<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne: &#34;Fabbrica Italia, abbiamo scherzato&#34; | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne: &#34;Fabbrica Italia, abbiamo scherzato&#34;

BelliCapelli3 ha scritto:
Punto83 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
75TURBO/TP ha scritto:
angelo0 ha scritto:
75TURBO/TP ha scritto:
angelo0 ha scritto:
..Ma vedi la Volvo non é che ha altra scelta per quanti sono in Svezia! quindi nientre di straordinario..... la Skoda é trascinata dalla VW che con cio ruba clienti con successo alle italiane, francese, jap e ultimamente coreane ,buonissima strategia.
Se é vero che il maglionato ha capito la lezione,direi che il lungo aspettare
dovrebbe portare bene quindi lasciamoci fare questa sorpresa.
Vedi che l'unico modo per rilanciare l'Alfa e' toglierla alla Fiat?Che poi secondo me Skoda e' l'ultimo dei problemi per le italiane,di quel poco che resta.
Si aspettiamo tanto andiamo verso i trenta anni uno in piu' non ci fa nulla.ma ti confesso che per me non ci sara' nessuna sorpresa.
io direi che le cose stanno cosi, tutto dipente da cosa si intende per rilancio...
Io ho sempre detto che se si vogliono piu numeri di vendita allora che venga la venditá, ma se si vuole quella certa specificita tipica alfa romeo beh! cio puo farlo anche Fiat,basterebbe farglielo capire che le 100000 unitá di oggi le venderebbe lo stesso anche domani.
Sono daccordo ma fiat poteva farlo anni fa e non oggi,quel poco che ha oggi quando riuscira' a metterlo su un'Alfa(?) sara ' gia' superato, troppo grande il ritardo con le competitrici,che intanto vanno avanti.
..il problema é che il maglionne aveva altro a cui pensare.. altro che alfa romeo! È gia troppo la salvezza di Fiat e credimi, di cio ne dovremmo prendere atto. Capisco che si trova in Fiat dal 2004 credo,
ma ha fatto rialzare un morto che oggi sembra camminare con le proprie gambe.Quindi aspettare il 2013 con piu fiducia sarebbe il miglior dei modi......poi si avrebbe diritto a darli in testa se niente cambia.

Ma scherzi Angelo?meglio scrivere post polemici ed inutili basati sul nulla,che aspettare dei fatti concreti... :rolleyes:

È curioso che le accuse di nullità arrivino sempre da uno che, di suo, pare non abbia mai nulla di concreto da dire. Ricordo che non è obbligatorio postare, tanto per allungare di qualche riga il thread.
BC,é il tuo post ,farlo chiudere pe runa replica di reazione mi sembra sbgliatissimo.
 
Maxetto ha scritto:
Attenzione!!!
Io non amo Fiat, nel senso che se non produce l'auto che mi serve mi rivolgo altrove, quando invece c'è quello che fa per me lo prendo senza preconcetti.
Ora la mia stessa libertà deve averla anche Fiat, per cui la fabbrica italiana, per convenienze sue, vuole produrre un modello all'estero: benissimo io lo prendo per quello che è senza costruirci sopra una questine morale.
Ed è inutile rivangare le teorie degli aiuti statali di cui, in passato, Fiat ha goduto. Infatti bisogna essere in due per fare certe cose se Fiat prendeva qualcuno dava e i vantaggi erano per entrambe le parti.
Adesso ormai Fiat è una multinazionale e deve reggersi da sola, deve essere competitiva, come fare ciò lo devono sapere i vertici non noi.

Guarda, sei stato equilibrato ed hai fatto del problema la miglior sintesi possibile, anche dal mio punto di vista. L'unico appunto che posso fare è che se Marchionne, per riscuotere aiuti, ha avuto bisogno di combinare la porcata con l'aiuto della nostra politica, a me personalmente la cosa non consola. 2 porcate rimangono 2 porcate, non si autoannullano, come due lestofanti non fanno una persona onesta.

Rimane vero che, in un paese serio, gli aiuti non vengono regalati ma prestati, ed a scadenza se ne chiede conto. Lo stesso comportamento che Marchionne rispetta anche nel suo migliore amico americano.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Attenzione!!!
Io non amo Fiat, nel senso che se non produce l'auto che mi serve mi rivolgo altrove, quando invece c'è quello che fa per me lo prendo senza preconcetti.
Ora la mia stessa libertà deve averla anche Fiat, per cui la fabbrica italiana, per convenienze sue, vuole produrre un modello all'estero: benissimo io lo prendo per quello che è senza costruirci sopra una questine morale.
Ed è inutile rivangare le teorie degli aiuti statali di cui, in passato, Fiat ha goduto. Infatti bisogna essere in due per fare certe cose se Fiat prendeva qualcuno dava e i vantaggi erano per entrambe le parti.
Adesso ormai Fiat è una multinazionale e deve reggersi da sola, deve essere competitiva, come fare ciò lo devono sapere i vertici non noi.

