<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma la compagnia Irlandese? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Ma la compagnia Irlandese?

Qualche tempo si parlava sul forum di un argomento simile a questo e in un post di diceva che gli aerei delle low cost fossero sempre più giovani di quelli delle compagnia di bandiera. Ora, imho, mi pare strano che diano in mano aerei quasi nuovi a dei piloti non ben istruiti.
Non te la prendere eh, ma questo è un classico ragionamento da chi non ha ben chiare le dinamiche dell'aviazione commerciale.
Non parliamo di automobili, dove tra dare a un neopatentato una BMW da 50k euro e una Panda usata da 1000 fa una certa differenza.
Un aereo di 20 anni è un oggetto che vale comunque svariate decine di milioni, non è che visto che "tanto è vecchio" lo diamo in mano al primo pischello che se la cava con Flight Simulator X.
Ma nemmeno un Cessna gli dai a uno che non è "ben istruito", a meno che non sia appunto per istruirlo, con un istruttore di fianco.
Detto questo, i piloti di Ryanair sono istruiti, come tutti gli altri. Solo che non vengono seguiti assiduamente come in altre compagnie, Ryanair fa il minimo. In aviazione, il "minimo" include sempre margini di sicurezza inconcepibili in qualunque altro settore, quindi il fatto di "fare solo il compitino" ti mette già ben al sicuro da incidenti. Finchè non capitano cose che richiedono quegli skill in più che non hai, tipo l'air france 447.

Dopotutto non mi pare di aver letto di incidenti causati da imperizie dovute ai piloti delle low cost.
Perchè se ti basi su quello che dicono i media normali non ne sentirai mai parlare finchè non fanno il botto (magari nemmeno per colpa loro). Se inizi a guardare nei posti giusti, anche solo qualunque forum di aviazione, le magagne saltano fuori eccome...certo, finora senza nessuna conseguenza grave (un paio di aerei distrutti sì, ma senza danni seri alle persone).
Occhio che non si parla tanto di "imperizia" quanto di "incidenti/eventi causati dalle procedure standard della compagnia", che è molto più grave.
Oltre lo stipendio ci sono gli annessi d connessi ovvero gli alberghi ( e alitalia mandava i piloti in "albergoni" e per riposare non mi pare necessiti un 5 stelle, basta un 3 stelle) e il tempo di sosta tra un volo e l'altro. Su questo argomento non dico altro perchè non lo so.
Ecco, appunto.
Se uno fa un volo intercontinentale di 12 ore e 6 fusi orari, quando arriva a destinazione, deve riposare bene, non dico il 5 stelle, ma anche solo un albergo non affacciato su un autostrada, un minimo comfortevole, è il minimo sindacale. Il problema è che si paragonano i "privilegi" dei piloti Alitalia, che quando hanno 20 anni di anzianità spesso e volentieri volano sul lungo raggio con i problemi di cui sopra, con quelli di Ryan, che sul lungo raggio non volano perchè Ryan il LR non lo fa.
Fermo restando che fare 6 tratte Londra-Parig-Milano-Berlino-Atene-Madrid-Londra è comunque decisamente affaticante, e dopo un turno del genere minimo 8-9 ore di sonno di qualità uno le deve avere, anche perchè il giorno dopo non è che si alza e va in ufficio, ma si alza e va a portare a spasso a 10 km di quota e 900 km/h 200 persone a botta...Il tempo di sosta tra un volo e l'altro è una questione su cui si sta discutendo parecchio, perchè le leggi stanno diventando molto più permissive e i quasi-incidenti dovuti a colpi di sonno o piloti non ludici stanno aumentando, pur se non a livelli di pericolo paragonabili a quelli di qualunque altro mezzo di trasporto.
Insomma, CREDO che come per tante altre professioni, l'escusività sia andata a farsi benedire. E non a scapito della qualità che, come ho detto, non è andata a farsi benedire.

Resta inteso che ryanair spreme per bene il personale, piloti inclusi.

