<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mi sono vaccinato | Page 29 | Il Forum di Quattroruote

Mi sono vaccinato

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
AstraZeneca sospeso in tutta Italia, COME GIA' FATTO in Germania.
Precauzionale, ok, ma secondo me E' GIUSTO. Prima si verifica, poi SE non c'è nessun nesso, si riprende. Ok la fretta, ma ammazzare la gente sana anche no.
 
Dal servizio emergeva che si tratta di un problema serio, perché ogni maiale produce una quantità spaventosa di feci da cui appunto si sprigiona 'sta benedetta ammoniaca che inquina l'aria. Però sappiamo anche che si dice tutto e il contrario di tutto.
parlavano dei maiali e non dei"maiali"della famigerata Caffaro? bel servizio!
 
Non è questo il caso, almeno sembra...

https://corrieredelveneto.corriere....ti-beb9ef5e-8567-11eb-b024-59de7940df68.shtml

Ore 10.17, sabato mattina: centro vaccinale di Villorba, provincia di Treviso, quasi vuoto. La psicosi AstraZeneca ha comportato così tante defezioni che l’Usl 2 si è trovata con mille dosi disdette su 3.600 prenotazioni. Il direttore generale Francesco Benazzi era lì, al bancone dell’accettazione, perché serve personale medico e si mette a disposizione. «Non c’era un cane – racconta -. Ho cominciato a chiamare i distretti, anche negli altri centri c’era poca gente. Avevamo già rotto la catena del freddo perché tutte le dosi erano prenotate, ne dovevano essere somministrate novemila in due giorni, le disdette sono arrivate dopo. Ho avvisato i sindaci di tutti i Comuni, chiedendo che mandassero i dipendenti, convocando principalmente protezione civile, polizia locale e assistenti sociali e domiciliari. Le risposte non arrivavano velocemente. Allora ho chiesto di avvisare i 79enni convocandoli telefonicamente ma non potevano venire subito. Rischiavamo di buttare via almeno cinquecento dosi. Sono tante, non potevo permetterlo. Mi hanno suggerito di chiamare i giornalisti. Ero preso dal panico, ho detto sì. Ho sbagliato, la colpa è mia. Non era una categoria prioritaria. Ho sbagliato io, davvero, è tutta colpa mia».
È la prima volta che le Usl si trovano davanti a una campagna vaccinale con estremo bisogno di rapidità ed efficacia, ed è la prima volta che una Usl veneta si trova con mille posti vacanti, mille dosi già pronte all’uso altrimenti da cestinare. La reazione è stata quasi emotiva: passaparola per non sprecare nemmeno una goccia. Messaggio dopo messaggio centinaia di persone in tutta la provincia hanno acceso l’auto e sono andate a prendere quel siero che protegge dal virus più temuto degli ultimi cento anni. Chi riceveva l’sms lo inoltrava ai colleghi. Tutto è successo perché venerdì tremila lavoratori trevigiani, principalmente del mondo della scuola ma anche fra le forze dell’ordine, hanno disdetto l’appuntamento per la vaccinazione con AstraZeneca nelle giornate di sabato e domenica, dimostrando che la paura del vaccino è diffusa e che i casi di complicazioni avvenuti in Sicilia hanno lasciato un segno profondo nelle persone più fragili e insicure. Un preavviso così scarso ha quindi obbligato l’Usl 2 a ripensare due giorni di iniezioni con delle convocazioni suppletive. Ma è scoppiata una bufera. Dopo il caso Modena, dove alcuni operatori sanitari hanno favorito i parenti, chiunque ottenga un pass valido anti-Covid viene guardato con sospetto. Di buono però c’è che la risposta dalla Marca è arrivata massiccia: in poche ore i centri vaccinali si sono riempiti, tutte le disponibilità di slot rimasti vacanti sono state occupate con i dipendenti dei Comuni e, di conseguenza, le convocazioni suppletive dei giornalisti sono state sospese. La polemica però era già detonata: principalmente all’interno della categoria a seguito dell’opportunità ai soli trevigiani, ma anche altre figure professionali fuori dal calendario si sono sentite scavalcate. L’Usl 2 ha fatto marcia indietro dopo neanche due ore, contrordine compagni. Un elemento decisivo per arrivare a questa sospensione è stato il richiamo all’ordine dall’alto, perché notoriamente i giornalisti sono la seconda categoria più detestata e la politica, che detiene il primato, non vuole fare favoritismi. «A differenza dei lavoratori dei Comuni, che sono previsti nelle liste prioritarie, i giornalisti non dovevano essere convocati – ribadisce Benazzi -. Ho sbagliato io preso dal panico delle dosi da buttare via».
L’importante è stato non perdere un bene così prezioso, ricercato e bramato. «Era una questione puramente etica, per me – riflette il dg della Marca -. Non posso permettere, come direttore generale e come medico, di buttare via centinaia di vaccini mentre ci sono persone in attesa. Purtroppo questo siero ha tanta pubblicità negativa attorno, pur essendo accertato che non c’è alcuna correlazione fra la morte dei pazienti siciliani e il vaccino AstraZeneca. Ho anche chiamato personalmente degli under 80, ho detto loro che c’erano delle dosi disponibili e inizialmente hanno risposto con entusiasmo. Ma poi, quando ho detto che era AstraZeneca, hanno rifiutato». Oggi la campagna trevigiana procederà con le categorie in calendario e con i recuperi delle assenze dell’ultimo minuto; AstraZeneca però non è adeguato a soggetti con patologie gravi. «Abbiamo l’adesione dei 79enni che il sabato non riuscivano ad organizzarsi. Verranno i militari e 1.200 farmacisti». E chi ha disdetto la prenotazione? «Chi rinuncia per motivazioni che non siano di salute o di urgenza, ma lo fa solo per la paura di un vaccino che funziona benissimo, ha scelto di andare in coda, mi sembra la cosa più logica, riceverà il vaccino dopo gli altri». A 12 ore dalla somministrazione non c’è stata alcuna grave reazione avversa registrata. Chissà se gli insegnanti che disdetto la prenotazione, facendo di fatto un regalo a tanti soddisfatti dipendenti comunali, ci hanno almeno un po’ ripensato.


