<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Monarchia,Democreazia,Marchinnazia? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Monarchia,Democreazia,Marchinnazia?

pittigasabasca ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
pittigasabasca ha scritto:
Monarchia:comanda il re a suo piaciemento
Democrazia:le scelte si fanno dopo discussione e votazione finale
Marchionnazia:se mi date il consenso faccio come voglio io.
lo scontento: e io mi licenzio.....

altri 5000 come te e lui sarebbe strafelice

Non credere che questo non valga per tutti, Lunedì p.v. prova a dare le dimissioni e poi fammi sapere le reazioni del tuo datore di lavoro !
 
pittigasabasca ha scritto:
S-edge ha scritto:
Yd.rss2025 ha scritto:
nn credo che l'era marchionazia porti qualcosa , anzi penso che porti solo sfruttamento del lavoro altrui. identificandone come le condizioni lavorative di schiavitu' di un secolo fa
http://www.libero-news.it/news/559906/Pomigliano_d_Arco__l_accordo_punto_per_punto.html

Sarei curioso di fare un paragone con le condizioni tedesche o francesi, a parità di costo della vita, ovviamente. E vedere se loro si assentano in blocco per malattia in occasione di qualche particolare partita di pallone. O se come a Pomigliano ci sono stati sabotaggi.
Yd.rss2025 ha scritto:
Invece di fare il manager rampante con i soldi presi dalle banche e dallo stato , si sarebbe fatto assumere in incognito per 1 anno o 6 mesi (tipologia contrattuale) come operaio settore carrozzeria sottopagato ai 800 euro al mese forse avrebbe capito che la gente comune non vive nell'oro e negli sfarzi come lui . Tale esperienza in incongnito la fece in passato un figlio di Umberto dove capi che se l'operaio e malpagato lavora male e non consuma, prima di parlare maglioncino guardi come si soppravvive con il nulla poi puo anche parlare di investimenti o tagli.
Invece di tirare fuori i soliti luoghi comuni di sul padrone e gli sfruttati andiamo a vedere la biografia di Marchionne, scoprendo che il tipo è figlio di povera gente emigrata in Canada emanager ci è diventato studiando.

a pomigliano,l'assenteismo e' contenuto entro il 2,5%/3%,per stessa ammissione della direzione fiat.
Questo valore e' tra i migliori,se non il migliore,a livello nazionale nel comparto produzione
I luoghi comuni sono quelle cose che che ammazzano la razionalità

Ma se fino all'altro giorno tu e qualche altro abitudinario del forum FIAT, l'avete massacrata Pomigliano, per esempio, con la storia del panino nelle portiere, siete andati avanti per settimane intere ........
 
Come fa Marchionne riuscirebbe a tutti.
Non entra in merito alla tecnologia automobilistica ma si limita ad "assemblare" azioni ed azionisti.
E a dimostrazione del suo modo di operare basta guardare come si comporta con la FIOM.
Verrebbe da dirgli: le vuoi costruire in Serbia, vacci di corsa!
Lo Stato italiano ha sempre aiutato la Fiat direttamente (pagando la cassa integrazione quando i bilanci erano in rosso) ed indirettamente (comprando di ufficio le auto del gruppo).
Quando poi erano in attivo allo Stato non è stato restituito niente.
A questo punto, visto che Marchionne vuol fare un contratto tutto a suo uso e consumo l'Italia dovrebbe fare una scelta: essere azionista della Fiat Auto (stile Renault) oppure dire al signor Marchionne che in Italia il lavoro ha delle regole (se non ti sta bene quella è la porta).
C'è una terza soluzione: adotti il contratto metalmeccanico della Volkswagen e faccia entrare nel CdA i Sindacati......

pittigasabasca ha scritto:
Monarchia:comanda il re a suo piaciemento
Democrazia:le scelte si fanno dopo discussione e votazione finale
Marchionnazia:se mi date il consenso faccio come voglio io.
 
