<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mi sono vaccinato | Page 286 | Il Forum di Quattroruote

Mi sono vaccinato

Stato
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Negli ultimi anni sono aumentati di oltre il 30% gli imballaggi,oltre ad acqua e energia elettrica.
E la clientela se alzi i prezzi va altrove.
ho capito che ce l'hai coi farmacisti e che parli di un caso che ben conosci.
Toglici solo un'ultima curiosità: "altrove" come fanno a pagare meno imballaggi, acqua ed energia elettrica? I costi son cresciuti solo per qualcuno? "altrove" non han ritoccato i prezzi e han fatto lo stesso ragionamento?

EDIT: vedo hai ampiamente risposto. NOTTE
 
credo che a parte il mercato a maggior tutela i prezzi "di Stato" e non di mercato in Italia siano scomparsi.

Chiamalo prezzo che la gente pretende di pagare invece di prezzo di stato ma è comunque un prezzo obbligato e spesso troppo basso per guadagnarci.

Sinceramente se devo lavorare mettendoci soldi senza avere una prospettiva di compensazione o guadagno futuro, non ne vedo il senso.
Ti costa meno non fare nulla, o come dicevo anni fa - preferisco stare a casa a fare il casalingo e risparmiare su tante cose "fai da me" che rimetterci tempo, salute e soldi per far star bene un altro -

Se hai un'alternativa.
Ma se non ce l'hai che fai?
Come tiri avanti?
E' brutto da dire ma in tantissimi settori si tira avanti e si accettano prezzi non congrui su parte del lavoro pur di attirare anche la parte più redditizia di lavoro che è quella che fa andare avanti la baracca.

Per me le farmacie sono molto lontane da una situazione simile e quindi potevano anche permettersi di fare il sacrificio che a tanti altri settori è già stato richiesto (magari non dallo stato ma dal mercato,però ripeto per me non cambia nulla) da anni.
Non l'hanno voluto fare come i medici di base della mia regione che si sono rifiutati di vaccinare nei loro studi perchè 6 euro a vaccino era troppo poco.
Del fatto che accettando quel prezzo potevano aiutare la campagna vaccinale o nel caso delle farmacie far fare più tamponi alla gente facendo emergere i positivi e limitando il diffondersi del contagio evidentemente non gli importa gran che.
 
ho capito che ce l'hai coi farmacisti e che parli di un caso che ben conosci.

Ce l'ho con gli egoisti.

Toglici solo un'ultima curiosità: "altrove" come fanno a pagare meno imballaggi, acqua ed energia elettrica? I costi son cresciuti solo per qualcuno? "altrove" non han ritoccato i prezzi e han fatto lo stesso ragionamento?

Nel settore di cui parlavo è crisi nera ovunque da anni.
Del tipo che nella mia zona hanno chiuso negli ultimi tempi circa 10 attività e ne è stata aperta solo 1 nuova.
E leggendo una rivista di settore si può vedere chiaramente che l'aumento dei costi e l'impossibilità di aumentare i prezzi stanno schiacciando gli esercenti facendoli chiudere sempre più spesso.
E' un settore morente per cui c'è sempre meno posto sul mercato lo sanno tutti quelli che ci lavorano,ma cercano di resistere.
Altri settori hanno retto meglio alle difficoltà ma non si può fare copia e incolla e applicare le stesse soluzioni (che poi la soluzione è una sola cioè aumentare i prezzi) a un settore morente.
O meglio si può fare se si vuole chiudere definitivamente.
 
Ultima modifica:
Basta guardare quello che è successo con le mascherine.
A inizio pandemia costavano meno di 5 euro,sono schizzate a 10/15 e adesso le vendono a 1,50 (parlo di ffp2).
Nel periodo più nero saranno costate di più anche ai farmacisti ovviamente,ma 10 euro a mascherina?
Hanno imposto un prezzo calmierato e non mi pare che le farmacie siano andate a gambe all'aria vendendo a quel prezzo.
Magari non ci guadagnano o ci guadagnano solo qualche centesimo ma non hanno smesso di venderle.

Nel caso dei tamponi si parla di costi di acquisto e manodopera quindi è più complicato.
Però col fatto che il prezzo del kit è calato molto e accontentandosi tutti di qualcosa meno secondo me nel prezzo calmierato ci potrebbero stare.

Magari a turno in modo che non sia una sola farmacia a dover sopportare l'onere di lavorare per la gloria.
Magari chiederlo solo alle farmacie più grandi,quelle che hanno tanto personale e ampi spazi e che probabilmente risentirebbero meno del mancato guadagno.

