<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> motore diesel piu affidabile | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

motore diesel piu affidabile

io ho avuto 2 MJ 1.3, perfetti...

mio padre VW 1.9TDI iniettore pompa, perfetto
220CDI 5 cilindri, rotto pompa del gasolio a 150mila KM
220CDI 4 cilindri perfetto
2.0 TDI Vw 184 CV, 35mila Km per ora ok.
 
io ho avuto 2 MJ 1.3, perfetti...
Sì.
Assenza di masse smorzanti adeguate e l'uso prevalente a bassi giri creano notevoli sollecitazioni alla catena dimensionata "alla fiat", con diverse rotture del componente attorno ai 100000km. Paradossalmente l'uso dello stesso motore a regimi medi più elevati migliora notevolmente le cose.
 
Non è detto che a parità di cubatura le versioni più potenti siano meno affidabili, in quanto, so per VAG e BMW, i 190cv sono profondamente rivisti per tollerare + coppia e + potenza rispetto ai 150cv, tirati per 150cv.
Il discorso può valere per unità dove la sola mappatura implementa potenza e coppia... per esempio il 2.2 Mazda è lo stesso motore con mappatura a 150cv e 175cv, ma non si sa se sia depotenziato con 150 o pompato con 175.
Per VOLVO non saprei, in effetti è curioso facciano tutto col 2.0.


In Volvo, al variare della potenza varia quantomeno il tipo di sovralimentazione: turbina fissa, turbina a geometria variabile, doppio turbo sequenziale, ulteriore turbina ad aria power pulse (nei diesel con taratura da 235 CV) doppio turbo con geometria variabile e nei benzina accoppiata turbo più volumetrico. Ovviamente, poi, ci sono anche le modifiche alla fluidodinamica, all'elettronica in genere, all'accesoristica di contorno e via dicendo.
 
Sì.
Assenza di masse smorzanti adeguate e l'uso prevalente a bassi giri creano notevoli sollecitazioni alla catena dimensionata "alla fiat", con diverse rotture del componente attorno ai 100000km. Paradossalmente l'uso dello stesso motore a regimi medi più elevati migliora notevolmente le cose.

Mi potresti spiegare perchè? Se mi consentite l'OT...
 
Mi potresti spiegare perchè? Se mi consentite l'OT...
perchè la velocità di rotazione dell'albero motore a regimi prossimi a quello del minimo erroneamente viene ritenuta costante ma in realtà durante ogni singolo giro l'albero accelera e decelera per le compressioni ed espansioni nei vari cilindri. Per cui quando tu leggi 1000 rpm sul contagiri in realtà hai un valore medio, perchè a seconda dell'angolo in cui si trova il volano (meglio, a seconda della posizione dei pistoni) la velocità istantanea sarà per dire 900rmp mentre a 180° dopo sarà 1100 rpm.
Più il regime si abbassa, maggiori saranno queste oscillazioni di velocità angolare (è il motivo per cui se provi a marciare a 600rpm la meccanica vibra e strappa) perciò la catena si troverà, all'interno di uno stesso giro di albero motore, in certi istanti a tirare ed in altri a spingere per mantenere sincronizzati i moti degli alberi cui viene collegata tramite le ruote dentate. A ciò si sommano le oscillazioni date dalle camme che premono su ciascun rullino perchè, a seconda della loro posizione rispetto a questo, l'albero a camme vien di volta in volta "frenato" dalla molla valvola che si comprime in apertura valvola e successivamente "accelerato" dalla stessa molla che si estende in chiusura. Tutte queste sollecitazioni si scaricano sulla catena, che deve mantenere il sincronismo fra i due alberi. All'aumentare della velocità di rotazione queste oscillazioni vengono smorzate naturalmente dal momento di inerzia delle masse volaniche di ciascun albero (albero stesso e la ruota dentata più quello che ci viene attaccato) che aumenta con i giri, per cui la catena lavora sempre meglio.
Le contromisure stanno o nell'adottare catene di dimensioni e fattura adeguata oppure usare smorzatori come un volano bimassa, oppure cambiare la massa di volano o delle pulegge, o ancora usare pulegge servizi con uno smorzatore in gomma adeguato alle oscillazioni.
Questo problema investe anche le trasmissioni a cinghia, dentata o meno: per la cinghia dentata i soggetti sono gli stessi, mentre per la cinghia servizi il problema viene principalmente dal momento d'inerzia dell'alternatore, che in diversi casi (soprattutto nei diesel che hanno RC superiore ai benzina) viene dotato di una puleggia con frizione che consente un certo slittamento fra l'albero dell'alternatore e le gole della puleggia stessa.
 
