<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne:&#34;Più facile ridare credibilità ad Alfa negli USA che in Europa&#34; | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne:&#34;Più facile ridare credibilità ad Alfa negli USA che in Europa&#34;

Aries.77 ha scritto:
E inoltre l'articolo non dice che viene riconosciuta la "correntezza" ma dice che al cliente viene riconosciuto uno sconto sul prossimo acquisto di auto...

Dopo un trattamento del genere io mi sarei guardato bene dal comprarne un'altra...

Vero, avevo letto di corsa. Comunque bisognerebbe conoscere i dettagli prima di giudicare (per esempio, quanto km aveva l'auto? perchè se si rompe a 145.000 Km, è vero che no dovrebbe. Però... Io penso piuttosto che può essere stato - come scrivevo l'altra volta - il noto problema della pompa dell'acqua: si rompe, si blocca e siccome trascina anche la cinghia distribuzione la manda in mille pezzi. Ma in quel caso l'avviso di anomalia riguardante la temperatura del liquido di raffreddamento dovrebbe essere stato registrato. E se lo leggi e ti fermi in tempo la cinghia non la rompi).
Comunque siamo OT. E ribadisco: postare più volte lo stesso link mi fa dubitare...
 
Aries.77 ha scritto:
Se la situatione è questa il gruppo Fiat (europeo) è ormai virtualmente defunto...

Fino a quando hanno il Brasile che tira galleggiano. Se riuscissero ad entrare in Cina e India sarebbe cosa molto buona. In Usa ci stanno provando. Però a me di tutto ciò non frega nulla, anche perché le auto che vendono in Brasile, che venderanno in Usa e che potrebbero vendere in Cina e India non sono costruite in Italia.
L'Italia industriale è alla deriva in tutti i settori, non solo quello auto. Triste realtà da sistema morto senza prospettive al momento attuale. Chi può se ne va, che sia il singolo o che sia una industria cambia poco.
 
sebaco ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
E inoltre l'articolo non dice che viene riconosciuta la "correntezza" ma dice che al cliente viene riconosciuto uno sconto sul prossimo acquisto di auto...

Dopo un trattamento del genere io mi sarei guardato bene dal comprarne un'altra...

Vero, avevo letto di corsa. Comunque bisognerebbe conoscere i dettagli prima di giudicare (per esempio, quanto km aveva l'auto? perchè se si rompe a 145.000 Km, è vero che no dovrebbe. Però... Io penso piuttosto che può essere stato - come scrivevo l'altra volta - il noto problema della pompa dell'acqua: si rompe, si blocca e siccome trascina anche la cinghia distribuzione la manda in mille pezzi. Ma in quel caso l'avviso di anomalia riguardante la temperatura del liquido di raffreddamento dovrebbe essere stato registrato. E se lo leggi e ti fermi in tempo la cinghia non la rompi).
Comunque siamo OT. E ribadisco: postare più volte lo stesso link mi fa dubitare...

Che dire...

Anche se fosse stata "colpa" della pompa dell'acqua il comportamento della casa non mi pare molto bello...

In ogni caso è vero, siamo OT...

Chissà poi com'è finita...
 
alexmed ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Se la situatione è questa il gruppo Fiat (europeo) è ormai virtualmente defunto...

Fino a quando hanno il Brasile che tira galleggiano. Se riuscissero ad entrare in Cina e India sarebbe cosa molto buona. In Usa ci stanno provando. Però a me di tutto ciò non frega nulla, anche perché le auto che vendono in Brasile, che venderanno in Usa e che potrebbero vendere in Cina e India non sono costruite in Italia.
L'Italia industriale è alla deriva in tutti i settori, non solo quello auto. Triste realtà da sistema morto senza prospettive al momento attuale. Chi può se ne va, che sia il singolo o che sia una industria cambia poco.

Già...

