<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Manutenzione questa sconosciuta, 50.000 km senza cambiare olio! altro che LongLife3 ! | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Manutenzione questa sconosciuta, 50.000 km senza cambiare olio! altro che LongLife3 !

emavita ha scritto:
Ma cosa stai dicendo???????? Io parlo di manutenzione ORDINARIA, cambio olio, filtro aria, olio, carburante, abitacolo, liquido refrigerante, liquido freni, pastiglie, ecc.. tutti i materiali di consumo, e anche pulizia che anche quella incide....
Sono perfettamente d'accordo che l'auto va usata fino allo sfinimento e infatti per fare ciò va fatta una manutenzione ORDINARIA scrupolosa, altrimenti l'auto durerà non fino allo sfinimento del veicolo, ma fino allo sfinimento dei liquidi e materiali di consumo.

Non bisogna vivere per l'auto ma neanche lasciar marcire gli oggetti che hanno un valore, oggetti che con UN MINIMO di cura durerebbero il doppio, anche l'auto meglio costruita al mondo senza una manutenzione ordinaria si distrugge in pochi anni.
Il concessionario non serve a niente, basta andare da una qualsiasi officina, e molti lavori si possono fare anche da soli spendendo la metà.
i tagliandi di fatto sono solo una scusa per svuotarci il portafoglio....
 
Le macchine sono progettate apposta per essere tagliandate e quindi succhiare un tot di soldi ogni tot di tempo. Se volessero potrebbero fare auto che fanno 100.000 km controllando solo il livello dell'olio di tanto in tanto. Filtro olio centrifugo, candele long life eccetera. La tecnologia c'è già tutta.
 
manuel46 ha scritto:
...dovrei fare il tagliando ogni anno o 30.000...
Per quanto riguarda l'olio, la raccomandazione di non lasciarlo nella coppa per più di un anno risale, se non sbaglio, ai tempi in cui si usavano oli minerali, i quali, dopo appunto un anno di contatto con l'aria, potevano dare origine a problemi legati all'ossidazione.

A quanto mi risulta è già da un bel po' che tale problema è stato risolto mediante l'introduzione di oli totalmente sintetici. Ho quindi la sensazione che, per quanto concerne il cambio dell'olio, il discorso del "ogni Xkm oppure ogni anno" sia ormai solo un retaggio del passato che, forse per amore della tradizione, le case continuano a tramandare.
Inoltre gli intervalli di cambio olio "prescritti" vengono calcolati ipotizzando un impiego abbastanza gravoso del motore, mentre nella realtà dell'uso quotidiano le cose stanno abbastanza diversamente, specie se si pensa a come ci siamo ridotti a circolare.
La mia auto attuale ad ogni accensione indica quanti km mancano al prossimo cambio olio. La documentazione tecnica della casa (posseggo anche il cd predisposto per le officine concessionarie) dice che l'intervallo predefinito tra un cambio e l'altro è di 24mila km, valore che il display mostra subito dopo il tagliando, quando il contatore viene azzerato. In seguito il computer di bordo abbassa il valore in base ai km percorsi e al tipo di impiego cui l'auto viene sottoposta. L'ultima volta ho cambiato l'olio un po' in anticipo (dopo 22mila km) perché erano ormai trascorsi due anni dal cambio precedente. Stando al display, comunque, avrei potuto percorrerne altri 6500, arrivando quindi a quasi 30mila e mi sa proprio che se l'avessi fatto non avrei danneggiato alcun che.

Trovo significativo il fatto che, in questi tempi in cui i nobili intenti sembrano essere la principale preoccupazione dei pubblicitari e dei governi (la tutela dell'ambiente, la riduzione degli sprechi, la salvaguardia della sicurezza, la riduzione delle emissioni...), nessuno si sia preso la briga di calcolare e sbandierare l'enorme effetto che avrebbe, sulla quantità di olio motore usato da smaltire, adeguare gli intervalli di cambio olio alle effettive caratteristiche degli oli odierni ed all'effettivo uso che di essi viene fatto. In altre parole, quanto olio motore in meno sarebbe sprecato se si cominciasse a cambiare l'olio quando esso è effettivamente, tecnicamente, "da cambiare"? Quanto inquinamento in meno si otterrebbe?

