<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne: l'Alfa Romeo potrebbe andarsene dall'Italia | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne: l'Alfa Romeo potrebbe andarsene dall'Italia

ottovalvole ha scritto:
questa è la differenza che c'è fra Italia e Franmania, lì uno schiocco di dita e volano soldi cash e telefonate a bruxelles, qui si fa a gara a chi mette più bastoni fra le gambe, è una continua gara fra sindacati,magistratura e politica dove il perdente è solo l'impresa tant'è che.......la Fiat è forse l'ultima della lista che andrà via, le altre si sono trasferite all'estero (dove ci sono regole certe che valgono sia il lunedì che il giovedì, che valgono se ci sono 6°c o 30°c, che valgono se si mangia cipolla o melenzane e dove l'impresa viene AIUTATA dallo STATO e non CRIMINALIZZATA come in Italia). Ragazzi miei in Italia è più illegale la partita iva che lo spaccio di cocaina......sottolineo, sottoscrivo e non cambierò mai idea, se io in 4 anni di partita iva mi sarei messo a spacciare cocaina nella peggiore delle ipotesi avrei un buco sotto al pavimento con almeno 30000 euro in contante e sarei chiuso in carcere per qualche anno col climatizzatore acceso, pranzo e cena gratis e zero altre spese. GRAZIE ITALIA!!!!

Già perchè in Italia si pensa poco o nulla alle imprese o piccole attività, come la tua. Sempre a "dragare" soldi per mega imprese, non solo Fiat. Oppure a dare soldi per chi impresa non la fa ma mette su un'attività solo per fregare contributi. Se al prendono solo con i sindacati, che pure debbono darsi una rimodernata e non dire solo sì (spesso) o no (in pochi) alle richieste degli imprenditori. In molte realtà "depresse" uno stabilimento Fiat è stato come una manna dal cielo ma oggi si rischia che chiudano (vedi Termini) con conseguenze economiche e sociali gravissime. Non era meglio incentivare centinaia o migliaia di piccole imprese?
Ma non andiamo troppo OT.
 
ottovalvole ha scritto:
Ragazzi miei in Italia è più illegale la partita iva che lo spaccio di cocaina......

Per caso hai letto l'ultimo di Saviano? Io lo sto leggendo... mi son cascate giù per le scale. :(
 
GenLee ha scritto:
pandaciccio ha scritto:
Lungi da me difendere marchionne e agnelli/elkann. MA:
1)Marchionne è da quando è in fiat che chiede regole certe sul mercato del lavoro... quindi non ci trovo nulla di scandaloso ne di preoccupante ma solo di "coerente"!

2)Dobbiamo renderci conto di alcune cose non trascurabili per un'azienda e, di conseguenza, un paese come il nostro:
-Fatemi i nomi di qualche altra azienda che ha investito/investirà quanto la fiat in ITA di recente.
-Su chi/cosa un'azienda italiana può scaricare parte dei costi che in questo paese sono tutti elevati se non sul lavoro?!
Può scaricarli sulle forniture?!NO;
Può scaricarli sulle materie prime e sull'energia?!NO;
Può scaricarli sui processi produttivi?! IN PARTE!

Quindi di che ci meravigliamo?!?!
Vogliamo che ci siano aziende in questo paese oppure no?!

Secondo voi se marchionne va da un qualsiasi governatore USA pinco pallo o dal primo ministro di un qualsiasi paese UE e gli dice che ha 2 o più MILIARDI da investire, cosa gli rispondono?!?! gli dicono "no grazie, da noi il lavoro non serve" OPPURE "prego! le mettiamo anche il tappeto rosso!"?!?!
E se in quei paesi invita un'alta carica dello stato all'inaugurazione del sito dove ha investito quasi 1miliardo, secondo voi, una carica dello stato ci andrà o verrà beatamente ignorato?!?!

Pomigliano, Melfi, grugliasco e SEVEL dicono che marchionne è uno di parola.... certo i miracoli non li fa nessuno ma non credo possa esistere un italiano che non sia contento di questi investimenti!

Un saluto a tutti!

Marchionne chiede regole certe che in realtà già ci sono ma le vuole semplicemente a suo uso e consumo.
Vogliamo pensare alle migliaia di piccole aziende che ogni giorno chiudono?

