<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma la compagnia Irlandese? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Ma la compagnia Irlandese?

Giusta considerazione, il mio post partiva dalla Ryan perche quasi sempre é il termine di paragone per le inefficenze e sprechi Alitalia senza considerare che quelli che consideriamo sprechi in realtà in alcuni casi sono il necessario per mantenere un genere di servizio e per permettere un sano modo di lavorare alle persone
chiaramente poi queste pratiche nella gestione del personale fanno una sorta di concorrenza socialmente scorretta verso chi mantiene una considerazione più sostenibile del lavoratore
 
sembra confermato :
http://www.adnkronos.com/soldi/econ...yanair-dico-tutto_UemTzkfCWQd6SYqdaRNdJK.html

Più leggo queste cose e più mi convinco che Alitalia vada nazionalizzata... non possiamo permettere che il vettore nazionale venga acquistato da chissà chi e ridotto a low cost con le incertezze e insicurezze dette sopra.

Parlando in generale la compressione degli stipendi è generalizzata in tutti i settori, questo perchè le multinazionali fanno pressioni sui governi (ne pagano le compagne elettorali) affinchè tolgano lacci e laccioli contrattuali, sindacali, sociali ecc in modo da espandere i profitti.
Il tutto è facilitato anche dal fatto che ci hanno inculcato il desiderio di spendere meno invece di aver la volontà di guadagnare di più.
Nazionalizzarla? Mumble mumble...

https://www.google.it/amp/amp.ilsole24ore.com/pagina/AEWC5oBB
 
Non condivido l'idea...

Si tratta invece di trovare un (difficile) punto di equilibrio tra lo spreco e gli approfittamenti (assunzioni clientelari, eccesso di personale, contratti in...conflitto di interessi a discapito dell'azienda), da una parte, e sfruttamento usurante dei lavoratori,dall'altra parte.
La sindacalizzazione estrema porta solo al collasso, ricordo ad es. le aziende dolciarie (panettoni Alemagna ecc..., prodotti stagionali, con pretesa di contratti di lavoro a tempo indeterminato 12 mesi l'anno).

Tutto giusto ma io noto che stiamo passando da quella che tu definivi una sindacalizzazione eccessiva ad un altrettanto eccessiva riduzione dei diritti di chi lavora, e per mia esperienza in entrambe le condizioni un azienda non ha mai grandi profitti a lungo termine ma vive di quotidianità. Ti faccio un esempio, 20 anni fa da casa per il semplice motivi di connessione con il proprio portatile per lavorare avevi 100.000 lire di rimborsi, ovviamente dovevi essere autorizzato ma le autorizzazioni erano gestire Inter nos nei vari enti ed il responsabile era spesso propenso ad autorizzare, ora nella stragrande maggioranza dei casi sia con lo smartphone che con il portatile si lavora da casa ed il tutto senza un minimo rimborso, se provi a sollevare una critica vieni tacciato di essere un italiano parassita del passato che non ha voglia di lavorare. Il giusto sarebbe quello che anche tu auspichi, un equilibrio tra le esigenze, imprenditori illuminato lo fanno e ho visto che di solito le aziende vanno benissimo, ma il pensiero comune, purtroppo anche tra i lavoratori è che un imprenditore o un manager di successo è quello che spreme i lavoratori e li paga il meno possibile.
 

capisco lo scetticismo però se la lasciamo fallire o spolpare perdiamo competenze, occupazione e poi anche per una semplice questione di orgoglio nazionale!
che poi sarebbero 240mln (7.4mld/30anni) all'anno di media... non sono per nulla tanti se pensiamo che 100 se li intasca Ryanair :
http://www.corriere.it/economia/17_...ni-1d70c6e2-0bb6-11e7-a9ee-e937d2fc7af8.shtml

sinceramente preferisco darne 240 all'anno ad una compagnia totalmente pubblica italiana con standard occupazionali e di sicurezza elevati piuttosto che 100 ad una lowcost straniera.
 
