Questo per dire che se acquisto una Golf a benzina e faccio l'impianto a metano devo collocare nel baule bombole in acciaio che pesano oltre 100 kg. I
E chi lo dice?
Il fatto che un modello a metano pesi tot kg in più della stessa auto a benzina non significa che se tu decidi di prendere la versione a benzina devi aggiungere quei kg di bombole se vuoi installare un impianto aftermarket.
Le versioni a metano della casa di solito hanno una capacità maggiore proprio perché le bombole non vengono aggiunte nel vano bagagli ma la loro collocazione viene studiata in fase di progettazione quindi riescono a farci stare bombole più capienti.
Chi installa un impianto aftermarket nel 99% dei casi si accontenta di un'autonomia minore proprio perché deve mettere le bombole nel bagagliaio e generalmente non ci stanno troppe bombole o bombole troppo grandi.
Per farti un esempio la multipla np aveva 3 bombole per un totale di 164 litri.
Nessuno sano di mente installerebbe bombole di quelle dimensioni nel bagagliaio.
La maggior parte delle auto con impianto aftermarket o avevano una sola bombola grande oppure 2 bombole da 30 litri circa (è la misura più comune) se si trattava di segmento a o b, 3 bombole da 30 litri per le vetture di categoria superiore.
Chi bazzica i distributori di metano sa benissimo che se davanti a lui c'è una vettura grande con impianto a metano della casa l'attesa sarà più lunga perché avrà bombole più capienti.
Anche gli impiantisti cercano di dissuadere chi vorrebbe installare tante bombole e convincerlo ad accontentarsi di 200-300 km di autonomia se ha un'auto piccola in modo da dover installare massimo 50 kg di bombole.
Qualche eccezione c'è.
Il tizio della tata sw con 6 bombole che ho citato,e una volta ho visto un'audi a4 sw che aveva non so quante bombole sistemate a castello.
Ma sono appunto casi eccezionali.
La norma è massimo 2 bombole per le auto piccole, massimo 3 per quelle medio grandi.
Per le auto piccole quindi l'aggravio di peso è nell'ordine di 50 kg a vuoto, per quelle più grandi 70-75.
Sul fatto che sia meglio un impianto della casa è palese che rispetto a un'aggiunta successiva sia organizzato meglio.
Vorrei dire che le auto che escono dalla fabbrica con doppia alimentazione funzionano sempre meglio di quelle trasformate successivamente ma non è sempre così.
C'erano ottime vetture bifuel come le volvo che si vedono ancora oggi a distanza di tanti anni in vendita con 300000 o 400000 km.
Ma c'erano anche vetture che nonostante fossero state progettate per andare a metano dalla casa non sono nate bene.
Anche solo la scelta della motorizzazione spesso non era azzeccata.
Vedi la 500l col twinair o la prima panda np che aveva il fire 1.2.
Quando sono passati al fire 1.4 aggiungendo mi pare 8 cv l'auto andava meglio e consumava meno.
Anche la scelta del fire 1.4 (non ricordo se aveva 70 o 77 cv) per il fiat qubo secondo me non fu azzaccata.
Il doblo np prima e seconda serie aveva un motore 1.6 da 100 cv che andava di più e consumava meno.
Certo anche gli impianti aftermarket non sempre riuscivano bene.
Dipendeva tanto dall'impiantista.
Ma sul motore giusto fatto dalla persona giusta potevano riuscire meglio rispetto a un impianto della casa.