<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> marchionne vs italia. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

marchionne vs italia.

sai nel settembre del 98 ho comprato una brava km0 1.6 103 cv,macchina onesta senza nessuna velleità stilistica o qualitativa,la pagai 17 milioni di lire sopo 4 anni l'ho venduta perchè mi sono trasferito e mi serviva un diesel ebbene fui costretto a prendere una seat leon,macchina onesta peraltro,poichè NESSUNO volks,ford,audi me la rientrava...e alla fine presi 4 milioni di vecchie lire macchina con 100000 km scarsi,ecco...anche questo dovrebbe far riflettere seriamente o no?
 
per me sbagliamo tutti a pensare che comprando una Fiat si aiuta la famiglia X o meno,la Fiat è una multinazionale e quindi la dobbiamo considerare un'azienda pari alla concorrenza estera,lo stipendio agli operai italiani state tranquilli che gli arriva pure dalle Chrysler che vendono in america,non dipende solo dalla Punto che vendono qui. Inversamente ogni macchina straniera che si vende in italia c'è una marea di gente italiana che lavora e si mantiene la famiglia,dai primi centri di stokkaggio alle concessionarie ai meccanici e riparatori vari fino alle assicurazioni e distributori di benzina. Il problema attuale non è "la Fiat vende poche macchine" ma "in Italia si vendono sempre meno macchine di qualsiasi marca e di qualsiasi genere" e quindi l'economia non dipende solo dalle vendite della Fiat ma da TUTTO il mercato e da TUTTO quello che gli ruota attorno. DellaValle ha ragione ma fino ad un certo punto,lui opera nella moda ma omette di dire che il suo fatturato lo fa soprattutto fuori dall'Italia....proprio quello che vuole fare Marchionne,omette che buona parte della manifattura la fa all'estero nei paesi emergenti....proprio come fa Marchionne,insomma mica ha parlato il santerello!
 
Condivido in toto la disistima nei confronti del managment Fiat.

Non tanto per il fatto che in questo momento non stanno investendo in molti nuovi prodotti. La strategia di fare pochi investimenti e mirati su alcuni prodotti la ritengo adeguata al momento, decisamente migliore di chi ha investito per rinnovare tutta la gamma.

Sono molto deluso invece per il modo con cui tutto questo viene fatto, senza nessun rispetto per gli uomini che lavorano per questa azienda, ai quali viene detto un giorno si e l'altro pure che forse la loro fabbrica chiuderà.

Questo è triste, molto.

Sul tema dell'italianità della Fiat, che dovrebbe essere la bandiera su cui investire, mi chiedo e vi chiedo: gli Elkann sono nati in America, l'amministratore delegato sarà anche nato in Italia ma è cresciuto in Canada. Cosa volete che gli importi dell'Italia a questi qua?

L'unico, dell'attuale managment, che ha difeso l'italianità della Fiat, perchè pensava in italiano è stato Lapo, del quale francamente io sento la mancanza.

Riusciva a creare idee vincenti; ricordo infatti che la Grande Punto e la 500 sono idee sue.

Per il resto spero che Fiat continui come ha fatto negli ultimi anni a migliorarsi sul piano della qualità e che questo managment capisca realmente che Fiat non può continuare a farsi beffe degli italiani e dei suoi operai.
 
Aries.77 ha scritto:
Condivido in toto la disistima nei confronti del managment Fiat.

Non tanto per il fatto che in questo momento non stanno investendo in molti nuovi prodotti. La strategia di fare pochi investimenti e mirati su alcuni prodotti la ritengo adeguata al momento, decisamente migliore di chi ha investito per rinnovare tutta la gamma.

Sono molto deluso invece per il modo con cui tutto questo viene fatto, senza nessun rispetto per gli uomini che lavorano per questa azienda, ai quali viene detto un giorno si e l'altro pure che forse la loro fabbrica chiuderà.

Questo è triste, molto.

Sul tema dell'italianità della Fiat, che dovrebbe essere la bandiera su cui investire, mi chiedo e vi chiedo: gli Elkann sono nati in America, l'amministratore delegato sarà anche nato in Italia ma è cresciuto in Canada. Cosa volete che gli importi dell'Italia a questi qua?

L'unico, dell'attuale managment, che ha difeso l'italianità della Fiat, perchè pensava in italiano è stato Lapo, del quale francamente io sento la mancanza.

Riusciva a creare idee vincenti; ricordo infatti che la Grande Punto e la 500 sono idee sue.