Credo che sia proprio questo il nodo della questione, il nostro non vuole regole certe, che, checché se ne dica ci sono, vuole solo regole a suo uso e consumo diverse da quelle che gli altri applicano, non per nulla è uscito da Confindustria, perché le regole concertate tra l'associazione degli industriali (non da pericolosi bolscevichi) e dai sindacati, semplicemente non gli piacciono, non lasciandogli la libertà di fare quello che più gli aggrada, libertà che a mio parere (come mi sembrano dimostrare le vicende dei rinnovi contrattuali di Pomigliano e Grugliasco) egli intende come possibilità di mettere i lavoratori l'uno contro l'altro, dando gli quindi la possibilità di giocare al ribasso su tempi, stipendi, diritti e sicurezza.
Non dimentichiamoci che le stesse regole che egli dice non essere presenti sono state accettate, tra gli altri, anche dai tanto evoluti tedeschi c'è le utilizzano per Lamborghini e Ducati e dai giapponesi di Honda che ad Atessa non mi risultano applicare il CCNL giapponese.

Da non dimenticare poi che nel mondo automotive 2 miliardi sono cifra risibile, visto che lui, con i soldi che un Della Valle qualunque investe in ricerca e sviluppo non ci progetta nemmeno un parafango.
 
alexmed ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Ragazzi miei in Italia è più illegale la partita iva che lo spaccio di cocaina......

Per caso hai letto l'ultimo di Saviano? Io lo sto leggendo... mi son cascate giù per le scale. :(
no no è una mia considerazione personale, perchè? vuoi dire che saviano la pensa come me? :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
pensavo... ma allora, se siamo in questa situazione, i lavori di ristrutturazione al museo... verranno rimandati?

beh per congelare 2 mld si deve pur cominciare anche dai 100 e passa mln necessari per il museo no? ;) :D
 
smargia2002 ha scritto:
GenLee ha scritto:
pandaciccio ha scritto:
Lungi da me difendere marchionne e agnelli/elkann. MA:
1)Marchionne è da quando è in fiat che chiede regole certe sul mercato del lavoro... quindi non ci trovo nulla di scandaloso ne di preoccupante ma solo di "coerente"!

2)Dobbiamo renderci conto di alcune cose non trascurabili per un'azienda e, di conseguenza, un paese come il nostro:
-Fatemi i nomi di qualche altra azienda che ha investito/investirà quanto la fiat in ITA di recente.
-Su chi/cosa un'azienda italiana può scaricare parte dei costi che in questo paese sono tutti elevati se non sul lavoro?!
Può scaricarli sulle forniture?!NO;
Può scaricarli sulle materie prime e sull'energia?!NO;
Può scaricarli sui processi produttivi?! IN PARTE!

Quindi di che ci meravigliamo?!?!
Vogliamo che ci siano aziende in questo paese oppure no?!

Secondo voi se marchionne va da un qualsiasi governatore USA pinco pallo o dal primo ministro di un qualsiasi paese UE e gli dice che ha 2 o più MILIARDI da investire, cosa gli rispondono?!?! gli dicono "no grazie, da noi il lavoro non serve" OPPURE "prego! le mettiamo anche il tappeto rosso!"?!?!
E se in quei paesi invita un'alta carica dello stato all'inaugurazione del sito dove ha investito quasi 1miliardo, secondo voi, una carica dello stato ci andrà o verrà beatamente ignorato?!?!

Pomigliano, Melfi, grugliasco e SEVEL dicono che marchionne è uno di parola.... certo i miracoli non li fa nessuno ma non credo possa esistere un italiano che non sia contento di questi investimenti!

Un saluto a tutti!

Marchionne chiede regole certe che in realtà già ci sono ma le vuole semplicemente a suo uso e consumo.
Vogliamo pensare alle migliaia di piccole aziende che ogni giorno chiudono?

Credo che sia proprio questo il nodo della questione, il nostro non vuole regole certe, che, checché se ne dica ci sono, vuole solo regole a suo uso e consumo diverse da quelle che gli altri applicano, non per nulla è uscito da Confindustria, perché le regole concertate tra l'associazione degli industriali (non da pericolosi bolscevichi) e dai sindacati, semplicemente non gli piacciono, non lasciandogli la libertà di fare quello che più gli aggrada, libertà che a mio parere (come mi sembrano dimostrare le vicende dei rinnovi contrattuali di Pomigliano e Grugliasco) egli intende come possibilità di mettere i lavoratori l'uno contro l'altro, dando gli quindi la possibilità di giocare al ribasso su tempi, stipendi, diritti e sicurezza.
Non dimentichiamoci che le stesse regole che egli dice non essere presenti sono state accettate, tra gli altri, anche dai tanto evoluti tedeschi c'è le utilizzano per Lamborghini e Ducati e dai giapponesi di Honda che ad Atessa non mi risultano applicare il CCNL giapponese.

