene ritenuta costante ma in realtà durante ogni singolo giro l'albero accelera e decelera per le compressioni ed espansioni nei vari cilindri. Per cui quando tu leggi 1000 rpm sul contagiri in realtà leggi un valore medio, perchè a seconda dell'angolo in cui si trova il volano (meglio, a seconda della posizione dei pistoni) la velocità istantanea sarà per dire 900rmp mentre in altra posizione sarà 1100 rpm.
Più il regime si abbassa, maggiori saranno queste oscillazioni di velocità angolare (è il motivo per cui se provi a marciare a 600rpm la meccanica vibra, suona e strappa) perciò la catena si troverà, all'interno di uno stesso giro di albero motore o anche di albero a camme, in certi istanti a tirare ed in altri a spingere per mantenere sincronizzati i moti degli alberi cui viene collegata tramite le ruote dentate. A ciò si sommano le oscillazioni date dalle camme che premono su ciascun rullino perchè, a seconda della loro posizione rispetto a questo, l'albero a camme vien di volta in volta "frenato" dalla molla valvola che si comprime in apertura valvola oppure "accelerato" dalla molla che si estende in chiusura. Tutte queste sollecitazioni si scaricano sulla catena, che deve mantenere il sincronismo fra i due alberi. All'aumentare della velocità di rotazione queste oscillazioni vengono smorzate naturalmente dal momento di inerzia delle masse volaniche di ciascun albero (albero stesso, ruota dentata) che aumenta con i giri, per cui la catena lavora meglio.
Le contromisure stanno o nell'adottare catene di dimensioni e fattura adeguata oppure usare smorzatori come un volano bimassa, oppure cambiare la massa di volano o delle pulegge, o ancora usare pulegge servizi con uno smorzatore in gomma adeguato alle oscillazioni.
Questo problema investe anche le trasmissioni a cinghia, dentata o meno: per la cinghia dentata i soggetti sono gli stessi, mentre per la cinghia servizi il problema viene principalmente dal momento d'inerzia dell'alternatore, che in diversi casi (soprattutto nei diesel che hanno RC superiore ai benzina) viene dotato di una puleggia con frizione che consente un certo slittamento fra l'albero dell'alternatore e le gole della puleggia stessa.