Curiosamente, invece, l'automobilista che riduce gli intervalli tra un cambio olio e l'altro non viene sdegnosamente accusato di essere un vergognoso inquinatore, ma viene invece considerato particolarmente meritevole e saggio.
 
skamorza ha scritto:
...forse dovrei cominciare ad usare l'auto con meno rispetto.
Io non credo sia una questione di maggiore o minore "rispetto".
Credo piuttosto si tratti si svincolarsi un po' dalla mentalità che, specie in chi è arrivato più o meno di recente intorno agli anta, ci si porta dietro fin da ragazzi, quando il mondo (non solo quello dei motori) era oggettivamente assai diverso.
A quattordici anni feci una tale testa a mio padre che mi "comprò", facendosela portare da un amico, una Bianchina (Fiat 500 SW) senza targhe e non più funzionante; trascorsi un'intera estate in cortile a smontare, rimontare, analizzare, pulire ecc. e feci anche, da solo, dei tentativi di messa in moto a spinta, fortunatamente non riusciti a causa della mia totale ignoranza in materia di impianto elettrico (svariati fili erano stati saggiamente strappati).
Da adolescente passavo mezze giornate a lavorare sul mio "motorino da cross"; ricordo che preparavo personalmente la miscela con benzina super e olio "speciale" perché la miscela dei distributori non era... all'altezza. Più tardi facevo personalmente la manutenzione della, unica, macchina di famiglia; cambiavo l'olio in anticipo, smontavo pulivo e "giravo" periodicamente il filtro dell'aria e così via. Tutto ciò era in primo luogo un grande divertimento.

Penso che "crescere" voglia dire anche capire ed ammettere serenamente i propri... errori di gioventù, imparando a valutare le cose con maggiore obiettività. Oggi non solo non avrei tempo di fare tutte quelle cose (anche se qualcosa faccio ancora, risparmiando un bel po'), ma dovrei pagare spropositatamente per farle fare a terzi, i quali non le farebbero certo con la stessa cura con cui io le facevo. Non più divertimento, quindi, ma solo stress.
Inoltre nel frattempo la tecnologia ha fatto, come dire, qualche passetto avanti e tante delle mie giovanili manie manutentive sarebbero oggi oggettivamente prive di scopo, a parte ovviamente quello dell'eventuale gratificazione mentale, per la quale peraltro non sono disposto a buttare cifre insensate.

Non credo di avere, oggi, meno "rispetto" nei confronti dell'automobile. Sbaglierò, ma mi piace pensare che forse ho soltanto più rispetto nei confronti del mio tempo, dell'economia familiare e della mia dignità di persona che non ama sentirsi presa per i fondelli.
 
marimasse ha scritto:
skamorza ha scritto:
...forse dovrei cominciare ad usare l'auto con meno rispetto.
Io non credo sia una questione di maggiore o minore "rispetto".
Credo piuttosto si tratti si svincolarsi un po' dalla mentalità che, specie in chi è arrivato più o meno di recente intorno agli anta, ci si porta dietro fin da ragazzi, quando il mondo (non solo quello dei motori) era oggettivamente assai diverso.
A quattordici anni feci una tale testa a mio padre che mi "comprò", facendosela portare da un amico, una Bianchina (Fiat 500 SW) senza targhe e non più funzionante; trascorsi un'intera estate in cortile a smontare, rimontare, analizzare, pulire ecc. e feci anche, da solo, dei tentativi di messa in moto a spinta, fortunatamente non riusciti a causa della mia totale ignoranza in materia di impianto elettrico (svariati fili erano stati saggiamente strappati).
Da adolescente passavo mezze giornate a lavorare sul mio "motorino da cross"; ricordo che preparavo personalmente la miscela con benzina super e olio "speciale" perché la miscela dei distributori non era... all'altezza. Più tardi facevo personalmente la manutenzione della, unica, macchina di famiglia; cambiavo l'olio in anticipo, smontavo pulivo e "giravo" periodicamente il filtro dell'aria e così via. Tutto ciò era in primo luogo un grande divertimento.

Penso che "crescere" voglia dire anche capire ed ammettere serenamente i propri... errori di gioventù, imparando a valutare le cose con maggiore obiettività. Oggi non solo non avrei tempo di fare tutte quelle cose (anche se qualcosa faccio ancora, risparmiando un bel po'), ma dovrei pagare spropositatamente per farle fare a terzi, i quali non le farebbero certo con la stessa cura con cui io le facevo. Non più divertimento, quindi, ma solo stress.
Inoltre nel frattempo la tecnologia ha fatto, come dire, qualche passetto avanti e tante delle mie giovanili manie manutentive sarebbero oggi oggettivamente prive di scopo, a parte ovviamente quello dell'eventuale gratificazione mentale, per la quale peraltro non sono disposto a buttare cifre insensate.

