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Ma davvero ci si può "evaporare" così...

Ho fatto alcune ricerche in rete per avere un quadro più chiaro della vicenda.
L'impianto in questione è abbastanza grandicello e frequentato, da Google Maps risulta avere recensioni abbastanza positive.
Come molti impianti Tamoil è un impianto "pienOk", che vuol dire completamente automatizzato/gestito da remoto e quindi le pompe sono solo in modalità self.
In questi casi non so chi sia incaricato di svolgere quei compiti per cui è necessario essere in loco, come ad esempio ritirare i soldi dai totem del self e riempire i serbatoi dell'impianto, ma pare che l'errore sia stato fatto proprio qui, non è un caso di benzina adulterata, ma hanno riempito il serbatoio della benzina con gasolio o viceversa.
Adesso da Google Maps l'impianto risulta chiuso temporaneamente probabilmente per fare manutenzione ai serbatoi.
La buona notizia è che risulta da Osservaprezzi che questo impianto è di proprietà diretta Tamoil (T.D.M. s.r.l.) anche se il fatto che abbiano tolto la possibilità di far ricorso online non mi piace e non saprei dire se è ostruzionismo o meno...gli automobilisti coinvolti dovrebbero essere risarciti.
Suppongo che intanto si possa fare una segnalazione o una richiesta risarcimento danni telefonicamente al servizio clienti o se dovessero negarla procedere via PEC.
Tra l'altro non so se sta succedendo dalle vostre parti, ma da me è sempre più difficile avere uno scontrino per il rifornimento, spesso bisogna richiederlo in anticipo alle macchinette e l'ultima volta alla Q8 nemmeno mi aveva dato possibilità di richiederlo...
E' il tipico impianto "ghost", durante lo scarico dell'autobotte non c'è nessuno perché la società di trasporto (ad es. Gruppo Gavio) ha le chiavi dell'impianto e un contratto di servizio. E' evidentemente un errore di chi ha scaricato il carburante, che stava sicuramente cincischiando al telefono mentre collegava il bocchettone di riempimento.
 
E' il tipico impianto "ghost", durante lo scarico dell'autobotte non c'è nessuno perché la società di trasporto (ad es. Gruppo Gavio) ha le chiavi dell'impianto e un contratto di servizio. E' evidentemente un errore di chi ha scaricato il carburante, che stava sicuramente cincischiando al telefono mentre collegava il bocchettone di riempimento.

Domanda da ingenuo... ma è così semplice poter confondere i bocchettoni se non si è attenti?
Non ci sono colori, segni, scritte o diametri d'ingresso differenti tra gasolio e benzina?
Vanno a olfatto o a occhio?
 
Domanda da ingenuo... ma è così semplice poter confondere i bocchettoni se non si è attenti?
Non ci sono colori, segni, scritte o diametri d'ingresso differenti tra gasolio e benzina?
Vanno a olfatto o a occhio?
I diametri dei raccordi sono identici, sulle cisterne c'è sempre scritto "Cisterna XX" (numero) che è lo stesso riportato nella documentazione della Dogana (ex UTF). Quasi sempre c'è un'etichetta anche colorata ben visibile, ma se è sporca (spesso è dentro il pozzetto), oppure è la prima volta che quell'autista fa rifornimento lì e soprattutto ha gli auricolari mentre ascolta uno affetto da logorrea, la probabilità di sbagliare non è del tutto remota, anche se davvero rara. Poi non è detto che abbia scaricato tutti i 36.000 litri, ma è stato sufficiente per contaminare il gasolio (o viceversa).
 
Non intendo aizzare polemiche o altro perciò non aggiungo niente ma alcune risposte alle domande poste in questa discussione avevo provato a darle a seguito dell'incidente di Calenzano. Certo non ho assolute certezze su tutto ma molte cose mi furono dette da chi di carburanti ci vive. Se volete ritrovate tutto li.
 
I diametri dei raccordi sono identici, sulle cisterne c'è sempre scritto "Cisterna XX" (numero) che è lo stesso riportato nella documentazione della Dogana (ex UTF). Quasi sempre c'è un'etichetta anche colorata ben visibile, ma se è sporca (spesso è dentro il pozzetto), oppure è la prima volta che quell'autista fa rifornimento lì e soprattutto ha gli auricolari mentre ascolta uno affetto da logorrea, la probabilità di sbagliare non è del tutto remota, anche se davvero rara. Poi non è detto che abbia scaricato tutti i 36.000 litri, ma è stato sufficiente per contaminare il gasolio (o viceversa).
però se la regola di buon senso di spegnere il veicolo e non usare telefoni durante un rifornimento vale per noi che preleviamo una 50ina di litri, tanto più dovrebbe valere per loro, che pompano carburante a mq....

Potrebbero pure aver fatto confusione in raffineria e versato una cosa per l'altra nell'autobotte....
 
L'impressione che mi rimane, quando leggo cose come questa, è che sarebbe opportuno inserire nel ns. ordinamento giuridico il riconoscimento - che per quanto ne so io da noi non c'è - della "class action" collettiva, intesa come strumento di protezione dei diritti dei consumatori, in genere contro abusi fatti dalle grandi organizzazione di produzione e vendita.
Il singolo utente avrà probabilmente difficoltà a dimostrare il danno subito (anche se l'aver chiuso in fretta e furia il distributore, se interpretato correttamente, dovrebbe essere un punto a suo favore, salvo che qualche avvocato non rigiri la frittata) ma se fossero in molti sarebbe un'altra cosa. Oltre a ripartire le spese legali.
 

Arrivano i primi rimborsi Tamoil dopo la strage di auto in via Montà​

La pompa di benzina era contaminata da diesel: la consulta ha aiutato a raccogliere i risarcimenti. Vesentini: «Dopo la pec contattati dalla multinazionale: ci hanno spiegato come aiutare i cittadini»
 
I diametri dei raccordi sono identici, sulle cisterne c'è sempre scritto "Cisterna XX" (numero) che è lo stesso riportato nella documentazione della Dogana (ex UTF). Quasi sempre c'è un'etichetta anche colorata ben visibile, ma se è sporca (spesso è dentro il pozzetto), oppure è la prima volta che quell'autista fa rifornimento lì e soprattutto ha gli auricolari mentre ascolta uno affetto da logorrea, la probabilità di sbagliare non è del tutto remota, anche se davvero rara. Poi non è detto che abbia scaricato tutti i 36.000 litri, ma è stato sufficiente per contaminare il gasolio (o viceversa).
Che poi permettetemi di domandare, alcune volte vedo al distributore ci e solo l'addetto al l'autopompa ....se UNO sbaglia UNO sbaglia...
C'è qualche legge sul numero minimo di addetti?
 
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