<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma i bei cambi con la 5^ di riposo dove sono finiti? | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Ma i bei cambi con la 5^ di riposo dove sono finiti?

alkiap ha scritto:
lsdiff ha scritto:
No, affatto: l'acceleratore è parzializzato per mantenere una velocità costante in linea con i limiti ed è allora che hai condizioni di consumo tra le più favorevoli. Poi, come dici tu, la velocità che ti consente il massiono risparmio di carburante è più bassa dei 130 attuali e dipende da auto ad auto.
Diversamente, con acceleratore completamente spalancato saresti a velocità massima, a cui corrispondono consumi tra i più elevati.
Penso di aver capito quello che intendi: a 90km/h percorro 13.7 Km/L, mentre a 130km/h sono 10Km/L. Proporzionalmente questa velocita' e' piu' efficiente, in quanto la velocita' aumenta del 44%, ma i consumi "solo"del 37%, segno che il rendimento e' superiore, e se non vi fosse un'areodinamica penalizzante il risultato sarebbe ancora migliore

Per la verità mi limitavo a sottolineare che lo sforzo a cui il motore è sottoposto è proporzionale all'energia che esso sviluppa nel dato momento. E' un dato di fatto che la marcia in autostrada a velocità costante sia meno dispendiosa in termini di carburante, e quindi di energia, della marcia in città, fatta di continui transitori (cambi di velocità). La marcia in autostrada a velocità costante è dunque tra le meno logoranti per il motore.

Il discorso che fai tu è interessante ed evidenzia che il concetto di rendimento è relativo a ciò che vai cercando. Per questo si parla, per esempio, di rendimento termodinamico (rapporto tra lavoro svolto ed energia fornita al sistema) e rendimento volumetrico (rapporto tra il volume di carburante immesso nei cilindri e il volume dei cilindri stessi): il primo sarà utile per determinare il consumo di un motore. Il secondo per capire quanta energia chimica (carburante) è possibile introdurre nel motore allo scopo di ottenere la massima potenza.
 
lsdiff ha scritto:
29031951 ha scritto:
99octane ha scritto:
Le cose non stanno cosi'. Se fai una ricerca vedrai che se ne e' parlato piu' che a dovere.
Il riscaldamento globale e' una bufala. Col difetto aggiunto che non te la puoi mangiare con i pomodori. ;)
L'inquinamento che produciamo e' devastante, ma e' in tutt'altri campi, che vengono passati allegramente sotto silenzio mentre ci sventolano davanti il drappo rosso del riscaldamento globale.
Sei forse l'unico al mondo a pensarla così. Non ti sfiora mai il dubbio di avere torto? :?

No, carissimo: a sostenere la bufala del riscaldamento globale sono in tanti e molto autorevoli. Certo rispetto ai catastrofisti strillano meno e sono meno numerosi, ma la scienza, ti ricordo, non si fa a maggioranza. Guardati un po' le ultime interviste rilasciate da Franco Prodi, direttore dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr che da 40 anni si occupa di clima... In sostanza dice che non abbiamo abastanza certezze né per valutare il riscaldamento del pianeta, né per fare previsioni sull'andamento delle temperature nei prossimi anni. Per leggere tutto ti consiglio di procurarti Sette della settimana scorsa. E il discorso non finisce qui...

Che sia in atto un riscaldamento è un dato di fatto.

Che dipenda dalle attività umane non è del tutto certo, però io farei un ragionamento alla Pascal:
ci conviene ridurre le emissioni di CO2 perché se è vero che il global worming dipende dalla CO2 è giusto farlo, se un giorno ci dovessimo accorgere che non era così, tutto sommato abbiamo perso solo un po' di denaro.
 
renatom ha scritto:
lsdiff ha scritto:
29031951 ha scritto:
99octane ha scritto:
Le cose non stanno cosi'. Se fai una ricerca vedrai che se ne e' parlato piu' che a dovere.
Il riscaldamento globale e' una bufala. Col difetto aggiunto che non te la puoi mangiare con i pomodori. ;)
L'inquinamento che produciamo e' devastante, ma e' in tutt'altri campi, che vengono passati allegramente sotto silenzio mentre ci sventolano davanti il drappo rosso del riscaldamento globale.
Sei forse l'unico al mondo a pensarla così. Non ti sfiora mai il dubbio di avere torto? :?