Non credo di avere, oggi, meno "rispetto" nei confronti dell'automobile. Sbaglierò, ma mi piace pensare che forse ho soltanto più rispetto nei confronti del mio tempo, dell'economia familiare e della mia dignità di persona che non ama sentirsi presa per i fondelli.
condivido in toto, anche perchè, a parte la "bianchina" prima della maggiore età, mi rivedo in quelle situazioni.
il mio era in verità più uno sfogo: quante volte sentiamo, e lo abbiamo letto in questo stesso post, che se vogliamo evitare noie all'auto dobbiamo fare manutenzioni puntuali e che se dovessimo avere seri guai imprevisti dovuti probabilmente ad un difetto di produzione (la rottura di testa, pistone e la turbina quasi al collasso prima di 90mila km per me lo sono) le case ci vengono incontro se abbiamo affidato alle loro amorevoli (e costosissime) cure la nostra vettura? eppure la nostra Touran ci ha fatto quasta spiacevole sorpresa, e volkswagen group italia ci ha detto candidamente che quei particolari non sono soggetti a correntezza commerciale a quel chilometraggio. inutile dire che se fosse successo qualche mese prima la mia personale Tiguan non sarebbe mai stata acquistata.
 
marimasse ha scritto:
manuel46 ha scritto:
...dovrei fare il tagliando ogni anno o 30.000...
Per quanto riguarda l'olio, la raccomandazione di non lasciarlo nella coppa per più di un anno risale, se non sbaglio, ai tempi in cui si usavano oli minerali, i quali, dopo appunto un anno di contatto con l'aria, potevano dare origine a problemi legati all'ossidazione.

A quanto mi risulta è già da un bel po' che tale problema è stato risolto mediante l'introduzione di oli totalmente sintetici. Ho quindi la sensazione che, per quanto concerne il cambio dell'olio, il discorso del "ogni Xkm oppure ogni anno" sia ormai solo un retaggio del passato che, forse per amore della tradizione, le case continuano a tramandare.
Inoltre gli intervalli di cambio olio "prescritti" vengono calcolati ipotizzando un impiego abbastanza gravoso del motore, mentre nella realtà dell'uso quotidiano le cose stanno abbastanza diversamente, specie se si pensa a come ci siamo ridotti a circolare.
La mia auto attuale ad ogni accensione indica quanti km mancano al prossimo cambio olio. La documentazione tecnica della casa (posseggo anche il cd predisposto per le officine concessionarie) dice che l'intervallo predefinito tra un cambio e l'altro è di 24mila km, valore che il display mostra subito dopo il tagliando, quando il contatore viene azzerato. In seguito il computer di bordo abbassa il valore in base ai km percorsi e al tipo di impiego cui l'auto viene sottoposta. L'ultima volta ho cambiato l'olio un po' in anticipo (dopo 22mila km) perché erano ormai trascorsi due anni dal cambio precedente. Stando al display, comunque, avrei potuto percorrerne altri 6500, arrivando quindi a quasi 30mila e mi sa proprio che se l'avessi fatto non avrei danneggiato alcun che.

Trovo significativo il fatto che, in questi tempi in cui i nobili intenti sembrano essere la principale preoccupazione dei pubblicitari e dei governi (la tutela dell'ambiente, la riduzione degli sprechi, la salvaguardia della sicurezza, la riduzione delle emissioni...), nessuno si sia preso la briga di calcolare e sbandierare l'enorme effetto che avrebbe, sulla quantità di olio motore usato da smaltire, adeguare gli intervalli di cambio olio alle effettive caratteristiche degli oli odierni ed all'effettivo uso che di essi viene fatto. In altre parole, quanto olio motore in meno sarebbe sprecato se si cominciasse a cambiare l'olio quando esso è effettivamente, tecnicamente, "da cambiare"? Quanto inquinamento in meno si otterrebbe?

Curiosamente, invece, l'automobilista che riduce gli intervalli tra un cambio olio e l'altro non viene sdegnosamente accusato di essere un vergognoso inquinatore, ma viene invece considerato particolarmente meritevole e saggio.

