<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mi sono vaccinato | Page 285 | Il Forum di Quattroruote

Mi sono vaccinato

Stato
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Insomma: Farmacisti dovete fare i tamponi a prezzo imposto dallo Stato. A vostre spese.
???
non so se finisce bene.
Non sono tenuti a fare i tamponi (infatti mica tutte le farmacie li fanno), ma se decidono di farli, devono praticare quel prezzo.Laddove, come da me, la regione integra, non ci son problemi, laddove non integra, chiuderanno il servizio.
 

Anche i piccoli ristoratori a fare il pranzo a prezzo fisso 10 euro e accettare i ticket non ci stanno dentro.
Ma lo fanno da anni e nessuno li compatisce ne le regioni danno loro un tot per ogni coperto.

Capisco che il lavoro di un farmacista sia più specializzato però ripeto a tutti capita di lavorare gratis in certi frangenti.
In questo caso si tratta di una buona occasione per pizzicare gli asintomatici e rallentare la corsa del virus.

Poi se vogliamo proprio dirla tutta basterebbe un lieve rincaro su qualche altro prodotto (tanto ormai in farmacia vendono di tutto,perfino il detersivo per la lavatrice) per compensare il mancato guadagno sui tamponi a prezzo calmierato.
E' che non vogliono svendere il loro lavoro.
Comprensibile,ma in certi frangenti ci si può anche mettere una mano sulla coscienza e dire si.

Passatemi il paragone ma mia madre è da 10 anni che lavora a prezzo di costo per certi clienti (soprattutto pensionati che altrimenti non potrebbero permettersi di farsi lavare le lenzuola e che da soli non ce la fanno).
Fa un prezzo che è meno della metà rispetto a quanto chiederebbe normalmente (la cosa brutta è che spesso sono i clienti con ampie possibilità economiche a lamentarsi del prezzo congruo).
E non ha le spalle coperte quanto quelle del titolare di una farmacia.
Senza contare che il suo lavoro sarà meno specializzato (per quanto non è nemmeno un lavoro da stupidi come pensano in tanti) ma è molto più faticoso.
Se mia madre ce la fa a sopportare la fatica extra senza guadagnarci io credo che qualche farmacista potrebbe anche sopportare il mancato guadagno almeno per un breve periodo.
Magari facendo a turno come per le aperture notturne.
 
Ce ne sono ancora a 10 Euri...
??
Incredibile
!!
Acca', sotto 12,90, vai di pano....
....In salumeria con annessa rivendita pane
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
 
Ce ne sono ancora a 10 Euri...
??
Incredibile
!!
Acca', sotto 12,90, vai di pano....
....In salumeria con annessa rivendita pane
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah

Oggi sono passato davanti a un bar che esponeva un cartello con scritto OFFERTA SPECIALE panino+bibita+caffè 5 euro.
Poi magari faranno schifo però come possano tirarci fuori un guadagno per me resta un mistero.
Come nel lavoro di mia madre sarà la camicia su cui non si guadagna nulla o ci si perde per attirare il cliente sperando che non si limiti a quello.
 
Ho controllato i prezzi attuali, rispetto a febbraio/marzo sono diminuiti parecchio, ora a livello professionale si dovrebbe stare entro i 5 euro a kit per gli antigenici. Diciamo che servono 5-10 euro di contributo a test per poterlo erogare ai 15 previsti dalla nuova normativa (o 12-17 di contributo per i test ac8 euro previsti per i minori)
 
Anche i piccoli ristoratori a fare ...

mi pare che continuiamo a non capirci: ho ben presente anch'io personalmente cosa vuol, dire lavorare "per la Gloria" (famosa ricca non diciamo cosa).

Ma ad ora, anche se arriva qualche proposta indegna, lo Stato non me lo ha ancora imposto. E nessun altro per suo conto.

Insomma gli esempi che citi sono di scelte personali di chi gestisce l'attività.
Tua madre non è obbligata a scontare il costo delle camicie come ad aiutare certi anziani.
Sarebbe felice se uscisse un decreto che le impone, se vuol stirare camice, a farlo a meno del prezzo di costo? non solo a chi ha difficoltà economiche ma anche a quella signora, tutta truccata ed all'ultima moda.

Se non s'era capito, non ne faccio una questione di categorie di esercenti o altro. E' il metodo che non si può imporre ;)
 
Insomma gli esempi che citi sono di scelte personali di chi gestisce l'attività.

Non è così.
Quando non è una legge è il mercato a imporre un prezzo troppo basso per starci dentro.
Se tutti gli altri fanno come prezzo 1 euro,pur non guadagnandoci nulla,di fatto sei costretto anche tu a fare quel prezzo.
Perchè se invece di 1 euro chiedi 2 come sarebbe giusto per guadagnarci non vedi un cliente.