Beh, tra un volo Ryanair e non dico Alitalia, ma anche solo Easyjet che spesso e volentieri ha prezzi anche migliori, la qualità è decisamente differente, e non parlo di "sedili comodi" e "puntualità"...ma anche di da dove voli (per loro "Milano" significa "Orio", "Londra" signica "Stansted", "PArigi" significa "Beauvais", Francoforte significa "Weeze" (che è sul confine olandese..), "Copenhagen" significa "Billund" (che sono 450 km con due bracci di mare in mezzo..), come tratti i passeggeri (bagagli a mano, quanto devi camminare dal terminal alla hall arrivi) ecc ecc...
 
Tranquillo che non me la prendo
A) stiamo dicendo la stessa cosa...nessuno dà in mano un airbus ad un pilota che non abbia fatto il giusto periodo di training proprio per il costo dell aereo e la sicurezza dei passeggeri
B) sui tempi di riposo non ho detto nulla perchè non lo so, ho solo rimarcato che non occorre un albergo a 5 stelle
C) che poi viaggiando con.le low cost si atterri in aeroporti secondarii pare ovvio, spendi.poco ricevi poco ma l'importante è saperlo e credo che chi utilizza queste compagnie lo sappia bene.

Scusa se sono sintetico ma col cell non è il massimo:emoji_disappointed:

Ciao Frankie:emoji_blush:
 
Dimenticavo: a scapito della qualità non intendevo ovviamente paragonare ryan/easy con la sindapore airlines,mi sembra ovvio che non ci sia paragone...k ntendevo la qualità dei piloti che,immagino, per essere abilitati debbano passare severi esami.
Senza dimenticare che spesso i piloto ch e lasciano le low cost vanno a lavorare per.compagnie "normali" e se queste li assumono vuol dire che cmq il loro lavoro lo sanno fare.
Poi, come in tutte le professioni c'è chi lavora meglio e chi un pò meno bene. Ma questo credo riguardi più le emergenze....insomma, non tutti riescono ad essere dei Sally ed ammarare sul east river:emoji_grin:
 
Mi permetto velocemente (27 anni fa, anche se mi sembra ieri, ho fatto la selezione piloti di Alitalia, anche se poi ho lasciato perdere il corso).
Quello che dice Frankie è sacrosanto. L'addestramento dei piloti che fa Alitalia ( nonchè la manutenzione che faceva, perlomeno fino a 20 anni fa) la maggior parte delle altre compagnie se la possono scordare. Serve? Nel 99,99% dei casi non servirà mai, basta e avanza l'addestramento fornito e certificato da aziende esterne. Ma l'esempio che viene fatto del volo air france 477 ( o del AA 587) son perfetti per far capire la differenza tra un pilota perfettamente certificato ed un pilota perfettamente addestrato. Il secondo ti salva nello 0,01% dei casi che restano esclusi dal 99,99% che ho precedentemente citato.
Detta meglio, una low cost non risparmia sull'addestramento dei piloti, lo fa a norma di legge, cosa che quasi sempre basta.
 
Il problema di fondo è che l'aereo non può essere un mezzo di trasporto "popolare", perchè ha dei costi fissi inabbattibili molto elevati; quindi, per far pagare un biglietto aereo meno di una tratta interregionale su carro bestiame, da qualche parte devono risparmiare. Ryanair ha risparmiato sul personale, ed è giusto che ne paghi le conseguenze. Io, personalmente, spero che fallisca al più presto.
per non parlare dei vari incentivi (sono pagati di tasca nostra) che gli aereoporti versano al vettore irlandese affinchè decolli e atterri in quella città...la cui capacità di attrarre turisti è sempre più legata alla presenza o meno proprio di ryan
 
Mi permetto velocemente (27 anni fa, anche se mi sembra ieri, ho fatto la selezione piloti di Alitalia, anche se poi ho lasciato perdere il corso).
Quello che dice Frankie è sacrosanto. L'addestramento dei piloti che fa Alitalia ( nonchè la manutenzione che faceva, perlomeno fino a 20 anni fa) la maggior parte delle altre compagnie se la possono scordare. Serve? Nel 99,99% dei casi non servirà mai, basta e avanza l'addestramento fornito e certificato da aziende esterne. Ma l'esempio che viene fatto del volo air france 477 ( o del AA 587) son perfetti per far capire la differenza tra un pilota perfettamente certificato ed un pilota perfettamente addestrato. Il secondo ti salva nello 0,01% dei casi che restano esclusi dal 99,99% che ho precedentemente citato.
Detta meglio, una low cost non risparmia sull'addestramento dei piloti, lo fa a norma di legge, cosa che quasi sempre basta.