MultiJet150 ha scritto:
pittigasabasca ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
pittigasabasca ha scritto:
Monarchia:comanda il re a suo piaciemento
Democrazia:le scelte si fanno dopo discussione e votazione finale
Marchionnazia:se mi date il consenso faccio come voglio io.
lo scontento: e io mi licenzio.....

altri 5000 come te e lui sarebbe strafelice

Non credere che questo non valga per tutti, Lunedì p.v. prova a dare le dimissioni e poi fammi sapere le reazioni del tuo datore di lavoro !

perche' mai dovrei.la mia aziendolina e' apertissima al dialogo con le maestranze.
nn esistono ricatti da entrambi i lati
 
S-edge Invece di tirare fuori i soliti luoghi comuni di sul padrone e gli sfruttati andiamo a vedere la biografia di Marchionne ha scritto:
Questo vuol dire poco e niente.
Comunque le persone con redditi medi, in confronto a coloro che hanno un reddito basso e sono la maggioranza, vivono su un altro pianeta. Figuriamoci coloro che hanno un reddito alto.. quella è gente che vive su un'altra... galassia. Con uno stipendio mensile di 1000/1200 euro (e senza papà e mammà) si sopravvive.
Chiedo scusa per OT.
 
in ogni caso non credo possa avere minimamente rilievo di dove io sia.

ma passiamo al dunque
ovvio che i rapporti di forza tra stato e multinazionali sono modificati anche in italia - paese conservatore per tradizione e vocazione - ed è ovvio che le multinazionali cercano di imporre le loro ragioni su quelle dei dipendenti (e per quanto spesso lo facciano in maniera disdicevole dicendo palesi stupidaggini e addossando responsabilità indebite ai lavoratori- come per esempio quando marchionne diceva che in italia si produce meno che in polonia per colpa dei lavoratori). ormai la legge cui tutti devono conformarsi è quella del mercato e la gente si deve confrontare con realtà in cui si lavora tanto con molte meno tutele e molti meno soldi in cambio. questa mi pare una regola ormai affermata, anzi quasi banale per quanto affermata.

il fatto -tecnico- del costo del lavoro, che tu ritieni non incida, a mio parere invece incide tantissimo sia in termini di costo in quanto tale sia in termini di flessibilità ed organizzazione del lavoro in funzione del modello produttivo.
senza andare tanto nel dettaglio prendi ad esempio il numero di gennaio di quattroruote. le case operano delle vere e proprie attività di "alleggerimento" delle autovetture per ridurne i costi finali, sia per via della crisi e della costante contrazione delle vendite, sia per contenere i costi di alcuni modelli che non hanno raggiunto le quote sperate. ad esempio pur di risparmiare qualche euro (centesimo) ad auto non viene montata chessò la luce di servizio nel cassetto portaoggetti, pur essendo comunque predisposto tutto l'impianto con relativi cavi. immaginati quale può essere il risparmio... eppure lo fanno. quindi se raschiano lì figurati quanto per loro è importante che l'organizzazione produttiva sia flessibile in modo da adeguarsi alle esigenze della produzione e quanto importa il costo del singolo operaio.

d'altronde, da quello che si riesce a ricavare dalla stampa -cercando di discernere quanto è attendibile da quanto non lo è, per quanto possibile- non mi pare che i sacrifici chiesti agli operai siano così gravi e impossibili, anzi... e non mi pare neanche che negli altri paesi europei le cose vadano diversamente.

certo, lo ripeto, non è colpa dei lavoratori se la fiat va male e si debbono fare sacrifici , ma necessariamente (anzi direi naturalmente) questi spettano anche agli operai, i quali non possono pensare di stare ancora nel 1970 così come non lo possono pensare gli italiani.