No, carissimo: a sostenere la bufala del riscaldamento globale sono in tanti e molto autorevoli. Certo rispetto ai catastrofisti strillano meno e sono meno numerosi, ma la scienza, ti ricordo, non si fa a maggioranza. Guardati un po' le ultime interviste rilasciate da Franco Prodi, direttore dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr che da 40 anni si occupa di clima... In sostanza dice che non abbiamo abastanza certezze né per valutare il riscaldamento del pianeta, né per fare previsioni sull'andamento delle temperature nei prossimi anni. Per leggere tutto ti consiglio di procurarti Sette della settimana scorsa. E il discorso non finisce qui...

Che sia in atto un riscaldamento è un dato di fatto.

Che dipenda dalle attività umane non è del tutto certo, però io farei un ragionamento alla Pascal:
ci conviene ridurre le emissioni di CO2 perché se è vero che il global worming dipende dalla CO2 è giusto farlo, se un giorno ci dovessimo accorgere che non era così, tutto sommato abbiamo perso solo un po' di denaro.

primo il riscaldamento lo devi guardare sul lungo periodo e allora non siamo in un gran riscaldamento, almeno inferiore a quello dell'anno mille, secondo "un po' di denaro"? un pozzo di denaro!! che va nelle tasche di chi? eh eh i soliti noti...
poi la co2 non centra e lo sanno tutti dato che un vulcano incazzato ne emette come un secolo di automobilismo.....e se centra cosa si fa? un tappo ai vulcani? lo scandalo delle email dimostra che è tutta una bufala. Se vogliamo fare gli ecologici (e posso essere d'accordo su questo) pensiamo ad altro, tipo la monnezza che produciamo (troppa) tipo le emissioni di nox ecc ecc non alla co2 che emettiamo dalla bocca e dal c...
 
renatom ha scritto:
lsdiff ha scritto:
29031951 ha scritto:
99octane ha scritto:
Le cose non stanno cosi'. Se fai una ricerca vedrai che se ne e' parlato piu' che a dovere.
Il riscaldamento globale e' una bufala. Col difetto aggiunto che non te la puoi mangiare con i pomodori. ;)
L'inquinamento che produciamo e' devastante, ma e' in tutt'altri campi, che vengono passati allegramente sotto silenzio mentre ci sventolano davanti il drappo rosso del riscaldamento globale.
Sei forse l'unico al mondo a pensarla così. Non ti sfiora mai il dubbio di avere torto? :?

No, carissimo: a sostenere la bufala del riscaldamento globale sono in tanti e molto autorevoli. Certo rispetto ai catastrofisti strillano meno e sono meno numerosi, ma la scienza, ti ricordo, non si fa a maggioranza. Guardati un po' le ultime interviste rilasciate da Franco Prodi, direttore dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr che da 40 anni si occupa di clima... In sostanza dice che non abbiamo abastanza certezze né per valutare il riscaldamento del pianeta, né per fare previsioni sull'andamento delle temperature nei prossimi anni. Per leggere tutto ti consiglio di procurarti Sette della settimana scorsa. E il discorso non finisce qui...

Che sia in atto un riscaldamento è un dato di fatto.

Che dipenda dalle attività umane non è del tutto certo, però io farei un ragionamento alla Pascal:
ci conviene ridurre le emissioni di CO2 perché se è vero che il global worming dipende dalla CO2 è giusto farlo, se un giorno ci dovessimo accorgere che non era così, tutto sommato abbiamo perso solo un po' di denaro.

