<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Manca un nuovo modello auto desiderabile | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Manca un nuovo modello auto desiderabile

ricoma ha scritto:
Jambana ha scritto:
Allora i giovani hanno davvero desideri modesti e standardizzati.

Raccontami di un'auto che oggi fa parlare di se, personale. Smart nel suo è stata la prima che fine anni 90 inizi 2000, interessava amanti e non dell'auto. Se ne parlerà per sempre, come s'è fatto col Maggiolino, con la vecchia 500, con la Delta HF, le Alfa anni 60, Vw Bully, Multipla 600 eccc.....
2 anni fa si era parlato di un rifacimento della Lancia Fulvia HF. Poi non se n'è fatto nulla.
Restiamo aggrappati ad auto come la Golf, la Panda o Punto, la Classe A, chi ha più grana va su Audi.
Ma sono modelli che segneranno la storia dell'auto o tra 10anni le avremo già dimenticate?

Un'auto personale oggi? La Civic, meglio se Type-R. Futuristica, funzionale, una concept car passata direttamente alla produzione. La CR-Z, con le stesse caratteristiche ma in più ibrida, unica. Non sono auto personali per caso? E non scopiazzano un passato che non esiste più, sono proiettate verso il futuro.
Ma in Italia non sono di moda, ciò che non è di moda o omologato non esiste, passiamo alla casella successiva.

(Ah, non prima di dire che, salendo di categoria o parlando di sportive, esistono automobili splendide e originalissime, completamente figlie dei nostri tempi. Come non definire un capolavoro di design un'Aston Martin V8 Vantage, un'Ariel Atom, una KTM X-Bow, ma anche auto straordinariamente coerenti, esteticamente e tecnicamente, come una Mazda RX-8 o una Honda S2000? E, tralasciando la tecnica banale, possiamo dire che la prima serie dell'Audi TT non sia stata un'auto iconica nel design? Vogliamo parlare dell'attuale design Infiniti?)

Il fatto è questo, il consumo ormai è talmente superficiale che solo attraverso l'omologazione di massa un oggetto diventa desiderabile e visibile, ormai il marketing/immagine è più forte della sostanza tecnica di un oggetto, quindi il discorso che facciamo è, probabilmente, inutile.

Comunque continuo; la Smart all'inizio venne accolta più che timidamente, non era capita, era troppo cara e rischiò di essere un insuccesso. Solo con un robusto abbassamento del listino e una forte campagna pubblicitaria ha iniziato ad avere un successo che poi si è consolidato.

E' chiaro che la prima 500, la Mini di Issigonis, il Maggiolino, la 2CV, etc etc rimangono dei pilastri della storia dell'automobile. Ma perché? perché avevano una concezione geniale, che non era subordinata all'immagine o al marketing o all'immagine, ma nella sua genialità produceva l'immagine e l'estetica della macchina.
Queste vetture erano il trionfo del progetto, della creatività, dell'ingegneria, dell'estetica, della funzionalità, in un mondo dove ancora c'era spazio per l'invenzione e l'intuizione progettuale, meccanica, architettonica, e pochissimo spazio per i diktat del marketing, che ancora era un aspetto molto creativo, spesso legato ad altre intuizioni (come dimenticare Max Hoffman, padre "concettuale" di tutte le più belle sportive degli anni '50-'60 grazie alla sua attività di importatore americano dei marchi europei di lusso) e non codificato nelle attuali, agghiaccianti, sterili formule tipo "premium" e "non premium"...

Queste grandi icone automobilistiche sono auto BELLE perché prima di tutto la loro forma rispetta la funzione: la carrozzeria della 500, per esempio, è fatta per risparmiare al massimo l'uso di lamiera; quella della Mini per massimizzare lo spazio per i passeggeri, infatti aveva un'abitabilità invidiabile, ancora oggi, rispetto ai soli tre metri di lunghezza, e in proporzione migliore di quella del modello attuale.