Ma che in tutta la mia città manco una abbia aderito e solo una manciata in tutta la provincia a me pare un po' troppo.
 
Da anni nel settore dei miei genitori c'è la piaga (termine forte ma perfettamente calzante) del monoprezzo che ha letteralmente rovinato il mercato.
Chi lavora col monoprezzo punta sulla quantità certo ma per ottenere margini anche sulla quantità è costretto a tagliare i costi.
Il risultato è un lavoro di qualità infima che comunque non produce grandi utili.
E uno potrebbe dire peggio per loro se vogliono lavorare tanto e male per guadagnare poco comunque.
Ma non è così.
Il loro prezzo basso fa apparire inevitabilmente alto il prezzo che applicano gli altri e sottrae loro clienti.
Quindi gli altri cosa fanno?
Se tengono i prezzi attuali galleggiano e si vedono sottrarre clienti dai monoprezzo.
Se abbassano anche loro i prezzi si condannano da soli a fallire perchè calando drasticamente la qualità del lavoro la clientela la perdi tutta e magari ti ritrovi a lavorare quanto prima o addirittura meno ma a prezzi più bassi e chiudi.
Anni fa mia madre quasi disperata chiese un consiglio a una persona di fiducia che le disse chiaro e tondo che coi prezzi delle grandi catene non poteva competere,di continuare come faceva e accontentarsi di lavorare meno ma meglio piuttosto che rischiare di perdere tutto.

Però imho questi sono i dilemmi di chi lavora in settori in cui c'è tanta concorrenza,si lavora meno che in passato,e si fa fatica a vedere la luce.
Non mi pare che sia il caso delle farmacie che innanzitutto sono un numero limitato e non rischiano che domani un concorrente apra nel negozio di fronte.
E poi sono uno dei pochi settori che non conosce crisi perchè purtroppo la gente può rinunciare alla pizza fuori,ai vestiti,al lusso ma non alla salute.
Sono arrivati a piangere miseria perchè causa covid la gente si era ammalata meno di influenza e mal di gola e avevano venduto meno sciroppi per la tosse.
Va bene tutto ma visto che il covid ha fatto danni immensamente maggiori ad altri settori magari evitare...

-Esatto, la quantita', tante volte e' l' unica via d' uscita
ma non e' sempre applicabile

-Posso solo dirti una cosa riguardo le farmacie....
Quando l' aveva mio nonno vendeva
diciamo 200 prodotti/articoli/referenze,
chiamale come ti pare.
Buona parte le preparava lui....
( I famosi Galenici, e ci faceva qualche soldino di piu' ).
Oggi i prodotti che transitano in farmacia sono migliaia;
pensa oltre le cosiddette specialita'
-agli integratori
-ai cosmetici
-ai sanitari
-ai giocattoli
-all' infanzia
....
 
Ultima modifica:
Oggi sono migliaia
pensa oltre le cosiddette specialita'
-agli integratori
-ai cosmetici
-ai sanitari
-ai giocattoli
-per l' infanzia

Ormai sono dei supermercati.
E li spaventa non guadagnare 5 euro su un tampone avendo migliaia di articoli su cui poter ricaricare anche solo qualche centesimo per andare in pari?
A casa mia questa si chiama ingordigia.
E in una situazione normale ci può anche stare,nella ripartenza dopo una pandemia che ha messo in ginocchio mezzo mondo magari no.
 
Ormai sono dei supermercati.
E li spaventa non guadagnare 5 euro su un tampone avendo migliaia di articoli su cui poter ricaricare anche solo qualche centesimo per andare in pari?
A casa mia questa si chiama ingordigia.
E in una situazione normale ci può anche stare,nella ripartenza dopo una pandemia che ha messo in ginocchio mezzo mondo magari no.


Rassegnati, il mondo e' fatto
( perlopiu' ) cosi' .
Di questi ce ne sono pochi
https://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/barbone-dona-sciarpe-1.4962798
 
O con le assicurazioni che impongono alle carrozzerie convenzionate di lavorare al prezzo che dicono loro annullando il guadagno?
Con le riparazioni convenzionate riducono proporzionalmente la qualità del lavoro/ricambi.

E tranquillo che allo stesso modo con i pranzi a 10 euro con i buoni pasto un margine indiretto ne esce (solitamente con i pranzo si pagano le spese del locale e con le cene guadagnano).