Che sia in atto un riscaldamento NON E' un dato di fatto, ma una tesi tutt'altro che condivisa. Leggi per esempio

http://www.ecoblog.it/post/7581/la-bufala-del-riscaldamento-globale

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_22/clima-scandalo-messaggi-rubati_db5eb85a-d746-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml

Non dico che la verità stia necessariamente da questa parte, ma ce n'è abbastanza da non prendere acriticamente e per certo il global warming.

E quanto al ragionamento alla pascal ti chiedo: vale la pena di inquinare di più per far credere alla gente che sta inquinando meno? Io sono d'accordissimo a cercare di difendere il pianeta, per tanto o poco rilevante che sia, ma PRETENDO CHE SIA FATTO BENE e non in modo pretestuoso per alimentare l'ECOBUSINESS.

E allora il nemico non è l'automobilista che va a 150 all'ora, né quello che guida una Lamborghini da 240 g di CO2 al km.

I nemici, quelli veri, sono due

1. il modello economico che ci costringe a rimpiazzare beni perfettamente funzionanti (ci metto dentro anche elettronica di consumo e abbigliamento, oltre alle solite auto) per sostenere il mercato di sostituzione e soddisfare il postulato della crescita obbligatoria del mercato

2. la produzione dell'energia, che ad oggi può contare quasi solo su tecnologie inquinanti: lo sfruttamento degli idrocarburi e l'energia atomica, i massima parte. Il solare, infatti, è per ora una bufala, poiché nessun pannello produce, in tutta la sua vita, nemmeno l'energia che è stata spesa per fabbricarlo e dunque inquina più del petrolio. L'eolico non va molto meglio e le altre tecnologie "verdi" o presunte tali sono assolutamente residuali.

La soluzione al problema energetico la devono trovare Eni e compagnia bella, ma ancora più importante sarebbe che GLI ECONOMISTI SI METTESSERO ATTORNO A UN TAVOLO PER CERCARE DI CAMBIARE IL MODELLO ECONOMICO ATTUALE: di questo, ci mancherebbe, nessuno ha mai neppure ventilato l'ipotesi, perché non minaccia una sola lobby, ma gli interessi di tutti i potenti del globo.


Altrimenti tutto ciò di cui si sente parlare ha l'aria di essere solo una mistificazione buona solo per far ripartire l'economia così com'è.
 
29031951 ha scritto:
99octane ha scritto:
Le cose non stanno cosi'. Se fai una ricerca vedrai che se ne e' parlato piu' che a dovere.
Il riscaldamento globale e' una bufala. Col difetto aggiunto che non te la puoi mangiare con i pomodori. ;)
L'inquinamento che produciamo e' devastante, ma e' in tutt'altri campi, che vengono passati allegramente sotto silenzio mentre ci sventolano davanti il drappo rosso del riscaldamento globale.
Sei forse l'unico al mondo a pensarla così. Non ti sfiora mai il dubbio di avere torto? :?

Il riscaldamento globale non e' una bufala. La grossa bufala e' che il riscaldamento globale sia provocato dalle automobili. E' stato dimostrato da eminenti scenziati ad Erice c he:

1) Le attivita' umane nella loro globalita' producono si e no l'8% della CO2 che viene viceversa immessa nell'aria da attivita' vulcaniche, dunque naturali.

2) La produzione di CO2 immessa nell'aria dagli autoveicoli autotreni etc e' pari all'1%-2% di tutta l'anidride carbonica immessa nell'aria sia per attivita' naturali piu' quella delle attivita' industriali.