ovviamente gli operai fanno bene a protestare e a cercare di tutelare i loro diritti.
ma per quanto riguarda i forumisti, i cittadini terzi, i giornalisti, i politici, i sindacalisti con che coraggio poi parlano di schiavitù quando la stragrande maggioranza dei trentenni (saranno solo i figli degli altri?), mi ripeto un'altra volta, laureati, magari anche specializzati non hanno nessunissimo straccio di tutela, nessuna forma di previdenza, nessuna garanzia per l'avvenire grazie ai contratti che garantiscono la precarietà senza che a nessuno gliene freghi niente. a me pare demagogia pura. o quantomeno a me girano vorticosamente.

piuttosto si dovrebbero affrontare quelle questioni che sono di vitale importanza per il futuro del paese e per attirare investimenti esteri. ma la rappresentanza sindacale, la contrattazione aziendale, la partecipazione degli operai nei consigli di amministrazione, che pure sono temi pesantemente coinvolti nella vicenda non sono quasi mai oggetto di considerazioni (nè da parte dei cittadini nè da parte dei politici a quanto pare).

un'ultima cosa. forse potrà sembrare antipatico però non credo che gli operai abbiano finora lavorato per arricchire gli industriali ma piuttosto per ottenere quella contropartita di diritti fra i quali la retribuzione offerti in cambio del loro lavoro.

[/quote]

ti ho chiesto di dove sei perchè il tuo è un ragionamento di chi in una fabbrica non ci ha mai messo piede.
intendo una fabbrica seria.
debbo farti notare che in italia attualmente ci sono fabbriche che lavorano seguendo le attuali regole e vivacchiano molto bene, loro ed i loro operai.
i trentenni di cui sopra sono messi come tu dici per il semplice motivo che i tuoi industriali hanno abusato di una legge nata per difendere detti trentenni e che invece gli si è rivoltata contro.
ora tentano di fare la stessa cosa con il resto della forza lavoratrice.
gli operai hanno lavorato si per il loro salario ma non hanno agevolato dell'abbondanza quando era il momento.
perchè in italia marchionne non fa partecipare gli operai agli utili come in merica?
 
passerotti ha scritto:
Come fa Marchionne riuscirebbe a tutti.
Non entra in merito alla tecnologia automobilistica ma si limita ad "assemblare" azioni ed azionisti.
E a dimostrazione del suo modo di operare basta guardare come si comporta con la FIOM.
Verrebbe da dirgli: le vuoi costruire in Serbia, vacci di corsa!
Lo Stato italiano ha sempre aiutato la Fiat direttamente (pagando la cassa integrazione quando i bilanci erano in rosso) ed indirettamente (comprando di ufficio le auto del gruppo).
Quando poi erano in attivo allo Stato non è stato restituito niente.
A questo punto, visto che Marchionne vuol fare un contratto tutto a suo uso e consumo l'Italia dovrebbe fare una scelta: essere azionista della Fiat Auto (stile Renault) oppure dire al signor Marchionne che in Italia il lavoro ha delle regole (se non ti sta bene quella è la porta).
C'è una terza soluzione: adotti il contratto metalmeccanico della Volkswagen e faccia entrare nel CdA i Sindacati......

pittigasabasca ha scritto:
Monarchia:comanda il re a suo piaciemento
Democrazia:le scelte si fanno dopo discussione e votazione finale
Marchionnazia:se mi date il consenso faccio come voglio io.

Ti ricordo che la Cassa Integrazione viene dalle tasche dei dipendenti e sta in una cassa gestita dall'INPS.