Ultima modifica:
perchè la velocità di rotazione dell'albero motore a regimi prossimi a quello del minimo erroneamente viene ritenuta costante ma in realtà durante ogni singolo giro l'albero accelera e decelera per le compressioni ed espansioni nei vari cilindri. Per cui quando tu leggi 1000 rpm sul contagiri in realtà leggi un valore medio, perchè a seconda dell'angolo in cui si trova il volano (meglio, a seconda della posizione dei pistoni) la velocità istantanea sarà per dire 900rmp mentre in altra posizione sarà 1100 rpm.
Più il regime si abbassa, maggiori saranno queste oscillazioni di velocità angolare (è il motivo per cui se provi a marciare a 600rpm la meccanica vibra, suona e strappa) perciò la catena si troverà, all'interno di uno stesso giro di albero motore o anche di albero a camme, in certi istanti a tirare ed in altri a spingere per mantenere sincronizzati i moti degli alberi cui viene collegata tramite le ruote dentate. A ciò si sommano le oscillazioni date dalle camme che premono su ciascun rullino perchè, a seconda della loro posizione rispetto a questo, l'albero a camme vien di volta in volta "frenato" dalla molla valvola che si comprime in apertura valvola oppure "accelerato" dalla molla che si estende in chiusura. Tutte queste sollecitazioni si scaricano sulla catena, che deve mantenere il sincronismo fra i due alberi. All'aumentare della velocità di rotazione queste oscillazioni vengono smorzate naturalmente dal momento di inerzia delle masse volaniche di ciascun albero (albero stesso, ruota dentata) che aumenta con i giri, per cui la catena lavora meglio.
Le contromisure stanno o nell'adottare catene di dimensioni e fattura adeguata oppure usare smorzatori come un volano bimassa, oppure cambiare la massa di volano o delle pulegge, o ancora usare pulegge servizi con uno smorzatore in gomma adeguato alle oscillazioni.
Questo problema investe anche le trasmissioni a cinghia, dentata o meno: per la cinghia dentata i soggetti sono gli stessi, mentre per la cinghia servizi il problema viene principalmente dal momento d'inerzia dell'alternatore, che in diversi casi (soprattutto nei diesel che hanno RC superiore ai benzina) viene dotato di una puleggia con frizione che consente un certo slittamento fra l'albero dell'alternatore e le gole della puleggia stessa.

Chiarissimo, grazie mille
 
L'idea comune è che una catena di distribuzione sia più affidabile rispetto ad una cinghia: falso, perchè l'affidabilità di un sistema dipende da progettazione e da manutenzione, a prescindere dalla tecnologia; come si vede, i casi di catene progettate malino non sono rari.
 
