<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne Alfa Romeo possibile produzione all'estero | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne Alfa Romeo possibile produzione all'estero

ottovalvole ha scritto:
alexmed ha scritto:
franco58pv ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Come ripresa è davvero molto ottimista, io non la vedo prima degli anni '20 (forse, e sempre che veniamo annessi ad altre realtà).
Su Mirafiori e Cassino ha in pratica dato le date di chiusura ...
a mio avviso sta chiedendo aiuti per rilanciare il mercato dell'auto che sta morendo , lanciando i doverosi warning
Questa volta non ha del tutto torto ; perche dalpunto di vista fiscale l'auto è stata spremuta ancora una come un limone

Non c'è nessuno ad ascoltare i warning. Hai sentito mai negli ultimi 15 anni parlare un politico dell'importanza del settore automotive in Italia? Stai sentendo qualcuno che parla di industria in modo serio e non per slogan simil campagna elettorale?

Siamo destinati ad un decrescita più o meno felice. Speriamo tenga il settore turismo e agroalimentare altrimenti siamo proprio destinati ad elemosinare ai bordi del mondo ricco.

Il settore industriale sta chiudendo tutto, non c'è settore non colpito. Le chiusure stanno accelerando. Guardatevi attorno, io sto a Brescia: ecatombe.
la politica non può puntare sul settore automotive per il semplice motivo che in Italia abbiamo il monopolio della Fiat, ogni centesimo investito in questo settore sembra un aiuto diretto dello stato alla Fiat anche quando non lo è anzi......in questo senso Francia e Germania stanno giocando sporco ma molto sporco dando cash ai loro gruppi e chiudendo le porte ad eventuali investitori stranieri (ricordate quando la Fiat voleva prendere l'Opel?). Qui siamo tanto bravi a difendere i lavoratori e a criticare Marchionne che si crritica anche l'incentivo statale alla rottamazione che è un modo per smuovere l'economia aiutando TUTTO il mercato automobilistico, sia i marchi italiani che quelli esteri.....eppure anche gli incentivi vengono visti come un aiuto diretto dello stato alla Fiat.

Mentre Francia e Germania sostengono le loro imprese il ns governo che si rivela il grande assente, privo di una politica nel settore automotive e non solo, privo soprattutto di una vera e propria visione dello sviluppo industriale cosa ha fatto? Nei pochi interventi sul settore: aumento delle accise sui carburanti, fiscalità meno favorevole per le auto aziendali ...ma la vera chicca è stata l'introduzione del superbollo: introito previsto 170 milioni di euro, lo Stato ne ha incassati solo una sessantina; il superbollo calcolato in base alla potenza e non in base al valore effettivo dell?auto, non solo si è rivelato un flop, ma ha anche causato un danno per il momento non calcolabile per l?erario: ha sostanzialmente distrutto il mercato delle auto potenti e ha fatto registrare la conseguente perdita dell?Iva e dell?Ipt. Non solo, ha anche ucciso una passione tutta italiana e un settore che su quella passione si sosteneva. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: si è provato a colpire le auto da ricchi, ma a pagarne le conseguenze è un settore che dà lavoro a migliaia di persone.
Le precedenti esperienze di incentivi pubblici all'acquisto di auto hanno dimostrato che non solo il costo dell'incentivo viene recuperato attraverso l'incremento del gettito IVA dovuto ai maggiori acquisti di auto, ma lo Stato ci guadagnò qualche milione di euro, senza contare i benefici del rinnovo del parco auto circolante soprattutto dal punto di vista ecologico. Certo a beneficiarne maggiormente fu la Fiat per il tipo di vetture che produce, diciamo pure che quegli incentivi furono mirati a dare una mano al Gruppo di casa nostra, ma che c?è di male ?pensate a cosa ha fatto la Merkel per salvaguardare le proprie industrie nazionali: dopo che Parlamento e Governo europei avevano raggiunto un accordo sui metodi di calcolo della media delle emissioni di CO2 è riuscita a bloccare tutto perché erano troppe le difficoltà che ne sarebbero derivate per le case automobilistiche tedesche che avrebbero dovuto, nella peggiore delle ipotesi, sacrificare qualcuno dei loro modelli più prestigiosi
 
ottovalvole ha scritto:
se ho una casa e la prometto a un amico solo libero di venderla al prezzo che voglio, se questa casa ce l'ho intestata assieme a 10 persone ma ormai l'ho promessa sempre al mio amico devo far in modo di convincere queste 10 persone ad accettare il prezzo di favore che ho promesso oppure comincio a rendere questo edificio poco attraente ed appetibile
Mah, se sei convinto.....................
 