Da non dimenticare poi che nel mondo automotive 2 miliardi sono cifra risibile, visto che lui, con i soldi che un Della Valle qualunque investe in ricerca e sviluppo non ci progetta nemmeno un parafango.

Non mi stupisco che il Canadese, abituato al capitalismo "d'oltre oceano", tenti - forte della sua immagine di "salvatore fiat" - di forzare la mano per portare a casa ancor migliori condizioni al ribasso. Di fatto fa solo i suoi interessi, al di là della stessa parte sociale (confindustria) cui appartiene(eva).
Facendo leva sui ritardi atavici e su una certa "rigidità" del sistema paese, che però di certo non può essere additata quale fonte delle disgrazie fiat, ne delle sue difficoltà (che poi non esistono, visto che il bilancio è positivo).

Mi stupisco semmai dell'incapacità della politica di reagire a simili "esche", dei giornali di "stigmatizzare" queste uscite, e della platea di noi cittadini/utenti consumatori - che ancora prestiamo il fianco a questi messaggi.
O forse invece non dovrei stupirmi
 
vecchioAlfista ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
GenLee ha scritto:
pandaciccio ha scritto:
Lungi da me difendere marchionne e agnelli/elkann. MA:
1)Marchionne è da quando è in fiat che chiede regole certe sul mercato del lavoro... quindi non ci trovo nulla di scandaloso ne di preoccupante ma solo di "coerente"!

2)Dobbiamo renderci conto di alcune cose non trascurabili per un'azienda e, di conseguenza, un paese come il nostro:
-Fatemi i nomi di qualche altra azienda che ha investito/investirà quanto la fiat in ITA di recente.
-Su chi/cosa un'azienda italiana può scaricare parte dei costi che in questo paese sono tutti elevati se non sul lavoro?!
Può scaricarli sulle forniture?!NO;
Può scaricarli sulle materie prime e sull'energia?!NO;
Può scaricarli sui processi produttivi?! IN PARTE!

Quindi di che ci meravigliamo?!?!
Vogliamo che ci siano aziende in questo paese oppure no?!

Secondo voi se marchionne va da un qualsiasi governatore USA pinco pallo o dal primo ministro di un qualsiasi paese UE e gli dice che ha 2 o più MILIARDI da investire, cosa gli rispondono?!?! gli dicono "no grazie, da noi il lavoro non serve" OPPURE "prego! le mettiamo anche il tappeto rosso!"?!?!
E se in quei paesi invita un'alta carica dello stato all'inaugurazione del sito dove ha investito quasi 1miliardo, secondo voi, una carica dello stato ci andrà o verrà beatamente ignorato?!?!

Pomigliano, Melfi, grugliasco e SEVEL dicono che marchionne è uno di parola.... certo i miracoli non li fa nessuno ma non credo possa esistere un italiano che non sia contento di questi investimenti!

Un saluto a tutti!

Marchionne chiede regole certe che in realtà già ci sono ma le vuole semplicemente a suo uso e consumo.
Vogliamo pensare alle migliaia di piccole aziende che ogni giorno chiudono?

Credo che sia proprio questo il nodo della questione, il nostro non vuole regole certe, che, checché se ne dica ci sono, vuole solo regole a suo uso e consumo diverse da quelle che gli altri applicano, non per nulla è uscito da Confindustria, perché le regole concertate tra l'associazione degli industriali (non da pericolosi bolscevichi) e dai sindacati, semplicemente non gli piacciono, non lasciandogli la libertà di fare quello che più gli aggrada, libertà che a mio parere (come mi sembrano dimostrare le vicende dei rinnovi contrattuali di Pomigliano e Grugliasco) egli intende come possibilità di mettere i lavoratori l'uno contro l'altro, dando gli quindi la possibilità di giocare al ribasso su tempi, stipendi, diritti e sicurezza.
Non dimentichiamoci che le stesse regole che egli dice non essere presenti sono state accettate, tra gli altri, anche dai tanto evoluti tedeschi c'è le utilizzano per Lamborghini e Ducati e dai giapponesi di Honda che ad Atessa non mi risultano applicare il CCNL giapponese.