Tutti ne hanno e ne usufruiscono, Alitalia in primis per 7 anni, non giorni, anni, e nessuno ha mai restituito niente, comprese le multinazionali straniere che magari al termine chiudono pure baracca e burattini.
 
conan2001 ha scritto:
jackari ha scritto:
in ogni caso non credo possa avere minimamente rilievo di dove io sia.

ma passiamo al dunque
ovvio che i rapporti di forza tra stato e multinazionali sono modificati anche in italia - paese conservatore per tradizione e vocazione - ed è ovvio che le multinazionali cercano di imporre le loro ragioni su quelle dei dipendenti (e per quanto spesso lo facciano in maniera disdicevole dicendo palesi stupidaggini e addossando responsabilità indebite ai lavoratori- come per esempio quando marchionne diceva che in italia si produce meno che in polonia per colpa dei lavoratori). ormai la legge cui tutti devono conformarsi è quella del mercato e la gente si deve confrontare con realtà in cui si lavora tanto con molte meno tutele e molti meno soldi in cambio. questa mi pare una regola ormai affermata, anzi quasi banale per quanto affermata.

il fatto -tecnico- del costo del lavoro, che tu ritieni non incida, a mio parere invece incide tantissimo sia in termini di costo in quanto tale sia in termini di flessibilità ed organizzazione del lavoro in funzione del modello produttivo.
senza andare tanto nel dettaglio prendi ad esempio il numero di gennaio di quattroruote. le case operano delle vere e proprie attività di "alleggerimento" delle autovetture per ridurne i costi finali, sia per via della crisi e della costante contrazione delle vendite, sia per contenere i costi di alcuni modelli che non hanno raggiunto le quote sperate. ad esempio pur di risparmiare qualche euro (centesimo) ad auto non viene montata chessò la luce di servizio nel cassetto portaoggetti, pur essendo comunque predisposto tutto l'impianto con relativi cavi. immaginati quale può essere il risparmio... eppure lo fanno. quindi se raschiano lì figurati quanto per loro è importante che l'organizzazione produttiva sia flessibile in modo da adeguarsi alle esigenze della produzione e quanto importa il costo del singolo operaio.

d'altronde, da quello che si riesce a ricavare dalla stampa -cercando di discernere quanto è attendibile da quanto non lo è, per quanto possibile- non mi pare che i sacrifici chiesti agli operai siano così gravi e impossibili, anzi... e non mi pare neanche che negli altri paesi europei le cose vadano diversamente.

certo, lo ripeto, non è colpa dei lavoratori se la fiat va male e si debbono fare sacrifici , ma necessariamente (anzi direi naturalmente) questi spettano anche agli operai, i quali non possono pensare di stare ancora nel 1970 così come non lo possono pensare gli italiani.

ovviamente gli operai fanno bene a protestare e a cercare di tutelare i loro diritti.
ma per quanto riguarda i forumisti, i cittadini terzi, i giornalisti, i politici, i sindacalisti con che coraggio poi parlano di schiavitù quando la stragrande maggioranza dei trentenni (saranno solo i figli degli altri?), mi ripeto un'altra volta, laureati, magari anche specializzati non hanno nessunissimo straccio di tutela, nessuna forma di previdenza, nessuna garanzia per l'avvenire grazie ai contratti che garantiscono la precarietà senza che a nessuno gliene freghi niente. a me pare demagogia pura. o quantomeno a me girano vorticosamente.

piuttosto si dovrebbero affrontare quelle questioni che sono di vitale importanza per il futuro del paese e per attirare investimenti esteri. ma la rappresentanza sindacale, la contrattazione aziendale, la partecipazione degli operai nei consigli di amministrazione, che pure sono temi pesantemente coinvolti nella vicenda non sono quasi mai oggetto di considerazioni (nè da parte dei cittadini nè da parte dei politici a quanto pare).

un'ultima cosa. forse potrà sembrare antipatico però non credo che gli operai abbiano finora lavorato per arricchire gli industriali ma piuttosto per ottenere quella contropartita di diritti fra i quali la retribuzione offerti in cambio del loro lavoro.

ti ho chiesto di dove sei perchè il tuo è un ragionamento di chi in una fabbrica non ci ha mai messo piede.
intendo una fabbrica seria.
debbo farti notare che in italia attualmente ci sono fabbriche che lavorano seguendo le attuali regole e vivacchiano molto bene, loro ed i loro operai.
i trentenni di cui sopra sono messi come tu dici per il semplice motivo che i tuoi industriali hanno abusato di una legge nata per difendere detti trentenni e che invece gli si è rivoltata contro.
ora tentano di fare la stessa cosa con il resto della forza lavoratrice.
gli operai hanno lavorato si per il loro salario ma non hanno agevolato dell'abbondanza quando era il momento.
perchè in italia marchionne non fa partecipare gli operai agli utili come in merica?