Ma ancora oggi esisterebbe la possibilità di creare vera innovazione, e vetture realmente create con un'ottica di rispondenza tra forma-funzione-evoluzione: le nuove piattaforme ibride ed elettriche, le ruote-motore, nuovi materiali, sicuramente possono, potenzialmente, rivoluzionare il linguaggio estetico e l'architettura dell'automobile.

Ma fino a quando la gente si rifugerà nelle forme familiari e rassicuranti dei surrogati contemporanei in forma di riedizione di quelle auto che hanno fatto storia, magari col motore montato dalla parte sbagliata, ho poca speranza; tutte le volte che esce una macchina futuribile, innovativa, piovono le critiche anche su questo forum; giorni fa c'era proprio un 3D in cui si inveiva contro l'architettura contemporanea, come se fosse il coacervo di tutti i mali...
Bene, vivremo in un mondo di finte vecchie auto rifatte in salsa contemporanea, di finti vecchi edifici con muri con finti mattoni e finti portichetti di cartapesta, anche se sotto ci sarà l'acciaio e il composito.
Credo che si viva in un mondo in cui c'è poca speranza nel futuro, e la parola "progresso" è stata cancellata; per questo c'è anche meno fiducia nell'innovazione, che ha meno fascino.
Ma vedo anche un'abitudine, un atteggiamento superficiale del pubblico verso il design: forse la gente, ormai abituata a tutto, ha smesso allo stesso tempo di appassionarsi verso una forma, e a volte si confonde la forma con l'immagine (quella sociologica).
Credo anche che -forse aiutati dai media di massa che non fanno altro che svilire cultura, estetica, conoscenza- il mondo dell'estetica contemporanea sia semisconosciuto, purtroppo, in un paese come il nostro che per secoli è stato il riferimento per la cultura estetica, ma oggi si sta inesorabilmente ripiegando su sé stesso e sul suo passato.
 
alkiap ha scritto:
Auto da desiderare ce ne sono, se si è appassionati.
Io per esempio non vedo l'ora che la Camaro venga commercializzata in Italia, e che la concept/prototipo Alfa 4C GTA venga svelata a Gineva.

Certo, se tu intendi un desiderio omologato come lo è la Mini, come doveva esserlo,fallendo, la A1, che pare quasi debba piacere per forza... beh, forse è meglio che non arrivi

Gli esempi che hai fatto sono in linea con la mia idea, un po tanto costose però. Auto distintive per portafogli normali.
Perchè chiaro che un Porsche, una Lambo, un mercedes SLS e supercar sono facilmente distintive.
 
Jambana ha scritto:
ricoma ha scritto:
Jambana ha scritto:
Allora i giovani hanno davvero desideri modesti e standardizzati.

Raccontami di un'auto che oggi fa parlare di se, personale. Smart nel suo è stata la prima che fine anni 90 inizi 2000, interessava amanti e non dell'auto. Se ne parlerà per sempre, come s'è fatto col Maggiolino, con la vecchia 500, con la Delta HF, le Alfa anni 60, Vw Bully, Multipla 600 eccc.....
2 anni fa si era parlato di un rifacimento della Lancia Fulvia HF. Poi non se n'è fatto nulla.
Restiamo aggrappati ad auto come la Golf, la Panda o Punto, la Classe A, chi ha più grana va su Audi.
Ma sono modelli che segneranno la storia dell'auto o tra 10anni le avremo già dimenticate?
Un'auto personale oggi? La Civic, meglio se Type-R. Futuristica, funzionale, una concept car passata direttamente alla produzione. La CR-Z, con le stesse caratteristiche ma in più ibrida, unica. Non sono auto personali per caso? E non scopiazzano un passato che non esiste più, sono proiettate verso il futuro.
Ma in Italia non sono di moda, ciò che non è di moda o omologato non esiste, passiamo alla casella successiva.[/quote]