Da non dimenticare poi che nel mondo automotive 2 miliardi sono cifra risibile, visto che lui, con i soldi che un Della Valle qualunque investe in ricerca e sviluppo non ci progetta nemmeno un parafango.

Non mi stupisco che il Canadese, abituato al capitalismo "d'oltre oceano", tenti - forte della sua immagine di "salvatore fiat" - di forzare la mano per portare a casa ancor migliori condizioni al ribasso. Di fatto fa solo i suoi interessi, al di là della stessa parte sociale (confindustria) cui appartiene(eva).
Facendo leva sui ritardi atavici e su una certa "rigidità" del sistema paese, che però di certo non può essere additata quale fonte delle disgrazie fiat, ne delle sue difficoltà (che poi non esistono, visto che il bilancio è positivo).

Mi stupisco semmai dell'incapacità della politica di reagire a simili "esche", dei giornali di "stigmatizzare" queste uscite, e della platea di noi cittadini/utenti consumatori - che ancora prestiamo il fianco a questi messaggi.
O forse invece non dovrei stupirmi

Come ho detto prima il costo del lavoro è l'unica cosa su cui "ha il coltello dalla parte del manico"!! Non può ridurre nessun altro costo in Italia!! Alla fiat di confindustria, sindacati e altre scemenze gli importa meno di zero!! la Fiat ha necessità di produrre con costi concorrenziali ai competitor: se in ITA la politica, i sindacati ecc ecc gli facilitano il compito BENE sennò va a produrre altrove perchè (ripeto quello di prima) di questi tempi qualsiasi primo ministro in UE gli stenderebbe il tappeto rosso alla notizia di MILIARDI di investimenti!

Questi problemi (come se non lo sapessimo) sono di tutte le aziende grandi e piccole ma possiamo permetterci di non avere un occhio di riguardo per l'industria più grande?! Quante micro-imprese ci vorrebbero per investire 2MLD?!?!
Se c'è una cosa (una e UNA soltanto) di cui dobbiamo stupirci è l'icapacità della politica nazionale e locale di rendere la vita facile alle aziende grandi e piccole in generale!! Chissà quanto paga la fiat di IMU o di IRAP!!
Qualche politico si è mai posto il problema che in un mercato globalizzato certe tasse sulle aziende non sono sopportabili?!?!

Detto questo, marchionne fa bene a "tirare" ovunque può e se può solo sugli operai (landini dovrebbe capire che NO-FIAT=NO-WORK) la colpa non è sua ma della classe politica incapace che abbiamo votato negli ultimi 30anni.

Un saluto a tutti!
 
pandaciccio ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
GenLee ha scritto:
pandaciccio ha scritto:
Lungi da me difendere marchionne e agnelli/elkann. MA:
1)Marchionne è da quando è in fiat che chiede regole certe sul mercato del lavoro... quindi non ci trovo nulla di scandaloso ne di preoccupante ma solo di "coerente"!

2)Dobbiamo renderci conto di alcune cose non trascurabili per un'azienda e, di conseguenza, un paese come il nostro:
-Fatemi i nomi di qualche altra azienda che ha investito/investirà quanto la fiat in ITA di recente.
-Su chi/cosa un'azienda italiana può scaricare parte dei costi che in questo paese sono tutti elevati se non sul lavoro?!
Può scaricarli sulle forniture?!NO;
Può scaricarli sulle materie prime e sull'energia?!NO;
Può scaricarli sui processi produttivi?! IN PARTE!

Quindi di che ci meravigliamo?!?!
Vogliamo che ci siano aziende in questo paese oppure no?!

Secondo voi se marchionne va da un qualsiasi governatore USA pinco pallo o dal primo ministro di un qualsiasi paese UE e gli dice che ha 2 o più MILIARDI da investire, cosa gli rispondono?!?! gli dicono "no grazie, da noi il lavoro non serve" OPPURE "prego! le mettiamo anche il tappeto rosso!"?!?!
E se in quei paesi invita un'alta carica dello stato all'inaugurazione del sito dove ha investito quasi 1miliardo, secondo voi, una carica dello stato ci andrà o verrà beatamente ignorato?!?!

Pomigliano, Melfi, grugliasco e SEVEL dicono che marchionne è uno di parola.... certo i miracoli non li fa nessuno ma non credo possa esistere un italiano che non sia contento di questi investimenti!

Un saluto a tutti!