Voi ve la sentite di dargli torto? beh, nemmeno il suo capo (il Doge, per capirci), a quanto ha detto oggi, quindi credo che nessuno gli romperà le nespole....

In questi casi il nocciolo della questione è sempre chi chiamare,qualsiasi scelta discrezionale viene vista come una preferenza verso qualcuno (nel caso dei parenti prossimi non è che viene vista,lo è e basta).
Però nessuno al mondo si sognerebbe mai di dire che piuttosto che fare un torto a qualcuno dovevano buttare via le dosi.
Se mi trovassi nella scomoda posizione di dover decidere a chi destinare delle dosi avanzate io cercherei di tirare a sorte,non il metodo più pratico ne quello più veloce però almeno ce la si può prendere solo col caso.
 
La Svizzera ha escluso Astra Zeneca
Per completezza d'informazione, perché le dietrologie vivono ovunque e comunque ;)

Tecnicamente Swissmedic non l'ha mai autorizzato, ritenendo insufficiente la documentazione.
E credo adesso un po' stiano gongolando.

Alcune forze politiche invece (sino a tre giorni fa) accusavano i funzionari dell'UFSP di favorire i vaccini mNRA poiché il Moderna è prodotto in Svizzera.
Svizzera che avrebbe comunque rimandato al mittente l'offerta della stessa casa farmaceutica per realizzare in loco una ulteriore linea produttiva dedicata alla confederazione.
 