3) Il tre c'e' (riguarda le mutazioni climatiche e lo spostamento del polo magnetico) ma questa tematica e' cosi' grande che meriterebbe una nota a parte quindi non la scrivo.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
29031951 ha scritto:
99octane ha scritto:
Le cose non stanno cosi'. Se fai una ricerca vedrai che se ne e' parlato piu' che a dovere.
Il riscaldamento globale e' una bufala. Col difetto aggiunto che non te la puoi mangiare con i pomodori. ;)
L'inquinamento che produciamo e' devastante, ma e' in tutt'altri campi, che vengono passati allegramente sotto silenzio mentre ci sventolano davanti il drappo rosso del riscaldamento globale.
Sei forse l'unico al mondo a pensarla così. Non ti sfiora mai il dubbio di avere torto? :?

Il riscaldamento globale non e' una bufala.

Regards,
The frog

Insisto: ci sono abbastanza indizi per non esserne sicuri al 100 per cento.
 
lsdiff ha scritto:
Thefrog ha scritto:
29031951 ha scritto:
99octane ha scritto:
Le cose non stanno cosi'. Se fai una ricerca vedrai che se ne e' parlato piu' che a dovere.
Il riscaldamento globale e' una bufala. Col difetto aggiunto che non te la puoi mangiare con i pomodori. ;)
L'inquinamento che produciamo e' devastante, ma e' in tutt'altri campi, che vengono passati allegramente sotto silenzio mentre ci sventolano davanti il drappo rosso del riscaldamento globale.
Sei forse l'unico al mondo a pensarla così. Non ti sfiora mai il dubbio di avere torto? :?

Il riscaldamento globale non e' una bufala.

Regards,
The frog

Insisto: ci sono abbastanza indizi per non esserne sicuri al 100 per cento.

D'accordo ma io segnalo che SEPPURE FOSSE VERO che le attivita' umane provocano un certo riscaldamento, queste non vannooltre l'8% del totale di CO2 emessa per via NATURALE dai vulcani della terra. Come dire che, SE il riscaldamento globale esiste, l'uomo non puo farci proprio un bel niente. E' solo una fase storico-geologica su cui l'uomo non ha alcun potere di decisione.

Regards,
The frog
 
lsdiff ha scritto:
renatom ha scritto:
lsdiff ha scritto:
29031951 ha scritto:
99octane ha scritto:
Le cose non stanno cosi'. Se fai una ricerca vedrai che se ne e' parlato piu' che a dovere.
Il riscaldamento globale e' una bufala. Col difetto aggiunto che non te la puoi mangiare con i pomodori. ;)
L'inquinamento che produciamo e' devastante, ma e' in tutt'altri campi, che vengono passati allegramente sotto silenzio mentre ci sventolano davanti il drappo rosso del riscaldamento globale.
Sei forse l'unico al mondo a pensarla così. Non ti sfiora mai il dubbio di avere torto? :?

No, carissimo: a sostenere la bufala del riscaldamento globale sono in tanti e molto autorevoli. Certo rispetto ai catastrofisti strillano meno e sono meno numerosi, ma la scienza, ti ricordo, non si fa a maggioranza. Guardati un po' le ultime interviste rilasciate da Franco Prodi, direttore dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr che da 40 anni si occupa di clima... In sostanza dice che non abbiamo abastanza certezze né per valutare il riscaldamento del pianeta, né per fare previsioni sull'andamento delle temperature nei prossimi anni. Per leggere tutto ti consiglio di procurarti Sette della settimana scorsa. E il discorso non finisce qui...

Che sia in atto un riscaldamento è un dato di fatto.

Che dipenda dalle attività umane non è del tutto certo, però io farei un ragionamento alla Pascal:
ci conviene ridurre le emissioni di CO2 perché se è vero che il global worming dipende dalla CO2 è giusto farlo, se un giorno ci dovessimo accorgere che non era così, tutto sommato abbiamo perso solo un po' di denaro.

Che sia in atto un riscaldamento NON E' un dato di fatto, ma una tesi tutt'altro che condivisa. Leggi per esempio

http://www.ecoblog.it/post/7581/la-bufala-del-riscaldamento-globale

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_22/clima-scandalo-messaggi-rubati_db5eb85a-d746-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml

Non dico che la verità stia necessariamente da questa parte, ma ce n'è abbastanza da non prendere acriticamente e per certo il global warming.