Per il resto spero che Fiat continui come ha fatto negli ultimi anni a migliorarsi sul piano della qualità e che questo managment capisca realmente che Fiat non può continuare a farsi beffe degli italiani e dei suoi operai.
l'avvocato Gianni Agnelli non avrebbe mai permesso ne certe scelte e nemmeno che l'amministratore delegato facesse certe dichiarazioni,penso che l'avrebbe bacchettato per benino. Lapo Elkann non saprei....è una persona molto stravagante e molto discutibile ma forse è l'unico che ha ancora a cuore l'azienda di famiglia al contrario del fratello John che è totalmente assente. La colpa è sì di Marchionne ma c'è un tavolo con decine di soci azionisti e di questi nessuno mai s'è opposto alle scelte di Sergio....possiamo prendercela solo con lui o forse è venuto anche il tempo di dare la responsabilità anche a chi siede accanto a lui?
 
ottovalvole ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Condivido in toto la disistima nei confronti del managment Fiat.

Non tanto per il fatto che in questo momento non stanno investendo in molti nuovi prodotti. La strategia di fare pochi investimenti e mirati su alcuni prodotti la ritengo adeguata al momento, decisamente migliore di chi ha investito per rinnovare tutta la gamma.

Sono molto deluso invece per il modo con cui tutto questo viene fatto, senza nessun rispetto per gli uomini che lavorano per questa azienda, ai quali viene detto un giorno si e l'altro pure che forse la loro fabbrica chiuderà.

Questo è triste, molto.

Sul tema dell'italianità della Fiat, che dovrebbe essere la bandiera su cui investire, mi chiedo e vi chiedo: gli Elkann sono nati in America, l'amministratore delegato sarà anche nato in Italia ma è cresciuto in Canada. Cosa volete che gli importi dell'Italia a questi qua?

L'unico, dell'attuale managment, che ha difeso l'italianità della Fiat, perchè pensava in italiano è stato Lapo, del quale francamente io sento la mancanza.

Riusciva a creare idee vincenti; ricordo infatti che la Grande Punto e la 500 sono idee sue.

Per il resto spero che Fiat continui come ha fatto negli ultimi anni a migliorarsi sul piano della qualità e che questo managment capisca realmente che Fiat non può continuare a farsi beffe degli italiani e dei suoi operai.
l'avvocato Gianni Agnelli non avrebbe mai permesso ne certe scelte e nemmeno che l'amministratore delegato facesse certe dichiarazioni,penso che l'avrebbe bacchettato per benino. Lapo Elkann non saprei....è una persona molto stravagante e molto discutibile ma forse è l'unico che ha ancora a cuore l'azienda di famiglia al contrario del fratello John che è totalmente assente. La colpa è sì di Marchionne ma c'è un tavolo con decine di soci azionisti e di questi nessuno mai s'è opposto alle scelte di Sergio....possiamo prendercela solo con lui o forse è venuto anche il tempo di dare la responsabilità anche a chi siede accanto a lui?

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Personalmente resto convinto che Marchionne e soci volessero disimpegnarsi dall'Italia già da tempo, tranquilli di poterlo fare in modo quasi indolore grazie alla totale assenza della politica e del governo italiano.
In un primo tempo si è partiti con i nuovi contratti per i singoli stabilimenti con relativi referendum. Fin da subito Marchionne ha dichiarato che il progetto di Fabbrica Italia passava attraverso nuove regole contrattuali. In cuor suo sperava che i referendum bocciassero i nuovi contratti, così avrebbe avuto una buona scusa per disimpegnarsi dando la colpa ai lavoratori. Ma i lavoratori, nella scelta tra lavorare o stare a casa, hanno accettato le nuove regole. A questo punto si è passati al disimpegno da Confindustria ed al nuovo contratto specifico per Fiat. Incassato anche questo diventava difficile trovare altre scuse per giustificare il disimpegno, e oggi si dice apertamente che il progetto Fabbrica Italia è superato. Questo è Marchionne e questo è il management della Fiat. Nessun rispetto degli impegni, solo bieco opportunismo e arricchimento personale. Altroche italianità....
 
Se io potessi stare nella stanza dei bottoni a Roma considererei due cose :
1)Fiat è un'azienda privata quindi ha mille ragioni per fare le sue scelte se le ritiene giuste quindi anche quella di disinvestire in Italia e trasferirsi altrove.

2)Proprio perchè privata però , prima di dire arrivederci la farei sedere ad un tavolo con carta e penna e faremmo due conticini elementari. Per quanti anni e quanti soldi a preso Fiat dagli italiani in varie forme? Calcoliamo gli interessi relativi , li attualizziamo .Poi si fa x-y (credetemi è lo Stato che va in positivo) , si fa un bel piano di rientro e si firma. Poi se gli conviene se ne possono anche andare.