Gli olii minerali erano soggetti a un decadimento maggiore nel tempo, ma anche gli olii sintetici, una volta immessi nel motore, iniziano un processo di invecchiamento a causa dell'ossidazione e delle modificazioni che si innescano per l' "inquinamento" dell'olio a contatto con le parti da lubrificare e i residui contenuti nel motore. Quindi anch'essi non sono eterni e vanno sostituiti. L'olio si degrada per l'ambiente con cui è a contatto.

L'olio non si smalisce ma si ricicla: è obbligatorio, e una buona parte viene viene riutilizzata per fabbricare le basi per produrre nuovo olio lubrificante.

Va da sé che se l'olio durasse ancora di più il sistema sarebbe ancora più virtuoso, ma il sistema attuale, se si rispettano le regole, cioè il conferimento al consorzio obbligatorio degli olii usati, che ricordo è importantissimo per chi usa il fai da te per non inquinare l'ambiente.

dal sito www.coou.it:

"L?attività operativa del COOU si articola in quattro diverse fasi:

1.la raccolta
2.lo stoccaggio
3.l?analisi e la classificazione
4.l?eliminazione (rigenerazione, combustione, trattamento, termodistruzione)

1. Raccolta
L?attività di raccolta riguarda il prelievo presso i produttori/detentori dell?olio e il primo stoccaggio nei depositi dei concessionari.

2. Stoccaggio
L?olio lubrificante usato, dopo il primo stoccaggio,viene conferito ai 5 depositi del Consorzio stesso (Reol a Milano, Viscolube a Lodi, Monticelli a Pavia, Viscolube a Frosinone e Ramoil Service a Napoli).

3. Analisi e classificazione
Una volta conferito al Consorzio presso uno dei 5 depositi di stoccaggio, l?olio lubrificante usato viene analizzato per determinare le caratteristiche qualitative e quindi il corretto canale di eliminazione.

4. Processi di eliminazione
In base alle caratteristiche qualitative dell?olio usato, il prodotto raccolto può essere sottoposto a:

?rigenerazione
?combustione
?trattamento
?termodistruzione

La rigenerazione è il processo che meglio valorizza il prodotto raccolto, perché consente di trasformare l?olio usato in una base lubrificante rigenerata con caratteristiche qualitative simili a quelle delle basi lubrificanti prodotte direttamente dalla lavorazione del greggio.
La rigenerazione ha un alto rendimento: da 100 kg di olio usato si possono ottenere circa 60 kg di olio base rigenerato e 20/25 Kg di gasolio/olio combustibile, consentendo così un risparmio sulla bolletta energetica italiana.

Quando l?olio raccolto è riutilizzabile, ma non rigenerabile, è sottoposto al processo di combustione, prevalentemente eseguito nei cementifici, impianti in grado di sfruttarne il potere calorifico (circa 9.500 kCal/kg), nel rispetto dei limiti di legge sulle immissioni in atmosfera.

Gli oli usati che non possono essere né rigenerati né inviati alla combustione, perché presentano parametri fuori specifica, in alcuni casi vengono inviati ad impianti di trattamento, che attraverso dei processi fisici e/o chimici sono in grado di far rientrare le caratteristiche della frazione oleosa entro i limiti, per cui si può poi procedere al suo recupero inviandolo alla rigenerazione o alla combustione.

Nel caso in cui le caratteristiche dell?olio non consentano né la rigenerazione né la combustione né il trattamento, il prodotto viene inviato agli impianti di termodistruzione, dotati di sistemi di abbattimento delle emissioni ancora più severi. La quantità di olio inviato alla termodistruzione ammonta a meno dello 0,5% del totale raccolto."
 
Quoto alla grande retroviseur, è quello che intendevo io alla fine, siccome credo che un lubrificante non abbia vita infinita ed ha una importanza vitale per la salute del motore, trovo inutile allungarne oltremodo la sostituzione per risparmiare (o spostare più avanti) l'esborso di 50? quando sono ben altre cose su cui si possono "risparmiare" soldi e ci tengo a sottolineare soprattto quando un bene lo si vuole far durare a lungo, questo è il vero risparmio!
 