Ti ricordo che la FIAT ha concorrenti che vanno dalla Cina agli USA e molti sono molto più grandi di lei, pertanto non può ragionare e gestire in maniera provincialotta come fanno le aziende che conosci tu.

Circa la partecipazione agli utili, te l'ho già detto decine di volte, la proposta doveva partire dalle delegazioni sindacali, Marchionne non può fare anche la controparte. Evidentemente i ns. sindacalisti non si sono evoluti nel tempo.
 
[Ti ricordo che la FIAT ha concorrenti che vanno dalla Cina agli USA e molti sono molto più grandi di lei, pertanto non può ragionare e gestire in maniera provincialotta come fanno le aziende che conosci tu.

Circa la partecipazione agli utili, te l'ho già detto decine di volte, la proposta doveva partire dalle delegazioni sindacali, Marchionne non può fare anche la controparte. Evidentemente i ns. sindacalisti non si sono evoluti nel tempo.[/quote]

le aziende provincialotte che conosco io sono se non leader, almeno all'avanguardia nel loro setore.
l'ho saputo alcuni giorni fa.
una di queste in seguito alla crisi ha deciso di assegnare ai suoi dipendenti una settimana in più con la mensilità di gennaio.
sembra si tratti di circa 20.000, ventimila, persone.
chi ti dice che i nostri sindacalisti non abbiano fatto la proposta?
io ho l'impressione che siano i nostri padroni che non si sono evoluti.
 
pittigasabasca ha scritto:
a pomigliano,l'assenteismo e' contenuto entro il 2,5%/3%,per stessa ammissione della direzione fiat.
Questo valore e' tra i migliori,se non il migliore,a livello nazionale nel comparto produzione
I luoghi comuni sono quelle cose che che ammazzano la razionalità

guarda che quando la Fiat dichiara il 2.5% di assenteismo, si riferisce alle partite del Napoli.
 
conan2001 ha scritto:
ti ho chiesto di dove sei perchè il tuo è un ragionamento di chi in una fabbrica non ci ha mai messo piede.
intendo una fabbrica seria.
debbo farti notare che in italia attualmente ci sono fabbriche che lavorano seguendo le attuali regole e vivacchiano molto bene, loro ed i loro operai.
i trentenni di cui sopra sono messi come tu dici per il semplice motivo che i tuoi industriali hanno abusato di una legge nata per difendere detti trentenni e che invece gli si è rivoltata contro.
ora tentano di fare la stessa cosa con il resto della forza lavoratrice.
gli operai hanno lavorato si per il loro salario ma non hanno agevolato dell'abbondanza quando era il momento.
perchè in italia marchionne non fa partecipare gli operai agli utili come in merica?

la legge cui tu fai riferimento è nata su esplicita richiesta di confindustria altro che cazzi. spacciata come legge utile per favorire l'occupazione (flessibilità) è stata utilizzata per favorire invece la precarietà dei giovani. e l'effetto in questione era proprio quello voluto.
d'altronde come si poteva pensare di tutelare maggiormente i giovani introducendo tutta una serie di rapporti di lavoro senza alcuna garanzia (manco la previdenza), del tutto privi di regolamentazione tramite contratti collettivi e rimasti desindacalizzati nella più palese trascuratezza dei sindacati stessi (quelli che ora invece sollevano un polverone a favore degli operai per questioni di lana caprina).