perchè la velocità di rotazione dell'albero motore a regimi prossimi a quello del minimo erroneamente viene ritenuta costante ma in realtà durante ogni singolo giro l'albero accelera e decelera per le compressioni ed espansioni nei vari cilindri. Per cui quando tu leggi 1000 rpm sul contagiri in realtà hai un valore medio, perchè a seconda dell'angolo in cui si trova il volano (meglio, a seconda della posizione dei pistoni) la velocità istantanea sarà per dire 900rmp mentre a 180° dopo sarà 1100 rpm.
Più il regime si abbassa, maggiori saranno queste oscillazioni di velocità angolare (è il motivo per cui se provi a marciare a 600rpm la meccanica vibra e strappa) perciò la catena si troverà, all'interno di uno stesso giro di albero motore, in certi istanti a tirare ed in altri a spingere per mantenere sincronizzati i moti degli alberi cui viene collegata tramite le ruote dentate. A ciò si sommano le oscillazioni date dalle camme che premono su ciascun rullino perchè, a seconda della loro posizione rispetto a questo, l'albero a camme vien di volta in volta "frenato" dalla molla valvola che si comprime in apertura valvola e successivamente "accelerato" dalla stessa molla che si estende in chiusura. Tutte queste sollecitazioni si scaricano sulla catena, che deve mantenere il sincronismo fra i due alberi. All'aumentare della velocità di rotazione queste oscillazioni vengono smorzate naturalmente dal momento di inerzia delle masse volaniche di ciascun albero (albero stesso e la ruota dentata più quello che ci viene attaccato) che aumenta con i giri, per cui la catena lavora sempre meglio.
Le contromisure stanno o nell'adottare catene di dimensioni e fattura adeguata oppure usare smorzatori come un volano bimassa, oppure cambiare la massa di volano o delle pulegge, o ancora usare pulegge servizi con uno smorzatore in gomma adeguato alle oscillazioni.
Questo problema investe anche le trasmissioni a cinghia, dentata o meno: per la cinghia dentata i soggetti sono gli stessi, mentre per la cinghia servizi il problema viene principalmente dal momento d'inerzia dell'alternatore, che in diversi casi (soprattutto nei diesel che hanno RC superiore ai benzina) viene dotato di una puleggia con frizione che consente un certo slittamento fra l'albero dell'alternatore e le gole della puleggia stessa.

Tutto molto condivisibile, tranne, secondo me, la menzione del volano bimassa come contromisura alla non uniformità della velocità di rotazione degli organi del motore. Ha quel ruolo per gli organi della trasmissione che lo seguono, ma per gli organi a monte penso che sua molto meno efficace di un monomassa di pari massa (complessiva) e dimensioni.
Inoltre non condivido il giudizio sul 1.6 Peugeot espresso in un messaggio precedente, che non mi pare presenti problemi particolari di affidabilità (e parlo in generale di tutte le versioni che si sono succedute, 16 e 8 valvole e nei vari livelli di potenza).

Ciao, Nicola.
 
I 1.6 PSA hanno presentato una nutrita serie di problematiche note (guarnizioni iniettori, turbocompressori, pompe acqua, FAP, EGR). Con la revisione a 8 valvole le cose son migliorate, ma i motori sani come da richiesta in apertura del post sono altri.
Il bimassa ha influenza anche a monte.
 
Ultima modifica:
Comunque è un discorso che va fatto tenendo conto delle percentuali di rottura.

Non voglio confermare o confutare la tesi che questo o quel motore abbia dei problemi...ma prendo come esempio il multijet, prodotto in milioni di esemplari, ed è chiaro che se ne guastino di più rispetto ad altri motori "più rari".

Magari esce fuori che in percentuale non vanno poi così male.
 
L'idea comune è che una catena di distribuzione sia più affidabile rispetto ad una cinghia: falso, perchè l'affidabilità di un sistema dipende da progettazione e da manutenzione, a prescindere dalla tecnologia; come si vede, i casi di catene progettate malino non sono rari.
Anche alcune Bmw erano progettate male?
 
E' evidente dai fatti.
Questa domanda è un pò OT ma te la faccio lo stesso:
secondo te su una Scenic II serie un 1.5 cdi è sottodimensionato?
cioè può diventare meno affidabile perchè montato su una vettura più grande di una Clio o Modus?
Ultimamente stò vedendo se ne trovo una in buone condizioni.
 
Questa domanda è un pò OT ma te la faccio lo stesso:
secondo te su una Scenic II serie un 1.5 cdi è sottodimensionato?
cioè può diventare meno affidabile perchè montato su una vettura più grande di una Clio o Modus?
Ultimamente stò vedendo se ne trovo una in buone condizioni.
Quel motore non era per nulla sottodimensionato ma soffriva di anomali cedimenti alle bronzine, sicuramente sino a tutto il 2007, con frequenza dei casi proporzionale alla coppia erogata e alla massa della vettura; quindi le 106cv montate su Scenic erano le più soggette ai guasti.
O valuti roba più recente (i 110cv sono a posto) oppure sui più vecchi conviene farsi cambiare le bronzine con quelle modificate.
 
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