Rispondendo brevemente a maxetto ( ebbene si: sono stato discepolo - pupillo della professoressa Von Faigenbaum, laureato cum laude in supercazzole all'universitá la Sborona di Parigi ), torno a bomba su un interrogativo che mi frulla nella testa.
Il buon vecchio Drayer, sempre in viaggio, ci riporta un ( relativamente piccolo, ed anche questo é interessante ) capannone con i vetri tutti oscurati. Le cata-combe sono quindi in realtá epi-combe, fuori terra, e questi disgraziati, lavorando a qualcosa che vuole rimanere segreto, devono evidentemente sigillare ogni apertura e rassegnarsi a respirare peti umani come i marinai in un sottomarino: contenti loro, sta bene.
Ma insisto: chiusa e spianata Arese, chiuso il centro stile, e considerato che esistono stabilimenti che a tutt'oggi assemblano auto marchiate Alfa romeo, e che quindi ne portano giustamente le insegne; se ora riapre una struttura dove si progettassero non una singola fuoriserie, ma tutta una futuribile gamma Alfa Romeo, perché questo centro di progettazione dev'essere incognito, irriconoscibile e non individuabile dall'esterno?
Che considerazione hanno i Ferraristi del luogo dove tutte le rosse vengono amorevolmente gestate, in Maranello, e che significato potrebbe assumere, dovendolo spostare, farlo sparire dalle mappe, in un capannone segreto, e senza la mitica insegna Ferrari?
Se qualcuno mi risponde a questo, mi sa che risponde a più di una domanda.