Ecco, sono contentissimo di vedere che un addetto ai lavori (se hai fatto le selezioni AZ ti considero tale) confermi le mie impressioni da semplice appassionato.
Qui non si sta sparando sui piloti Ryanair, in Europa, Nord America, Giappone e paesi del Golfo l'aviazione, che siano major o low cost, è su standard di qualità molto buoni, cosa dimostrata oltre ogni dubbio dal tasso di incidenti bassissimo (e per "incidente" non intendo aereo esploso in volo o infilato in una montagna, ma in aviazione si considera "incident" qualunque deviazione dalla normalità, compresa una lampadina fulminata - anche perchè ci sono stati incidenti causati anche da una lampadina bruciata, Eastern 401..).
Il punto è che tutto ciò è stato reso possibile dalla diffusione nell'industria di una certa cultura aeronautica, e molte lezioni sono state imparate a carissimo prezzo - ci sono volute 4-5 collisioni in volo da 80-100 morti ciascuna in America prima che si introducesse il concetto di "aerovia" e navigazione strumentale.
Ci sono voluti incidenti con centinaia di morti prima di arrivare a sviluppare il concetto di crew resource management, in breve, il capitano ha la responsabilità ma non è il padrone dell'aereo, se fa una cappellata, il primo ufficiale fresco di brevetto può esercitare la cosiddetta emergency authority e prendere il controllo anche con la forza.
Adesso Ryanair con le sue politiche mi sembra che stia andando contro tutto ciò: come fai a pretendere che un pilota che ha fatto un mutuo di 100k euro per pagarsi il brevetto e ha un contratto a tempo determinato voli con la tranquillità necessaria per affrontare qualsiasi problema tecnico? Se uno non ha la malattia pagata, lo costringi in pratica a volare in condizioni psicofisiche inadeguate, e un semplice raffreddore in aereo può essere un problema...guidare un aereo non è come andare in ufficio.
 
Adesso Ryanair con le sue politiche mi sembra che stia andando contro tutto ciò: come fai a pretendere che un pilota che ha fatto un mutuo di 100k euro per pagarsi il brevetto e ha un contratto a tempo determinato voli con la tranquillità necessaria per affrontare qualsiasi problema tecnico? Se uno non ha la malattia pagata, lo costringi in pratica a volare in condizioni psicofisiche inadeguate, e un semplice raffreddore in aereo può essere un problema...guidare un aereo non è come andare in ufficio.
Io vedo un parallelo sin troppo vicino tra la mentalità di Ryanair verso i dipendenti (o considerati tali, visto che a quanto pare alcuni lavorano come "collaboratori indipendenti") e quella di Amazon, vedasi gli scandali di qualche tempo sulle condizioni di lavoro.
Lavoratori come numeri, macchine, non come persone.
 
Io vedo un parallelo sin troppo vicino tra la mentalità di Ryanair verso i dipendenti (o considerati tali, visto che a quanto pare alcuni lavorano come "collaboratori indipendenti") e quella di Amazon, vedasi gli scandali di qualche tempo sulle condizioni di lavoro.
Lavoratori come numeri, macchine, non come persone.

