giuliogiulio ha scritto:certo ma il grosso della produzione resta in francia...all'estero vanno modelli di nicchia (bipper in tunisia), e che io sappia solo twingo che è prodotta in slovenia e C1 e 107 in repubblica ceca, ma li c'è di mezzo l'accordo toyota...per il resto tutto in casa...gli stabilimenti all'estero sono progettati grossi ampliamenti o x i mercati localijackari ha scritto:giuliogiulio ha scritto:dati molto interessanti e che fanno riflettere....condivido chi dice che la francia sa fare sistema....e aggiungo una cosa però: dal basso, ma anche dall'alto. Le auto di servizio dello stato sono tutte francesi, i modelli prodotti all'estero sono pochissimi e c'è profondo rispetto per i lavoratori...
qui da noi è vero che le case nostrane sono di nuovo la 30% di quota...ma cosa fa fiat per fare sistema???è andata a produrre due somboli di italianità (panda e 500) in polonia, per poi offrire ai suoi lavoratori clausole praticamente vessatorie per non delocalizzare ancora....non dovrebbe essere anche un po' lo stato a spingere per "fare sistema"?
giusto paghi lo stato i lavoratori fiat.
fottesega se poi ci sono milioni di lavoratori desindacalizzati che la macchina non se la possono manco comprare. e chissenefrega ancora se le auto italiane meglio costruite sono fatte in polonia.
per noi parlare poi del fatto che se magari lo stato (con la s minuscola) non ci avesse messo lo zampino ci sarebbero più marchi in italia e non solo uno.
per chi non se ne fosse accorto poi degli stabilimenti che Renault (fino agli anni 90 di proprietà dello stato francese) e PSA hanno aperto in giro per il mondo....
scusate il post un pò polemico.
dovrebbero essercene anche due in spagna, uno in turchia, uno a pitesti (dacia).
ovviamente non consideriamo quelli per i mercati locali.
bisognerebbe vedere quanto produce in francia e quanto all'estero.
non parliamo di psa. che produce vagonate di veicoli solo in spagna.
insomma nonostante i massici aiuti dello stato francese non è che renault (soprattutto) e psa se la passano magnificamente. però non penso che si possa lodare il nazionalismo francese che mentre finanzia le proprie case nel disperato tentativo di evitare qualche licenziamento (dei numerosissimi di questi tempi) commette illeciti comunitari che vanno solo contro i cittadini degli altri paesi europei (cioè noi).
come è evidente il mondo è cambiato (grazie al WTA e all'europa "unita") e gli aiuti di stato non servono proprio a nulla se non a posticipare una ormai inevitabile chiusura. ma d'altronde noi di questo siamo stati in passato dei bravissimi maestri visto che abbiamo regalato a fiat il monopolio assoluto in italia in cambio di posti di lavoro che comunque sono andati perduti. e finalmente che c'è un governo un pò più serio (perlomeno in quella parte che rifiuta di aprire i cordoni della borsa in considerazione del momento difficile dei conti pubblici del paese - pensiero bipartisan, almeno dal punto di vista tecnico- che mi pare fosse condiviso dalla buonanima di padoa schioppa) tutti a criticare.
ps. mi scuso se il tono appare un pò polemico
ovviamente giuliogiulio non ce l'ho con te. i tuoi post diciamo che hanno ispirato un pò uno sfogo.