Guarda, sei stato equilibrato ed hai fatto del problema la miglior sintesi possibile, anche dal mio punto di vista. L'unico appunto che posso fare è che se Marchionne, per riscuotere aiuti, ha avuto bisogno di combinare la porcata con l'aiuto della nostra politica, a me personalmente la cosa non consola. 2 porcate rimangono 2 porcate, non si autoannullano, come due lestofanti non fanno una persona onesta.

Rimane vero che, in un paese serio, gli aiuti non vengono regalati ma prestati, ed a scadenza se ne chiede conto. Lo stesso comportamento che Marchionne rispetta anche nel suo migliore amico americano.
E' quello che ho detto hanno sbagliato in due Fiat a prendere in cambio di qualcosa e lo stato a dare in cambio di qualcosa.
Ora almeno questo capitolo sembra essere chiuso.
 
- LA CONSOB È PARTICOLARMENTE
INCAZZATA CON MARPIONNE
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori
naviganti che i commissari e il presidente della
Consob, Giuseppe Vegas, sono particolarmente
incazzati con Sergio Marpionne.
La risposta del manager dal pullover sgualcito
alla richiesta formulata dalla Consob di fornire
dettagli sullo stato di avanzamento del
fantomatico progetto "Fabbrica Italia" è stata
considerata uno schiaffo inaccettabile.
Di fronte alle dichiarazioni sorprendenti che
Fabbrica Italia "non è mai stata un piano
finanziario, ma l'espressione di un indirizzo
strategico", i commissari della Consob e il
pacioso Vegas si pongono la stessa domanda
degli operai del Lingotto: "se non è mai stato un
piano finanziario e nemmeno un piano
industriale, che cazzo è questa Fabbrica Italia?".
Per gli operai la risposta è semplice: una presa
per il culo, mentre per la Consob è un tema da
esplorare nei risvolti che hanno provocato
movimenti di Borsa degni di attenzione".

Penisola dei famosi - dagospia
 
BelliCapelli3 ha scritto:
- LA CONSOB È PARTICOLARMENTE
INCAZZATA CON MARPIONNE
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori
naviganti che i commissari e il presidente della
Consob, Giuseppe Vegas, sono particolarmente
incazzati con Sergio Marpionne.
La risposta del manager dal pullover sgualcito
alla richiesta formulata dalla Consob di fornire
dettagli sullo stato di avanzamento del
fantomatico progetto "Fabbrica Italia" è stata
considerata uno schiaffo inaccettabile.
Di fronte alle dichiarazioni sorprendenti che
Fabbrica Italia "non è mai stata un piano
finanziario, ma l'espressione di un indirizzo
strategico", i commissari della Consob e il
pacioso Vegas si pongono la stessa domanda
degli operai del Lingotto: "se non è mai stato un
piano finanziario e nemmeno un piano
industriale, che cazzo è questa Fabbrica Italia?".
Per gli operai la risposta è semplice: una presa
per il culo, mentre per la Consob è un tema da
esplorare nei risvolti che hanno provocato
movimenti di Borsa degni di attenzione".

Penisola dei famosi - dagospia

Caspita, al buon Roberto D'Agostino Marchionne deve stare proprio sulle scatole visto che considera Vegas (che D'Agostino dovrebbe ben ricordare chi ha messo lì e cosa ha fatto da presidente "in pectore" di un'autorità indipendente prima di lasciare il Paramento...) simpaticamente "pacioso"...
Insomma, M. gli sta più sulle scatole di B. (almeno per il momento).
Ma già questo la dice lunga sull'attendibilità dei giudizi.
 
sebaco ha scritto:
Caspita, al buon Roberto D'Agostino Marchionne deve stare proprio sulle scatole visto che considera Vegas (che D'Agostino dovrebbe ben ricordare chi ha messo lì e cosa ha fatto da presidente "in pectore" di un'autorità indipendente prima di lasciare il Paramento...) simpaticamente "pacioso"...
Insomma, M. gli sta più sulle scatole di B. (almeno per il momento).
Ma già questo la dice lunga sull'attendibilità dei giudizi.

Il ragionamento non fa una piega solo se si considera "pacioso" un complimento per il capo di un'istituzione che dovrebbe invece impersonare la figura del Cerbero. Queste sono le domande che, in altri frangenti, si fa il sito sulla persona di Vegas: http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ma-il-tremontino-vegas-presidente-della-consob-che-vota-la-fiducia-al-cavalier-pompetta-22786.htm , il ceh credo spieghi l'aggettivo usato.