Questa era anche la successiva considerazione che questa vicenda per me pone, ovvero applicare metodologie nella gestione del personale volte a trarre il maggior profitto possibile dal lavoro di queste senza tener conto delle esigenze e dei diritti, mentalità da molti ritenuta di successo ma che invece la realtà delle vicende aziendali dimostra che a lungo non regge, aziende di vero successo e che da anni sono sul mercato spesso operano con un occhio di riguardo verso i propri dipendenti legando la soddisfazione di questi ai risultati ottenuti
 
Questa era anche la successiva considerazione che questa vicenda per me pone, ovvero applicare metodologie nella gestione del personale volte a trarre il maggior profitto possibile dal lavoro di queste senza tener conto delle esigenze e dei diritti, mentalità da molti ritenuta di successo ma che invece la realtà delle vicende aziendali dimostra che a lungo non regge, aziende di vero successo e che da anni sono sul mercato spesso operano con un occhio di riguardo verso i propri dipendenti legando la soddisfazione di questi ai risultati ottenuti
Che si vada verso un sempre maggior sfruttamento dei lavoratori è fuori discussione e ció accade in ogni ambito. Vedi, come ho già detto, ció che fanno le compagnie telefoniche.Ma chi opera nei servizi privati......mamma mia, si sentono di quelle cose.
Va indubbiamente meglio per chi lavora in aziende manufatturiere
Ma tutto ciò per cosa? Per tenere i prezzi bassi e farti CONSUMARE.
Ormai siamo come i polli in batteria, buoni per essere spennati.
Risultato? i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.
E i governi che fanno? Poco o nulla visto che sono le banche che comandano.
 
Che si vada verso un sempre maggior sfruttamento dei lavoratori è fuori discussione e ció accade in ogni ambito. Vedi, come ho già detto, ció che fanno le compagnie telefoniche.Ma chi opera nei servizi privati......mamma mia, si sentono di quelle cose.
Va indubbiamente meglio per chi lavora in aziende manufatturiere
Ma tutto ciò per cosa? Per tenere i prezzi bassi e farti CONSUMARE.
Ormai siamo come i polli in batteria, buoni per essere spennati.
Risultato? i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.
E i governi che fanno? Poco o nulla visto che sono le banche che comandano.

Concordo e come giustamente dici i governi dovrebbero far si che questa gestione delle risorse umane non avvenga in un modo che poi ha forti ripercussioni sociali. Sui ricchi e su chi specula su questo ricordi sempre che in una società vivono bene tutti quando non ci sono forti disuguaglianze, se invece c'è ne sono il ricco sarà sempre ricco ma vivrà, come accade in altri paesi, in una situazione di continuo insicurezza, con le case barricate e sempre sotto pericolo
 
... mentre Ryanair e altre compagnie si affidano ad altre società che forniscono i dipendenti tramite contratti di somministrazione.

...

[/QUOTE]


2-3 anni fa, tornando da Pisa con un volo R. in compagnia di mio figlio che all'epoca aveva 9 anni, abbiamo avuto una esperienza "interessante".
L'atterraggio a Lamezia è stato molto brusco con manovre da far salire le budella a livello cutaneo.
Per tenere su mio figlio scherzavo dicendogli che il pilota stava facendo scuola guida ... e forse avevo ragione.
Da allora non ho più volato con loro.
 
Della situazione dei dipendenti ryanair, ne hanno parlato ieri sera a LA7.
Una assistente di volo, ovviamente in incognito, ha detto che vengono pagati a ore solo "da quando si accendono i motori fino a quando si spengono".
Stipendi da 800 a 1700 € (dipende da quanti gratta e vinci vendono), tutele 0 malattia 0 ...
Hanno fatto vedere anche molte cose interessanti. Se confermate non gli si dovrebbe consentire di operare ma dovrebbero farla chiudere immediatamente.
 
Della situazione dei dipendenti ryanair, ne hanno parlato ieri sera a LA7.
Una assistente di volo, ovviamente in incognito, ha detto che vengono pagati a ore solo "da quando si accendono i motori fino a quando si spengono".
Stipendi da 800 a 1700 € (dipende da quanti gratta e vinci vendono), tutele 0 malattia 0 ...
Hanno fatto vedere anche molte cose interessanti. Se confermate non gli si dovrebbe consentire di operare ma dovrebbero farla chiudere immediatamente.

sembra confermato :
http://www.adnkronos.com/soldi/econ...yanair-dico-tutto_UemTzkfCWQd6SYqdaRNdJK.html

Più leggo queste cose e più mi convinco che Alitalia vada nazionalizzata... non possiamo permettere che il vettore nazionale venga acquistato da chissà chi e ridotto a low cost con le incertezze e insicurezze dette sopra.

