<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne parla dell'Alfa....................... | Page 12 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne parla dell'Alfa.......................

renexx ha scritto:
quadrif ha scritto:
Senza dimenticare l'inizio di una frase con una congiunzione. Questa mi ha veramente contrariato, perchè non rende giustizia alla mia maestra elementare che ricordo con tanto affetto e che mi ha insegnato che solo in una licenza poetica (quindi bisogna essere Leopardi o Montale) si inizia un periodo con "E".

Non dimentichiamo che l'italiano è una lingua viva, in evoluzione, con tutto il rispetto per la buona maestrina d'antan.
!Noi notiamo che ... l'iniziale congiunzione...conferisce alla narrazione un ritmo di concatenazione incalzante e dalla ripetizione acquista un valore presentativo, più debole di quello di ecco, ma pur sempre efficace. Una affinata esperienza moderna delle risorse della lingua ha condotto anche la congiunzione e a produrre "effetti speciali" alternando tratti espressi linguisticamente a tratti inespressi ma sensibilmente presupposti e perciò non assenti."
Accademia della Crusca.

"Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (&#10132; parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniung&#277;re «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle congiunzioni coordinative (&#10132; coordinative, congiunzioni), anche parole o sintagmi in una stessa frase. Le congiunzioni appartengono a una classe tendenzialmente chiusa e possono essere classificate secondo criteri morfologici (in semplici e complesse), sintattici (in coordinative e subordinative), semantici (a seconda del contenuto della relazione che stabiliscono). Sono di solito collocate all?inizio del sintagma o della frase che si aggiunge.
Nella linguistica moderna (a partire almeno da Dijk 1977) vengono incluse nella più ampia famiglia dei connettivi, ovvero degli elementi che collegano due porzioni di testo assicurando la coesione"
Treccani.
Prendo atto della precisazione.
Ciò nonostante, non cambia la percezione che ho avuto circa l'intervento del templare. Un'interminabile stucchevole rassegna di luoghi comuni e di aria fritta, basata sull'inconsistente autoreferenzialità di rapporti collaborativi intrattuenuti con popoli di mezzo mondo, in Italia e nel globo terracqueo intero. Il concetto di non credere nell'operazione Fiat/Chrysler si poteva benissimo condensare in poche righe, risparmiandoci il romanzo ed evitando di dare l'impressione che si trattasse di una sorta di editoriale, ovvero un'opera non per forza disinteressata, dato che alle spalle c'è un soggetto che la commissiona. Considerando i plausi che ha ricevuto, il messaggio è indubbiamente arrivato con efficacia, così come l'estensore si aspettava che fosse.
Poi ognuno è libero di pendere dalle labbra che vuole.
Nonostante mi sia trovato spesso in disaccordo con BC, ne rimpiangerò la qualità dell'esposizione, la capacità di non essere mai banale ed il sicuro disinteresse.
Varrà la pena diradare gli interventi.
 
quadrif ha scritto:
renexx ha scritto:
quadrif ha scritto:
Senza dimenticare l'inizio di una frase con una congiunzione. Questa mi ha veramente contrariato, perchè non rende giustizia alla mia maestra elementare che ricordo con tanto affetto e che mi ha insegnato che solo in una licenza poetica (quindi bisogna essere Leopardi o Montale) si inizia un periodo con "E".

Non dimentichiamo che l'italiano è una lingua viva, in evoluzione, con tutto il rispetto per la buona maestrina d'antan.
!Noi notiamo che ... l'iniziale congiunzione...conferisce alla narrazione un ritmo di concatenazione incalzante e dalla ripetizione acquista un valore presentativo, più debole di quello di ecco, ma pur sempre efficace. Una affinata esperienza moderna delle risorse della lingua ha condotto anche la congiunzione e a produrre "effetti speciali" alternando tratti espressi linguisticamente a tratti inespressi ma sensibilmente presupposti e perciò non assenti."
Accademia della Crusca.

"Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (&#10132; parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniung&#277;re «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle congiunzioni coordinative (&#10132; coordinative, congiunzioni), anche parole o sintagmi in una stessa frase. Le congiunzioni appartengono a una classe tendenzialmente chiusa e possono essere classificate secondo criteri morfologici (in semplici e complesse), sintattici (in coordinative e subordinative), semantici (a seconda del contenuto della relazione che stabiliscono). Sono di solito collocate all?inizio del sintagma o della frase che si aggiunge.
Nella linguistica moderna (a partire almeno da Dijk 1977) vengono incluse nella più ampia famiglia dei connettivi, ovvero degli elementi che collegano due porzioni di testo assicurando la coesione"
Treccani.
Prendo atto della precisazione.
Ciò nonostante, non cambia la percezione che ho avuto circa l'intervento del templare. Un'interminabile stucchevole rassegna di luoghi comuni e di aria fritta, basata sull'inconsistente autoreferenzialità di rapporti collaborativi intrattuenuti con popoli di mezzo mondo, in Italia e nel globo terracqueo intero. Il concetto di non credere nell'operazione Fiat/Chrysler si poteva benissimo condensare in poche righe, risparmiandoci il romanzo ed evitando di dare l'impressione che si trattasse di una sorta di editoriale, ovvero un'opera non per forza disinteressata, dato che alle spalle c'è un soggetto che la commissiona. Considerando i plausi che ha ricevuto, il messaggio è indubbiamente arrivato con efficacia, così come l'estensore si aspettava che fosse.
Poi ognuno è libero di pendere dalle labbra che vuole.
Nonostante mi sia trovato spesso in disaccordo con BC, ne rimpiangerò la qualità dell'esposizione, la capacità di non essere mai banale ed il sicuro disinteresse.
Varrà la pena diradare gli interventi.

mi associo anch'io, dispiace sempre quando un forumista viene bannato, retengo sia in ogni caso un perdita per tutti, per il forum e i suoi lettori. BC stavolta ha ecceduto un po troppo. Per il resto cioè per quanto riguarda i suoi interventi per me sono sempre stati le solite cose che tu definisci aria fritta. Io dicevo, lo dissi direttamente a lui, un mare di banalità e luoghi comuni sulle auto italiane riassumibili nel motto che tempo fa mi inventai e che recita così: Fiat fa schifo, Marchionne di più!!!

In ogni caso speriamo che BC torni presto, magari un po più rispettoso nei confronti di chi ha opinioni diversi dalle sue. A presto BelliCapelli ;)
 
quadrif ha scritto:
Prendo atto della precisazione.
Ciò nonostante, non cambia la percezione che ho avuto circa l'intervento del templare. Un'interminabile stucchevole rassegna di luoghi comuni e di aria fritta, basata sull'inconsistente autoreferenzialità di rapporti collaborativi intrattuenuti con popoli di mezzo mondo, in Italia e nel globo terracqueo intero. Il concetto di non credere nell'operazione Fiat/Chrysler si poteva benissimo condensare in poche righe, risparmiandoci il romanzo ed evitando di dare l'impressione che si trattasse di una sorta di editoriale, ovvero un'opera non per forza disinteressata, dato che alle spalle c'è un soggetto che la commissiona. Considerando i plausi che ha ricevuto, il messaggio è indubbiamente arrivato con efficacia, così come l'estensore si aspettava che fosse.
Poi ognuno è libero di pendere dalle labbra che vuole.
Nonostante mi sia trovato spesso in disaccordo con BC, ne rimpiangerò la qualità dell'esposizione, la capacità di non essere mai banale ed il sicuro disinteresse.
Varrà la pena diradare gli interventi.
Non è questione di pendere dalle labbra di alcuno, si tratta di leggere e giudicare quel che vien scritto senza le classiche fette di prosciutto date dalla simpatia o antipatia Senza, per dire, definire aria fritta qualsiasi cosa venga scritta da chi non è allineato con le esternazioni del dottor Marchionne, e d'altra parte senza definire Marchionne un pataccaro tout court. Perchè ci sono dei successi, indiscutibili, ma anche degli interrogativi altrettanto indiscutibili. Va riconosciuta, e qui Hugo lo ha fatto, l'abilità finanziaria di Marchionne nel riuscire ad accaparrarsi il controllo di Chrysler, dell'aver superato tutti gli scogli che gli si sono parati davanti. E questa non è aria fritta, è sostanza. Ma non è neppure aria fritta notare gli insuccessi del modello del riscatto Dart, come della Viaggio, non è aria fritta il dubbio che puntare radicalmente sul premium con la tecnica ed i soldi per gli investimenti a disposizione sia un azzardo... Evidentemente qualcuno è convinto che bastino le parole "faremo" perchè tutto si possa fare, come se basti che Marchionne dica "aggrediremo la triade tedesca" per vedere automaticamente la triade in difficoltà... non mi pare però corretto definire aria fritta i dubbi di chi non è convinto, e soprattutto li motiva efficacemente.
 