Nessuno continua a lavorare in perdita e nemmeno alla pari, se non altro perché poi l’AdE ti massacra
 
Basta guardare quello che è successo con le mascherine.
A inizio pandemia costavano meno di 5 euro,sono schizzate a 10/15 e adesso le vendono a 1,50 (parlo di ffp2).
Nel periodo più nero saranno costate di più anche ai farmacisti ovviamente,ma 10 euro a mascherina?
Hanno imposto un prezzo calmierato e non mi pare che le farmacie siano andate a gambe all'aria vendendo a quel prezzo.
Magari non ci guadagnano o ci guadagnano solo qualche centesimo ma non hanno smesso di venderle.
È tutta la filiera che ha adeguato i costi, non solo il venditore finale.

Comunque per le farmacie il tempo d’oro è finito da anni, tanto che non assumono più i farmacisti dipendenti ma li prendono a partita Iva. Lo sapevi?
 
È tutta la filiera che ha adeguato i costi, non solo il venditore finale.

Comunque per le farmacie il tempo d’oro è finito da anni, tanto che non assumono più i farmacisti dipendenti ma li prendono a partita Iva. Lo sapevi?
Se siete d'accordo aprirei una sottoscrizione per i farmacisti titolari. O istituiamo un Reddito di Farmacia?
 
per le farmacie il tempo d’oro è finito da anni,
Non conosco direttamente il settore, ma ho conosciuto giusto domenica scorsa una coppia di anziani che con il ricavo della recente vendita della concessione della loro farmacia hanno comprato "un po' di appartamenti" (testuale, quindi non so quanti). E dal seguito del discoro è venuto fuori che tali appartamenti sono ad Asiago e si aggiungono ad altri sul Tonale, presi durante l'attività di farmacisti. Direi che tutto sommato la fame non la fanno, poi se anche per loro le vacche grasse sono un po' dimagrite non lo so.
 
Stamattina mio fratello ha un po' di febbre,speravo che passasse indenne anche la seconda dose.

Sono andato a vedere qualche numero.
Ho diviso il numero di tamponi effettuati nella mia città per il numero di farmacie.
Però non so se i tamponi si prenotano SOLO in farmacia e IN TUTTE le farmacie.
Prendiamo per buono che sia così a me vengono una decina di tamponi al giorno.
Dobbiamo davvero pensare che una farmacia senza quei 100-150 euro extra al giorno rischi di chiudere se accetta il prezzo calmierato per i tamponi?
Poi i tamponi fino a due anni fa non li faceva nessuno,al pari delle mascherine sono diventati una fonte di reddito extra per le farmacie.
Se anche oggi dovessero rinunciarci io non gli dono il mio 5 per mille per solidarietà.
 
È tutta la filiera che ha adeguato i costi, non solo il venditore finale.

Comunque per le farmacie il tempo d’oro è finito da anni, tanto che non assumono più i farmacisti dipendenti ma li prendono a partita Iva. Lo sapevi?

Credo che comunque siano molto lontani da dover vivere le difficoltà che altri settori stanno vivendo.
Anche negli studi notarili qualche anno fa dicevano che la pacchia era finita e sarà stato vero per carità.
Ma partendo da quei livelli di guadagni prima di arrivare a potersi lamentare,soprattutto in un momento come questo,imho ce ne vuole.
 
Non conosco direttamente il settore, ma ho conosciuto giusto domenica scorsa una coppia di anziani che con il ricavo della recente vendita della concessione della loro farmacia hanno comprato "un po' di appartamenti" (testuale, quindi non so quanti). E dal seguito del discoro è venuto fuori che tali appartamenti sono ad Asiago e si aggiungono ad altri sul Tonale, presi durante l'attività di farmacisti. Direi che tutto sommato la fame non la fanno, poi se anche per loro le vacche grasse sono un po' dimagrite non lo so.
Dipende molto anche dalle zone, e dalla velocità con cui le aziende sanitarie erogano i rimborsi sui farmaci coperti in tutto o in parte. Non sto dicendo che facciano la fame, ma che non puoi obbligare un'attività a lavorare in perdita. Poi evidentemente ho toccato qualche suscettibilità qua e là, fa niente.

P.S./Edit
non ci sono solo le farmacie in centro città, c'è anche il mondo delle farmacie rurali non di rado condotte dal solo titolare senza dipendenti o al massimo con un collaboratore. Ma comprendo che sia più facile fare i massimalisti con i bilanci altrui (non mi riferisco a te)
 
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