<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ma come fanno....... | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Ma come fanno.......

Claudio b. ha scritto:
Guarda, io un annetto fa sono entrato in un Unieuro, o Mediaworld o Trony, non ricordo, perché c'era un bel 20% di sconto.
Presi un notebook, me lo misi sottobraccio e andai alla cassa.
Tirai fuori il bancomat e la cassiera mi disse che per lo sconto dovevo andare allo sportello dei finanziamenti, perché in contanti il prezzo era pieno.
Ancora cerco le telecamere della candid camera.
Claudio

A me capitò con il dvd recorder. non c'era verso di pagarlo in contanti. lo lasciai là.
 
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
...la casa conserva ... il valore dei soldi che la banca ha dato al venditore; non quello dei soldi che tu hai dato alla banca...
Non intendevo fare un discorso preciso al centesimo.
Voglio solo dire che alla fine del mutuo, se uno fa due conti, ha speso una certa cifra ed è proprietario di un bene che vale, se non quella stessa cifra (o anche di più), una cifra non troppo lontana da quella, a meno di casi particolarmente sfortunati.
Comunque, si tratta sempre di una casa "funzionante", utilizzabile.

Il discorso è radicalmente diverso per la stragrande maggioranza degli altri debiti che oggi tanto vanno di moda. Quando si finisce di pagare le rate dell'auto, ad esempio, facendo i due conti si scopre che si è spesa una certa cifra e si è proprietari di un veicolo che ne vale si è no un quarto o anche meno.

non è questione di centesimi.
è questione che:
- i beni di consumo si consumano, quindi paghi per usarli e non per averli (anche se molti non ci fanno caso)

- i beni stabili si pagano per averli
se la casa costa 100 tu dai alla banca 150 e alla fine hai un bene che (centesimo più centesimo meno) varrà 100.
che valga di più, ovvero che le case aumentino automaticamente di valore nel tempo, è una illusione che ha dato origine al disastro che tutti conosciamo.
 
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
...la casa conserva ... il valore dei soldi che la banca ha dato al venditore; non quello dei soldi che tu hai dato alla banca...
Non intendevo fare un discorso preciso al centesimo.
Voglio solo dire che alla fine del mutuo, se uno fa due conti, ha speso una certa cifra ed è proprietario di un bene che vale, se non quella stessa cifra (o anche di più), una cifra non troppo lontana da quella, a meno di casi particolarmente sfortunati.
Comunque, si tratta sempre di una casa "funzionante", utilizzabile.

Il discorso è radicalmente diverso per la stragrande maggioranza degli altri debiti che oggi tanto vanno di moda. Quando si finisce di pagare le rate dell'auto, ad esempio, facendo i due conti si scopre che si è spesa una certa cifra e si è proprietari di un veicolo che ne vale si è no un quarto o anche meno.
Anche pagando l'automobile in contanti dopo 5 anni ci si ritrova con un bene che vale il 30% di quanto lo si è pagato, qual'è la differenza con il pagarlo a rate?
 
biasci ha scritto:
Conosco abbastanza bene (ma a questo punto forse no) una persona che guadagna poco meno di 1000 euri al mese. Non ha spese da "famiglia" perchè vive ancora con i suoi. Ha ordinato una A5 3.0tdi versione MDF dando indietro una punto e finanziandola in 4 anni di minirate e maxirata finale.

Ora, secondo me non ci arriverà neanche a finire i 4 anni perchè quando si accorge di quanto costano i tagliandi e le gomme, gli prenderà un infarto......
Ma poi, quando arriva la maxirata, cosa fa? se decide di pagarla (rifinanziandola, ovviamente) pagherà una mazzata di interessi. Oppure la darà indietro per un valore praticamente nullo e si dovrà ricomprare una punto (se ce la farà).

Sono cose che non riesco a capire, almeno io.
O ha versato un anticipo notevole, o qualcuno con entrate mensili più consistenti ha fatto da garante. Un'Audi A5 mediamente accessoriata costa 50-60000 Euro. Senza considerare gli interessi, se spalmiamo su 48 mesi tale cifra la rata supererebbe tranquillamente le sue entrate mensili. Nessuna finanziaria autorizzerebbe il finanziamento.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
...la casa conserva ... il valore dei soldi che la banca ha dato al venditore; non quello dei soldi che tu hai dato alla banca...
Non intendevo fare un discorso preciso al centesimo.
Voglio solo dire che alla fine del mutuo, se uno fa due conti, ha speso una certa cifra ed è proprietario di un bene che vale, se non quella stessa cifra (o anche di più), una cifra non troppo lontana da quella, a meno di casi particolarmente sfortunati.
Comunque, si tratta sempre di una casa "funzionante", utilizzabile.