U2511 ha scritto:
Per doverosa completezza rispetto a quanto copiaincollato ieri, riporto qui la risposta del Direttore (allo stesso modo in cui i blogger non sono tenuti a scrivere sul forum, i forumisti non sono tenuti a scrivere sul blog)

http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/chrysler-rover-suzuki-dove-i-tedeschi-hanno-toppato/#comment-26214

Carlo Cavicchi - 15 gennaio , 2014 alle 1:15 am
Cioè lei è il depositario della verità, quella verità che la stampa asservita e venduta ( e quando mai no?) non vuole vedere? Quella stampa come Quattroruote che, a seconda di scrive, è pagata da Fiat, Volkswagen, Citroen, coreani vari e così via? Oppure che non è capace di fare degli elementari due più due come sa fare lei? E il dubbio che possa essere lei a non vedere come stanno le cose perché è animato da preconcetti evidenti non le passa per la mente neanche per un momento? Oppure anche solo che la verità possa stare nel mezzo?


Posso dire la mia?
Tra una risposta così ed il non rispondere, avrei preferito la seconda opzione.

La risposta del direttore è vergognosa, se non ha tempo e non gli interessa scambiare opinioni diverse dalle sue, mi chiedo proprio perchè tenga un blog.

Il problema, secondo me, non è chi sia o meno prezzolato, il problema è occuparsi delle cose, ovvero c'è un industria italiana ridotta al luminicino, credo che una rivista autorevole di automobili italiana dovrebbe occuparsene; non si farà più un segmento B tradizionale che storicamente ha trainato tutta l'industria, mi aspetto che una rivista seria se ne occupi e si occupi degli scenari possibili.

I cambiamenti di fronte, di piani, dell'AD apolide, ovvero convertire i modelli da generalisti a premium che tipo di ricadute potrebbero avere sull'occupazione, sul prodotto, c'è davvero spazio per questi modelli?

L'ammirevole Templare fa semplicemente notare le cose di cui la rivista non si occupa e che finge non esistano, come il suo direttore.

Un'altra cosa che a me interesserebbe approfondire e che ovviamente è passata sottotraccia, è la dichiarazione di Marchionne secondo la quale l'ibrido sarebbe riservarto solo a modelli americani, il che fa profondamente riflettere sul futuro dell'indistria europea/nazionale del gruppo.

In un mercato dove le ibride sono considerate il futuro e dove gran parte dei costruttori lo sta adottando, come è possibile che fiat lo ignori cosi'?
E visto che non si produrrano più segmento B, segmento C, SW sarebbe interessante approfondire quale sarà il futuro dell'auto in italia se non si scommette nemmeno sull'ibrido.

