GenLee
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ottovalvole ha scritto:questa è la differenza che c'è fra Italia e Franmania, lì uno schiocco di dita e volano soldi cash e telefonate a bruxelles, qui si fa a gara a chi mette più bastoni fra le gambe, è una continua gara fra sindacati,magistratura e politica dove il perdente è solo l'impresa tant'è che.......la Fiat è forse l'ultima della lista che andrà via, le altre si sono trasferite all'estero (dove ci sono regole certe che valgono sia il lunedì che il giovedì, che valgono se ci sono 6°c o 30°c, che valgono se si mangia cipolla o melenzane e dove l'impresa viene AIUTATA dallo STATO e non CRIMINALIZZATA come in Italia). Ragazzi miei in Italia è più illegale la partita iva che lo spaccio di cocaina......sottolineo, sottoscrivo e non cambierò mai idea, se io in 4 anni di partita iva mi sarei messo a spacciare cocaina nella peggiore delle ipotesi avrei un buco sotto al pavimento con almeno 30000 euro in contante e sarei chiuso in carcere per qualche anno col climatizzatore acceso, pranzo e cena gratis e zero altre spese. GRAZIE ITALIA!!!!
Già perchè in Italia si pensa poco o nulla alle imprese o piccole attività, come la tua. Sempre a "dragare" soldi per mega imprese, non solo Fiat. Oppure a dare soldi per chi impresa non la fa ma mette su un'attività solo per fregare contributi. Se al prendono solo con i sindacati, che pure debbono darsi una rimodernata e non dire solo sì (spesso) o no (in pochi) alle richieste degli imprenditori. In molte realtà "depresse" uno stabilimento Fiat è stato come una manna dal cielo ma oggi si rischia che chiudano (vedi Termini) con conseguenze economiche e sociali gravissime. Non era meglio incentivare centinaia o migliaia di piccole imprese?
Ma non andiamo troppo OT.