Marchionne chiede regole certe che in realtà già ci sono ma le vuole semplicemente a suo uso e consumo.
Vogliamo pensare alle migliaia di piccole aziende che ogni giorno chiudono?

Credo che sia proprio questo il nodo della questione, il nostro non vuole regole certe, che, checché se ne dica ci sono, vuole solo regole a suo uso e consumo diverse da quelle che gli altri applicano, non per nulla è uscito da Confindustria, perché le regole concertate tra l'associazione degli industriali (non da pericolosi bolscevichi) e dai sindacati, semplicemente non gli piacciono, non lasciandogli la libertà di fare quello che più gli aggrada, libertà che a mio parere (come mi sembrano dimostrare le vicende dei rinnovi contrattuali di Pomigliano e Grugliasco) egli intende come possibilità di mettere i lavoratori l'uno contro l'altro, dando gli quindi la possibilità di giocare al ribasso su tempi, stipendi, diritti e sicurezza.
Non dimentichiamoci che le stesse regole che egli dice non essere presenti sono state accettate, tra gli altri, anche dai tanto evoluti tedeschi c'è le utilizzano per Lamborghini e Ducati e dai giapponesi di Honda che ad Atessa non mi risultano applicare il CCNL giapponese.

Da non dimenticare poi che nel mondo automotive 2 miliardi sono cifra risibile, visto che lui, con i soldi che un Della Valle qualunque investe in ricerca e sviluppo non ci progetta nemmeno un parafango.

Non mi stupisco che il Canadese, abituato al capitalismo "d'oltre oceano", tenti - forte della sua immagine di "salvatore fiat" - di forzare la mano per portare a casa ancor migliori condizioni al ribasso. Di fatto fa solo i suoi interessi, al di là della stessa parte sociale (confindustria) cui appartiene(eva).
Facendo leva sui ritardi atavici e su una certa "rigidità" del sistema paese, che però di certo non può essere additata quale fonte delle disgrazie fiat, ne delle sue difficoltà (che poi non esistono, visto che il bilancio è positivo).

Mi stupisco semmai dell'incapacità della politica di reagire a simili "esche", dei giornali di "stigmatizzare" queste uscite, e della platea di noi cittadini/utenti consumatori - che ancora prestiamo il fianco a questi messaggi.
O forse invece non dovrei stupirmi

Come ho detto prima il costo del lavoro è l'unica cosa su cui "ha il coltello dalla parte del manico"!! Non può ridurre nessun altro costo in Italia!! Alla fiat di confindustria, sindacati e altre scemenze gli importa meno di zero!! la Fiat ha necessità di produrre con costi concorrenziali ai competitor: se in ITA la politica, i sindacati ecc ecc gli facilitano il compito BENE sennò va a produrre altrove perchè (ripeto quello di prima) di questi tempi qualsiasi primo ministro in UE gli stenderebbe il tappeto rosso alla notizia di MILIARDI di investimenti!

Questi problemi (come se non lo sapessimo) sono di tutte le aziende grandi e piccole ma possiamo permetterci di non avere un occhio di riguardo per l'industria più grande?! Quante micro-imprese ci vorrebbero per investire 2MLD?!?!
Se c'è una cosa (una e UNA soltanto) di cui dobbiamo stupirci è l'icapacità della politica nazionale e locale di rendere la vita facile alle aziende grandi e piccole in generale!! Chissà quanto paga la fiat di IMU o di IRAP!!
Qualche politico si è mai posto il problema che in un mercato globalizzato certe tasse sulle aziende non sono sopportabili?!?!

Detto questo, marchionne fa bene a "tirare" ovunque può e se può solo sugli operai (landini dovrebbe capire che NO-FIAT=NO-WORK) la colpa non è sua ma della classe politica incapace che abbiamo votato negli ultimi 30anni.

Un saluto a tutti!
Se in Italia ci fosse una classe dirigente un minimo intelligente sai cosa farebbe?
Sfiderebbe Marchionne concedendogli quello che vuole così da metterlo nelle condizioni di dover mantenere le promesse fatte.
 
Nardo-Leo ha scritto:
Se in Italia ci fosse una classe dirigente un minimo intelligente sai cosa farebbe?
Sfiderebbe Marchionne concedendogli quello che vuole così da metterlo nelle condizioni di dover mantenere le promesse fatte.