Ricordo anche un altro tassello il motore twinair a due cilindri era stato concepito anche per funzionare con un motore elettrico, dove secondo i tecnici fga avrebbe avuto il suo sviluppo d'elezione.

Progetti, piani, ripensamenti quanto puo' sopravvire un industria che non produce, non investe e che boccia le sue idee migliori.

Marchionne avrà tanti meriti, ma una cosa è oggetiva, non capisce l'auto e i mercati, sono più che evidenti i suoi insuccessi sul mercato globale, dice che in Europa, la storia e le tradizioni contano troppo, infatti i costruttori europei che vendono in tutto il mondo fondano il proprio successo proprio su una solida tradizione, su concetti meccanici tipici, sui valori di innovazione che il marchio comunica e a dire il vero anche gli americani fanno lo stesso, il marchio Jeeep ad esempio è venduto e riconosciuto in tutto il mondo proprio per la sua specifica tradizione in fatto di fuoristrada.
Mi chiedo se uno che dice che le tradizioni sono sopravalutate nel mondo dell'auto sia in grado di fare questo mestiere.

Questo mi piacerebbe leggere sul giornale italiano di AUTOMOBILI, più prestigioso ed autorevole, visto che ci sono tanti interrogativi, tanti scenari possibili, ed i temi sono molto complessi.

Ovviamente ognuno di noi si è fatto un' idea ma Quattroruote pare non ne abbia una qualsiasi, e questo lo trovo molto, molto grave.
 
smargia2002 ha scritto:
BufaloBic ha scritto:
Menech ha scritto:
mitoAR ha scritto:
franco58pv ha scritto:
si però la maserati appartiene ad un'area, quella del made in modena, che le sue cose le ha fatte, i motori ci sono, i pianali idem.
Qua stiamo parlando di un marchio ridotto a soli 2 pezzi (diciamolo pure 1 flop ed un mezzo insuccesso) , un marchio che a detta di marchionne non ha i motori adeguati ("le alfa non monteranno + motori fiat" ha detto , da dove arriveranno i nuovi motori non ne ho idea.
I lavori di sviluppo si stanno svolgendo a Modena in un grande e persino eccessivo segreto. Tecnici ex, Maserati, Ferrari e Fiat collaborano insieme. I motori di alta gamma saranno sviluppati per il marchio, attingendo come tecnologia dagli attuali Ferrari e Maserati per i turbo benzina (V6 e V8 turbo/biturbo), mentre per i diesel più grandi si sta muovendo la VM di Cento. Meno chiara la strategia sui motori più piccoli, possibile lo sviluppo di un 2.0 turbo benzina e poi la nuova serie di 3 e 4 cilindri di FPT

Sono stato uno di quelli che ha sorriso per la storia dei capannoni fantasma, c'è anche da dire, però (se non ricordo male), che quando fu presentato il primo prototipo della 4c al salone di Ginevra, fu una specie di sorpresa, almeno io non ricordo che prima se ne fosse parlato nelle solite anticipazioni. Anche successivamente, c'erano molti che si dichiaravano scettici sulla sua reale presentazione, chi diceva che non si vedevano esemplari camuffati per strada (che poi si è cominciato a vedere negli ultimi mesi), chi diceva che tanto l'avrebbero potuta marchiare Maserati nell'eventualità della vendita di AR etc. Chissà, potrei ricredermi....... ;)

Eheh le solite previsioni dei vari Sig. Sotuttoio che poi non ci prendono neanche per sbaglio ma continuano a pontificare con sempre maggior convinzione.
Fui io il primo a parlare di 4C così come della 6C che poi non si fece ricordi?

Veramente se fino ad oggi c'è qualcuno che di previsioni non ne ha azzeccata una, soprattutto quando si tratta di numeri, quello sei proprio tu.
Poi, se almeno per questa volta capiterà che hai ragione, non potrò che esserne lieto.

