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Migliori cucine al mondo

Parlavamo di 5%....Ovvero x....Chi puo' permetterselo

E io ho aggiunto
quantificando la cifra di 250/300 + vini....( minimo x un certo tipo di menu ).
Ma si puo' sempre strafare coi vini.....
....Concludendo come sistema di vita....*
Ben diverso da uno volta ogni tanto

E che forse in Italia....Un 5% cosi'.....
Mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm

Anche qui ci sono locali dove ci vogliono 500 euri per un
menu' degustazione.
I ristoranti che citi tu sono quelli "stellati", spesso e volentieri molto sopravvalutati : c'è un lusso spesso esagerato, con aspetti addirittura fastidiosi (vedi i camerieri che stanno a guardare se hai il bicchiere vuoto per riempirtelo, il che a me dà davvero fastidio) e con porzioni spesso, molto spesso, irrisorie e curate oltre il maniacale nella presentazione, con un trionfo dell'apparenza degno di miglior causa.

Non dico che non facciano raffinatezze e non ci si possa mangiar bene, ma si rivelano spesso delle mezze delusioni per chi ha alte aspettative, non parliamo poi del rapporto prezzo/qualità.... spiegami un po' quale sarebbe il senso, nel cucinare e non nel mettere in scena un volgare lusso per cafoni arricchiti, di usare le lamine d'oro sui piatti.... anche no, grazie.

La bontà della nostra cucina è ben lungi dal basarsi su questi templi dello snobismo, che sono dentro fino al collo nel mercato del lusso con tutte le sue esagerazioni e la sua volgarità, e si basa invece sui tanti posti dove si pensa a cucinare, alla sostanza, e non è necessario spendere centinaia di euro a testa.
 
I ristoranti che citi tu sono quelli "stellati", spesso e volentieri molto sopravvalutati : c'è un lusso spesso esagerato, con aspetti addirittura fastidiosi (vedi i camerieri che stanno a guardare se hai il bicchiere vuoto per riempirtelo, il che a me dà davvero fastidio) e con porzioni spesso, molto spesso, irrisorie e curate oltre il maniacale nella presentazione, con un trionfo dell'apparenza degno di miglior causa.

Non dico che non facciano raffinatezze e non ci si possa mangiar bene, ma si rivelano spesso delle mezze delusioni per chi ha alte aspettative, non parliamo poi del rapporto prezzo/qualità.... spiegami un po' quale sarebbe il senso, nel cucinare e non nel mettere in scena un volgare lusso per cafoni arricchiti, di usare le lamine d'oro sui piatti.... anche no, grazie.

La bontà della nostra cucina è ben lungi dal basarsi su questi templi dello snobismo, che sono dentro fino al collo nel mercato del lusso con tutte le sue esagerazioni e la sua volgarità, e si basa invece sui tanti posti dove si pensa a cucinare, alla sostanza, e non è necessario spendere centinaia di euro a testa.


Non sono quelli che cito io,
se non come risposta al 5% di persone
che si possono permettere di andarci abitualmente.

Conosco:
ci sono andato un paio di volte....
Infatti non mi posso permettere di andarci abitualmente.

A mio modesto modo di vedere....
Buona parte dei costi monstre e' dovuta al fatto che hanno almeno il triplo del personale a parita' di coperti rispetto un ristorante normale.

L' uso dell' oro in cucina risale a Cina ed Antico Egitto....
I ricconi, piu' o meno snob ci sono sempre stati.


:emoji_wink::emoji_wink:
 
Ultima modifica:
Che poi , ritornando alla fantomatica classifica, io personalmente adoro la cucina Etiope/Eritrea. Ma non potrei metterla in una mia classifica chessò con la cucina Friulana o del Guanddong. Sono cose diverse, magari a volte hanno ingredienti in comune, ma stanno proprio ognuna nel suo mondo
 
È meglio il rock o il jazz?

