<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano Maxi isola pedonale, l’idea e il dissenso | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Milano Maxi isola pedonale, l’idea e il dissenso

Come sempre il popolo si divide a metà, chi è pro e chi e contro.
Io sono nato e cresciuto a Milano, in periferia, e quando, io e la mia fidanzata, abbiamo deciso di sposarci, senza neppure discutere, abbiamo deciso di cercare casa fuori città.
Questo credo sia il punto da cui parte il nostro modo di vedere e affrontare la discussione.
Ovvero tutti e due senza parlarne eravamo convinti che la città non era il posto dove volevamo vivere.
Diversamente abbiamo amici che da Milano non si allontaneranno mai.
Ecco, secondo il mio modesto parere, questo è il punto di partenza che poi condiziona le nostre scelte.
Quali sono le mie priorità ? Le comodità della città o altro.
Si può vivere anche senza auto.
Ho una coppia di amici privi di patente.
Lui ha lavorato con me a Milano ed ha abitato a Treviglio ( Bergamo ), Alessandria, Torino.
Mezzi pubblici, treno, metropolitana per andare e tornare dal lavoro.
Sono sempre in giro amanti dei musei, delle manifestazioni culturali.
Vacanze 15 giorni Sardegna e 15 giorni Alto Adige, inverno un viaggio all'estero.
Oltre a spesa e incombenze famigliari varie, tutto senza auto.
Non li ho mai sentiti lamentarsi di questa loro " mancanza", hanno saputo ben organizzarsi.
però scusate ma pedonalizzare due vie non obbliga nessuno a vivere senza auto.
Mi pare che in questo thread si estremizzi un po troppo la questione facendo passare l'idea che per una via pedonalizzata tutta Milano debba rimanere senza auto
 
Certo, però fammi dire che il problema a sto punto è che va cambiata la modalità di utilizzo. Se sai che non sei in grado di portarti 30 abiti appesi, la prossima volta o li porti volta per volta, e li ritiri alla stessa maniera, o cambi il negozio a cui li porti. Se poi , visto che parliamo di negozi di quartiere, il fatto che la persona ci vada una volta l'anno portando i vestiti degli 11 mesi precedenti vuol dire che hai una base di pigrizia, e non cambierebbe nemmeno se ce l'avessi sull'uscio di casa.

Si per certi versi è così.
Il cliente che fa il cambio di stagione due volte all'anno è probabilmente più pigro di quello che ogni settimana porta un abito a lavare.
Forse sono concetti diversi di comodità.
C'è chi preferisce fare avanti e indietro tante volte e chi invece preferisce concentrare l'incombenza in due soli giri all'anno.
Allo stesso tempo probabilmente il cliente che va ogni settimana in lavanderia si farebbe picchiare piuttosto che fare un mezzo trasloco tutto insieme una volta ogni cambio di stagione.
Sono sicuramente abitudini che ognuno sviluppa a modo suo e non regole che devono essere mantenute per forza.
Per farti un esempio un cliente dei miei genitori fa oltre 100 km per portare il proprio guardaroba da loro,una cosa che all'atto pratico non ha alcun senso.
Ma lui è abituato così,per fortuna perchè sono tanti soldini per i miei.
Anche per questo motivo sostengo che la chiusura di certe aree al traffico veicolare può avere forti ripercussioni sui negozianti facendo cambiare abitudini ai clienti e portandoli ad andare altrove.
Magari in compenso ne attira altri,però per la mia esperienza sono più i rischi dei benefici.
 
La pedonalizzazione delle aree urbane, non è che riguardi solamente le persone che devono fare la spesa o portare i panni sporchi a lavare, la cosa impatta pesantemente anche su quelli che devono lavorare in centro a Milano.
Mi spiego meglio; per anni ho lavorato in una grande multinazionale che aveva la sede in via Pirelli noi dovevamo andare in ufficio in auto avevamo il parcheggio sotterraneo aziendale, e da lì una volta fatti i vari briefing con i colleghi e con i capi andavamo dai clienti usando l'auto.
Con la recente lotta all'untore automobilista, non sarebbe stato più possibile tutto ciò, ed avrebbe costretto l'azienda a delocalizzare in un comune fuori Milano, con costi iperbolici, tutto ciò non significa solamente andare fuori dal comune di Milano, ma implica anche tutta una serie di mancati guadagni per i ristoranti, per i negozi, per i bar che ruotano attorno a cotali aziende.
È chiaro che in tutte le cose ci vuole il "modus in rebus", e bisogna bilanciare la vita con tutto il resto.
L'esagerazione non fa bene a nessuno.