Il discorso è radicalmente diverso per la stragrande maggioranza degli altri debiti che oggi tanto vanno di moda. Quando si finisce di pagare le rate dell'auto, ad esempio, facendo i due conti si scopre che si è spesa una certa cifra e si è proprietari di un veicolo che ne vale si è no un quarto o anche meno.
Anche pagando l'automobile in contanti dopo 5 anni ci si ritrova con un bene che vale il 30% di quanto lo si è pagato, qual'è la differenza con il pagarlo a rate?
Con le rate paghi gli interessi.
 
marimasse ha scritto:
Se escludiamo coloro i cui quattrini derivano da attività criminali o da evasioni fiscali degne di tale nome (non mi riferisco certo a chi paga l'80% delle tasse), per capire come molta gente faccia a circolare con un'auto incompatibile con lo stipendio basta pensare che moltissime persone, anche grazie all'aiuto della onesta e corretta pubblicità, si sono convinte che "potersi permettere" una cosa non significhi più (come pensavano gli insulsi nonni e come ancora oggi pensano alcuni assurdi individui) "avere in tasca i soldi per pagarla e potersene privare senza conseguenze negative sull'economia familiare". Queste persone hanno sviluppato (e trasmettono agli eventuali figli) la geniale idea secondo cui comprare e pagare sarebbero due operazioni distinte, indipendenti, concettualmente separate e quindi effettuabili in tempi diversi.
Molti di questi individui, quindi, non "hanno" la tale auto ma soltanto circolano con quell'auto, la quale non è di loro proprietà; loro sono padroni solo del debito che hanno contratto per poterla non comprare, ma solo portare a casa ed utilizzare.

Ho la sensazione che se tutte le auto non completamente pagate circolassero con una luce gialla sul tetto e quelle il cui intestatario non ha ancora guadagnato i soldi necessari per pagare circolassero con due luci gialle, ci sarebbe uno spettacolo davvero... illuminante (che oltre tutto renderebbe quelle auto molto "più visibili" a grande beneficio, come è noto, della collettività).
E per quale motivo chi compra l'automobile a rate non ne sarebbe il proprietario?

Economicamente il concetto di "ricchezza" di un individuo può essere inteso sia dal punto di vista statico(patrimonio in un dato momento) che dinamico(reddito). Non è detto che chi percepisce 1200Euro al mese ma ha scorte monetarie per 300000Euro sia più ricco di chi ha ZERO scorte monetarie(magari perchè ha un tenore di vita sostenuto) ma percepisce 10000 Euro al mese. Secondo il tuo ragionamento il secondo individuo dovrebbe comprarsi una catapecchia e una Panda quando, realisticamente, può permettersi un'auto di prestigio e un immobile in una zona di lusso.
 
Claudio b. ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
...la casa conserva ... il valore dei soldi che la banca ha dato al venditore; non quello dei soldi che tu hai dato alla banca...
Non intendevo fare un discorso preciso al centesimo.
Voglio solo dire che alla fine del mutuo, se uno fa due conti, ha speso una certa cifra ed è proprietario di un bene che vale, se non quella stessa cifra (o anche di più), una cifra non troppo lontana da quella, a meno di casi particolarmente sfortunati.
Comunque, si tratta sempre di una casa "funzionante", utilizzabile.

Il discorso è radicalmente diverso per la stragrande maggioranza degli altri debiti che oggi tanto vanno di moda. Quando si finisce di pagare le rate dell'auto, ad esempio, facendo i due conti si scopre che si è spesa una certa cifra e si è proprietari di un veicolo che ne vale si è no un quarto o anche meno.
Anche pagando l'automobile in contanti dopo 5 anni ci si ritrova con un bene che vale il 30% di quanto lo si è pagato, qual'è la differenza con il pagarlo a rate?
Con le rate paghi gli interessi.
Ma non rinuncio a liquidità, liquidità che posso investire. Inoltre ormai le finanziarie delle case offrono finanziamenti a tassi estremamenti competitivi, se non addirittura nulli.
Concordo comunque in linea generale con il tuo intervento di risposta alla mia prima domanda. Non è problematico l'uso degli strumenti finanzari, è problematico l'abuso degli stessi, discorso che vale per ogni cosa ovviamente.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
...la casa conserva ... il valore dei soldi che la banca ha dato al venditore; non quello dei soldi che tu hai dato alla banca...
Non intendevo fare un discorso preciso al centesimo.
Voglio solo dire che alla fine del mutuo, se uno fa due conti, ha speso una certa cifra ed è proprietario di un bene che vale, se non quella stessa cifra (o anche di più), una cifra non troppo lontana da quella, a meno di casi particolarmente sfortunati.
Comunque, si tratta sempre di una casa "funzionante", utilizzabile.