E quanto al ragionamento alla pascal ti chiedo: vale la pena di inquinare di più per far credere alla gente che sta inquinando meno? Io sono d'accordissimo a cercare di difendere il pianeta, per tanto o poco rilevante che sia, ma PRETENDO CHE SIA FATTO BENE e non in modo pretestuoso per alimentare l'ECOBUSINESS.

E allora il nemico non è l'automobilista che va a 150 all'ora, né quello che guida una Lamborghini da 240 g di CO2 al km.

I nemici, quelli veri, sono due

1. il modello economico che ci costringe a rimpiazzare beni perfettamente funzionanti (ci metto dentro anche elettronica di consumo e abbigliamento, oltre alle solite auto) per sostenere il mercato di sostituzione e soddisfare il postulato della crescita obbligatoria del mercato

2. la produzione dell'energia, che ad oggi può contare quasi solo su tecnologie inquinanti: lo sfruttamento degli idrocarburi e l'energia atomica, i massima parte. Il solare, infatti, è per ora una bufala, poiché nessun pannello produce, in tutta la sua vita, nemmeno l'energia che è stata spesa per fabbricarlo e dunque inquina più del petrolio. L'eolico non va molto meglio e le altre tecnologie "verdi" o presunte tali sono assolutamente residuali.

La soluzione al problema energetico la devono trovare Eni e compagnia bella, ma ancora più importante sarebbe che GLI ECONOMISTI SI METTESSERO ATTORNO A UN TAVOLO PER CERCARE DI CAMBIARE IL MODELLO ECONOMICO ATTUALE: di questo, ci mancherebbe, nessuno ha mai neppure ventilato l'ipotesi, perché non minaccia una sola lobby, ma gli interessi di tutti i potenti del globo.


Altrimenti tutto ciò di cui si sente parlare ha l'aria di essere solo una mistificazione buona solo per far ripartire l'economia così com'è.

Del come ridurre la CO2 si deve discutere, non ho incolpato preventivamente nessuno.

Che ci sia un riscaldamento in atto mi sembra confermato da molti dati, che in passato ce ne siano stati altri è anche vero, ma, da quello che so, mai così veloci.

Il mio pensiero è che valga la prna cercare di ridurre le emissioni di CO2, quello che ci possiamo rimettere, alla peggio, è una crescita un po' minore dell'economia.

Se invece hanno ragione quelli che dicono che è colpa della CO2 generata dall'uomo, si tratta di salvare il noistro ambiente.

O almeno, se ci sono delle concause, cerchiamo di limitare l'effetto di quelle generate da noi.
 
lsdiff ha scritto:
Per la verità mi limitavo a sottolineare che lo sforzo a cui il motore è sottoposto è proporzionale all'energia che esso sviluppa nel dato momento. E' un dato di fatto che la marcia in autostrada a velocità costante sia meno dispendiosa in termini di carburante, e quindi di energia, della marcia in città, fatta di continui transitori (cambi di velocità). La marcia in autostrada a velocità costante è dunque tra le meno logoranti per il motore.

Mi riallaccio qui per una considerazione in merito anche alla tua risposta al mio post che mi ero dimenticato di fare, ossia:

La coppia che il motore NON sviluppa, non può mettere sotto sforzo alcun organo meccanico. E la resistenza all'avanzamento, che mette per cosi dire "in tensione" tutta la catena cinematica della trasmissione, è semplicemente la forza DI REAZIONE a quella generata dal motore: SE IL MOTORE NON SPINGE LA REAZIONE NON... RESISTE. Quindi che la coppia E il carico (è l'apertura del gas, di fatto) siano massimi è condizione necessaria per individuare la situazione d'uso più logorante. Punto.