Parlando in generale la compressione degli stipendi è generalizzata in tutti i settori, questo perchè le multinazionali fanno pressioni sui governi (ne pagano le compagne elettorali) affinchè tolgano lacci e laccioli contrattuali, sindacali, sociali ecc in modo da espandere i profitti.
Il tutto è facilitato anche dal fatto che ci hanno inculcato il desiderio di spendere meno invece di aver la volontà di guadagnare di più.
 
Ho lavorato in Ryanair una decina di anni fa. Tutte le cose dette finora non mi sorprendono affatto. Io, come tanti altri, fui assunto con contratto temporaneo tramite agenzia (Crewlink). Il corso costava la bellezza di 1500 euro, piu le spese di vitto e alloggio per un mese, visto che si teneva a Pisa. I contratti di agenzia non prevedono una paga base, ma pagano solo le ore effettive di volo, cioe' se l'aereo rimane fermo un'ora in attesa di decollo, non venivamo pagati. Il primo mese di lavoro di solito si lavorava a tempo pieno, poi solo 2 o 3 giorni a settimana con conseguente calo di stipendio. Quelli che facevano vendite sotto la media, dovevano renderne conto al capo base. Arrivavano spesso lettere ad altri colleghi, ed erano convocazioni a Dublino , in pratica licenziamenti. Alla fine mi hanno licenziato per 2 giorni di malattia in 6 mesi.
 
... mentre Ryanair e altre compagnie si affidano ad altre società che forniscono i dipendenti tramite contratti di somministrazione.

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2-3 anni fa, tornando da Pisa con un volo R. in compagnia di mio figlio che all'epoca aveva 9 anni, abbiamo avuto una esperienza "interessante".
L'atterraggio a Lamezia è stato molto brusco con manovre da far salire le budella a livello cutaneo.
Per tenere su mio figlio scherzavo dicendogli che il pilota stava facendo scuola guida ... e forse avevo ragione.
Da allora non ho più volato con loro.[/QUOTE]

A onor del vero...Lamezia è un aeroporto, come tutti quelli in Calabria, un pò rognosetto, poi se c'è vento e turbolenza, l'aereo lo devi portar giù lo stesso (se poi hai la compagnia col fiato sul collo che se fai ritardo devi giustificarti per iscritto ecc ecc..).
Il pilota di sicuro non stava facendo scuola guida, te lo posso assicurare, e comunque l'atterraggio "scomodo" mi porta a pensare che fosse invece uno abbastanza esperto..in turbolenza è meglio aumentare di qualche nodo la velocità di avvicinamento, perchè così facendo l'aereo è meno sensibile a eventuali cambi di direzione del vento (che è quello che provoca la turbolenza..). Ovviamente bisogna anche considerare il comfort dei passeggeri, ma se la torre ti dice di tenere una certa velocità minima per non rallentare tutti gli aerei dietro di te...tu lo fai e basta.
Anche per quanto riguarda il momento dell'atterraggio, spesso e volentieri i passeggeri preferiscono la "leccata", in cui il pilota appoggia il carrello dolcemente...molti piloti di conseguenza si esercitano ad atterrare così, anche perchè è un buon modo per sviluppare la sensibilità sui comandi.
In realtà però è molto più sicuro un atterraggio più duro, specie su acqua/neve o quando fa molto freddo (rischio ghiaccio), perchè così le gomme del carrello sfondano eventuali lastre di ghiaccio e evitano molto più facilmente l'aquaplaning, che ha fatto un discreto numero di morti..

Quindi a parte il fatto che nemmeno io volo con Ryan, non giudicare il pilota dall'avvicinamento/atterraggio...è una fase molto complessa e difficile in cui spesso quello che è buono per la sicurezza è spiacevole per il passeggero
 
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