Il discorso è radicalmente diverso per la stragrande maggioranza degli altri debiti che oggi tanto vanno di moda. Quando si finisce di pagare le rate dell'auto, ad esempio, facendo i due conti si scopre che si è spesa una certa cifra e si è proprietari di un veicolo che ne vale si è no un quarto o anche meno.
Anche pagando l'automobile in contanti dopo 5 anni ci si ritrova con un bene che vale il 30% di quanto lo si è pagato, qual'è la differenza con il pagarlo a rate?
Con le rate paghi gli interessi.
Ma non rinuncio a liquidità, liquidità che posso investire. Inoltre ormai le finanziarie delle case offrono finanziamenti a tassi estremamenti competitivi, se non addirittura nulli.
Concordo comunque in linea generale con il tuo intervento di risposta alla mia prima domanda. Non è problematico l'uso degli strumenti finanzari, è problematico l'abuso degli stessi, discorso che vale per ogni cosa ovviamente.
E io concordo con te sulla possibilità di investimento dei tuoi liquidi o, alle volte, della impossibilità di didinvestirli, che è uguale.
Comunque hai colto alla grande il succo: uso/abuso.
Ciao
Claudio
 
marimasse ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
...Non ce l'ho particolarmente contro le rate.
Se avessi la certezza dello stipendio anzi, non ce l'avrei per niente...
Proprio qui sta il punto, grande come un macigno.
Nessuno può avere alcun tipo di certezza circa il futuro, a parte quella di dover morire. Non possiamo assolutamente avere alcun tipo di certezza circa il fatto che riusciremo a pagare un debito: ciò richiederebbe infatti non solo la certezza che avremo sempre il nostro lavoro e il nostro stipendio, ma anche la certezza che avremo sempre la salute necessaria per poter lavorare.
Assurdità totali.

Ecco perché il debito è un meccanismo perverso, specie quando usato per "comprare" cose che non valgono quello che costano e che non conservano alcun valore nel tempo. Un meccanismo che indebolisce le persone e quindi le famiglie e quindi le comunità e quindi le nazioni, rendendole sempre meno capaci di fronteggiare la benché minima difficoltà. Mi pare che gli esempi non manchino.
Non a caso ormai ai finanziamenti vengono sempre agganciate polizze che, in caso di perdita del lavoro o malattia del soggetto su cui grava il debito, estinguono il finanziamento saldando l'importo residuo alla finanziaria.
 
Claudio b. ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
...la casa conserva ... il valore dei soldi che la banca ha dato al venditore; non quello dei soldi che tu hai dato alla banca...
Non intendevo fare un discorso preciso al centesimo.
Voglio solo dire che alla fine del mutuo, se uno fa due conti, ha speso una certa cifra ed è proprietario di un bene che vale, se non quella stessa cifra (o anche di più), una cifra non troppo lontana da quella, a meno di casi particolarmente sfortunati.
Comunque, si tratta sempre di una casa "funzionante", utilizzabile.

Il discorso è radicalmente diverso per la stragrande maggioranza degli altri debiti che oggi tanto vanno di moda. Quando si finisce di pagare le rate dell'auto, ad esempio, facendo i due conti si scopre che si è spesa una certa cifra e si è proprietari di un veicolo che ne vale si è no un quarto o anche meno.
Anche pagando l'automobile in contanti dopo 5 anni ci si ritrova con un bene che vale il 30% di quanto lo si è pagato, qual'è la differenza con il pagarlo a rate?
Con le rate paghi gli interessi.
Ma non rinuncio a liquidità, liquidità che posso investire. Inoltre ormai le finanziarie delle case offrono finanziamenti a tassi estremamenti competitivi, se non addirittura nulli.
Concordo comunque in linea generale con il tuo intervento di risposta alla mia prima domanda. Non è problematico l'uso degli strumenti finanzari, è problematico l'abuso degli stessi, discorso che vale per ogni cosa ovviamente.
Comunque hai colto alla grande il succo: uso/abuso.
Ciao
Claudio
Ragionamento valevole poi per molti aspetti della vita e innumerevoli questioni. Saluti.
Emanuele
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
...la casa conserva ... il valore dei soldi che la banca ha dato al venditore; non quello dei soldi che tu hai dato alla banca...
Non intendevo fare un discorso preciso al centesimo.
Voglio solo dire che alla fine del mutuo, se uno fa due conti, ha speso una certa cifra ed è proprietario di un bene che vale, se non quella stessa cifra (o anche di più), una cifra non troppo lontana da quella, a meno di casi particolarmente sfortunati.
Comunque, si tratta sempre di una casa "funzionante", utilizzabile.

