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Mercedes: Stop allo sviluppo dei motori a Combustione interna (Ma era una bufala)

Mercedes: Stop allo sviluppo dei motori a Combustione interna (Ma era una bufala) | Pagina 4 - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. renatom

    renatom

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    Appunto. In 30 anni passeremo da 56 a 66%, secondo le previsioni.
    Fenomeno molto lento.
    Mentre, invece, in altra parte del post si parlava di fare a meno dei motori termici dal 2040 che è molto vicino.
     
  2. Mastertanto_1613781791

    Mastertanto_1613781791

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    In un futuro abbastanza lontano, non so ; ma in un futuro prossimo, un'alternativa la vedo dura.
    Questo perché da noi è sempre stato tutto molto disordinato, molto imprevedibile, molto non-programmato : lo sviluppo urbano (particolarmente alcuni decenni fa) come lo sviluppo delle zone commerciali ed industriali, spesso e volentieri spuntate qua e là , quasi di colpo, e poi magari abbandonate non molto tempo dopo.
    Un gran casino : che ha reso in tanti casi impossibile programmare la costruzione di linee di mezzi pubblici adeguate, per cui a mettere una pezza al tutto per la necessaria mobilità individuale non rimaneva che il veicolo privato.
    Ed è tuttora così, non è che la situazione sia gran che cambiata, anzi è tipico delle aziende private andare ad aprire sedi / impianti in zone isolate e "lontane", dove il terreno e gli immobili costano poco : e poi sono c....i dei dipendenti come arrivarci.
    In questa situazione, ti voglio ad evitare che ognuno abbia il suo mezzo individuale, di proprietà o no che sia....
    .
     
  3. Streamliner

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    Ma come più realistiche... le guerre per il petrolio non ci sono e non ci sono state? Non mi dire che te ne devo ricordare qualcuna...

    Energia da rinnovabili in tempi biblici? Vuoi qualche esempio?

    http://www.rinnovabili.it/energia/eolico/regno-unito-eolico-offshore-nucleare/

    https://www.ilfattoquotidiano.it/20...diale-per-energia-prodotta-dal-vento/2391121/
     
  4. Streamliner

    Streamliner

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    Lento a scala mondiale??? Ma stiamo scherzando?
    Quei numeri vogliono dire che l'urbanizzazione sta correndo velocissimamente.
     
  5. keyone

    keyone

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    Produrre l'energia elettrica necessaria ad alimentare milioni di auto elettriche mi sembra un problema importante . L'Italia ha votato contro il nucleare , non entro nel merito di questa scelta degli anni '80 . Ma come produrre tutta questa energia ? Con l'idroelettrico :) ? Col metano , per il quale dipendiamo dalla Russia e da altre nazioni che ne hanno ? Oppure intendiamo continuare a comprare energia , in maniera sempre più massiccia , dalle nazioni del nucleare a pochi km dai nostri confini ? Ma se queste nazioni avranno , come avranno sicuramente , lo stesso problema di alimentare milioni di auto a batteria ? Con l'eolico che dipende dai venti ? Con il fotovoltaico ?
     
  6. Streamliner

    Streamliner

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    Con un mix di tutto questo, e sprecandone meno con reti più intelligenti.
    Le nazioni che finora sostenevano in modo convinto il nucleare, tra cui anche la Francia e l'Inghilterra, hanno già progetti di dismissione in favore delle rinnovabili.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/20...5-una-mossa-dimmagine-o-molto-di-piu/4800720/
     
  7. renatom

    renatom

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    Il problema più grosso non è la produzione di energia; abbiamo la tecnologia, tanto tempo, e l'energia necessaria è meno di quel che si potrebbe pensare.
    Il problema grosso rimane quello delle batterie. Lì, a mio giudizio, non abbiamo ancora niente di realmente adeguato.
     
  8. Mastertanto_1613781791

    Mastertanto_1613781791

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    Per la Danimarca, lo sapevo già ; per il Regno Unito no.

    Ma sono Paesi che si no mossi già da molto tempo, e con decisione, per liberarsi dalla dipendenza dal petrolio : ma io stavo parlando di come stanno le cose da noi !
    .
     