Giustissimo! ma a parte la sfida, marchionne PARTE (nessuno fa miracoli) delle promesse le ha mantenute! pomigliano melfi e grugliasco lo dimostrano....
Quindi lo si potrebbe certamente sfidare.... ma fino ad un certo punto.

Un saluto a tutti!
 
pandaciccio ha scritto:
vecchioAlfista ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
GenLee ha scritto:
pandaciccio ha scritto:
Lungi da me difendere marchionne e agnelli/elkann. MA:
1)Marchionne è da quando è in fiat che chiede regole certe sul mercato del lavoro... quindi non ci trovo nulla di scandaloso ne di preoccupante ma solo di "coerente"!

2)Dobbiamo renderci conto di alcune cose non trascurabili per un'azienda e, di conseguenza, un paese come il nostro:
-Fatemi i nomi di qualche altra azienda che ha investito/investirà quanto la fiat in ITA di recente.
-Su chi/cosa un'azienda italiana può scaricare parte dei costi che in questo paese sono tutti elevati se non sul lavoro?!
Può scaricarli sulle forniture?!NO;
Può scaricarli sulle materie prime e sull'energia?!NO;
Può scaricarli sui processi produttivi?! IN PARTE!

Quindi di che ci meravigliamo?!?!
Vogliamo che ci siano aziende in questo paese oppure no?!

Secondo voi se marchionne va da un qualsiasi governatore USA pinco pallo o dal primo ministro di un qualsiasi paese UE e gli dice che ha 2 o più MILIARDI da investire, cosa gli rispondono?!?! gli dicono "no grazie, da noi il lavoro non serve" OPPURE "prego! le mettiamo anche il tappeto rosso!"?!?!
E se in quei paesi invita un'alta carica dello stato all'inaugurazione del sito dove ha investito quasi 1miliardo, secondo voi, una carica dello stato ci andrà o verrà beatamente ignorato?!?!

Pomigliano, Melfi, grugliasco e SEVEL dicono che marchionne è uno di parola.... certo i miracoli non li fa nessuno ma non credo possa esistere un italiano che non sia contento di questi investimenti!

Un saluto a tutti!

Marchionne chiede regole certe che in realtà già ci sono ma le vuole semplicemente a suo uso e consumo.
Vogliamo pensare alle migliaia di piccole aziende che ogni giorno chiudono?

Credo che sia proprio questo il nodo della questione, il nostro non vuole regole certe, che, checché se ne dica ci sono, vuole solo regole a suo uso e consumo diverse da quelle che gli altri applicano, non per nulla è uscito da Confindustria, perché le regole concertate tra l'associazione degli industriali (non da pericolosi bolscevichi) e dai sindacati, semplicemente non gli piacciono, non lasciandogli la libertà di fare quello che più gli aggrada, libertà che a mio parere (come mi sembrano dimostrare le vicende dei rinnovi contrattuali di Pomigliano e Grugliasco) egli intende come possibilità di mettere i lavoratori l'uno contro l'altro, dando gli quindi la possibilità di giocare al ribasso su tempi, stipendi, diritti e sicurezza.
Non dimentichiamoci che le stesse regole che egli dice non essere presenti sono state accettate, tra gli altri, anche dai tanto evoluti tedeschi c'è le utilizzano per Lamborghini e Ducati e dai giapponesi di Honda che ad Atessa non mi risultano applicare il CCNL giapponese.

Da non dimenticare poi che nel mondo automotive 2 miliardi sono cifra risibile, visto che lui, con i soldi che un Della Valle qualunque investe in ricerca e sviluppo non ci progetta nemmeno un parafango.

Non mi stupisco che il Canadese, abituato al capitalismo "d'oltre oceano", tenti - forte della sua immagine di "salvatore fiat" - di forzare la mano per portare a casa ancor migliori condizioni al ribasso. Di fatto fa solo i suoi interessi, al di là della stessa parte sociale (confindustria) cui appartiene(eva).
Facendo leva sui ritardi atavici e su una certa "rigidità" del sistema paese, che però di certo non può essere additata quale fonte delle disgrazie fiat, ne delle sue difficoltà (che poi non esistono, visto che il bilancio è positivo).