Io sono un appassionato di scienza, leggo molti libri scientifici di divulgazione e di approfondimento. Sono abbastanza sicuro di capire cosa voglia dire scienza e in questo periodo mi pare che troppe persone "di scienza" vadano in televisione a sbandierare la loro fede nella scienza. Ma la scienza non ha bisogno di "fede", non è una religione. E' razionalità, i dati vanno acquisiti ed elaborati senza voler piegare i risultati a proprio piacimento e speranze.
"Ci sono solo tot casi su milioni". E' vero, ma innanzitutto si era partiti col dire che non c'erano controindicazioni, poi i casi sono tutti legati ad AstraZeneca e gli altri no, poi ne abbiamo beccati tre solo in sicilia nel giro di tre giorni. Vogliamo valutare anche questo? Perché se si tratta di un lotto andato a male, le persone che subiranno quell'iniezione avranno una probabilità enormemente più alta di avere problemi rispetto a quanto visto nelle tabelle in TV. Poi ho sentito dire: "sono molti meno di quanto ci aspettavamo". Ma come? Quindi sapevate che della gente sarebbe morta? E dirlo? Almeno nelle medicine ci sono i bugiardini, poi tanta gente non li legge e va bè, ma qui invece zitti tutti.
"Non è provato che ci siano delle relazioni fra le due cose". Certo che non è provato, è appena successo, nessuno l'ha verificato, ma parliamo di persone sane che sono morte subito dopo l'inoculo e cavolo, almeno il sospetto viene, no? Ca++o, se mi fanno inca**are.
Almeno abbiate il buon gusto di dire: "verifichiamo". Invece prendono in giro la gente che si spaventa, come se fossero delle capre ignoranti, ma le capre per me sono loro, perché una persona di scienza non dovrebbe fare certe affermazioni.
 
Nei soggetti predisposti, l'AstraZeneca provoca una sorta di reazione allergica del tutto simile a quella del virus, la conseguenza sono trombi che vanno ad intasare i capillari dove ce ne sono tanti: polmoni, cuore, cervello, ecc.
Dico e ribadisco che, chi vuole sopravvivere all'AstraZeneca o al virus, al primo accenno di malessere deve partire con l'aspirina e con l'antistaminico.
Le linee guida del Ministero della Salute, secondo cui i sintomi vanno contrastati solo con il paracetamolo e controllando la febbre sono già state smentite, oltre che da me, da "altri" illustri luminari della medicina.
Io, illustre tuttologo, vi dico che sono a rischio quelli che hanno reazioni intense in occasione di influenze stagionali.
Sono meno a rischio gli anziani.
Oltre la temperatura, vanno controllati:
pressione e battiti che potrebbero schizzare verso l'alto e, il possibile indolenzimento delle gambe (trombosi venosa).
Può conseguire un
calo delle difese immunitarie con infezioni batteriche secondarie.
Se non vi fidate, aspettate il medico, che vi farà le prescrizioni al vostro funerale.

P.s: chi vi parla l'ha vissuto in prima persona, 12 giorni di convalescenza all'AstraZeneca a partire dalla sera stessa.
 
Nei soggetti predisposti, l'AstraZeneca provoca una sorta di reazione allergica del tutto simile a quella del virus, la conseguenza sono trombi che vanno ad intasare i capillari dove ce ne sono tanti: polmoni, cuore, cervello, ecc.
Dico e ribadisco che, chi vuole sopravvivere all'AstraZeneca o al virus, al primo accenno di malessere deve partire con l'aspirina e con l'antistaminico.
Le linee guida del Ministero della Salute, secondo cui i sintomi vanno contrastati solo con il paracetamolo e controllando la febbre sono già state smentite, oltre che da me, da "altri" illustri luminari della medicina.
Io, illustre tuttologo, vi dico che sono a rischio quelli che hanno reazioni intense in occasione di influenze stagionali.
Sono meno a rischio gli anziani.
Oltre la temperatura, vanno controllati:
pressione e battiti che potrebbero schizzare verso l'alto e, il possibile indolenzimento delle gambe (trombosi venosa).
Può conseguire un
calo delle difese immunitarie con infezioni batteriche secondarie.
Se non vi fidate, aspettate il medico, che vi farà le prescrizioni al vostro funerale.