Ma in un'auto non c'è solo l'olio da cambiare. Col passare dei km si usurano i freni, gli ammortizzatori, i cuscinetti, la cinghia di distribuzione, le gomme eccetera. L'olio sintetico lo ritengo importante perchè mantiene le sue caratteristiche a lungo e riducendo gli attriti sia nell'avviamento a freddo che nell'uso normale riduce i consumi e prolunga la vita della batteria. Per il resto quando un'auto arriva intorno ai 100mila km bisogna decidere se affrontare varie spese per mantenerla efficiente oppure sostituirla. Personalmente riesco ad arrivare a quel chilometraggio con i freni e le gomme originali visto che d'inverno uso le gomme invernali. Spendere in un colpo i soldi per 2 treni di gomme, tagliandone con distribuzione, ammortizzatori, freni eccetera mi conviene??? Credo di no.
Avessi una macchinona da 50k euro sì, ma con un'utilitaria no.
 
Che si possano fare auto con maggiori intervalli di manutenzinoe... può darsi, ma io parlo dello stato attuale delle auto che abbiamo adesso che sappiamo com'è.

Non credo proprio che l'olio possa durare molto di più di quanto lo cambiamo oggi, molti meccanici dicono che andrebbe cambiato invece più spesso sopratutto per la turbina. Non è nel loro interesse dire ciò perchè guadagnano molto di più a fare grosse riparazioni piuttosto che fare un cambio olio in più.

Per non rischiare di spendere un domani 3000 Euro per rifare il motore, io personalmente preferisco fare qualche cambio olio in più che col fai da te costa poco.
Ovviamente l'olio vecchio lo porto alla discarica comunale come ho sempre fatto, non si inquina di più a cambiare più spesso l'olio per lo smaltimento dello stesso, perchè inquinerei molto di più a dover rottamare prima del dovuto un auto rovinata da un cambio olio in meno.

Per il cambio olio inoltre conta anche il tempo trascorso e non solo i km le case infatti dicono es. 20000km o 1 anno, ma questo non perchè l'olio "invecchia" a star dentro il motore, ma perchè chi fa pochi km all'anno molto spesso fa brevi percorsi cittadini, i quali strassano molto di più l'olio causa continui avviamenti a freddo e marcia col motore che non va mai in temperature perchè non fa neanche in tempo a scaldarsi.
 
mikuni ha scritto:
Le macchine sono progettate apposta per essere tagliandate e quindi succhiare un tot di soldi ogni tot di tempo. Se volessero potrebbero fare auto che fanno 100.000 km controllando solo il livello dell'olio di tanto in tanto. Filtro olio centrifugo, candele long life eccetera. La tecnologia c'è già tutta.

il filtro olio centrifugo non rigenera l olio.. la manutenzione è importante e non può prescindere dall affidabilità del mezzo.
quanto ai 100k km, tutto si può fare, ma quanto costerebbe? e quanto peserebbe?
 
Faccio notare che io non ho detto che l'olio sintetico abbia durata infinita e che possa essere cambiato ogni chissà quanti km. Ho solo detto che sono convinto che, per la stragrande maggioranza delle auto, esso possa durare sensibilmente di più di quanto specificato dalle case senza che si verifichino apprezzabili effetti negativi sulla salute e sulla durata del motore (che dipendono, molto più che dai cambi di olio, dal modo in cui il motore viene usato).
Siccome le auto sono milioni e milioni, anche un piccolo aumento degli intervalli tra un cambio di olio e l'altro provocherebbe inevitabilmente un effetto enorme sulla quantità di olio "esausto" da smaltire e non credo proprio che questo sarebbe da considerare come un danno a livello ambientale. Non è questione di 50?, è questione di 4-5kg di olio moltiplicati per svariati milioni. D'altra parte, se ci sembra sensato comprare le lampadine a fluorescenza o il frigorifero A+ per "risparmiare" qualche euro all'anno (in futuro, dopo che avremo recuperato il maggior prezzo d'acquisto), allora i 50? sono un capitale.

Faccio anche notare che ho esplicitamente parlato di "cambio olio" e non di manutenzione in generale. So benissimo che oltre al cambio dell'olio c'è molto altro.
Però rimango dell'idea che anche questo "altro" possa essere gestito con la stessa mentalità. Se il filtro dell'aria, elemento fondamentale specie per i motori diesel, "deve" essere cambiato dopo Xmila km ma io a 2X/3 lo smonto e lo pulisco accuratamente e poi lo sostituisco a X+30%mila km. non credo proprio di danneggiare il motore o di comprometterne la longevità. Stesso discorso vale per il filtro antipolline, che personalmente da molti anni ogni primavera smonto, accuratamente e delicatamente lavo, asciugo e poi rimonto.