Quando hanno creato la ztl qui ci sono dei corrieri che hanno preso una multa al giorno per settimane prima di accorgersi che non potevano più entrare col proprio mezzo a consegnare.
Adesso hanno stabilito una fascia oraria,entro le 10 mi pare,in cui possono accedere liberamente.
Ma se ti capita la consegna da fare per forza di pomeriggio sono dolori.
Posteggio rigorosamente in divieto sulla piazza e il resto della strada coi colli in mano oppure sul carrello.
Immagino quanto siano contenti...
 
il pavè in foro Bonaparte non lo sopporto

Qui ci sono diverse via adiacenti al centro che sono aperte al traffico ma io le evito come la peste perchè passarci sopra è tremendo.
Pavè ma non fatto di sanpietrini quadrati,che magari sono sconnessi ma tutto sommato lisci.
Bensì di sassi ovali intervallati da lastre di pietra,con avvallamenti paurosi e toppe d'asfalto.
Se ci passi con un Range Rover con le sospensioni pneumatiche forse sopravvivi.
Con una carretta normale sembra di essere a bordo di un carro agricolo.
In più le lastre di pietra sono proprio al centro della strada quindi tutti cercano di passarci sopra per evitare l'acciottolato (forse è più corretto chiamarlo così rispetto a pavè) e si vedono scene tipo duello a chi sterza per ultimo...
Per quanto mi riguarda quelle sono già adesso aree pedonali,anzi non ci passo nemmeno a piedi se posso.
 
però scusate ma pedonalizzare due vie non obbliga nessuno a vivere senza auto.
Mi pare che in questo thread si estremizzi un po troppo la questione facendo passare l'idea che per una via pedonalizzata tutta Milano debba rimanere senza auto

Infatti era proprio questo il senso del mio discorso ( forse spiegato male ).
Ogni volta che si accenna a pedonalizzare una zona della città si scatenano una parte dei cittadini.
La mia era appunta la constatazione ( estrema) che addirittura senza auto una famiglia vive senza darsi nessun limite, salvo quello di organizzarsi.
Ovvio che questo può non valere per tutti.
 
il discorso è che le scelte di vita si danno accettando pro e contro.

Il problema è che questa scelta non viene presa dai singoli cittadini.
Se uno vuole vivere in pieno centro storico per certi versi se la va a cercare,è logico che pagherà il contrappeso del prestigio con minore comodità.
Strade chiuse al traffico o strette,convivenza con i fruitori dell'area pedonale che di fatto obbligano a viaggiare a passo d'uomo,confusione.
Ma se ho ben capito qui si parla di un'area molto più estesa,abitata da persone che probabilmente quando hanno comprato casa non si sono poste il problema "E se da qui a 5 anni l'area diventa pedonale e nessuno può più venire a trovarmi,nemmeno i parenti stretti,perchè non residenti?".
Una volta che le cose sono fatte uno sceglie e se non si trova bene non prende casa nell'area dell'isola pedonale.
Ma se uno è già li rischia di doversi trasferire.
Poi magari ci guadagna,di solito che effetti hanno le pedonalizzazioni sul valore degli immobili?
 
dove scusa, a Milano?
dove le aziende investono nell'immobiliare il 60% di tutto l'investito in Italia? Non credo sicuramente
Ed avete visto come sono i nuovi quartieri? Porta Nuova e City Life non sono forse pedonali?
Può darsi, ma nella zona est di Milano, zona Segrate San. Felice, alcune tra le più grandi multinazionali hanno decentrato la sede per il motivo detto prima, si parla di IBM, Microsoft, Brother, Lenovo, Mondadori, 3M, e potrei andare avanti per ore...
 
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