P.s: chi vi parla l'ha vissuto in prima persona, 12 giorni di convalescenza all'AstraZeneca a partire dalla sera stessa.

Quello che stai dicendo è molto grave. Ci sono fonti, e in caso affermativo sono attendibili? Perchè se fosse davvero così, rinuncerei a malincuore alla seconda dose...
 
Non è questo il caso, almeno sembra...

https://corrieredelveneto.corriere....ti-beb9ef5e-8567-11eb-b024-59de7940df68.shtml

Ore 10.17, sabato mattina: centro vaccinale di Villorba, provincia di Treviso, quasi vuoto. La psicosi AstraZeneca ha comportato così tante defezioni che l’Usl 2 si è trovata con mille dosi disdette su 3.600 prenotazioni. Il direttore generale Francesco Benazzi era lì, al bancone dell’accettazione, perché serve personale medico e si mette a disposizione. «Non c’era un cane – racconta -. Ho cominciato a chiamare i distretti, anche negli altri centri c’era poca gente. Avevamo già rotto la catena del freddo perché tutte le dosi erano prenotate, ne dovevano essere somministrate novemila in due giorni, le disdette sono arrivate dopo. Ho avvisato i sindaci di tutti i Comuni, chiedendo che mandassero i dipendenti, convocando principalmente protezione civile, polizia locale e assistenti sociali e domiciliari. Le risposte non arrivavano velocemente. Allora ho chiesto di avvisare i 79enni convocandoli telefonicamente ma non potevano venire subito. Rischiavamo di buttare via almeno cinquecento dosi. Sono tante, non potevo permetterlo. Mi hanno suggerito di chiamare i giornalisti. Ero preso dal panico, ho detto sì. Ho sbagliato, la colpa è mia. Non era una categoria prioritaria. Ho sbagliato io, davvero, è tutta colpa mia».
È la prima volta che le Usl si trovano davanti a una campagna vaccinale con estremo bisogno di rapidità ed efficacia, ed è la prima volta che una Usl veneta si trova con mille posti vacanti, mille dosi già pronte all’uso altrimenti da cestinare. La reazione è stata quasi emotiva: passaparola per non sprecare nemmeno una goccia. Messaggio dopo messaggio centinaia di persone in tutta la provincia hanno acceso l’auto e sono andate a prendere quel siero che protegge dal virus più temuto degli ultimi cento anni. Chi riceveva l’sms lo inoltrava ai colleghi. Tutto è successo perché venerdì tremila lavoratori trevigiani, principalmente del mondo della scuola ma anche fra le forze dell’ordine, hanno disdetto l’appuntamento per la vaccinazione con AstraZeneca nelle giornate di sabato e domenica, dimostrando che la paura del vaccino è diffusa e che i casi di complicazioni avvenuti in Sicilia hanno lasciato un segno profondo nelle persone più fragili e insicure. Un preavviso così scarso ha quindi obbligato l’Usl 2 a ripensare due giorni di iniezioni con delle convocazioni suppletive. Ma è scoppiata una bufera. Dopo il caso Modena, dove alcuni operatori sanitari hanno favorito i parenti, chiunque ottenga un pass valido anti-Covid viene guardato con sospetto. Di buono però c’è che la risposta dalla Marca è arrivata massiccia: in poche ore i centri vaccinali si sono riempiti, tutte le disponibilità di slot rimasti vacanti sono state occupate con i dipendenti dei Comuni e, di conseguenza, le convocazioni suppletive dei giornalisti sono state sospese. La polemica però era già detonata: principalmente all’interno della categoria a seguito dell’opportunità ai soli trevigiani, ma anche altre figure professionali fuori dal calendario si sono sentite scavalcate. L’Usl 2 ha fatto marcia indietro dopo neanche due ore, contrordine compagni. Un elemento decisivo per arrivare a questa sospensione è stato il richiamo all’ordine dall’alto, perché notoriamente i giornalisti sono la seconda categoria più detestata e la politica, che detiene il primato, non vuole fare favoritismi. «A differenza dei lavoratori dei Comuni, che sono previsti nelle liste prioritarie, i giornalisti non dovevano essere convocati – ribadisce Benazzi -. Ho sbagliato io preso dal panico delle dosi da buttare via».
L’importante è stato non perdere un bene così prezioso, ricercato e bramato. «Era una questione puramente etica, per me – riflette il dg della Marca -. Non posso permettere, come direttore generale e come medico, di buttare via centinaia di vaccini mentre ci sono persone in attesa. Purtroppo questo siero ha tanta pubblicità negativa attorno, pur essendo accertato che non c’è alcuna correlazione fra la morte dei pazienti siciliani e il vaccino AstraZeneca. Ho anche chiamato personalmente degli under 80, ho detto loro che c’erano delle dosi disponibili e inizialmente hanno risposto con entusiasmo. Ma poi, quando ho detto che era AstraZeneca, hanno rifiutato». Oggi la campagna trevigiana procederà con le categorie in calendario e con i recuperi delle assenze dell’ultimo minuto; AstraZeneca però non è adeguato a soggetti con patologie gravi. «Abbiamo l’adesione dei 79enni che il sabato non riuscivano ad organizzarsi. Verranno i militari e 1.200 farmacisti». E chi ha disdetto la prenotazione? «Chi rinuncia per motivazioni che non siano di salute o di urgenza, ma lo fa solo per la paura di un vaccino che funziona benissimo, ha scelto di andare in coda, mi sembra la cosa più logica, riceverà il vaccino dopo gli altri». A 12 ore dalla somministrazione non c’è stata alcuna grave reazione avversa registrata. Chissà se gli insegnanti che disdetto la prenotazione, facendo di fatto un regalo a tanti soddisfatti dipendenti comunali, ci hanno almeno un po’ ripensato.