Il rispetto maniacale degli intervalli di manutenzione prescritti potrebbe al limite convincermi, anche se non in pieno, nel caso in cui la maggior parte della gente si tenesse le auto fino a 150-200mila km, mentre mi pare che accada l'esatto contrario.

Insomma, buona manutenzione secondo me non significa necessariamente e soltanto "comprare", "cambiare", "sostituire", "buttare", anche se questo è il messaggio che valanghe di quotidiani messaggi ci riversano da decenni nel cervello. Non a caso, ci insegnano che anche per rispettare l'ambiente, in fin dei conti, basta buttare le cose e comprarne di nuove.
 
emavita ha scritto:
...chi fa pochi km all'anno molto spesso fa brevi percorsi cittadini, i quali stressano molto di più l'olio...
Per evitare sprechi, allora, basterebbe dotare tutte le automobili di qualche sensore che segnalasse la necessità del cambio dell'olio non in base ai km percorsi o al tempo trascorso (stime inevitabilmente assai approssimative) ma in base alle effettive caratteristiche dell'olio stesso, ovvero al grado di deterioramento che esso ha raggiunto.
Magari eliminando, per compensare i costi, qualcuno dei tanti accessori insulsi di cui le auto sono sempre più infarcite.

Se non è già troppo tardi, una strategia estremamente conveniente ed efficace per ridurre l'inquinamento di ogni genere consisterebbe nell'eliminare o per lo meno ridurre non i consumi in generale ma gli sprechi fini a sé stessi, ovvero quei consumi che non sono affatto necessari e che possono essere quindi eliminati senza alcun tipo di rinuncia o sacrificio.
Ad esempio, spegnere la luce in una stanza vuota non mi crea alcun disagio, perché in quella stanza non sto, però elimino un spreco di energia, ottenendone in cambio, tra l'altro, un immediato ritorno economico sulla bolletta. Se non è un incentivo questo...

Cambiare l'olio prima che esso sia effettivamente giunto al di sotto della soglia di efficacia necessaria per garantire una corretta lubrificazione è un altro esempio del suddetto spreco. Come nel caso della lampadina, non si deve ragionare sul singolo caso, ma globalmente, moltiplicando il singolo (piccolo) effetto per le decine o centinaia di milioni di persone che potrebbero fare altrettanto.
Sempre se davvero ce ne frega qualcosa.
 
:rolleyes: Bè.....i sensori di qualità dell'olio già ci sono. La gente guidando come può (e aggiungo: nella convinzione che il diritto internazionale/divino gli consenta di guidare qualsiasi auto in qualsiasi modo..) costringe spesso il sensore a segnalare l'inquinamento troppo precocemente. Ritenendo la propria guida la migliore possibile, si viene portati a ignorare l'avviso e/o la validità del sensore stesso. La macchina da 100 mila km a tagliando si può già avere, basta pagarla. A questo punto moltissimi non saranno più d'accordo... :D
Ricordo il cofano sigillato della Audi A2, gli interventi concessi erano solo i rabbocchi di liquido al lavacristallo. :!:
 
Grattaballe ha scritto:
...i sensori di qualità dell'olio già ci sono...
Solo su certe auto, certamente non di fascia economica, mentre ormai anche le auto più piccole "obbligatoriamente" dispongono di lettore mp3 o presa usb o alloggiamento per ipod ( se non tutte le tre cose insieme).

Io intendevo dire che se davvero ci fosse tutto questo interesse per l'ambiente e per la riduzione di sprechi ed inquinamenti, allora tutte le auto avrebbero quel sensore (a parità di prezzo, a scapito di qualche aggeggio meno utile) e la pubblicità lo menzionerebbe e le riviste "specializzate" e gli "esperti" e le specifiche trasmissioni tv farebbero altrettanto, consigliando vivamente agli automobilisti di tenerlo d'occhio e di imparare a cambiare l'olio con regolarità ma non prima che esso sia effettivamente da cambiare, per il bene del motore e anche dell'ambiente.

Invece la pubblicità, guarda caso, continua a propinare messaggi onesti, corretti e tecnicamente ineccepibili come quello dei "soli 15 euro per un pieno" di gas...
 
Back
Alto