  9. Streamliner

    Streamliner

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    Informati. Da noi stanno abbastanza bene (e anche noi ci siamo mossi da tempo, nell'idroelettrico e nel fotovoltaico), nel nostro mix energetico abbiamo già una quota importante di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, oltre il 35%. Per la precisione, il 35,1 nel 2018.
    Da lì a liberarsi dalla dipendenza da petrolio (e gas naturale) è un altro discorso, sono cambiamenti che devono coinvolgere, oltre che il modo di produrre energia, un ripensamento generale di tutto il nostro modo di vivere, costruire, produrre, consumare, spostarci, etc.
    Ci vorrà intelligenza e lungimiranza, ma non mi pare che ci siano alternative
     
    Ultima modifica: 22 Settembre 2019
  10. keyone

    keyone

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    Bè mi conforta pensare che l'energia elettrica per autotrazione non sia un problema e che il nucleare sarà -si spera- abbandonato , almeno in Europa , se non altro per il pericolo nello stoccaggio e conservazione delle scorie . Spero che i calcoli per alimentare milioni di vetture siano esatti e che le rinnovabili siano sufficienti , insieme al metano , notoriamente poco inquinante . Rimane però la questione batterie : autonomia , costruzione (terre rare) , smaltimento e pericolo nell'uso , incendio e folgorazione dei soccorritori...

    https://www.evlist.it/it/categorie-...o-soccorso-in-incidenti-con-veicoli-elettrici
     
  11. U2511

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    Non siamo messi per nulla bene. Il grosso delle rinnovabili è idroelettrico, dove stiamo arrivando a tappo, e c’è tanto import.

    https://www.qualenergia.it/articoli...l-9_8percento-ma-solo-grazie-a-idroelettrico/
     
  12. U2511

    U2511

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    La Svezia invece punta decisamente sul nucleare proprio per sostenere la svolta green nonché l’export di energia elettrica. La cosa buffa è che nonostante ben otto reattori attivi, notevoli infrastrutture, pochi abitanti e ancor meno auto, sono bastate poche migliaia di auto a pile per mandare in crisi il sistema di distribuzione elettrica.
     
  13. Streamliner

    Streamliner

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    Non capisco molto il tuo post: citi il ruolo della produzione delle varie fonti rinnovabili - che varia a seconda del clima annuale - sul totale dell'incremento della produzione annuale da rinnovabili, ma che c'entra?
    Se andiamo a vedere invece la percentuale di rinnovabile sul totale dell'energia elettrica prodotta, è (ovviamente) in costante crescita ogni anno. Ovviamente con politiche più decise la crescita può essere maggiore.
    Il link che hai citato, un po' fuori tema, invece è interessante per gli "scettici" per vedere che le rinnovabili - la cui produzione dipende annualmente dalle condizioni meteo contingenti, ovviamente - possono dare una produzione globale costante se presenti nel giusto mix.
    Per esempio, tu hai linkato i dati relativi al 2018 in cui l'idroelettrico ha prodotto molto, e il fotovoltaico poco, a causa della piovosita; mentre nel 2017 il fotovoltaico ha fatto segnare un record, mentre l'idroelettrico ha prodotto meno, per il maggior soleggiamento:

    https://www.qualenergia.it/articoli...017-ma-record-di-produzione-del-fotovoltaico/

    Ma la percentuale delle rinnovabili sul totale della produzione è in costante aumento (ovviamente: che senso avrebbe dismettere impianti di produzione di energia elettrica da rinnovabili?)

    Fra l'altro, rispetto al 2018 che hai citato, lo stesso media produce anche questo articolo;)

    https://www.qualenergia.it/articoli/ecco-come-sono-andate-le-rinnovabili-in-italia-nel-2018/
     
    Ultima modifica: 22 Settembre 2019
  14. keyone

    keyone

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    Autonomia ? Colonnine di ricarica ? Ricarica per i veicoli che dormono per strada ? Uso di terre rare ? Uso di Litio e altri metalli pesanti ? Smaltimento ? Produzione ? Infiammabilità ? Pericolosità in caso d'urto ? Quali sono le principali criticità delle batterie per l'auto elettrica ?
     
  15. Streamliner

    Streamliner

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    Ma quando mai! In Svezia stanno dismettendo i reattori nucleari, hanno avuto nel '79 un referendum che ha detto no al nucleare, e per legge potranno solo sostituire due vecchie centrali con nuove da qui al 2035, e anche loro hanno investito molto sull'eolico.
    Il problema svedese più che la produzione è la rete, sia di distribuzione che le colonnine di ricarica, perché hanno un parco macchine elettrico enorme.
     

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