poi io parlo a favore dei trentenni sfruttati (da chi? dagli industriali grazie ai loro amichetti politici) e tu scrivi "i tuoi industriali"? ma i "miei industriali" di che?

parlando sempre dei giovani, possiamo anche dire che la c.d. generazione mille euro è anche fortunata. ci sono anche quelli che non lavorano per nulla, quelli che con la crisi sono stati mandati a casa perchè nuovi assunti , quelli che non possono sperare in un posto nel pubblico impiego chè i posti sono centellinati dato che ci sono le vecchie cariatidi assunte trentanni fa -senza titoli e senza concorso- da mandare prima in pensione ecc.ecc.

a fronte di tutti questi problemi l'italia si ferma di fornte agli operai che protestano perchè non possono più scioperare di fronte ai picchi di produzione. o piuttosto si fronte al ricatto del padrone (marchionne) giusto così, per principio?
io avrei protestato -allora e non ora- contro chi sto tizio l'ha messo con il coltello dallla parte del manico è ha posto le condizioni perchè vi fosse quell'unica azienda a dettare legge e che ovviamente ora sfrutta la situazione, piuttosto (gli stessi che hanno fatto quelle belle leggi sui giovani di cui sopra).

il fatto che vi siano poi aziende che vadano bene (magari perchè in settori dove non vi è competizione) non vuol dire assolutamente nulla e palesemente ignora il momento grave che sta riguardando l'industria automobilistica sul quale non mi voglio dilungare dato che le reputo del tutto inutile in quanto evidente.
magari vallo a dire a tutti quegli operai che hanno perso il posto di lavoro in questi due anni di crisi, che in italia va tutto bene per tutti . o a tutti quelli che l'hanno perso dopo la migrazione di molteplici impianti produttivi all'estero. e già perchè il mondo occidentale deve dedicarsi solo ai servizi e così mentre i veri capitalisti i soldi li portano in asia e poi di nuovo in giro per il mondo noi qui stiamo a fare questioni di lana caprina mentre moriamo di fame.

mi spiace che in altre discussioni eravamo d'accordo su questioni che, come queste, a me parevano evidenti di per se e assolutamente non suscettibili di essere messe discussione. mi dispiace pure che invece di tirare fuori argomentazioni te ne vieni fuori con queste uscite sulla mia presunta inesperienza della situazione aziendale ecc.ecc. e sul mio presunto sostegno agli industriali (ma dove?) volendo quasi esprimere un giudizio morale (o peggio qualitativo) sulla mia persona. io ho esposto delle argomentazioni, tu, se vuoi, ribatti con quelle e vedrai che riusciremo a discuterne in maniera civile e magari, spero, proficua per entrambi. per il resto, la mia professione o addirittura la mia provenienza non vedo cosa possano rilevare quando più sopra ci sono delle chiare (per quanto possibile in forum) argomentazioni
 
jackari ha scritto:
conan2001 ha scritto:
ti ho chiesto di dove sei perchè il tuo è un ragionamento di chi in una fabbrica non ci ha mai messo piede.
intendo una fabbrica seria.
debbo farti notare che in italia attualmente ci sono fabbriche che lavorano seguendo le attuali regole e vivacchiano molto bene, loro ed i loro operai.
i trentenni di cui sopra sono messi come tu dici per il semplice motivo che i tuoi industriali hanno abusato di una legge nata per difendere detti trentenni e che invece gli si è rivoltata contro.
ora tentano di fare la stessa cosa con il resto della forza lavoratrice.
gli operai hanno lavorato si per il loro salario ma non hanno agevolato dell'abbondanza quando era il momento.
perchè in italia marchionne non fa partecipare gli operai agli utili come in merica?