Voi ve la sentite di dargli torto? beh, nemmeno il suo capo (il Doge, per capirci), a quanto ha detto oggi, quindi credo che nessuno gli romperà le nespole....
Io no però qualcuno probabilmente farà le pulci, anche se il generale Figliuolo ha detto proprio ieri che piuttosto che buttare via dosi meglio vaccinare il primo che passa
 
Nei soggetti predisposti, l'AstraZeneca provoca una sorta di reazione allergica del tutto simile a quella del virus, la conseguenza sono trombi che vanno ad intasare i capillari dove ce ne sono tanti: polmoni, cuore, cervello, ecc.
Dico e ribadisco che, chi vuole sopravvivere all'AstraZeneca o al virus, al primo accenno di malessere deve partire con l'aspirina e con l'antistaminico.
Le linee guida del Ministero della Salute, secondo cui i sintomi vanno contrastati solo con il paracetamolo e controllando la febbre sono già state smentite, oltre che da me, da "altri" illustri luminari della medicina.
Io, illustre tuttologo, vi dico che sono a rischio quelli che hanno reazioni intense in occasione di influenze stagionali.
Sono meno a rischio gli anziani.
Oltre la temperatura, vanno controllati:
pressione e battiti che potrebbero schizzare verso l'alto e, il possibile indolenzimento delle gambe (trombosi venosa).
Può conseguire un
calo delle difese immunitarie con infezioni batteriche secondarie.
Se non vi fidate, aspettate il medico, che vi farà le prescrizioni al vostro funerale.

P.s: chi vi parla l'ha vissuto in prima persona, 12 giorni di convalescenza all'AstraZeneca a partire dalla sera stessa.
Aspirina è antistaminico per i trombi? Non sarebbe meglio qualche iniezione di eparina?
 
Lui l'ha scritto sul nostro gruppo, io l'ho condiviso qui. Ovviamente è da prendere per quello che vale: unì'esperienza individuale.
Non capisco cosa c' entri l'aspirina e l'antistaminico.
Il covid che causa trombi (ma quando hai già la polmonite in atto) si cura con cortisone e eparina (quest 'ultima proprio per i trombi)
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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