Sono un milanese che abita all'interno di "Area B" e che non ha alcuna auto (nè direttamente, nè indirettamente di parenti prossimi) bloccata dall'adozione delle nuove direttive entrate in vigore lo scorso 1 ottobre.
Al di là di discorsi e schieramenti pro o contro per motivi politici, classisti, "religiosi", di pre-concetti per officine, centri revisioni e chi più ne ha più ne metta; quello che trovo poco ragionevole è che con queste direttive si impedisca l'utilizzo all'interno dell'intero comune di Milano anche ad auto (e proprietari) nient'affatto obsolete.
Mi riferisco nello specifico ad auto che rispettano la normativa euro5 che, in alcuni casi possono avere anche "solo" 6/7 anni (euro6 è diventato obbligatorio dal 1/1/2016).
Sappiamo, credo, tutti abbastanza bene che la fine dell'era diesel è stata sancita dallo scandalo dieselgate, proprio in concomitanza con il passaggio a euro6 ma, fino a quel momento, spesso era l'unica motorizzazione proposta, disponibile o "spinta" dal concessionario di molti modelli (anche medio-piccole), soprattutto su auto in pronta consegna o Km0 (per forza: erano le più cercate e vendute).
Avrei trovato più sensato, da parte di chi ha pensato e articolato Area B, limitare il provvedimento alle auto a gasolio euro4 senza o con filtro (indipendentemente dal momento di installazione del dispositivo anti-particolato).
Ciò avrebbe lasciato che il provvedimento ricadesse solo su auto più vecchie e (pur se marginalmente in alcuni casi) inquinanti e avrebbe comunque consentito ad auto relativamente recenti di poter svolgere il compito per cui sono state acquistate.
Il perchè si siano volute stringere in maniera così determinata (ma anche testarda e ottusa) le maglie di un provvedimento che comunque è fatto con l'obiettivo di migliorare la fruibilità di una metropoli come Milano (non è detto che centri l'obiettivo prefisso) mi è oscuro, così come mi è oscuro il voler tenere a tutti i costi il punto anche in un momento di congiuntura economico-sociale-geopolitica assolutamente sfavorevole (diminuzione del potere d'acquisto del 95% delle famiglie italiane e aumento dell'inflazione reale molto superiore rispetto a quello dell'inflazione statistica ufficialmente rilevata).
Altro dettaglio, non trascurabile a mio modo di vedere, è costituito dal fatto che viene esteso per un anno il permesso alla circolazione di mezzi altrimenti banditi al solo patto che sia stato sottoscritto un contratto di acquisto/noleggio di un nuovo veicolo PRIMA del 14 settembre. Cosa cambia se uno lo fa oggi, domani o dopodomani? Lascia il limite di circolazione di un veicolo vecchio (in presenza di contratto di acquisto/noleggio di un nuovo veicolo) al 30/09/2023 indipendentemente da quando il contratto sia stato sottoscritto.
Un appunto anche sul dispositivo di controllo percorrenze "Move In": non ce n'è disponibilità reale, non è stato possibile trovarne per molti richiedenti e, ciliegina sulla torta, non discrimina tra i km fatti con Area B attiva e i km fatti con Area B disattiva (che non dovrebbero essere contati), andando ulteriormente a penalizzare chi, non potendo cambiare l'auto, decida di installare la cavigliera elettronica alla propria auto.
Si può essere a favore o contrari rispetto alla misura ma non si può non osservare come sia stata realizzata male, con "scappatoie" che appaiono più controsensi che agevolazioni e implementata con una rigidità estrema al punto da creare la contemporanea sollevazione di tutte le sigle sindacali legate ai più disparati organi di polizia e presidio del territorio.