non ne faccio una questione di auto+moda qui

[/quote](Ah, non prima di dire che, salendo di categoria o parlando di sportive, esistono automobili splendide e originalissime, completamente figlie dei nostri tempi. Come non definire un capolavoro di design un'Aston Martin V8 Vantage, un'Ariel Atom, una KTM X-Bow, ma anche auto straordinariamente coerenti, esteticamente e tecnicamente, come una Mazda RX-8 o una Honda S2000? E, tralasciando la tecnica banale, possiamo dire che la prima serie dell'Audi TT non sia stata un'auto iconica nel design? Vogliamo parlare dell'attuale design Infiniti?)[/quote]

+ il prezzo sale + è "semplice rendere auto icona (o marchio icona)

[/quote] (......)Comunque continuo; la Smart all'inizio venne accolta più che timidamente, non era capita, era troppo cara e rischiò di essere un insuccesso. Solo con un robusto abbassamento del listino e una forte campagna pubblicitaria ha iniziato ad avere un successo che poi si è consolidato.[/quote]

la si ama o la si odia (o la si ignora) ma quanto ha fatto parlare di se, smart

[/quote]E' chiaro che la prima 500, la Mini di Issigonis, il Maggiolino, la 2CV, etc etc rimangono dei pilastri della storia dell'automobile. Ma perché? perché avevano una concezione geniale, che non era subordinata all'immagine o al marketing o all'immagine, ma nella sua genialità produceva l'immagine e l'estetica della macchina.
Queste vetture erano il trionfo del progetto, della creatività, dell'ingegneria, dell'estetica, della funzionalità, in un mondo dove ancora c'era spazio per l'invenzione e l'intuizione progettuale, meccanica, architettonica, e pochissimo spazio per i diktat del marketing, che ancora era un aspetto molto creativo, spesso legato ad altre intuizioni (come dimenticare Max Hoffman, padre "concettuale" di tutte le più belle sportive degli anni '50-'60 grazie alla sua attività di importatore americano dei marchi europei di lusso) e non codificato nelle attuali, agghiaccianti, sterili formule tipo "premium" e "non premium"...

Queste grandi icone automobilistiche sono auto BELLE perché prima di tutto la loro forma rispetta la funzione: la carrozzeria della 500, per esempio, è fatta per risparmiare al massimo l'uso di lamiera; quella della Mini per massimizzare lo spazio per i passeggeri, infatti aveva un'abitabilità invidiabile, ancora oggi, rispetto ai soli tre metri di lunghezza, e in proporzione migliore di quella del modello attuale.[/quote]

anche no. Sono auto che colpiscono già per simpatia, emozionano. Ad esempio il bulli non credo mai lo avrei comprato o lo comprerei. Non sono camperista, surfista o che altro. Quindi non ne giudico la sua funzione di veicolo. Lo trovo stilisticamente bello. Con design che lo contraddistinguono dalle molte carrette a 4 ruote che un tempo erano furgono. Oggi non sfigura.

[/quote]Ma ancora oggi esisterebbe la possibilità di creare vera innovazione, e vetture realmente create con un'ottica di rispondenza tra forma-funzione-evoluzione: le nuove piattaforme ibride ed elettriche, le ruote-motore, nuovi materiali, sicuramente possono, potenzialmente, rivoluzionare il linguaggio estetico e l'architettura dell'automobile.