Vuoi che ti ricordi quale target di vendita prevedevi 12 mesi fa che Alfa avrebbe raggiunto nel 2013?

Scusami ma non è così, nel fare qualche previsione (che poi non è un termine corretto in quanto i mei erano degli auspici) io ci ho preso non voglio dire sempre ma - consentimi - credo spesso: sono stato io a parlare per la prima volta di 4C (così come di una auspicabile 6C poi non realizzata), a confermarne l'esordio anche quando non si vedevano prototipi in giro, a non considerarla oggetto creato ad arte per far lievitare il prezzo del marchio Alfa Romeo che tanti forumisti davano per certo in vendita o come già venduto, a considerare la vendita del Biscione un'eventuale decisione assolutamente priva di senso, ad auspicare la TP come trazione principe sulla Giulia e non solo sull'Alfetta, a ritenere i ritardi nel suo esordio dovuti a ripensamenti circa la sua trazione già pronta per essere TA-TI ma assolutamente necessaria a TP, a desiderare la TP su tutte le Alfa Giulietta e Mito comprese, a considerare la Germania come prima responsabile della crisi dell'economia italiana per la recessiva politica di austerità assolutamente priva di senso che imponeva all'Italia attraverso l'Europa e da cui traeva vantaggi e benefici cosa solo oggi (a distanza di qualche anno) pacifica, ad anticipare la crisi del mercato auto tedesco difatti in flessione come già l'anno precedente (quella sì è stata una previsione azzeccata anche con un po della fortuna che serve sempre quando si guarda in là al futuro), ecc.

Non so se tutto ciò che ho auspicato verrà realizzato ma credo che, forse, qualche volta ci ho preso e tante volte sono stato preso in giro, sbeffeggiato per le mie opinioni. Dopo di chè anche se non ci prendessi non è che ci sarebbero problemi, ognuno dice la sua per il gusto di chiaccherare, per esprimere il suo pensiero. In ogni caso nel mio intervento non mi riferivo a te ma a chi si era pronunciato sui temi di cui parlava Menech cui replicavo. Posso anche aver sbagliato sui dati di vendita di Alfa, non ho nessuna difficoltà ad ammetterlo, ma le cifre in gioco portavano ai risultati che auspicavo. Esattamente come per Maserati che invece pare stia confermando le previsioni e i target, come la Jeep Cherokee per cui dovrebbe valere lo stesso discorso, ecc. Può darsi che Maserati non centri nel 2015 l'obbiettivo delle 50mila vetture ma che importanza ha?? Esprimo solo la mia opinione senza spacciarla per verità e senza prendere in giro chi ha opinioni di diverse dalle mie. Se ho parlato di Sig. SoTuttoIo che poi non ci prendono manco per sbaglio è solo perchè a furia di sentirmi prendere in giro per le mie opinioni anche io finisco per rispondere. E poi, scusami, chi ha spacciato per verità tante cose come per esempio la vendita di Alfa Romeo - considerata ormai certa - o il bluff della 4C, i propri desideri e su quella base ha preso in giro altri forumisti forse dovrebbe riconoscere che non è poi stato tanto lucido nell'analisi. Io la penso così. ;)

In ogni caso see mi capitasse di sbagliarmi fatemelo pure notare, per me non c'è nessun problema ;)
 
quadrif ha scritto:
Prendo atto della precisazione.
Ciò nonostante, non cambia la percezione che ho avuto circa l'intervento del templare. Un'interminabile stucchevole rassegna di luoghi comuni e di aria fritta, basata sull'inconsistente autoreferenzialità di rapporti collaborativi intrattuenuti con popoli di mezzo mondo, in Italia e nel globo terracqueo intero. Il concetto di non credere nell'operazione Fiat/Chrysler si poteva benissimo condensare in poche righe, risparmiandoci il romanzo ed evitando di dare l'impressione che si trattasse di una sorta di editoriale, ovvero un'opera non per forza disinteressata, dato che alle spalle c'è un soggetto che la commissiona. Considerando i plausi che ha ricevuto, il messaggio è indubbiamente arrivato con efficacia, così come l'estensore si aspettava che fosse.
Poi ognuno è libero di pendere dalle labbra che vuole.
Nonostante mi sia trovato spesso in disaccordo con BC, ne rimpiangerò la qualità dell'esposizione, la capacità di non essere mai banale ed il sicuro disinteresse.
Varrà la pena diradare gli interventi.