francescoalt ha scritto:
Mentre Francia e Germania sostengono le loro imprese il ns governo che si rivela il grande assente, privo di una politica nel settore automotive e non solo, privo soprattutto di una vera e propria visione dello sviluppo industriale cosa ha fatto? Nei pochi interventi sul settore: aumento delle accise sui carburanti, fiscalità meno favorevole per le auto aziendali ...ma la vera chicca è stata l'introduzione del superbollo: introito previsto 170 milioni di euro, lo Stato ne ha incassati solo una sessantina; il superbollo calcolato in base alla potenza e non in base al valore effettivo dell?auto, non solo si è rivelato un flop, ma ha anche causato un danno per il momento non calcolabile per l?erario: ha sostanzialmente distrutto il mercato delle auto potenti e ha fatto registrare la conseguente perdita dell?Iva e dell?Ipt. Non solo, ha anche ucciso una passione tutta italiana e un settore che su quella passione si sosteneva. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: si è provato a colpire le auto da ricchi, ma a pagarne le conseguenze è un settore che dà lavoro a migliaia di persone.
Le precedenti esperienze di incentivi pubblici all'acquisto di auto hanno dimostrato che non solo il costo dell'incentivo viene recuperato attraverso l'incremento del gettito IVA dovuto ai maggiori acquisti di auto, ma lo Stato ci guadagnò qualche milione di euro, senza contare i benefici del rinnovo del parco auto circolante soprattutto dal punto di vista ecologico. Certo a beneficiarne maggiormente fu la Fiat per il tipo di vetture che produce, diciamo pure che quegli incentivi furono mirati a dare una mano al Gruppo di casa nostra, ma che c?è di male ?pensate a cosa ha fatto la Merkel per salvaguardare le proprie industrie nazionali: dopo che Parlamento e Governo europei avevano raggiunto un accordo sui metodi di calcolo della media delle emissioni di CO2 è riuscita a bloccare tutto perché erano troppe le difficoltà che ne sarebbero derivate per le case automobilistiche tedesche che avrebbero dovuto, nella peggiore delle ipotesi, sacrificare qualcuno dei loro modelli più prestigiosi
Concordo!
 
Risposta dei politici:

Fiat: Corsaro, stop soldi ad azienda
Zanonato, ora nessuna erogazione, fine investimenti nel 2014


(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Sospendere ogni tipo di erogazione pubblica alla Fiat: è quanto ha detto, nel question time a Montecitorio con il ministro Flavio Zanonato, l'esponente di FdI Massimo Corsaro, chiedendo a quanto ammontino i finanziamenti, se l'azienda abbia mantenuto gli impegni, e, laddove questo non sia avvenuto, quali iniziative il Governo intenda assumere". Il ministro ha risposto che non ha effettuato alcuna erogazione e che gli investimenti agevolati devono essere ultimati dall'azienda entro il 2014.

http://ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/07/31/Fiat-Corsaro-stop-soldi-azienda_9101646.html
 
Credo che dopo gli ultimi sviluppi sia per la faccenda di Melfi, sia per quel che riguarda quest'ultima notizia ANSA, mi pare evidente che lo stato non vuole la Fiat, e che stiano facendo di tutto per dire "andatevene dall'italia e non tornate più"... Poi nessun pensa alle conseguenze che ci saranno per tutte quelle famiglie che rimarranno senza lavoro...
Vedremo con gli incontri di domani... ma non vedo spiragli e solo molto pessimista....
 
non si capisce bene perchè continuino a produrre qua la panda o altro tipo i commerciali , mistero , non si capisce bene perchè si confonde una sentenza della magistratura con il sentimento di un paese, altro mistero, così come mi è imperscrutabile il fatto che producevano in Italia pure in presenza del terrorismo in fabbrica .
Ricordo cmq a tutti che le bugie hanno sempre le gambe corte , attendiamo con fremente impazienza queste nuove alfa costruite all'estero , ricordando a tutti che un piano industriale SERIO è ben diverso da una dichiarazione estemporanea fatta al primo cronista di passaggio :D
 
franco58pv ha scritto:
non si capisce bene perchè continuino a produrre qua la panda o altro tipo i commerciali , mistero , non si capisce bene perchè si confonde una sentenza della magistratura con il sentimento di un paese, altro mistero, così come mi è imperscrutabile il fatto che producevano in Italia pure in presenza del terrorismo in fabbrica .
Ricordo cmq a tutti che le bugie hanno sempre le gambe corte , attendiamo con fremente impazienza queste nuove alfa costruite all'estero , ricordando a tutti che un piano industriale SERIO è ben diverso da una dichiarazione estemporanea fatta al primo cronista di passaggio :D

Appunto, ed un piano industriale serio, che prevede mld di investimenti che hai già iniziato a spendere, prevede in contemporanea alla definizione dei modelli la scelta dei siti produttivi. Se invece dici che all'ultimo puoi cambiare siti produttivi, a mio avviso i modelli non sono per niente definiti, ed il piano industriale è solo sulla carta.....
 