Quei soldini potrebbero essere reinvestiti in 1000 modi
 
fiatmultijet04 ha scritto:
2)Proprio perchè privata però , prima di dire arrivederci la farei sedere ad un tavolo con carta e penna e faremmo due conticini elementari. Per quanti anni e quanti soldi a preso Fiat dagli italiani in varie forme? Calcoliamo gli interessi relativi , li attualizziamo .Poi si fa x-y (credetemi è lo Stato che va in positivo) , si fa un bel piano di rientro e si firma. Poi se gli conviene se ne possono anche andare.

Quei soldini potrebbero essere reinvestiti in 1000 modi

questo lo dovevi fare prima, non adesso: cioè quando (e se) davi aiuti, li vincolavi a qualcosa di serio, non so, io ti faccio le infrastrutture e tu mi dai azioni...come in parte succede in Germania (e per quello le aziende tedesche si guardano bene dal lasciare il loro suolo).
Adesso è tardi, d'altra parte i ns. governi, non solo gli ultimi, sono composti da letterati, filosofi e quant'altro, mai uno che abbia almeno visto (visto che la parola lavorare potrebbe essere una bestemmia per loro) una fabbrica

P.s : con il gioco dei motori mandati in America per essere reimportati ad esempio sulle Jeep sai quanta evasione si può fare?? e legale
 
Questa nota del CEO che afferma che "... adesso Fiat è una multinazionale" mi turba. Adesso? Mmmh! Dicasi multinazionale un'impresa, di norma una società, che organizza la sua produzione in almeno due paesi diversi.
Beh, in virtù di questo sono almeno 20 anni che il Gruppo Fiat è una multinazionale visto che dal 1992 opera lo stabilimento Fiat Auto Poland di Tychy ed è anche in Serbia, però da altre parti arrivano sovvenzioni per gli stabilimenti e la produzione di auto mentre in Italia il rubinetto si è chiuso e se quindi sino a ieri sei andato in bicicletta con le rotelle ora ti risulta difficile andarci senza.

Il mercato, la crisi, le produzioni ridotte, ma si mettiamoci anche lo spread, tutto vero per carità ma da uno che si porta a casa uno stipendio che è l'equivalente della produzione di una piccola impresa ti aspetti qualcosina di più, quanto meno per motivarli, ti aspetti piani industriali, rilanci e processi di innovazione e non chiacchiericcio da distaccato aperitivo serale.
Fosse non solo che il processo di evoluzione marcia così (a singhiozzo) da lustri, non è da ieri che è ormai noto che i nostrani marchi del Gruppo varcano a stento i confini italiani! E dire che il problema pareva proprio la produttività in Italia, era tutta colpa degli stabilimenti e dei contratti, cambiati quelli tutto sarebbe marciato a meraviglia, il risultato invece è stato che cambiati i contratti non è marciata poi la produzione.

Ma vuoi vedere che tutti i vari marchi automotive che si stanno arrovellando il cervello per mantenere aggiornati e costanti prodotto e produzioni non c'hanno capito niente e devono imparare dal CEO di Fiat? Forse, forse Della Valle quando parla di prodotto e produzioni magari pone anche un pò l'accento sul concetto esasperato di delocalizzazione a scapito della produzione nazionale?
Una scarpa ed un'auto hanno peso diverso ma quella sigla comune "made in Italy" di peso ne hanno uguale ed anche tanto. Cosa che di norma non ottieni con un rebranding.

Mi incuriosiscono poi le affermazioni che evidenziano che se in America fabbriche ed operai lavorano a regime devono essere contenti anche gli italiani! Sarebbe? C'è forse una voce nello stipendio dei lavoratori americani che prevede una quota da devolvere per quelli italiani? Da quando il PIL americano fa parte di quello italiano? Mah! Se si producesse in Italia per esportare in America ne converrei nel ragionamento ma ad oggi questo non avviene ed anzi spesso accade il contrario.

I capitani d'industria, quelli veri, sanno vedere molto lontano, seguono il mercato ed il prodotto, cercano di percepirne ed interpretarne le variazioni, sanno anticiparne e coglierne le tendenze ed a volte anche farle. Doti di medio e lungo termine che vanno oltre al trading on line.