Questo e' vero nell'andatura costante, e a patto che il regime del motore e la marcia inserita non sia troppo sotto le richieste di energia per vincere la resistenza all'avanzamento (vedi il mio esempio dello schiavo che deve portare 10 pietre leggere o un pietrone enorme).
Ma anche in autostrada l'andatura costante e' l'eccezione, non la regola.
Ora: la marcia a regime minimo andrebbe benissimo se, quando si rallenta per poi riaccelerare (e lo si fa continuamente, anche se magari non ci facciamo caso) la gente scalasse la marcia, rialzando il regime.
Ma quanta gente lo fa? Ho il sospetto che siamo io e te, e pochissimi altri.
La maggioranza semplicemente rallenta (riducendo il regime del motore gia' a bassi giri) e poi riaccelera da questo regime semplicemente affondando il gas, e quando l'auto riprende a fatica, si limita a schiacciare di piu'.
E a questo punto, metti il motore sotto uno sforzo indebito.
E, ripeto, accade continuamente, tranne in casi particolarmente fortunati in cui si fila placidi e beati su una strada deserta.

Il discorso che fai tu è interessante ed evidenzia che il concetto di rendimento è relativo a ciò che vai cercando. Per questo si parla, per esempio, di rendimento termodinamico (rapporto tra lavoro svolto ed energia fornita al sistema) e rendimento volumetrico (rapporto tra il volume di carburante immesso nei cilindri e il volume dei cilindri stessi): il primo sarà utile per determinare il consumo di un motore. Il secondo per capire quanta energia chimica (carburante) è possibile introdurre nel motore allo scopo di ottenere la massima potenza.

Aggiungo a integrazione che nei motori attuali, quasi universalmente regime di massimo rendimento termodinamico e regime di massimo rendimento volumetrico tendono a essere molto vicini, e in termini pratici coincidono.
Bisogna poi ricordare che efficienza ed efficacia sono due concetti diversi, e il regime di massima efficienza e' solo quello in cui il combustibile impiegato viene convertito al meglio in energia, ma non e' necessariamente il regime di minor consumo. Lo e' nei transitori, ossia quando si voglia accelerare, perche' fornisce la massima energia per unita' di carburante impiegata, ma a regime costante e' importante mantenersi a un regime il piu' basso possibile, compatibilmente con il non sovraccaricare il motore.

E qui ci si riallaccia al discorso marce lunghe: queste permettono velocita' piu' elevate a regime del motore piu' basso. Dunque una maggior resistenza aerodinamica (anche MOLTO maggiore, dato che aumenta col quadrato della velocita') a regimi piu' bassi. E, di nuovo, si rischia logorio maggiore.

All'atto pratico e' abbastanza facile (su auto decenti) sentire quando il motore lavora a fatica, perche' le vibrazioni trasmesse aumentano man mano che la coppia generata dal motore incontra una resistenza eccessiva e si scarica sugli organi stessi del motore, e riverbera nel telaio.
Viceversa, un motore che gira bene e' bello fluido.
L'elevatissima insonorizzazione e filtratura di molte auto moderne rende del tutto impossibile sentire il rumore del motore, figuriamoci sensazioni di funzionamento. Dunque occorre fare appello al contagiri (dove c'e') e al buon senso.
 
Comunque le gestioni attuali dei parametri del motore non ti consentono di fare quel che ti pare. A differenza di quando accelerare significava una (o anche più..) bella pompata di carburante dal getto della ripresa, uguale per tutti i regimi, tutte le situazioni e dipendente solo dalla corsa dell'acceleratore, ora con le farfalle motorizzate riprendere in quinta da 40km/h non può essere più di tanto stressante per il motore. Puoi accelerare quanto ti pare, l'auto produrrà la migliore ripresa possibile con i parametri in gioco, mantenendosi ai limiti del funzionamento accettabile. Lo stesso battito in testa è quasi scomparso. Tornando ai consumi, se togliamo i casi limite di auto che vadano troppo piano o troppo forte, la marcia più alta è sempre conveniente.
 