Il liscio.....

baccala-3.jpg


:D
 
Diciamo che in America il divario è ancora più ampio... esistono 3 categorie di ristorazione:
- Fast food (junk food) utilizzati da larga maggioranza, free soft drink
- Diners / Deli etnici (equivalenti alle nostre trattorie) free water, il resto lo paghi
- Restaurant (inarrivabili ai più)

Mentre in Europa un ristorante di medio livello è ancora accessibile, negli USA no, semplicemente perché nei fast food si mangia con pochi dollari: 10-15 al massimo e a tutte le ore, nei ristoranti sei minimo sui i 40 e credimi fa la differenza. I Diner sono molto diffusi nell'America "interna" o nelle periferie ma stanno progressivamente scomparendo in favore dei fast food. Per non parlare delle insalate o delle verdure fresche, costosissime in ogni Stato compresa la California che ne produce parecchia (quindi dovrebbe costare meno)...
Io negli Usa sono stato una volta sola, 1997, e non so se e quanto possa essere cambiato da allora, ma ricordo bene di aver mangiato meglio del previsto.
Erano pranzi non programmati : avevo un'auto a nolo ed alberghi fissati ("fly and drive") ma non i ristoranti, che solo un paio di volte furono fast-food e per il resto posti tipo le steak-house, che penserei (o sbaglio ?) siano inquadrabili tra quelli che tu chiami "diners".... non ricordo gran che sui prezzi, che però non mi parvero allora proibitivi, ma ricordo spesso una bella scelta di insalate e verdure, antipasti ecc., con solo per un italiano la mancanza della pasta, mangiata poi qualche volta in ristoranti italiani.

Personalmente non faccio testo sui giudizi sulle cucine perché mangio quasi niente di carne (nelle steak-house mangiavo di solito i gamberoni deep-fried) ed escludo quindi quasi tutti i piatti basati su quella, ma certo che per un amante della carne gli Usa, con le loro steak-house, sono un mezzo paradiso ; ma alla fine mi ero trovato bene anch'io, con le tante possibilità di scelta che ci sono.

So che può sembrare assurdo, ma mi è parso più facile trovare cose di mio gusto negli Usa che in Francia, dove la cucina mi aveva un po' deluso e lasciato la nostalgia per la nostra, cosa meno sentita negli Usa.
 
le steak-house, che penserei (o sbaglio ?) siano inquadrabili tra quelli che tu chiami "diners"
Oggi ormai sono inquadrate tra i ristoranti e costano mediamente care per l'americano medio. Anch'io ero stato la prima volta nel 98 e i prezzi sono andati aumentando insieme alla qualità. Senza scomodare le bistecche da 140 dollari di Smith & Wollenski a Manhattan oggi le steak-house sono sempre più "gourmet" :emoji_wink:

Comunque attenzione, c'è estrema variabilità di prezzi da stato a stato e da zona a zona e alla fine chiunque riesce a mangiare ciò che più gli aggrada a (quasi) tutte le ore(*), spendendo mediamente poco eh... Diciamo però che il cibo "sano" e di qualità è piuttosto costoso.

(*)Ricordo ancora nel 2013 quindi non tantissimi anni fa, una steak house molto caratteristica, in una zona boscosa a nord-est della California, con la cucina che chiudeva alle 20:00 e tanti saluti! :emoji_joy:
 
Ultima modifica:
[...] L' uso dell' oro in cucina risale a Cina ed Antico Egitto....
I ricconi, piu' o meno snob ci sono sempre stati.

:emoji_wink::emoji_wink:
Ok, ma una cosa è cucinare, pensando al cibo, ed un'altra è pensare a soddisfare la voglia smodata di lusso di certa gente, che vuole vedere più che altro una smodata rappresentazione di esclusività.
Star dietro ai gusti snob / volgari / esagerati di certa gente non è certo concentrarsi sulla bontà e sulla sostanza della cucina, anche se poi sappiamo benissimo che costoro pagano senza fiatare conti astronomici e sono quindi un ottimo business.

A mio modesto modo di vedere....
Buona parte dei costi monstre e' dovuta al fatto che hanno almeno il triplo del personale a parita' di coperti rispetto un ristorante normale.
Certo, vero anche quello, bisogna poi vedere se uno pensa a mangiar bene o ad avere i camerieri in livrea che ti versano il vino (che terribile fatica, farlo da soli.....) piuttosto che le posate d'argento o i tovaglioli ricamati.

Diciamo che molto dipende da quanto il proprietario del locale, ancorché cuoco di fama, pensa a valorizzare la sua cucina o invece a far soldi, assecondando i desideri più volgari (vedi l'oro in cucina, roba da analfabeti arricchiti) della clientela più grezza anche se danarosa.

