1) Credo che un manager debba fare delle previsioni con un minimo di orizzonte temporale; le dichiarazioni che ho riportato risalgono a non più di 3-4 anni fa e, semplicemente, erano previsioni alquanto ottimistiche poco basate su elementi concreti (gamma di prodotti) e, soprattutto, non adeguatamente supportate da decisioni congruenti: basti citare l'indecoroso "balletto" di a.d., durati in carica mediamente un anno a testa, lo smantellamento del centro stile, il ritardo ed i tentennamenti nella sostituzione della 147, ecc.;
2) il mondo dell'automobile ovviamente è cambiato, e continua a cambiare; la differenza sta nel modo di gestire e prevenire il cambiamento: a fronte di case automobilistiche che hanno visto precipitare le vendite ve ne sono altrettante che invece le hanno incrementate;
3) non mi pare che Fiat abbia evitato di "finire nelle fauci" della GM; quest'ultima non aveva nessuna intenzione di accollarsi il gruppo torinese, all'epoca in profonda crisi e proprio per questo Fiat riuscì abilmente a sfruttare a proprio vantaggio il mancato utilizzo, da parte di GM, dell'opzione "put" incassando un considerevolissimo "bonus" come previsto dagli accordi a suo tempo stipulati.
2) il mondo dell'automobile ovviamente è cambiato, e continua a cambiare; la differenza sta nel modo di gestire e prevenire il cambiamento: a fronte di case automobilistiche che hanno visto precipitare le vendite ve ne sono altrettante che invece le hanno incrementate;
3) non mi pare che Fiat abbia evitato di "finire nelle fauci" della GM; quest'ultima non aveva nessuna intenzione di accollarsi il gruppo torinese, all'epoca in profonda crisi e proprio per questo Fiat riuscì abilmente a sfruttare a proprio vantaggio il mancato utilizzo, da parte di GM, dell'opzione "put" incassando un considerevolissimo "bonus" come previsto dagli accordi a suo tempo stipulati.