capisco lo scetticismo però se la lasciamo fallire o spolpare perdiamo competenze, occupazione e poi anche per una semplice questione di orgoglio nazionale!
che poi sarebbero 240mln (7.4mld/30anni) all'anno di media... non sono per nulla tanti se pensiamo che 100 se li intasca Ryanair :
http://www.corriere.it/economia/17_...ni-1d70c6e2-0bb6-11e7-a9ee-e937d2fc7af8.shtml

sinceramente preferisco darne 240 all'anno ad una compagnia totalmente pubblica italiana con standard occupazionali e di sicurezza elevati piuttosto che 100 ad una lowcost straniera.
Che sarebbe una grossa perdita mi trovi d'accordo, sia per occupazione, per competenze e immagine nel mondo perchè meritiamo una compagnia di bandiera.
Però è altrettanto vero non si riesce proprio a raddrizzarla, chiunque abbia provato ha miseramente fallito.

Il problema poi è che di alitalia l'Italia ne è piena e son miliardi buttati.
Ma qui mi fermo perchè usciamo dal seminato.
 
preferisco darne 240 all'anno ad una compagnia totalmente pubblica italiana con standard occupazionali e di sicurezza elevati piuttosto che 100 ad una lowcost straniera.

Ah no!
Dove scrivi "standards occupazionali" io leggo personale di terra assunto in eccesso ed in modo clientelare.

Sotto la parvenza della "sicurezza" (su cui ovviamente non si deve transigere), son stati fatti passare benefits fantasmagorici a spese della collettivita' (= in primis operai e pensionati che, solo con le offerte low cost, hanno potuto salire su un aereo).

Insomma i metodi Ryan mi danno fastidio quando, secondo le direttive della compagnia, il personale al gate (peraltro non dipendente diretto, ma in ...subappalto), e' scortese e vessatorio (capitato a Beauvais). Oppure vengono cambiate le regole in modo...retroattivo (=sui biglietti gia' venduti, es modifica dei termini per il check.in senza sovrapprezzo, portato da 8 a 4 gg ecc...).
I metodi di vendita a bordo invece, per me, non sono un problema, basta isolarsi e...leggere un giallo. Idem per il bagaglio, sulle medie distanze si puo' ...viaggiare leggeri (e, sotto i 500-800 km, by car)
 
Ah no!
Dove scrivi "standards occupazionali" io leggo personale di terra assunto in eccesso ed in modo clientelare.

Sotto la parvenza della "sicurezza" (su cui ovviamente non si deve transigere), son stati fatti passare benefits fantasmagorici a spese della collettivita' (= in primis operai e pensionati che, solo con le offerte low cost, hanno potuto salire su un aereo).

Insomma i metodi Ryan mi danno fastidio quando, secondo le direttive della compagnia, il personale al gate (peraltro non dipendente diretto, ma in ...subappalto), e' scortese e vessatorio (capitato a Beauvais). Oppure vengono cambiate le regole in modo...retroattivo (=sui biglietti gia' venduti, es modifica dei termini per il check.in senza sovrapprezzo, portato da 8 a 4 gg ecc...).
I metodi di vendita a bordo invece, per me, non sono un problema, basta isolarsi e...leggere un giallo. Idem per il bagaglio, sulle medie distanze si puo' ...viaggiare leggeri (e, sotto i 500-800 km, by car)

Concordo, distinguiamo quelle che sono pratiche che io credo non corrette nella gestione con il tipo di servizio che viene offerto. A me personalmente del cibo che viene passato in volo ne mangio si è no il 10% e anche facendo viaggi lunghi in destinazioni lontane riesco a partire con pochi kg al seguito, quindi se mi si offre la possibilità di avere una tariffa per cui questi elementi mi fanno rinunciare io l'accento, ma è una scelta personale, ci sono tanti passeggeri che se non portano kg e kg di bagagli non possono partire e quindi quella tariffa a loro non servirebbe
 
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