Ma fino a quando la gente si rifugerà nelle forme familiari e rassicuranti dei surrogati contemporanei in forma di riedizione di quelle auto che hanno fatto storia, magari col motore montato dalla parte sbagliata, ho poca speranza; tutte le volte che esce una macchina futuribile, innovativa, piovono le critiche anche su questo forum; giorni fa c'era proprio un 3D in cui si inveiva contro l'architettura contemporanea, come se fosse il coacervo di tutti i mali...
Bene, vivremo in un mondo di finte vecchie auto rifatte in salsa contemporanea, di finti vecchi edifici con muri con finti mattoni e finti portichetti di cartapesta, anche se sotto ci sarà l'acciaio e il composito.
Credo che si viva in un mondo in cui c'è poca speranza nel futuro, e la parola "progresso" è stata cancellata; per questo c'è anche meno fiducia nell'innovazione, che ha meno fascino.
Ma vedo anche un'abitudine, un atteggiamento superficiale del pubblico verso il design: forse la gente, ormai abituata a tutto, ha smesso allo stesso tempo di appassionarsi verso una forma, e a volte si confonde la forma con l'immagine (quella sociologica).
Credo anche che -forse aiutati dai media di massa che non fanno altro che svilire cultura, estetica, conoscenza- il mondo dell'estetica contemporanea sia semisconosciuto, purtroppo, in un paese come il nostro che per secoli è stato il riferimento per la cultura estetica, ma oggi si sta inesorabilmente ripiegando su sé stesso e sul suo passato.[/quote]

La difficoltà economica non aiuta. Ad esempio la Mini su cui tanto si sputa sentenze e giudizi è antipatica ai più solo perchè costa molto. Fosse costata tra i 15000 e i 20000eu le città sarebbero state invase.
Per contro si è spinti alla sostanza. Pensiamo al vestiario, siamo molto più abbarbonati nel vestirci rispetto al passato, ma abbiamo anche scoperto che ci si può vestire senza indebitarci.
 
bhe qui si parla di macchine emozionali non di prezzo,effettivamente una macchina che suscita certe emozioni (dalla citycar alla supercar) ce ne sono poche, riconfermo che im mente mi vengono Mini,500,Ferrari FF ma aggiungo Ferrari 458 Italia e 599 GTO e la Pagani Zonda. Adesso aggiungo anche la Pagani Huayra!!! :) del parco macchine comprabili il vuoto.
 
ricoma ha scritto:
+ il prezzo sale + è "semplice rendere auto icona (o marchio icona)

No, nel caso della TT mk1 che ho definito "iconica" il prezzo non c'entra niente, è il design a essere iconico, anche se non era indovinato funzionalmente (creava portanza e l'auto decollava in velocità)...nelle scuole di design di quegli anni i primi bozzetti che facevano studenti del primo anno comprendevano quasi sempre un'Audi TT, perché era un design nuovo, originale, unico.

ricoma ha scritto:
la si ama o la si odia (o la si ignora) ma quanto ha fatto parlare di se, smart

Anche perché la Smart, come la 500, la Mini e la 2 Cv d'antan, basava la sua forma su concetti tecnici/spaziali/strutturali forti e innovativi, cioè sulla verità nel mostrare il rapporto forma/funzione che assumeva un equilibrio nuovo e rispondeva a criteri nuovi.

ricoma ha scritto:
anche no. Sono auto che colpiscono già per simpatia, emozionano. Ad esempio il bulli non credo mai lo avrei comprato o lo comprerei. Non sono camperista, surfista o che altro. Quindi non ne giudico la sua funzione di veicolo. Lo trovo stilisticamente bello. Con design che lo contraddistinguono dalle molte carrette a 4 ruote che un tempo erano furgono. Oggi non sfigura.

Ti sbagli. Ti colpiscono per simpatia e ti emozionano OGGI. Perché sono pittoresche, minuscole, diverse dalle auto attuali, rotonde, morbide, hanno colori pastello, e soprattutto sono un pezzo della nostra storia, del nostro paesaggio, del nostro costume.
Quando sono state concepite su di un foglio bianco (e ciò ci interessa a livello di design, perché se dobbiamo giudicarlo dobbiamo farlo in relazione al periodo storico, in modo diacronico) erano semplicemente funzionali, economiche, moderne.
Per un italiano degli anni '50 una 500 o una 600 non erano macchinette buffe belline e simpatiche, erano un sogno da coronare eventualmente con un impegnativo pacco di cambiali.