Sì che ci stanno dentro …

Scambiano i soldi.
E mettiamo anche che su quei 10 euro gliene rimanga 1 (ma ho visto coi miei occhi i costi e tante volte non rimane) tolte le tasse,le materie prime,i costi di gestione etc etc quasi non vale la pena di lavorare per così poco.
Però non hanno scelta.
I farmacisti la scelta ce l'hanno e l'hanno fatta dimostrando imho poco senso civico perchè ad accettare il prezzo calmierato non rischiavano di certo la bancarotta.
Qui da me c'è una farmacia che ha 2 piani da 150 metri quadrati ciascuno su un corso principale (immaginiamo che valore potrebbe avere quel locale) e ci lavorano almeno 10 persone.
Che non potessero permettersi di fare i tamponi a 15 euro ricaricando su qualcos'altro io non ci credo.
 
Ultima modifica:
Sarebbe felice se uscisse un decreto che le impone, se vuol stirare camice, a farlo a meno del prezzo di costo?

Negli ultimi anni sono aumentati di oltre il 30% gli imballaggi,oltre ad acqua e energia elettrica.
NB Mi sta dimenticando di scriverlo,gli aumenti non sono dovuti solo al mercato ma anche all'aumento della tassazione nota come contributo ambientale che negli anni è stata applicata sia agli imballaggi in plastica che a ferro e alluminio.
5 anni fa una bobina da 25 kg la portavi a casa con 60 euro,45-50 se trovavi un'offerta.
Il mese scorso 92 euro.
E la clientela se alzi i prezzi va altrove.
Che differenza c'è tra questa situazione e una legge che ti impone di lavorare al prezzo di costo?
O con le assicurazioni che impongono alle carrozzerie convenzionate di lavorare al prezzo che dicono loro annullando il guadagno?
Dai ammettiamolo in questo caso ai farmacisti volevano imporre quello che a tanti altri esercenti è stato imposto (non da una legge ma comunque imposto) da anni e anni solo che i farmacisti possono dire di no,gli altri per sopravvivere si sono dovuti adattare invece.
 
Ultima modifica:
con questo chiudo perché sono OT da troppo tempo.
Quando non è una legge
credo che a parte il mercato a maggior tutela i prezzi "di Stato" e non di mercato in Italia siano scomparsi.
Se tutti gli altri fanno come prezzo 1 euro,pur non guadagnandoci nulla,di fatto sei costretto anche tu a fare quel prezzo.
Perchè se invece di 1 euro chiedi 2 come sarebbe giusto per guadagnarci non vedi un cliente.
Sinceramente se devo lavorare mettendoci soldi senza avere una prospettiva di compensazione o guadagno futuro, non ne vedo il senso.
Ti costa meno non fare nulla, o come dicevo anni fa - preferisco stare a casa a fare il casalingo e risparmiare su tante cose "fai da me" che rimetterci tempo, salute e soldi per far star bene un altro -
Scambiano i soldi.
E mettiamo anche che su quei 10 euro gliene rimanga 1 (ma ho visto coi miei occhi i costi e tante volte non rimane) tolte le tasse,le materie prime,i costi di gestione etc etc quasi non vale la pena di lavorare per così poco.

Ni, ho visto anch'io qualche caso ed invece, aprire a mezzogiorno a prezzo "politico", consentiva di ammortizzare meglio il resto dei costi di struttura. I frigo, l'affitto, e tante altre cose le paghi uguale.
 
Potresti farci un euro e mezzo
( sui costi puri )
E speri nella quantita'

Da anni nel settore dei miei genitori c'è la piaga (termine forte ma perfettamente calzante) del monoprezzo che ha letteralmente rovinato il mercato.
Chi lavora col monoprezzo punta sulla quantità certo ma per ottenere margini anche sulla quantità è costretto a tagliare i costi.
Il risultato è un lavoro di qualità infima che comunque non produce grandi utili.
E uno potrebbe dire peggio per loro se vogliono lavorare tanto e male per guadagnare poco comunque.
Ma non è così.
Il loro prezzo basso fa apparire inevitabilmente alto il prezzo che applicano gli altri e sottrae loro clienti.
Quindi gli altri cosa fanno?
Se tengono i prezzi attuali galleggiano e si vedono sottrarre clienti dai monoprezzo.
Se abbassano anche loro i prezzi si condannano da soli a fallire perchè calando drasticamente la qualità del lavoro la clientela la perdi tutta e magari ti ritrovi a lavorare quanto prima o addirittura meno ma a prezzi più bassi e chiudi.
Anni fa mia madre quasi disperata chiese un consiglio a una persona di fiducia che le disse chiaro e tondo che coi prezzi delle grandi catene non poteva competere,di continuare come faceva e accontentarsi di lavorare meno ma meglio piuttosto che rischiare di perdere tutto.

Però imho questi sono i dilemmi di chi lavora in settori in cui c'è tanta concorrenza,si lavora meno che in passato,e si fa fatica a vedere la luce.
Non mi pare che sia il caso delle farmacie che innanzitutto sono un numero limitato e non rischiano che domani un concorrente apra nel negozio di fronte.
E poi sono uno dei pochi settori che non conosce crisi perchè purtroppo la gente può rinunciare alla pizza fuori,ai vestiti,al lusso ma non alla salute.
Sono arrivati a piangere miseria perchè causa covid la gente si era ammalata meno di influenza e mal di gola e avevano venduto meno sciroppi per la tosse.
Va bene tutto ma visto che il covid ha fatto danni immensamente maggiori ad altri settori magari evitare...
 
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