Scusandomi per la pedanteria, il mio intervento era pro domo mea, in quanto a volte mi piace cominciare le frasi con una congiunzione...

A me invece il suddetto "editoriale" è piaciuto, perchè approfondito più che supponente, anche se, ovviamente, lo si possa tranquillamente non condividere, come nel tuo caso.
 
Mah, nella continua polemica tra sostenitori di Fiat e detrattori la verità sta nel mezzo. Ci sono stati gravi errori gestionali da parte di Fiat che hanno portato alla situazione attuale, ma ci sono anche molti a cui non va mai bene nulla e che criticano a prescindere, anche se uscisse un'auto con tutte le caratteristiche che dovrebbe avere un'Alfa si lamenterebbero comunque solo perchè Alfa fa parte del Gruppo Fiat.
Comunque, a mio avviso, le priorità alla base di un qualsiasi rilancio sono due:
1) ridare garanzie di affidabilità alle vetture prodotte dal Gruppo; 2) differenziare le Alfa dalle altre auto del Gruppo.
La mia esperienza personale mi porta a dire che le priorità sono queste. Presi la mia prima auto nel 1996 .... decisi di comprare italiano, credendo a chi già allora diceva che le Fiat ormai erano sufficientemente affidabili. Puntai sul Bravo 1995 .... Bravo e Brava erano addirittura le "auto dell'anno". Nella versione 1.6 EL e ben accessoriate (all'epoca ABS, airbag e condizionatore erano optional) si andava sui 25 milioni. L'Alfa 146 ne costava almeno 5 o 6 in più .... il concessionario FIAT diceva lui stesso, non so se a torto o a ragione, che era una Fiat ricarrozzata, migliore nella linea e per il "prestigio del marchio" ma non nella sostanza. Un altro concessionario sia FIAT che ALFA sosteneva che 146 era migliore, ma non sapeva dirmi perchè. A quel punto temo di spendere 6 milioni solo per il marchio e prendo Bravo. Nel giro di pochi anni mi ritrovo:
1) rottura valvola termostatica e perdita liquido raffreddamento, surriscaldamento motore; per poco non brucio la testata;
2) ventola bruciata e conseguenze come sopra;
3) perdita liquido freni e auto che non frena per nulla, da portare via con carro attrezzi;
4) marmitta catalitica sfondata;
5) rottura disco frizione;
6) offuscamento fanali per ossidazione;
7) batteria che schiantava completamente, al massimo, ogni due anni.
Il tutto anche quando l'auto era ancora giovane e con pochi Km; probabilmente mi scordo qualcosa.
Per onestà devo dire che nè la vecchia Alfa 90 di mio padre, nè le piccole Panda e Punto, che pure abbiamo avuto in famiglia, hanno mai dato così tanti problemi. Proprio perchè non sono filo estero, ho sostituito con il nuovo Bravo del 2007. Dato problemi per strani rumori la scatola dello sterzo. Molti però mi hanno detto ?ne hai avuto di coraggio a ricomprare una Fiat?. Devo dire che dal 1995 ad oggi la situazione è indubbiamente migliorata, ma forse non abbastanza ?. Dai forum mi pare di capire che la Giulietta è stata costantemente migliorata in corso d?opera, con la sostituzione di molti pezzi, ma che le prime auto assemblate non fossero affidabilissime. Può darsi che molti, diversamente da me, se ne siano andati ed abbiano scelto marche estere, soprattutto tedesche. Devo dire che le piccole della Fiat sono fatte abbastanza bene ? poi in quanto utilitarie hanno un costo relativo. Ma se uno deve spendere oltre 30.000 euro (già la Giulietta 2.0 Jtdm ben accessoriata arriva intorno a 33.000!) deve essere ragionevolmente certo dell?affidabilità del mezzo. La questione affidabilità riguarda tutto il Gruppo. L?altro punto, che riguarda più specificamente Alfa, è la differenziazione del prodotto. Se, a ragione o a torto, le Alfa si fanno la fama di Fiat ricarrozzate ma più costose solo per la storia del marchio, è chiaro che vendono poco. Anche se l?accusa di essere Fiat ricarrozzate mi pare spesso eccessiva, semmai sono Fiat migliorate.
 