Il Bulli aveva un design interessante, così come tanti altri furgoni: per esempio il delizioso Citroën Type H detto "cochon", quasi parte del paesaggio francese, o -per fare un esempio meno conosciuto- lo ZSD Nysa polacco; ciò che ha contraddistinto il Bulli, oltre al suo ottimo - e anche qui funzionale - design, è piuttosto l'essere diventato un simbolo di uno stile di vita spensierata grazie alle versioni "Samba" e soprattutto il fatto di essere riconosciuto universalmente come il veicolo simbolo del movimento Hippy.
Affrancando fra l'altro definitivamente, insieme al maggiolino, nella sua nuova funzione di auto "giovane e libera", le origini molto meno pacifiche e solari dell'Auto del popolo.

ricoma ha scritto:
La difficoltà economica non aiuta. Ad esempio la Mini su cui tanto si sputa sentenze e giudizi è antipatica ai più solo perchè costa molto. Fosse costata tra i 15000 e i 20000eu le città sarebbero state invase.
Per contro si è spinti alla sostanza. Pensiamo al vestiario, siamo molto più abbarbonati nel vestirci rispetto al passato, ma abbiamo anche scoperto che ci si può vestire senza indebitarci.

A me le città sembrano già abbastanza invase dalle Mini BMW, mi sembra un'auto di grande successo. La mia prima macchina è stata una Mini Clubman Estate, del 1981, ma in famiglia abbiamo avuto anche una Mini BMW Cooper S, prima serie: preferisco l?originale, chi ha provato l?emozione di guidare una Mini con ruote da 10? difficilmente si fa sedurre dalla nuova. Nel mio caso l?unica Mini in testa ai miei desideri sarebbe quella storica, e precisamente una Innocenti Mini Cooper 1300.
A me la mini odierna non sta antipatica (mi semba anche sbagliato prenderla in antipatia per il prezzo: non si è obbligati ad acquistarla), ma non mi sono troppo simpatiche le motivazioni che spesso risiedono dietro l?acquisto, cioè la moda, che per me contiene in sé invariabilmente anche un aspetto becero, di omologazione.
Inoltre, pur apprezzando lo sforzo fatto per trasfigurare icone del passato come la Mini e la 500 in forme allo stesso tempo contemporanee ed evocative, sono più affascinato da autovetture che nel design esprimano tensione verso il futuro, e concetti freschi, originali. Forse mi si potrà obiettare che viviamo in un periodo per certi aspetti postmoderno, e quindi in fondo siamo costellati da replicanti, in tutti i campi, e questa è la contemporaneità: io però sono più esigente e cerco un?altra idea di contemporaneità, forse meno rassicurante per qualcuno, ma per me più interessante.
 
Jambana ha scritto:
ricoma ha scritto:
+ il prezzo sale + è "semplice rendere auto icona (o marchio icona)

No, nel caso della TT mk1 che ho definito "iconica" il prezzo non c'entra niente, è il design a essere iconico, anche se non era indovinato funzionalmente (creava portanza e l'auto decollava in velocità)...nelle scuole di design di quegli anni i primi bozzetti che facevano studenti del primo anno comprendevano quasi sempre un'Audi TT, perché era un design nuovo, originale, unico.

per quanto riguarda la TT MK1 il prezzo scende, la mia del 99 ha un valore di circa 6.000 euro, ma nonostante tutto, ancora dopo 12 anni, in tanti (bambini, ragazzi, anziani) mi chiedono spesso informazioni o di sedersi all'interno incuriositi...
 