Bella situazione...
 
ottovalvole ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Maglionne non ne può più dell'italia (e non ha tutti i torti). E' possibile cmq che se i successivi modelli vengano costruiti con tecniche adeguate ridare una credibilità diversa all'Alfa Romeo cmq positiva. Credo che l'immagine avuta fino alla fine degli anni 80 sia persa.
Valvonauto al posto di Marchionne col pianale C-Evo come la faresti la Giulia?
Io riproporrei quello che è stato fatto con la 156,una macchina piccola,agile,leggera e molto ma molto evocativa,ovviamente con un comportamento stradale esemplare anche se con la trazione anteriore,tu?
Una berlina sui 4,5 m x 1,8 m x 1,4 m (h) TP stile BMW 3R, da li anche una sui 4,8 m x 1,85 m x 1,45 m TP come ammiraglia in condivisione con baby maserati cosi abbassano i costi.
 
non era una critica alle tue affermazioni ma solo una sottolineatura di una situazione difficile......ora anche in Brasile hanno problemi...
 
Cmq Audi e BMW hanno identità un pò diverse e vendono sostanzialmente almeno la meta delle loro macchine ai clienti abituali. Poi audi non è che sia una cesso di marchio.. se vediamo la lista delle proposte va dalla A1 alla R8 passanso per berline e coupé di varie misure e motori e trazioni, + station wagon + suv. Con un'offerta cosi articolata ce la fanno a vendere molto. Mi sa che per galleggiare per bene ci deve essere una offerta articolata di ogni marchio.
Quindi anche in Alfa Romeo ci dovrebbe essere la mito 3 e 5 p, G10 3 p 5p sw coupé grand g sportiva e grand g normale coupè e sv ammiraglia 2 suv 1 cabrio 1 spider 2 sportive una tipo 8 c una tipo 4 c. Se le macchien son fatte bene con TP dal D in su motori che vanno belle linee e sosp freni ecc di qualita e condividendo cosi ce la possono fare il marchio, anche partendo dagli usa ce la potrebbe fare nell'arco di 4/5 anni a venirne fuori bene.
 
Fancar_ ha scritto:
porazzi63 ha scritto:
il significato delle affermazioni di M sono reali e giustificate senza il mercato americano e' impensabile riuscire a fare numeri in quanto il marchio alfa in europa e' un po sputtanato e per poter investire punta molto sull'america per ottenere dei numeri di vendita accettabili convinto che ci vogliano piu di 10 anni a ricostruire la fiducia degli europei
questo vale anche per fiat e lancia che non sa cosa farsene ne come collocarla come marchio almeno l'alfa si salva

È un ragionamento non del tutto sbagliato.
Provare a far breccia nel mercato americano e - come con i vasi comunicanti - pian piano provare a fare di nuovo un pò di strada nel mercato europeo.
Ormai per come si son messe le cose è un'impresa rischiosa provare a far di nuovo concorrenza a BMW e ad Audi.
Da non sottovalutare poi, il fatto che il pubblico italiano (forse anche europeo) ha dimostrato di apprezzare molto la Freemont, forse proprio per il fatto che non è una vera Fiat, ma una Dodge ricarrozzata. Ed in effetti, anche se esticamente non è un capolavoro, era da un pò di tempo che non si vedevano interni cosi ben fatti su un'auto del gruppo. Capite cosa intendo per ben fatto? È una sensazione che si prova quando si esamina un'auto.
Allora di ragione a M. un'Alfa costruita in uno stabilimento Dodge fatta veramente bene perchè da noi non dovrebbe vendere?
 
alexmed ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
Se la situatione è questa il gruppo Fiat (europeo) è ormai virtualmente defunto...

L'Italia industriale è alla deriva in tutti i settori, non solo quello auto. Triste realtà da sistema morto senza prospettive al momento attuale. Chi può se ne va, che sia il singolo o che sia una industria cambia poco.
Direi che non è così. Il settore auto è alla deriva se si guarda alla fiat.
Ci sono settori nei quali le aziende italiane sono al vertice nonostante la situazione contingente del nostro Paese.
Il paese è in crisi ma non tutte le imprese lo sono. Anzi.
 
Per ridare lustro all'Alfa Romeo, Sergio Marchionne scommette tutto sugli Stati Uniti. L'amministratore delegato di Fiat e presidente di Chrysler, infatti, ha dichiarato che nominerà il numero uno del Biscione per il Nord America entro la fine dell'anno, sottolineando che sarà più facile ricostruire la credibilità del marchio negli Usa piuttosto che in Europa. Il dirigente sarà scelto fra i manager del gruppo.