Non credere.
Quella che "l'elettronica pensa a tutto" e' una convinzione tanto diffusa quanto profondamente errata.
Prima di tutto, da un lato i carburatori moderni hanno diversi getti che funzionano a diversi regimi di apertura e valori di vuoto, dall'altro l'elettronica e' tecnologia, non magia, e ha i suoi limiti.
La maggioranza delle centraline commerciali e semi-closed loop.
In quelle condizioni non leggono manco la sonda Lambda e vanno su valori di tabella preimpostata.
Secondariamente, e ancora piu' importante, all'interno dei parametri "legittimi" del motore, ossia dell'inviluppo di funzionamento consentito, ci sono estremi nei quali e' meglio non indugiare troppo, pena un'usura precoce.
 
99octane ha scritto:
Non credere.
Quella che "l'elettronica pensa a tutto" e' una convinzione tanto diffusa quanto profondamente errata.
Prima di tutto, da un lato i carburatori moderni hanno diversi getti che funzionano a diversi regimi di apertura e valori di vuoto, dall'altro l'elettronica e' tecnologia, non magia, e ha i suoi limiti.
La maggioranza delle centraline commerciali e semi-closed loop.
In quelle condizioni non leggono manco la sonda Lambda e vanno su valori di tabella preimpostata.
Secondariamente, e ancora piu' importante, all'interno dei parametri "legittimi" del motore, ossia dell'inviluppo di funzionamento consentito, ci sono estremi nei quali e' meglio non indugiare troppo, pena un'usura precoce.

CARBURATORI?!?!?!?!?! Non ne vedo uno dal 2000...
 
:rolleyes: Sono spariti nel '92, con l'avvento dei catalizzatori. Erano sopravvissute solo la 500/700ed, la Primera 1.6 e la Marbella 900. Dopo 2 anni sparite pure loro.
Comunque è vero che l'elettronica non pensa a tutto ma dà una grossa mano. Certe manovre veramente deleterie, con l'acceleratore elettronico non possono più fare danni. Ho guidato una Agila 1.2 twinport dell'anno scorso e posso dire che fa letteralmente quello che vuole. Non c'è verso quasi nemmeno di sgommare..... :(
 
lsdiff ha scritto:
99octane ha scritto:
Non credere.
Quella che "l'elettronica pensa a tutto" e' una convinzione tanto diffusa quanto profondamente errata.
Prima di tutto, da un lato i carburatori moderni hanno diversi getti che funzionano a diversi regimi di apertura e valori di vuoto, dall'altro l'elettronica e' tecnologia, non magia, e ha i suoi limiti.
La maggioranza delle centraline commerciali e semi-closed loop.
In quelle condizioni non leggono manco la sonda Lambda e vanno su valori di tabella preimpostata.
Secondariamente, e ancora piu' importante, all'interno dei parametri "legittimi" del motore, ossia dell'inviluppo di funzionamento consentito, ci sono estremi nei quali e' meglio non indugiare troppo, pena un'usura precoce.

CARBURATORI?!?!?!?!?! Non ne vedo uno dal 2000...

E' perche' non guardi nei posti giusti. ;)
 
Grattaballe ha scritto:
:rolleyes: Sono spariti nel '92, con l'avvento dei catalizzatori. Erano sopravvissute solo la 500/700ed, la Primera 1.6 e la Marbella 900. Dopo 2 anni sparite pure loro.
Comunque è vero che l'elettronica non pensa a tutto ma dà una grossa mano. Certe manovre veramente deleterie, con l'acceleratore elettronico non possono più fare danni. Ho guidato una Agila 1.2 twinport dell'anno scorso e posso dire che fa letteralmente quello che vuole. Non c'è verso quasi nemmeno di sgommare..... :(

Quella e' una questione di controllo di trazione, non di elettronica del motore.
Comunque i carburatori sono ancora in giro, eccome se ci sono! ;)
E lavorano anche molto bene.
 
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