Nardo-Leo ha scritto:
Ma di quali incentivi parli?
Non mi pare che Marchionne abbia chiesto qualche tipo di incentivo.
Ha chiesto regole certe sul lavoro, niente più operai che ti bloccano una catena di montaggio o si mettono a scioperare proprio nei momenti più delicati.
Maggiore competitività del paese, meno tasse sul lavoro, sul costo dell'energia, ecc......
Tra due auto equivalenti, che ti piacciono entrambe, ma con consumi e spese di manutenzione molto diverse quale sceglieresti?
Quella con costi maggiori?
Parlo di incentivi in senso lato, ovviamente non di quelli alla rottamazione.
Mi pare abbastanza lampante che Marchionne voglia ( o finga di voler ) essere incentivato a rimanere in Italia ( per ora con Alfa, poi fingerà di mettere sul piatto altri marchi ). Incentivato su un piano legislativo, fiscale, giuslavoristico, chi più ne ha più ne metta, e da un punto di vista oggettivo ha molte ragioni. E' il punto di vista soggettivo che non funziona: sono parole giuste in bocca alla persona meno opportuna.
La sua contropartita alle condizioni poste infatti è nulla: la sua produzione italiana, al cui stato finge di porre condizioni, è scarsa e poco allettante da anni, non per errore, ma per ridimensionamento pianificato. Non risulta abbia sottoposto piani di sviluppo seri e circostanziati, nè per Alfa nè per Fiat. Gli stipendi relativi ai posti di lavoro che lo Stato dovrebbe adoperarsi per salvaguardare, sono già pagati dallo Stato stesso da tempo, con molti impiant fermi. Il suo potere contrattuale con lo stato italiano è ai minimi storici.
Il punto però non è questo. Il punto è che Marchionne tutto questo lo sa, essendo lui l'artefice. Quindi la sua uscita non è un errore di (soprav)valutazione del proprio peso negoziale, ma piuttosto un falso, o un bluff per disimpegnarsi.
Tutti sanno che questo marito da anni tradisce sua moglie brutta, povera, vecchia, stanca e lisa con una superficona americana giovane, bella e ricca. Se quindi le scrive questa lettera - ultimatum falsa, tutti capiscono che è solo una messa in mora formale, non una vera richiesta.
Non ci voleva certo Catalano per insegnare agli italiani che è meglio una moglie bella, intelligente e ricca anzichè che un mostro cretino e senza una lira.