U2511 ha scritto:
Comunicazione di servizio.
BC3 mi prega di segnalarvi che non è lui il signor Hugodepayens

Bene, ora ci resta da scoprire come sono state costruite le piramidi e poi abbiamo tutte le informazioni che ci occorrono... :D
 
:D il 3D mi pare intitolato "Marchionne parla dell'Alfa..."
ora tra direttori, capelli templari ecc ecc mi sembra che abbiamo parlato un po' di tutto ..................................................................................................................
...........................................................................................................................
...........................................................................................................................
...........................................................................................................................
............................... d'altra parte ci sarà un bel po' di tempo da riempire....
nell'attesa che in dr.M parli nuovamente dell'alfa - ovvero presenti 'sto famoso "piano industriale... speriamo bene :)
tolo
 
[quote=tolo52meo] :D il 3D mi pare intitolato "Marchionne parla dell'Alfa..."
ora tra direttori, capelli templari ecc ecc mi sembra che abbiamo parlato un po' di tutto ..................................................................................................................
...
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............................... d'altra parte ci sarà un bel po' di tempo da riempire....
nell'attesa che in dr.M parli nuovamente dell'alfa - ovvero presenti 'sto famoso "piano industriale... speriamo bene :)
tolo[/quote]

Infatti, Marchionne ha detto cose molto interessanti, alle quali si può credere oppure no, ma che avrebbero meritato una discussione specifica, dai nuovi modelli ai nuovi motori etc.
Invece si è parlato d'altro ,portando la discussione su temi completamente O.T, come postare ad es. interviste a pseudo competenti che obiettavano sulla situazione finanziaria quando il tema riguardava modelli e motori. Ma tant'è :rolleyes: :.
E siccome sono cattivo penso che ciò sia stato fatto volutamente :twisted:

Comunque, tornando in T, Mi piacerebbe quali motori e più specificatamente Diesel adotterà l'Alfa, visto che dovrebbero essere specifici.

P.S. continuo a pensare malgrado le smentite, che il templare sia sempre BC. Due persone che pensino veramente che L'operazione con Chrysler sia negativa per Fiat è assurdo.

Già una era troppa.
 
HenryChinaski ha scritto:
U2511 ha scritto:
Per doverosa completezza rispetto a quanto copiaincollato ieri, riporto qui la risposta del Direttore (allo stesso modo in cui i blogger non sono tenuti a scrivere sul forum, i forumisti non sono tenuti a scrivere sul blog)

http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/chrysler-rover-suzuki-dove-i-tedeschi-hanno-toppato/#comment-26214

Carlo Cavicchi - 15 gennaio , 2014 alle 1:15 am
Cioè lei è il depositario della verità, quella verità che la stampa asservita e venduta ( e quando mai no?) non vuole vedere? Quella stampa come Quattroruote che, a seconda di scrive, è pagata da Fiat, Volkswagen, Citroen, coreani vari e così via? Oppure che non è capace di fare degli elementari due più due come sa fare lei? E il dubbio che possa essere lei a non vedere come stanno le cose perché è animato da preconcetti evidenti non le passa per la mente neanche per un momento? Oppure anche solo che la verità possa stare nel mezzo?