Del resto, giudizi o coloriture a parte, il sito riporta un fatto, che si legge anche altrove, sebbene con meno parolacce ed espresso in maniera più noiosa. ;-)

Il fatto è che Fabbrica Italia prima era così esistente che ci si è curati di darle un nome compiuto, adesso se qualcuno la cita rischia la querela per tendenziosità aggravata. Però i soldi ci sono. Garantito al limone. :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
- LA CONSOB È PARTICOLARMENTE
INCAZZATA CON MARPIONNE
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori
naviganti che i commissari e il presidente della
Consob, Giuseppe Vegas, sono particolarmente
incazzati con Sergio Marpionne.
La risposta del manager dal pullover sgualcito
alla richiesta formulata dalla Consob di fornire
dettagli sullo stato di avanzamento del
fantomatico progetto "Fabbrica Italia" è stata
considerata uno schiaffo inaccettabile.
Di fronte alle dichiarazioni sorprendenti che
Fabbrica Italia "non è mai stata un piano
finanziario, ma l'espressione di un indirizzo
strategico", i commissari della Consob e il
pacioso Vegas si pongono la stessa domanda
degli operai del Lingotto: "se non è mai stato un
piano finanziario e nemmeno un piano
industriale, che cazzo è questa Fabbrica Italia?".
Per gli operai la risposta è semplice: una presa
per il culo, mentre per la Consob è un tema da
esplorare nei risvolti che hanno provocato
movimenti di Borsa degni di attenzione".

Penisola dei famosi - dagospia

Va bé, dai; è una lettera di intenti anche quella.

Ultimamente pare che usi così.
 
Il sito di Car & Driver, parlando del nuovo CUV Jeep e Alfa Romeo, ricorda che la decisione di produrli a Mirafiori, non è definitiva, per via delle possibili oscillazioni nel rapporto euro/dollaro, che potrebbero far riconsiderare l'ipotesi dell'assemblaggio in USA.

Se queste sono le variabili su cui adesso il grupponne decide cosa e dove produrre, è facile ricavare quanto siano seri gli scherzi di marchionne ...
 
SZ. ha scritto:
Il sito di Car & Driver, parlando del nuovo CUV Jeep e Alfa Romeo, ricorda che la decisione di produrli a Mirafiori, non è definitiva, per via delle possibili oscillazioni nel rapporto euro/dollaro, che potrebbero far riconsiderare l'ipotesi dell'assemblaggio in USA.

Se queste sono le variabili su cui adesso il grupponne decide cosa e dove produrre, è facile ricavare quanto siano seri gli scherzi di marchionne ...
Quei due modelli sono stati "assegnati" alle fabbriche USA, come compensazione per non aver alzato gli stipendi dei neoassunti nell'ultimo contratto con lo UAW. Per Mirafiori dovranno trovare altro...
 
modus72 ha scritto:
SZ. ha scritto:
Il sito di Car & Driver, parlando del nuovo CUV Jeep e Alfa Romeo, ricorda che la decisione di produrli a Mirafiori, non è definitiva, per via delle possibili oscillazioni nel rapporto euro/dollaro, che potrebbero far riconsiderare l'ipotesi dell'assemblaggio in USA.

Se queste sono le variabili su cui adesso il grupponne decide cosa e dove produrre, è facile ricavare quanto siano seri gli scherzi di marchionne ...
Quei due modelli sono stati "assegnati" alle fabbriche USA, come compensazione per non aver alzato gli stipendi dei neoassunti nell'ultimo contratto con lo UAW. Per Mirafiori dovranno trovare altro...
L'importante è che si facciano.
 
Maxetto ha scritto:
modus72 ha scritto:
SZ. ha scritto:
Il sito di Car & Driver, parlando del nuovo CUV Jeep e Alfa Romeo, ricorda che la decisione di produrli a Mirafiori, non è definitiva, per via delle possibili oscillazioni nel rapporto euro/dollaro, che potrebbero far riconsiderare l'ipotesi dell'assemblaggio in USA.

Se queste sono le variabili su cui adesso il grupponne decide cosa e dove produrre, è facile ricavare quanto siano seri gli scherzi di marchionne ...
Quei due modelli sono stati "assegnati" alle fabbriche USA, come compensazione per non aver alzato gli stipendi dei neoassunti nell'ultimo contratto con lo UAW. Per Mirafiori dovranno trovare altro...
L'importante è che si facciano.
Ah il Jeep è praticamente sicuro, quindi anche l'Alfa con tutta probabilità gli andrà dietro.
 
Maxetto ha scritto:
modus72 ha scritto:
SZ. ha scritto:
Il sito di Car & Driver, parlando del nuovo CUV Jeep e Alfa Romeo, ricorda che la decisione di produrli a Mirafiori, non è definitiva, per via delle possibili oscillazioni nel rapporto euro/dollaro, che potrebbero far riconsiderare l'ipotesi dell'assemblaggio in USA.