dunque il problema in Italia non è la Fiat ma tutto quello che ruota attorno all'automotive e che daVA lavoro a milioni di persone. La Fiat quanti operai e dipendenti ha? Quanti sono gli addetti ai lavori di tutto il mondo automotive? Dai centri di stoccaggio agli autotrasportatori delle bisarche? alle concesionarie? alle officine autorizzate e private? meccanici carrozzieri elettrauti? agenzie d'assicurazione? autoricambi? fino agli autodemolitori? Fin quando l'oggetto automobile viene considerato come un oggetto illegale soprattutto se guidato da un cittadino italiano NON UBRIACO no c'è niente da fare, l'italiano medio rinuncia a comprare la macchina nuova e si tiene ben stretta quella vecchia. Quando si parla di dimezzamento delle vendite non si parla solo delle vendite della Fiat ma di tutte le vetture di tutte le marche, quando chiude una concessionaria VW o Mercedes credo che Marchionne non abbia nessuna colpa, quando chiude un demolitore o un officina meccanica credo che non sia colpa della Fiat....probabilmente c'è qualcosa che non funziona fuori dai cancelli degli stabilimenti, o no? Più passano i giorni più mi convinco che in Italia funziona tutto al contrario, il lavoro è illegale, si paga il 68% di tasse e col restante 32% si coprono solo il 10% della vita privata, la casa è illegale, la macchina è illegale, si deve pagare tutto e caro perchè illegale. Se io NON lavoro ma vado a rubare, occupo una casa popolare, giro con una macchina su cui non pago ne bollo ne assicurazione.....e se poi sono anche straniero e ubriaco probabilmente nell'arco di 50 anni allo stato do 1/10 dei soldi di un comune contribuente (se vengo pescato) più godo di indulti e agevolazioni varie. Ma di che stiamo parlando?
 
ottovalvole ha scritto:
Fin quando l'oggetto automobile viene considerato come un oggetto illegale soprattutto se guidato da un cittadino italiano NON UBRIACO no c'è niente da fare, l'italiano medio rinuncia a comprare la macchina nuova e si tiene ben stretta quella vecchia.
si certo, posso anche condivivdere, ma a me pare che questa frase di marchionne "in italia è impossibile fare industria" sia uscita dopo una sentenza della corte di cassazione , sentenza che si può anche non condividere, prima però bisognerebbe conoscere le leggi almeno quanto loro, dubito che qua dentro ci sia qualcuno in grado di farlo, ma dubito pure che possa farlo marchionne.
Alla fine si parla di soli 3 operai , quindi la scusa mi sembra pretestuosa, forse marchionne avrebbe dovuto ribellarsi a quel clima di fiscalità oppressiva che sta tarpando le ali a tutto il paese e non solo alla sua ditta o alle altre del settore automotive , ma poi gli avrebbero chiesto che la cassa integrazione costa e che se non hai modelli nuovi è un problema tuo .....
 
marchionne ha applicato la legge, gli operai hanno fatto ricorso e puf! ci si accorge dopo 50anni che? questa legge è anticostituzionale......vado a svolgere la mia attivitá artigiana illegale va! con la macchina illegale.......ogni 3 mesi mi arrivano le multe.
 
Scusa Otto ma affermare che "Marchionne ha applicato la legge" mi sembra un tantino esagerato.La Fiat ha sbattuto gentilmente alla porta una consistente fetta di lavoratori che hanno scelto di farsi rappresentare da una sigla sindacale, guarda caso la più rappresentativa all'interno della fabbrica. Una volta fatta fuori quella parte ha pensato bene di costituire una Newco e riassumere solo i non appartenenti a quella sigla. Secondo me (e secondo qualche giudice) questa si chiama condotta antisindacale, è fuori legge ed è pure anticostituzionale. Se poi con la scusa della crisi, della burocrazia soffocante, delle infrastrutture carenti, ecc. ecc. vogliamo giustificare tutto in nome del mercato ebbene a me questa giungla non piace, anzi mi fa pure un pò schifo.
 
Già me le vedo le enormi quantità di Alfa fatte in America vendute in Europa !! I tedeschi poi faranno la fila per comprarle, solo che non sanno nemmeno a quale concessionario rivolgersi visto che ormai sono in estinzione !!
E bravo Marchionne, certo una parte di ragione ce l'hai anche tu, ma vuoi cominciare a farle queste benedette auto (ne bastano 1/4 di quelle che ci hai promesso in questo decennio) ?? Perché devi sapere che per venderle bisogna prima farle e bisogna anche che incontrino i gusti dei clienti perché con la gamma che ti ritrovi da anni col cavolo che accontenti l'autista medio europeo !
 
Certo che il nostro canadese non è mai banale.

Ama rilanciare per raggiungere l'obiettivo, anche reclamando ciò che non gli spetta (aiuti di Stato, escludere sindacati in barba alla legge, ottenere contratti ad hoc) barattondolo con ciò che non ha (nuovi modelli da produrre, specie Alfa)

Staremo a vedere che succederà...
 
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