la legge cui tu fai riferimento è nata su esplicita richiesta di confindustria altro che cazzi. spacciata come legge utile per favorire l'occupazione (flessibilità) è stata utilizzata per favorire invece la precarietà dei giovani. e l'effetto in questione era proprio quello voluto.
d'altronde come si poteva pensare di tutelare maggiormente i giovani introducendo tutta una serie di rapporti di lavoro senza alcuna garanzia (manco la previdenza), del tutto privi di regolamentazione tramite contratti collettivi e rimasti desindacalizzati nella più palese trascuratezza dei sindacati stessi (quelli che ora invece sollevano un polverone a favore degli operai per questioni di lana caprina).

poi io parlo a favore dei trentenni sfruttati (da chi? dagli industriali grazie ai loro amichetti politici) e tu scrivi "i tuoi industriali"? ma i "miei industriali" di che?

parlando sempre dei giovani, possiamo anche dire che la c.d. generazione mille euro è anche fortunata. ci sono anche quelli che non lavorano per nulla, quelli che con la crisi sono stati mandati a casa perchè nuovi assunti , quelli che non possono sperare in un posto nel pubblico impiego chè i posti sono centellinati dato che ci sono le vecchie cariatidi assunte trentanni fa -senza titoli e senza concorso- da mandare prima in pensione ecc.ecc.

a fronte di tutti questi problemi l'italia si ferma di fornte agli operai che protestano perchè non possono più scioperare di fronte ai picchi di produzione. o piuttosto si fronte al ricatto del padrone (marchionne) giusto così, per principio?
io avrei protestato -allora e non ora- contro chi sto tizio l'ha messo con il coltello dallla parte del manico è ha posto le condizioni perchè vi fosse quell'unica azienda a dettare legge e che ovviamente ora sfrutta la situazione, piuttosto (gli stessi che hanno fatto quelle belle leggi sui giovani di cui sopra).

il fatto che vi siano poi aziende che vadano bene (magari perchè in settori dove non vi è competizione) non vuol dire assolutamente nulla e palesemente ignora il momento grave che sta riguardando l'industria automobilistica sul quale non mi voglio dilungare dato che le reputo del tutto inutile in quanto evidente.
magari vallo a dire a tutti quegli operai che hanno perso il posto di lavoro in questi due anni di crisi, che in italia va tutto bene per tutti . o a tutti quelli che l'hanno perso dopo la migrazione di molteplici impianti produttivi all'estero. e già perchè il mondo occidentale deve dedicarsi solo ai servizi e così mentre i veri capitalisti i soldi li portano in asia e poi di nuovo in giro per il mondo noi qui stiamo a fare questioni di lana caprina mentre moriamo di fame.

mi spiace che in altre discussioni eravamo d'accordo su questioni che, come queste, a me parevano evidenti di per se e assolutamente non suscettibili di essere messe discussione. mi dispiace pure che invece di tirare fuori argomentazioni te ne vieni fuori con queste uscite sulla mia presunta inesperienza della situazione aziendale ecc.ecc. e sul mio presunto sostegno agli industriali (ma dove?) volendo quasi esprimere un giudizio morale (o peggio qualitativo) sulla mia persona. io ho esposto delle argomentazioni, tu, se vuoi, ribatti con quelle e vedrai che riusciremo a discuterne in maniera civile e magari, spero, proficua per entrambi. per il resto, la mia professione o addirittura la mia provenienza non vedo cosa possano rilevare quando più sopra ci sono delle chiare (per quanto possibile in forum) argomentazioni

Caro CONAN, mi dispiace per te, ma il ragazzo ha ragione al 100 %, io oltre a quotarlo, ti dico che con lui, hai trovato pane per i tuoi denti.

Altro che prendersela sempre con Marchionne che oltre ad aver salvato la FIAT dal portare i libri in tribunale, sta facendo molto semplicemente il suo mestiere.

I problemi sono altri, te lo ha ribadito anche il capo dello stato nel discorso di fine anno, un paese che non investe sui giovani è un paese che non avrà futuro.

In realtà, noi continuiamo a prendere tempo, a mettere toppe qua e la, ostinandoci a non fare uscire i vecchi dalle aziende sperando che i giovani stiano calmi per decenni fino a quando si accorgeranno di essere una generazione INVISIBILE !