Se queste sono le variabili su cui adesso il grupponne decide cosa e dove produrre, è facile ricavare quanto siano seri gli scherzi di marchionne ...
Quei due modelli sono stati "assegnati" alle fabbriche USA, come compensazione per non aver alzato gli stipendi dei neoassunti nell'ultimo contratto con lo UAW. Per Mirafiori dovranno trovare altro...
L'importante è che si facciano.

Questo è vero.

Ma l'argomento di discussione proposto dal titolo, riguardava l'affossamento del progetto "fabbrica Italia", come a dire che il grupponne prende con una certa "flessibilità" scelte che hanno riflesso anche sull'occupazione di qualche migliaio di persone in Italia.

Comunque, va bene così ...: come dice maglionne, fiad deve essere libera di fare le proprie scelte nei soli limiti della legge, come i clienti sono liberi di scegliere quale marchio e quale modello comprare. E poi ... facendo una cinica contabilità dell'occupazione, qualche migliaio di posti di lavoro in più o in menonon è un problema da fine del mondo in un paese di qualche decina di milioni di abitanti.

La fiad può fare a meno degli italiani, e gli italiani possono fare a meno della fiad. ;)
 
SZ. ha scritto:
Maxetto ha scritto:
modus72 ha scritto:
SZ. ha scritto:
Il sito di Car & Driver, parlando del nuovo CUV Jeep e Alfa Romeo, ricorda che la decisione di produrli a Mirafiori, non è definitiva, per via delle possibili oscillazioni nel rapporto euro/dollaro, che potrebbero far riconsiderare l'ipotesi dell'assemblaggio in USA.

Se queste sono le variabili su cui adesso il grupponne decide cosa e dove produrre, è facile ricavare quanto siano seri gli scherzi di marchionne ...
Quei due modelli sono stati "assegnati" alle fabbriche USA, come compensazione per non aver alzato gli stipendi dei neoassunti nell'ultimo contratto con lo UAW. Per Mirafiori dovranno trovare altro...
L'importante è che si facciano.

Questo è vero.

Ma l'argomento di discussione proposto dal titolo, riguardava l'affossamento del progetto "fabbrica Italia", come a dire che il grupponne prende con una certa "flessibilità" scelte che hanno riflesso anche sull'occupazione di qualche migliaio di persone in Italia.

Comunque, va bene così ...: come dice maglionne, fiad deve essere libera di fare le proprie scelte nei soli limiti della legge, come i clienti sono liberi di scegliere quale marchio e quale modello comprare. E poi ... facendo una cinica contabilità dell'occupazione, qualche migliaio di posti di lavoro in più o in menonon è un problema da fine del mondo in un paese di qualche decina di milioni di abitanti.

La fiad può fare a meno degli italiani, e gli italiani possono fare a meno della fiad. ;)
Ma non si scrive FIAT? :rolleyes:
L'importante è che si produca in Italia, poi il modello o il segmento è secondario, molto secondario.
 
SZ. ha scritto:
Maxetto ha scritto:
modus72 ha scritto:
SZ. ha scritto:
Il sito di Car & Driver, parlando del nuovo CUV Jeep e Alfa Romeo, ricorda che la decisione di produrli a Mirafiori, non è definitiva, per via delle possibili oscillazioni nel rapporto euro/dollaro, che potrebbero far riconsiderare l'ipotesi dell'assemblaggio in USA.

Se queste sono le variabili su cui adesso il grupponne decide cosa e dove produrre, è facile ricavare quanto siano seri gli scherzi di marchionne ...
Quei due modelli sono stati "assegnati" alle fabbriche USA, come compensazione per non aver alzato gli stipendi dei neoassunti nell'ultimo contratto con lo UAW. Per Mirafiori dovranno trovare altro...
L'importante è che si facciano.

Questo è vero.

Ma l'argomento di discussione proposto dal titolo, riguardava l'affossamento del progetto "fabbrica Italia", come a dire che il grupponne prende con una certa "flessibilità" scelte che hanno riflesso anche sull'occupazione di qualche migliaio di persone in Italia.

Comunque, va bene così ...: come dice maglionne, fiad deve essere libera di fare le proprie scelte nei soli limiti della legge, come i clienti sono liberi di scegliere quale marchio e quale modello comprare. E poi ... facendo una cinica contabilità dell'occupazione, qualche migliaio di posti di lavoro in più o in menonon è un problema da fine del mondo in un paese di qualche decina di milioni di abitanti.

La fiad può fare a meno degli italiani, e gli italiani possono fare a meno della fiad. ;)
...la domanda , cosé la libertá di scelta? quando fa bene e quando fa male?
Mi sembra che in forum si parla molto di libertá........... a volte penso che molti ne parlano ma cosa bisogna fare per tenerla, sono in pochi a saperlo.
 
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