Posso dire la mia?
Tra una risposta così ed il non rispondere, avrei preferito la seconda opzione.

La risposta del direttore è vergognosa, se non ha tempo e non gli interessa scambiare opinioni diverse dalle sue, mi chiedo proprio perchè tenga un blog.

Il problema, secondo me, non è chi sia o meno prezzolato, il problema è occuparsi delle cose, ovvero c'è un industria italiana ridotta al luminicino, credo che una rivista autorevole di automobili italiana dovrebbe occuparsene; non si farà più un segmento B tradizionale che storicamente ha trainato tutta l'industria, mi aspetto che una rivista seria se ne occupi e si occupi degli scenari possibili.

I cambiamenti di fronte, di piani, dell'AD apolide, ovvero convertire i modelli da generalisti a premium che tipo di ricadute potrebbero avere sull'occupazione, sul prodotto, c'è davvero spazio per questi modelli?

L'ammirevole Templare fa semplicemente notare le cose di cui la rivista non si occupa e che finge non esistano, come il suo direttore.

Un'altra cosa che a me interesserebbe approfondire e che ovviamente è passata sottotraccia, è la dichiarazione di Marchionne secondo la quale l'ibrido sarebbe riservarto solo a modelli americani, il che fa profondamente riflettere sul futuro dell'indistria europea/nazionale del gruppo.

In un mercato dove le ibride sono considerate il futuro e dove gran parte dei costruttori lo sta adottando, come è possibile che fiat lo ignori cosi'?
E visto che non si produrrano più segmento B, segmento C, SW sarebbe interessante approfondire quale sarà il futuro dell'auto in italia se non si scommette nemmeno sull'ibrido.

Ricordo anche un altro tassello il motore twinair a due cilindri era stato concepito anche per funzionare con un motore elettrico, dove secondo i tecnici fga avrebbe avuto il suo sviluppo d'elezione.

Progetti, piani, ripensamenti quanto puo' sopravvire un industria che non produce, non investe e che boccia le sue idee migliori.

Marchionne avrà tanti meriti, ma una cosa è oggetiva, non capisce l'auto e i mercati, sono più che evidenti i suoi insuccessi sul mercato globale, dice che in Europa, la storia e le tradizioni contano troppo, infatti i costruttori europei che vendono in tutto il mondo fondano il proprio successo proprio su una solida tradizione, su concetti meccanici tipici, sui valori di innovazione che il marchio comunica e a dire il vero anche gli americani fanno lo stesso, il marchio Jeeep ad esempio è venduto e riconosciuto in tutto il mondo proprio per la sua specifica tradizione in fatto di fuoristrada.
Mi chiedo se uno che dice che le tradizioni sono sopravalutate nel mondo dell'auto sia in grado di fare questo mestiere.

Questo mi piacerebbe leggere sul giornale italiano di AUTOMOBILI, più prestigioso ed autorevole, visto che ci sono tanti interrogativi, tanti scenari possibili, ed i temi sono molto complessi.

Ovviamente ognuno di noi si è fatto un' idea ma Quattroruote pare non ne abbia una qualsiasi, e questo lo trovo molto, molto grave.

Come sempre non posso che quotarti Henry, come sempre preciso e puntuale.

Interessantissimo il post del templare, che aldilà delle opinioni espresse, pare molto più articolato e ragionato della risposta stizzita del Direttore.

Preoccupato del ban a BC. Capisco che si sia lasciato prendere la mano, ma l'autorevolezza dell'utenze (nella nostra economia di piccola comunità) non meritava una censura così netta. Perchè proprio questo (la censura) è il messaggio che, in questo modo, passa.

Le voci fuori dal coro, devono cominciare a preoccuparsi?
 
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