Il rapporto costi / benefici è comunque quasi sempre molto scadente.
 
Ok, ma una cosa è cucinare, pensando al cibo, ed un'altra è pensare a soddisfare la voglia smodata di lusso di certa gente, che vuole vedere più che altro una smodata rappresentazione di esclusività.
Star dietro ai gusti snob / volgari / esagerati di certa gente non è certo concentrarsi sulla bontà e sulla sostanza della cucina, anche se poi sappiamo benissimo che costoro pagano senza fiatare conti astronomici e sono quindi un ottimo business.


Certo, vero anche quello, bisogna poi vedere se uno pensa a mangiar bene o ad avere i camerieri in livrea che ti versano il vino (che terribile fatica, farlo da soli.....) piuttosto che le posate d'argento o i tovaglioli ricamati.

Diciamo che molto dipende da quanto il proprietario del locale, ancorché cuoco di fama, pensa a valorizzare la sua cucina o invece a far soldi, assecondando i desideri più volgari (vedi l'oro in cucina, roba da analfabeti arricchiti) della clientela più grezza anche se danarosa.

Il rapporto costi / benefici è comunque quasi sempre molto scadente.


Il ristoratore,
come ogni imprenditore, cerca di fare di tutto....E di piu'
( il cliente ha sempre ragione ).
Marchesi si aggiunse ulteriore fama quando reinvento' l' uso dell' oro sul suo famoso risottino
( al cliente bisogna dare quel che vuole ).
Neanche a me piace la cucina elaborata....
L' importante resta la materia prima, senza, fosse possibile, burro/panna e senza gli onnipresenti champignons alla Francese
 
Il ristoratore,
come ogni imprenditore, cerca di fare di tutto....E di piu'
( il cliente ha sempre ragione ).
Marchesi si aggiunse ulteriore fama quando reinvento' l' uso dell' oro sul suo famoso risottino
( al cliente bisogna dare quel che vuole ).
Neanche a me piace la cucina elaborata....
L' importante resta la materia prima, senza, fosse possibile, burro/panna e senza gli onnipresenti champignons alla Francese
No, io non penso che il cliente abbia sempre ragione : specialmente se chiede assurdità, volgarità e lussi esagerati, cui un ristoratore può benissimo anche dir di no.
Guadagnerà magari un po' meno : ma manterrà la sua etica ed i suoi sani criteri, ed alla lunga sarà anche più considerato da chi davvero se ne intende, mentre i cafoni arricchiti se ne possono anche andare altrove, tanto qualcun altro disposto ad assecondare i loro gusti beceri lo troveranno comunque, tipo le steak-house di un certo cuoco turco che ti portano la bistecca con l'osso ricoperta di lamina d'oro, al modico prezzo di 1200 o 1500 euro....

Personalmente, avevo, anni fa, l'idea di andare a mangiare una volta da Gualtiero Marchesi (quando era vivo) ma la voglia mi è completamente passata quando ho letto di questa estrema cafonaggine che è ricoprire i piatti di lamina d'oro, la volgarità allo stato puro visto che fino a prova contraria i metalli pesanti non si mangiano e l'oro non ha alcun sapore e nulla c'entra, neppure minimamente, con il cucinare ; il fatto che non sia velenoso non è una ragione per mangiarlo, mi pare.

Dopodiché, di stronzate sul lusso stra-estremo e parimenti volgare fino ad essere schifoso ne leggi a iosa...... letto oggi che un cuoco torinese ha preparato "il panettone più costoso del mondo" - 700.000 € - perché un nababbo indiano ne ha voluto uno da 5 kg ricoperto di pietre preziose, un altro buzzurro arricchito ne ha voluto uno diamantato del costo di 500.000 €..... e questa è cucina ?? sono notizie, queste ????
 
[...] L' importante resta la materia prima, senza, fosse possibile, burro/panna e senza gli onnipresenti champignons alla Francese
Perché ce l'hai col burro ? a me, quando serve, piace e può essere insostituibile, vedi i panettoni (topic sui panettoni) di alta qualità "artigianali" in cui il burro è uno dei "segreti" per migliorarne la qualità....
 
un nababbo indiano ne ha voluto uno da 5 kg ricoperto di pietre preziose, un altro buzzurro arricchito ne ha voluto uno diamantato del costo di 500.000 €..... e questa è cucina ?? sono notizie, queste ????
Guarda caso, sono sempre certi soggetti a richiedere certe cose... passare dal cammello alla Pagani ha dimostrato di essere deleterio, quantomeno per l'educazione & il buongusto.
 
