Se ripenso a quante incazzature per mio padre che per problemi cardiaci, tumore, tre ictus i suoi ultimi 4 anni sono stati un calvario appesantito da una gestione burocratica della salute che era un ostacolo che a volte ho dovuto superare alzando la voce... cosa che a me non piace. Per fortuna se ne è andato ad estate del 2019 e non ha vissuto il covid che sarebbe stato un incubo con tutta la sua situazione.
Ora con mia madre ho avuto altre difficoltà. Per dire mi è capitato che il neurochirurgo dopo una taratura valvola per idrocefalo la rivolesse vedere dopo 30 giorni con tac. Ecco la tac riuscii a prenotare, la visita no me la davano dopo 5 mesi. Ho chiesto di andare privatamente e mi risposero che non eravamo possibile e che potevo andare in qualunque altro ospedale... non trovai disponibilità e mi dicevano beh la porti al pronto soccorso... proprio nel momento di confusione nei pronti soccorso per la prima ondata covid! Sapete cosa ho fatto? Ho preso mia madre, portata in ospedale con la sua bella sedia a rotelle, epoca lock down, e l'ho mollata in corridoio del reparto. Entrando di forza. Ho lasciato il mio numero e ho detto di contattarmi. Ho lasciato mia madre, che non è in grado di ragionare perché poverina la demenza è forte, lì da sola. Vi sembra giusto? L'hanno visitata, purtroppo aveva una emorragia cerebrale da controllare che non fosse ripartita una volta aperta la valvola. Non potevo aspettare.