TTpower ha scritto:
Jambana ha scritto:
ricoma ha scritto:
+ il prezzo sale + è "semplice rendere auto icona (o marchio icona)

No, nel caso della TT mk1 che ho definito "iconica" il prezzo non c'entra niente, è il design a essere iconico, anche se non era indovinato funzionalmente (creava portanza e l'auto decollava in velocità)...nelle scuole di design di quegli anni i primi bozzetti che facevano studenti del primo anno comprendevano quasi sempre un'Audi TT, perché era un design nuovo, originale, unico.

per quanto riguarda la TT MK1 il prezzo scende, la mia del 99 ha un valore di circa 6.000 euro, ma nonostante tutto, ancora dopo 12 anni, in tanti (bambini, ragazzi, anziani) mi chiedono spesso informazioni o di sedersi all'interno incuriositi...

Ti posso fare una confessione? a me -e parlo solo di sensazioni squisitamente personali- la TT non è mai piaciuta molto, non è mai stata nei miei desideri. Però oggettivamente non posso non affermare che ha avuto un design davvero indovinato, nuovo, forte, ben calibrato sui valori del marchio e di grandissimo successo.
 
garu51 ha scritto:
A me piace molto il rifacimento della Stratos gran bella macchina sia la vecchia che la nuova.

A me no: è proprio una di quelle repliche contemporanee che stigmatizzavo sopra. Fra l'altro quasi una copia carbone, mentre il lavoro di trasfigurazione fatto su Mini, 500, New beetle è molto più interessante, perché a ben vedere sono auto che non hanno una linea in comune con le antenate e ne differiscono profondamente.

Dov'è la creatività nel fare una replica di un'auto del passato?
 
Oggi come oggi le auto sono disegnate sulla base di certe vedute vedi il costo
e la concorrenza quindi chi disegna è costretto a fare ciò che può.La R5 si affaccio sul mercato come fosse destinata al fallimento ma poi divenne una stella di prima grandezza tanto da far drizzare i capelli al costruttore.
 
garu51 ha scritto:
Oggi come oggi le auto sono disegnate sulla base di certe vedute vedi il costo
e la concorrenza quindi chi disegna è costretto a fare ciò che può.La R5 si affaccio sul mercato come fosse destinata al fallimento ma poi divenne una stella di prima grandezza tanto da far drizzare i capelli al costruttore.

Il costo è sempre stato un fattore primario nella progettazione di un'auto, specie se utilitaria: proprio il vincolo del costo ha prodotto forme eccellenti nel passato, quando per ridurre quantità di lamiera si sono concepite linee come quelle della 500, o per ridurne lo spessore si è fatto ricorso a lamiere corrugate, una soluzione di scuola aeronautica diffusa su diversi modelli Citroen. I vincoli di costo hanno prodotto un'auto geniale come la prima Panda di Giugiaro, che alle vetrature e lamiere piatte, e alle soluzioni ingegnose ed economiche degli interni deve tutta la sua personalità estetica.

I vincoli sono uno degli elementi ispiratori di un buon progetto! E dire che "chi disegna" (in realtà non dovrebbe disegnare ma concepire) "è costretto a fare ciò che può" è la negazione stessa della professione del designer, che dovrebbe sempre fare dei vincoli la sua forza.

Per quanto riguarda la concorrenza invece è vero che viviamo in un mondo immensamente più competitivo e globalizzato di quello di qualche decennio fa, dove i costruttori nazionali avevano una posizione quasi monopolistica in patria: anche questo, però, dovrebbe essere uno stimolo positivo, perché proprio grazie ad un design interessante e curato, che è il primo elemento di visibilità di un'auto presso il pubblico, si può essere competitivi sul mercato internazionale.
 
OT
il mio sogno è poter produrre delle repliche perfette di:
Lancia Delta HF Integrale
Alfa 75 3.0 V6
Alfetta
Lancia Fulvia
secondo voi è possibile creare delle vetture simili alle originali ma che rispettano tutte le normative vigenti?
 
Per Jambana
Concordo perfettamente con te.
Uomini come Dante Giacosa e simili (per ingegno) non si trovano più.
I carrozieri ormai fanno parte del costruttore e i centri stile pure quindi
non ci sono possibilità per avere un auto desiderabile ma solo soggettiva.
 
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