No, io non penso che il cliente abbia sempre ragione : specialmente se chiede assurdità, volgarità e lussi esagerati, cui un ristoratore può benissimo anche dir di no.
Guadagnerà magari un po' meno : ma manterrà la sua etica ed i suoi sani criteri, ed alla lunga sarà anche più considerato da chi davvero se ne intende, mentre i cafoni arricchiti se ne possono anche andare altrove, tanto qualcun altro disposto ad assecondare i loro gusti beceri lo troveranno comunque, tipo le steak-house di un certo cuoco turco che ti portano la bistecca con l'osso ricoperta di lamina d'oro, al modico prezzo di 1200 o 1500 euro....

Personalmente, avevo, anni fa, l'idea di andare a mangiare una volta da Gualtiero Marchesi (quando era vivo) ma la voglia mi è completamente passata quando ho letto di questa estrema cafonaggine che è ricoprire i piatti di lamina d'oro, la volgarità allo stato puro visto che fino a prova contraria i metalli pesanti non si mangiano e l'oro non ha alcun sapore e nulla c'entra, neppure minimamente, con il cucinare ; il fatto che non sia velenoso non è una ragione per mangiarlo, mi pare.

Dopodiché, di stronzate sul lusso stra-estremo e parimenti volgare fino ad essere schifoso ne leggi a iosa...... letto oggi che un cuoco torinese ha preparato "il panettone più costoso del mondo" - 700.000 € - perché un nababbo indiano ne ha voluto uno da 5 kg ricoperto di pietre preziose, un altro buzzurro arricchito ne ha voluto uno diamantato del costo di 500.000 €..... e questa è cucina ?? sono notizie, queste ????


NO sono quelle che dici sopra....
( A seguire " dopo di che, di...." )
Ma il mondo e' questo, non quello che vorresti tu
 
Perché ce l'hai col burro ? a me, quando serve, piace e può essere insostituibile, vedi i panettoni (topic sui panettoni) di alta qualità "artigianali" in cui il burro è uno dei "segreti" per migliorarne la qualità....

Si'

Se ne fai un uso smodato come fanno i Francesi....

Certo....
Anche perche'
1) La pasticceria non e' propriamente cucina.*
2) Difficile fare i panettoni all' olio
3 ) Quando nacque il panettone si usava il burro e BASTA.

(((((Come in tutto il Nord....Al Sud ( Napoli ) di burro ne vedi poco....
Men che meno in quella di origine Araba e Mediorientale in genere ))))

Come quando nacque la famosa cotoletta....E infatti gli chef piu' tradizionalisti la fanno ancora cosi'.

* E senza burro molte paste basi
frolla
sfoglia
choux,
non le fai,
( come non leghi molte salse del resto )
 
Ultima modifica:
Cucina vietnamita: 11 piatti tipici da conoscere..

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Banh xeo
Piatto tipico del Sud del Vietnam, il banh xeo è una crêpe di farina di riso, latte di cocco e curcuma, farcita con pesce, carne e germogli di soia. Viene servita fritta e avvolta in foglie di lattuga, solitamente impreziosita con menta o altre erbe aromatiche fresche. Non è raro trovarla in abbinamento alla tipica salsa di pesce diluita con acqua e limone, la nước mắm pha. Altro accompagnamento comune, usato soprattutto nella parte centrale del Paese, è la salsa tương, fatta con fegato, aglio e salsa hoisin, a base di soia, peperoncino, finocchio e aglio.

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Chi non ha mai mangiato uno delizioso involtino primavera? Un’alternativa più leggera e salutare di questa ricetta è offerta dalla cucina vietnamita: il ripieno dei goi cuon è composto di gamberetti vermicelli di riso verdure ed erbette. Per garantire un piatto leggero il tutto viene avvolto in una sottile carta di riso.

Cucina vietnamita: 11 piatti tipici da conoscere - Gambero Rosso
 
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