Mi stupisco semmai dell'incapacità della politica di reagire a simili "esche", dei giornali di "stigmatizzare" queste uscite, e della platea di noi cittadini/utenti consumatori - che ancora prestiamo il fianco a questi messaggi.
O forse invece non dovrei stupirmi

Come ho detto prima il costo del lavoro è l'unica cosa su cui "ha il coltello dalla parte del manico"!! Non può ridurre nessun altro costo in Italia!! Alla fiat di confindustria, sindacati e altre scemenze gli importa meno di zero!! la Fiat ha necessità di produrre con costi concorrenziali ai competitor: se in ITA la politica, i sindacati ecc ecc gli facilitano il compito BENE sennò va a produrre altrove perchè (ripeto quello di prima) di questi tempi qualsiasi primo ministro in UE gli stenderebbe il tappeto rosso alla notizia di MILIARDI di investimenti!

Questi problemi (come se non lo sapessimo) sono di tutte le aziende grandi e piccole ma possiamo permetterci di non avere un occhio di riguardo per l'industria più grande?! Quante micro-imprese ci vorrebbero per investire 2MLD?!?!
Se c'è una cosa (una e UNA soltanto) di cui dobbiamo stupirci è l'icapacità della politica nazionale e locale di rendere la vita facile alle aziende grandi e piccole in generale!! Chissà quanto paga la fiat di IMU o di IRAP!!
Qualche politico si è mai posto il problema che in un mercato globalizzato certe tasse sulle aziende non sono sopportabili?!?!

Detto questo, marchionne fa bene a "tirare" ovunque può e se può solo sugli operai (landini dovrebbe capire che NO-FIAT=NO-WORK) la colpa non è sua ma della classe politica incapace che abbiamo votato negli ultimi 30anni.

Un saluto a tutti!

Tutto vero, una leadership seria gli chiederebbe di.scoprire le.carte e vedere il piano di cui parla. Ma capisci bene che un manager la cui ultima credenziale dal lato investimenti promessi sono i 20 miliardi di Fabbrica Italia, ha perso ogni credibilitá, ed una leadership che non gli chiede di vedere le carte, forse è giá persuasa che stia bluffando, per l'ennesima volta.

Non gli crede piú nessuno, non ci crede nemmeno lui. Ha lanciato il sasso perchè, com'è normale, quando nessuno lo.avrá considerato, avrá il timbro sul passaporto per partire.

E gli va comunque bene, perchè una leadership seria, pur.non dandogli credito, o proprio perchè non glielo da, gli chiederebbe comunque di.scoprire le carte in pubblico: quando si annunciano 12 e passa modelli con 2 miliardi, il bluff è evidente e la.tentazione di smascherarlo dovrebbe essere.irresisitibile.

Ma la nostra leadership è in altre.cose.affaccendata, e si assume pure questo fardello, anche perchè Fiat in Italia è potente editore di stampa,( da qualche settimana un po' di piú, guarda.caso ). Un favore per cui Marchionne dovrebbe ringraziare

La qualitá della nostra situazione non si misura da un perdente che se ne va dopo non aver combinato un tubazzo di niente per anni, ma casomai da tutti i vincenti che ci mettono piede solo se costretti.
 
E pensare che (non) tanti anni fa si gridò allo scandalo perchè FORD voleva la mitica ALFA ROMEO.

Si disse che l'ALFA era un gioiello tutto italiano e tale doveva rimanere; si disse che non bisognava aprire un corridoio preferenziale a case straniere qui in Italia, perchè avrebbero combattuto ad armi pari contro l'egemonia FIAT.
Si disse ALFA alla FIAT...perchè l'ITALIA dei motori sarebbe divenuta, a presto, grande...anzi sublime...si disse..si disse.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Tutto vero, una leadership seria gli chiederebbe di.scoprire le.carte e vedere il piano di cui parla. Ma capisci bene che un manager la cui ultima credenziale dal lato investimenti promessi sono i 20 miliardi di Fabbrica Italia, ha perso ogni credibilitá, ed una leadership che non gli chiede di vedere le carte, forse è giá persuasa che stia bluffando, per l'ennesima volta.

Mi scusi, ma secondo lei tra pomigliano, melfi, grugliasco e (si spera) mirafiori più i relativi modelli che questi stabilimenti ospitano(panda, 4c, ghibli) e ospiteranno( mini suv 500/jeep) non si arriva alla cifra di 20MILIARDI?!
Magari non saranno 20 ma anche se fossero 15 secondo lei un azienda che investe 15MLD merita di essere snobbata dalla classe politica e dai media?!

PS.2MLD è la cifra che serve per ristrutturare mirafiori(perchè parlava del prossimo investimento dopo melfi e quindi intendeva mirafiori per forza)! Non era un virgolettato e quindi ha sbagliato il giornalista ad accostare la cifra ai futuri modelli.