Lo sbarco nel 2013. "Puntiamo prima sul mercato americano - ha spiegato Marchionne - per preparare un ritorno in grande stile nel Vecchio Continente. Abbiamo eseguito dei test sulle opportunità del marchio Alfa negli Stati Uniti, scoprendo che è ancora molto apprezzato, malgrado la lunga assenza (la Casa manca dal 1995, ndr). Dobbiamo tornare e riprenderci il mercato". Lo sbarco del Biscione negli States è stato fissato per la metà del 2013 con la produzione in piccola serie dell'Alfa Romeo 4C che farà da apripista. Marchionne, comunque, è convinto che il target di vendita di 85 mila auto entro l'anno successivo sia un obiettivo più che realistico.

Obiettivi ridimensionati. Per Marchionne, comunque, l'Alfa Romeo rimane uno degli scogli più grossi della sua gestione. "L'Alfa continua ad essere la cosa più difficile che devo fare", ha dichiarato il top manager, che nel 2006 aveva annunciato di voler raddoppiare le vendite nell'arco di quattro anni portandole a 300.000 unità. Tuttavia, nel 2010 le consegne globali sono state solo di 115.000 unità. Per questo motivo il mese scorso il numero uno dello sviluppo prodotto dell'Alfa Romeo, Harald Wester ha rivisto gli obiettivi per il 2014 riducendoli a 400 mila unità e quelli per quest'anno a 115 mila vetture.
 
chiaramente gli Usa servono come mercato da traino... per i volumi... è impensabile fare modelli marcatamente più Alfa se i volumi (e quindi i margini sui costo industriali) sono cosi ridotti...
gli Usa amplierebbero i volumi e le richieste...
ben venga il Suv, pur se su base Jeep, se serve ad aumentare i volumi...

d'altronde la Porsche, che certo non è una cenerentola nell'industria automobilistica, ha dimostrato con la discussa Cayenne (derivata in tutto e per tutto dalla Vw Touareg e costruita per giunta fuori i confini tedeschi in ungheria), divenuta la Porsche più venduta nel mondo e quella evidentemente più redditizia proprio per le derivazioni Vw, di riuscire a rimanere sul mercato e offrire soluzioni tecniche particolari anche sugli altri modelli che hanno margini di guadagno più risicati...

è la legge del mercato...
 
sebaco ha scritto:
75TURBO/TP ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
Nel frattempo gli alfisti vanno scomparendo.... e arrivano nuove generazioni a cui si può vendere un'Alfa diversa che faccia concorrenza a Volkswagen.
esatto e la dimostrazione è il fatto che l'alfista vero è passato dalla 75 alla 155,poi deluso ho ha perseverato verso la 156 o ha dirottato verso la serie3,e poi? adesso l'ex alfista vero divenuto bmwista guarda la x1 o la x3 che di alfa 75 c'azzeccano come il 2 di briscola. Riguardo a quello che hai scritto nell'altra risposta ti do ragione,persa per persa meglio provare a ripartire da un mercato "vergine" che da uno ormai perso in partenza,oltretutto (con tutto l'auspicio del mondo) un'alfaromeo che in america vende bene ed è stimata potrebbe avere qualche chance in più di rifarsi un'immagine in europa e magari cominciare a riprendere quota. Il freemont vende bene? meglio! la gente sa che è il dodge journey e magari s'immagina che guida la macchina di un qualsiasi americano,magari la stessa cosa accade con la Thema! Se si apre qualsiasi giornale americano e si vede la Chrysler 300C elogiata e portata sul piedistallo quando si entra in concessionaria Lancia si pensa "ah però! la Thema! è la Chrysler 300C che tanto piace in america e la vogliono tutti,se la vogliono loro la voglio anch'io!" ecco...con l'Alfa se si riesce in questo sono già a metà dell'opera.
Attenzione che questo passaggio si e' interrotto con la 155,i numeri non tornano e nemmeno le mie esperienze c'e' stata una forte perdita dalla 75 alla 155(molti hanno tenuto la 75 fino a sostituirla con la 156) altri alfisti sono stati definitivamente persi.

Discorso già fatto tante volte quello dei numeri: dimentichi un dettaglio: il mercato, da allora, è profondamente cambiato. Sia come varietà dell'offerta, sia come gusti.
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Come funziona? La 75 vende piu' della 155 mentre da quello che dici dovrebbe esere il contrario,per le altre lo lascio a te decidere il motivo,per Alfa Romeo credo di saperlo.
 
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