Se non creeremo in fretta le condizioni per gli investimenti e quindi i giovani continueranno a non trovare lavoro, mi dici chi ci pagherà la PENSIONE !!!!!!

BRAVO JACKARI, ti quoto al 300 %.

P.S. anche perché ho una figlia che lavora da 6 anni con contrattini semestrali, chi ti può capire meglio di un padre ?
 
pittigasabasca ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
pittigasabasca ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
pittigasabasca ha scritto:
Monarchia:comanda il re a suo piaciemento
Democrazia:le scelte si fanno dopo discussione e votazione finale
Marchionnazia:se mi date il consenso faccio come voglio io.
lo scontento: e io mi licenzio.....

altri 5000 come te e lui sarebbe strafelice

Non credere che questo non valga per tutti, Lunedì p.v. prova a dare le dimissioni e poi fammi sapere le reazioni del tuo datore di lavoro !

perche' mai dovrei.la mia aziendolina e' apertissima al dialogo con le maestranze.
nn esistono ricatti da entrambi i lati

Si, nel paese di ALICE !
 
S-edge ha scritto:
non del tutto vero. A Pomigliano la produzione era tragica con picchi del 90% di auto con almeno un difetto, per effori o sabotaggi. E vorrei sapere dov'erano i sindacati in quel periodo.
Dalla situazione non si può uscire con la lotta tra operaio e padrone, io ti sfrutto e tu "rompi le palle alla direzione". Si esce collaborando, perché anche i sassi conoscono la storia del "Lavoro e Capitale" senza l'uno, l'altro non può fare niente. In Polonia, in Cina, in Serbia puoi produrre un'auto standard. Se devi fare un'ammiraglia hai bisogno di competenze, ed è qui che devono gliocare stato e sindacati per mantenere la produzione in loco. Confrontarsi col mercato internazionale significa aumentare le proprie competenze. E smetterla coi giochi da pseudo-revolucionari.

in realtà quando parlavo di responsabilità indebite mi riferivo al fatto che marchionne ha testualmente affermato in tv (da fazio) che in italia si produce meno rispetto alla polonia nonostante i 5 stabilimenti contro 1 e il numero molto più alto di lavoratori, lasciando intendere che la colpa di ciò fosse da addossare ai lavoratori.
è palese invece che molti modelli prodotti in italia in realtà non hanno mercato e/o comunque appartengono a segmenti produttivi superiori e/o si basano su diverse piattaforme e sono questi i motivi per cui la produzione è decisamente più bassa. ovvio che i lavoratori non sono contenti a stare in cig.
per quanto riguarda la qualità della produzione è cosa nota che lo stabilimento polacco è di gran lunga il migliore. basta guardare i report di affidabilità dei modelli ivi prodotti. ma qui direi che oltre ai lavoratori, andrebbe chiamato in causa il modello organizzativo del lavoro, che non consente ai lavoratori, e anche ai fornitori (da cui dipende non scordiamocelo la qualità del prodotto finale) di produrre bene.

ritengo inoltre che m. menta sapendo di mentire anche quando parla degli investimenti da fare in italia. è ovvio che, a breve, le sue preoccupazioni sono quelle di racimolare i soldi per completare l'acquisizione la chrysler.

il lavoro costa, probabilmente, per auto è quanto incide di più dopo i le materie prime. In Italia, aggiungendo il famoso cuneo fiscale forse anche di più (in proporzione). Aumentare la flessibilità è un modo per sfruttare meglio le risorse, ma non vuol dire necessariamente che un operaio oggi lavora e domani no. Al contrario assumere e licenziare o mantenere un precario costa denaro e tempo. La via maestra è un'organizzazione flessibile. E vedi il discorso Fabbrica Italia o la condivisione di componenti.

ma c'è chi ritiene che non sia così :rolleyes:
 
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