Un saluto a tutti!
 
pandaciccio ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Tutto vero, una leadership seria gli chiederebbe di.scoprire le.carte e vedere il piano di cui parla. Ma capisci bene che un manager la cui ultima credenziale dal lato investimenti promessi sono i 20 miliardi di Fabbrica Italia, ha perso ogni credibilitá, ed una leadership che non gli chiede di vedere le carte, forse è giá persuasa che stia bluffando, per l'ennesima volta.

Mi scusi, ma secondo lei tra pomigliano, melfi, grugliasco e (si spera) mirafiori più i relativi modelli che questi stabilimenti ospitano(panda, 4c, ghibli) e ospiteranno( mini suv 500/jeep) non si arriva alla cifra di 20MILIARDI?!
Magari non saranno 20 ma anche se fossero 15 secondo lei un azienda che investe 15MLD merita di essere snobbata dalla classe politica e dai media?!

PS.2MLD è la cifra che serve per ristrutturare mirafiori(perchè parlava del prossimo investimento dopo melfi e quindi intendeva mirafiori per forza)! Non era un virgolettato e quindi ha sbagliato il giornalista ad accostare la cifra ai futuri modelli.

Un saluto a tutti!

Adesso non esagererei.

Nessuno snobba Mirafiori, ne gli manca del dovuto.

Anzi, forse è vero proprio il contrario. L'immagine da "unto dal Signore" che ammalia Marchionne sulla stampa e nell'opinione pubblica e la vittoria riportata sui sindacati (piani fabbrica ad hoc e marginalizzazione della fiom) con il beneplacido della politica ne sono un esempio lampante.

Se poi vogliamo ragionare dell'ossessiva oppressione fiscale e della rigidità strutturale del sistema italia, che tutto favorisce tranne l'impresa, non posso che convenirne. Ovvio
 
pandaciccio ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Tutto vero, una leadership seria gli chiederebbe di.scoprire le.carte e vedere il piano di cui parla. Ma capisci bene che un manager la cui ultima credenziale dal lato investimenti promessi sono i 20 miliardi di Fabbrica Italia, ha perso ogni credibilitá, ed una leadership che non gli chiede di vedere le carte, forse è giá persuasa che stia bluffando, per l'ennesima volta.

Mi scusi, ma secondo lei tra pomigliano, melfi, grugliasco e (si spera) mirafiori più i relativi modelli che questi stabilimenti ospitano(panda, 4c, ghibli) e ospiteranno( mini suv 500/jeep) non si arriva alla cifra di 20MILIARDI?!
Magari non saranno 20 ma anche se fossero 15
No, non credo. Nè a 20, nè a 15. Non lontanamente.

secondo lei un azienda che investe 15MLD merita di essere snobbata dalla classe politica e dai media?!
Si e no. Dalla stampa non è snobbato, perchè Fiat è anche stampa, come si diceva.

Dalla politica invece è snobbato secondo me per eccessivo candore. Perchè se da un lato questa non gli dá piú affidamento, e quindi si capisce come nessuno lo riceva piú, dall'altra lasciarlo sproloquiare senza chiedere un confronto gli fornisce l'alibi per andarsene con addebito.di.colpa al paese. Che siamo noi. Un paese dove lui tuttavia non sviluppa e produce piú mezza cippalippa da qualche era geologica.

E allora.cosa.chiede, che l'incentivo arrivi prima che lui si metta.a.progettare qualcosa e si assuma il rischio.d'impresa? O addirittura incentivi SENZA rischio d'impresa? Cos'è che va incentivato, di preciso? La Grande Punto morta.di vecchiaia, la Mito e la Giulietta? Di cosa stiamo parlando?

Vogliamo quantificare di che si parla? Facciamo un conto della serva? Bene, per risollevare Alfa ci vuole una gamma nuova di almeno 6 modelli cazzutissimi, piú una gamma di motori nuovi, la maggior parte.essendo ormai stagionati. Sono circa.6 miliardi ( vado a spanne eh. ) piû quelli che ci vogliono per integrare gli impianti. Facciamo 10 mld in tutto, cifra tonda. Solo per cominciare.

Bene. Dove sono i progetti, di queste auto, dei motori mancanti, degli stabilimenti, a fronte dei quali Marchionne attende incentivi di varia natura? Li deve sviluppare il ministero?

p.s. diamoci pure del tu.
 
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