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Matematica, che passione.

Al liceo avevo questa

TI-30_LED.png


Consumava più batterie di una Tesla....

Quella che c'è a casa dei miei aveva uno sportello per le batterie di forma strana,forse ci andavano le pile rettangolari come nei radiocomandi delle Gig Nikko ma i contatti sembravano diversi.
L'ho provata una volta con un alimentatore che sembrava andasse bene,il display si accendeva ma non sembrava funzionare correttamente.
Però io avevo tipo 10 anni quindi magari non ero capace io.
Adesso mi è venuto il tarlo di andare a riesumarla ma non la troverò mai,non ho nemmeno la più pallida idea di dove possa essere.
 
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Casio_FX-850P
Eccola, entravo in laboratorio ed yscivo con regressioni, medie, deviazioni standard, metodo del chi quadro etc già fatti... poi bisognava starare i dati per ottenere i risultati giusti. Una volta ci venne una massa negativa!!!
Il massimo con il calorimetro fu partire dal risultato (ufficialmente ignoto ma "reperibile") per arrivare ai valori da msurare inserendo un errore modesto ma ragionevole ... forse è per questo che da ingegneria passai ad economia :p
 
Concordo assolutamente! :D

(rammento anora la faccia sconvolta del notaio e di quelli dell'ufficio del registro quando, agli inizi, ero riuscito a dimostrare un avviamento negativo per una farnacia :D )
Ci sono solo due tipi di persone che ritengono che un sistema finito possa crescere all'infinito, i pazzi e gli economisti.
 
Durante una lezione di marketing, all'obiezione del prof "...eh, ma un buon economista queste cose le deve prevedere...." risposi: "beh, in teoria un buon economista dovrebbe essere ricco....". Poi non feci più l'esame, lo dovetti cambiare nel piano di studi....
 
Durante una lezione di marketing, all'obiezione del prof "...eh, ma un buon economista queste cose le deve prevedere...." risposi: "beh, in teoria un buon economista dovrebbe essere ricco....". Poi non feci più l'esame, lo dovetti cambiare nel piano di studi....
Permaloso il tuo prof :D
 
Il massimo con il calorimetro fu partire dal risultato (ufficialmente ignoto ma "reperibile") per arrivare ai valori da msurare inserendo un errore modesto ma ragionevole ... forse è per questo che da ingegneria passai ad economia :p
Ad ingegneria su facevano laboratori? Al Poli di To non mi risulta dagli amici. Comunque i lab dei primi anni erano più un esercitarsi con strumenti e metodi e sopratutto fare analisi dati. In genere i calorometri da laboratorio erano a doppia camera ed equivalevano a circa 2-300g di acqua, se ben ricordo... con 5 litri di contenuto, un errore sopra il 5%, portava facilmente a negativa la stima della massa.
 
Io avevo una casio bellissima,funzionava da dio nonostante gli sballlottamenti nello zaino di scuola.
Poi un compagno di classe la prestò a qualcuno dell'altra sezione senza dirmelo e ovviamente non la rividi più.
Me ne comprò una di un marchio che non ricordo che durò 1 anno appena e poi smise di funzionare.
Ho una vecchia Sharp di mio padre in metallo che ne ha passate di tutti i colori ma funziona ancora.
Calcolatrice-Vintage-Sharp-El-5103S-Scientifica-Programmabile-Programmable.jpg


E poi ne ho una ancora più vecchia col display coi numeri rossi che però è senza alimentatore quindi non ho mai potuto testarla.
Chissà se la trovo...

Io avevo, ed ho ancora perfettamente funzionante, la versione "taroccata" di questa, comprata per 15.000 £ nel 1985.
Testata comparativamente con l'originale (che costava uno sproposito), sulle operazioni più complesse, il ritardo nel dare la soluzione era tangibile, ma faceva il suo lavoro egregiamente.
 
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