Per una fabbrica di auto non costruire e vendere auto vuol dire chiudere, ora come ora ho strani pensieri ed il dubbio che come sempre si vada a caccia di ?.
 
carvingdue ha scritto:
sai nel settembre del 98 ho comprato una brava km0 1.6 103 cv,macchina onesta senza nessuna velleità stilistica o qualitativa,la pagai 17 milioni di lire sopo 4 anni l'ho venduta perchè mi sono trasferito e mi serviva un diesel ebbene fui costretto a prendere una seat leon,macchina onesta peraltro,poichè NESSUNO volks,ford,audi me la rientrava...e alla fine presi 4 milioni di vecchie lire macchina con 100000 km scarsi,ecco...anche questo dovrebbe far riflettere seriamente o no?
Adesso i concessionari non si sognano più di non riprenderti un usato con la crisi che corre.
A me hanno ripreso addirittura un'auto di 11 anni (che hanno rivenduto in Italia!).
Mi ricordo di quei periodi, intorno agli anni 2000 circa, dove i conce facevano queste pacconate. Quando andavi a fare un preventivo per l'auto, sembrava che ti facessero un favore loro a vendertela, non tu a comprare...
In Italia nel frattempo molti hanno chiuso: strano!
 
montaq52 ha scritto:
fiatmultijet04 ha scritto:
2)Proprio perchè privata però , prima di dire arrivederci la farei sedere ad un tavolo con carta e penna e faremmo due conticini elementari. Per quanti anni e quanti soldi a preso Fiat dagli italiani in varie forme? Calcoliamo gli interessi relativi , li attualizziamo .Poi si fa x-y (credetemi è lo Stato che va in positivo) , si fa un bel piano di rientro e si firma. Poi se gli conviene se ne possono anche andare.

Quei soldini potrebbero essere reinvestiti in 1000 modi

questo lo dovevi fare prima, non adesso: cioè quando (e se) davi aiuti, li vincolavi a qualcosa di serio, non so, io ti faccio le infrastrutture e tu mi dai azioni...come in parte succede in Germania (e per quello le aziende tedesche si guardano bene dal lasciare il loro suolo).
Adesso è tardi, d'altra parte i ns. governi, non solo gli ultimi, sono composti da letterati, filosofi e quant'altro, mai uno che abbia almeno visto (visto che la parola lavorare potrebbe essere una bestemmia per loro) una fabbrica

P.s : con il gioco dei motori mandati in America per essere reimportati ad esempio sulle Jeep sai quanta evasione si può fare?? e legale

Resto dell'opinione che se ad un governo o più in generale alla classe dirigente sta davvero a cuore la sorte del proprio paese , la strada la si trova . Con le buone o con le cattive , ma siccome alla nostra classe politica importa più che altro fare bagordi , ingozzarsi di soldi , rubare , corrompere e sopratutto trombare (e non importa cosa o chi) allora va da sè che la Fiat è solo uno dei tanti problemi , come l'alcoa , come l'ilva come ogni singolo italiano che ha sputato sangue e che ora si ritrova con un pugno di mosche .
 
L'Italia non è più in condizione di poter perdere altri posti di lavoro, e men che meno perderli in grandi aziende, per altro ormai ben poche ne restano. Un govrrno serio dovrebbe intervenire perchè questo accada, dovrebbe essere il suo primo problema, altro che lo spread. Ma questo è un govrrno di finanzieri, proprio come finanziere è Marchionne e come la finanza è all'origine della crisi che tutti stiamo vivendo...
 
chiaro_scuro ha scritto:
Bisogna fare attenzione quando il sindacato, pur di alzare la voce contro il padrone, deride i prodotti che produce un azienda che da il lavoro a delle persone.
Se lo ricordino quelli che dicevamo ad alta voce nei TG, per le strade e le piazze, che la Panda era un modello vecchio e malamente ricarrozzata (mentendo sapendo di mentire).

Con questo non sto giustificando i dietro-front di Marchionne ma solo ponendo l'accento sulla politica da zappa sui piedi dei sindacati e dei lavoratori stessi.

Ciao.

Dichiarazioni sui quotidiani di oggi, un certo sidacalista fiom Austin Brada:... la Fiat produce modelli fuori mercato, hanno qualità cinese e prezzi tedeschi.

Insomma uno che vuole aiutare gli operai, per giunta con delle falsità, l'Italia può fare a meno di imprenditori come Marchionne, ma anche di questi sindacalisti.
 
tolo52meo ha scritto:
:D :D parole detta da persona notoriamente super partes.. :rolleyes:
http://it.violachannel.tv/dettaglio...-emozioni-e-tifo-viola-guardando-al-futu.html
che per centoeun motivi, anche calcistici e probabilente di "pelle è sempre stato vicino a Torino, agli Agnelli e alla Fiat...
Insomma un cavaliere senza macchia http://www.ilgiornale.it/news/patriota-valle-fa-scarpe-romania.html che qui è osannato perchè esprime le idee di molti.. ma ha ragione?? ;)
Non sei riuscito a trovare qualcosa di più convincente?
Ha non una ma 1000 ragioni. Ma se gli italiani sono felici di farsi prendere in giro...
piuttosto quello che mi fa imbestialire sono le dichiarazioni del sindacalista riportate da Liuc. Quelle sciocchezze non aiutano, ancorché la qualità delle Fiat per molto tempo non sia stata all'altezza della concorrenza
 
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