Il discorso è radicalmente diverso per la stragrande maggioranza degli altri debiti che oggi tanto vanno di moda. Quando si finisce di pagare le rate dell'auto, ad esempio, facendo i due conti si scopre che si è spesa una certa cifra e si è proprietari di un veicolo che ne vale si è no un quarto o anche meno.
Anche pagando l'automobile in contanti dopo 5 anni ci si ritrova con un bene che vale il 30% di quanto lo si è pagato, qual'è la differenza con il pagarlo a rate?
Con le rate paghi gli interessi.
Ma non rinuncio a liquidità, liquidità che posso investire. Inoltre ormai le finanziarie delle case offrono finanziamenti a tassi estremamenti competitivi, se non addirittura nulli.
Concordo comunque in linea generale con il tuo intervento di risposta alla mia prima domanda. Non è problematico l'uso degli strumenti finanzari, è problematico l'abuso degli stessi, discorso che vale per ogni cosa ovviamente.
Ancora devo vedere i tassi di un finanziamento più bassi di quelli di un investimento.
Io dico che se uno ha i soldi è meglio pagarla in contanti e tutti i mesi rimettere 500 euro in banca .
Io questi finanziamenti a tassi nulli per comprare un'automobile (che non sia una UAZ) li devo ancora vedere.
 
sbedus ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
marimasse ha scritto:
belpietro ha scritto:
...la casa conserva ... il valore dei soldi che la banca ha dato al venditore; non quello dei soldi che tu hai dato alla banca...
Non intendevo fare un discorso preciso al centesimo.
Voglio solo dire che alla fine del mutuo, se uno fa due conti, ha speso una certa cifra ed è proprietario di un bene che vale, se non quella stessa cifra (o anche di più), una cifra non troppo lontana da quella, a meno di casi particolarmente sfortunati.
Comunque, si tratta sempre di una casa "funzionante", utilizzabile.

Il discorso è radicalmente diverso per la stragrande maggioranza degli altri debiti che oggi tanto vanno di moda. Quando si finisce di pagare le rate dell'auto, ad esempio, facendo i due conti si scopre che si è spesa una certa cifra e si è proprietari di un veicolo che ne vale si è no un quarto o anche meno.
Anche pagando l'automobile in contanti dopo 5 anni ci si ritrova con un bene che vale il 30% di quanto lo si è pagato, qual'è la differenza con il pagarlo a rate?
Con le rate paghi gli interessi.
Ma non rinuncio a liquidità, liquidità che posso investire. Inoltre ormai le finanziarie delle case offrono finanziamenti a tassi estremamenti competitivi, se non addirittura nulli.
Concordo comunque in linea generale con il tuo intervento di risposta alla mia prima domanda. Non è problematico l'uso degli strumenti finanzari, è problematico l'abuso degli stessi, discorso che vale per ogni cosa ovviamente.
Ancora devo vedere i tassi di un finanziamento più bassi di quelli di un investimento.
Io dico che se uno ha i soldi è meglio pagarla in contanti e tutti i mesi rimettere 500 euro in banca .
Io questi finanziamenti a tassi nulli per comprare un'automobile (che non sia una UAZ) li devo ancora vedere.
UAZ? A me piacciono le Audi e le Alfa, a te?
http://www.audicredit.it/it/campagne/audi_a5.htm
Esempio di finanziamento a TAEG prossimo allo zero per un'Audi A5.

http://www.alfaromeo.it/cmsit/homepage/pages/home.aspx?outputXml=true&CustomResponse=WebCrawler
Altro esempio di finanziamento a TAEG del 2,63% per un'Alfa Romeo Mito(clicca "promozioni").
 
belpietro ha scritto:
non è questione di centesimi...
Era un modo di dire.

...i beni di consumo si consumano, quindi paghi per usarli e non per averli ... i beni stabili si pagano per averli...

A dire il vero io uso parecchio la mia casa, direi molto più dell'automobile.

...se la casa costa 100 tu dai alla banca 150 e alla fine hai un bene che ... varrà 100...

Per restituire alla banca 150 avendo avuto in prestito 100 credo si debba trattare di un mutuo parecchio consistente e durevole. Comunque anche in quel caso ciò che ho detto non mi sembra così sbagliato: alla fine possiedi un bene che vale gran parte dei soldi che sono stati versati.

...che le case aumentino automaticamente di valore nel tempo, è una illusione...
Indubbiamente è illusorio dare per scontato che la casa aumenti di valore, così come è illusorio dare per scontato che in futuro si continuerà ad avere salute, lavoro e reddito tali da poter pagare un debito, specie se esso è di una certa entità. In entrambi i casi è gioco d'azzardo e come tale, se non affrontato con ampi margini di sicurezza, si porta appresso gravi e prevedibilissimi pericoli. Io non considero sempre e comunque assurdo che uno giochi alla slot machine o a poker; se lui si diverte così può benissimo farlo, così come io ad esempio ultimamente mi sono divertito a scegliere, ordinare ed assemblare i componenti del nuovo computer (di cui non avevo di fatto alcun oggettivo bisogno). Però, per questo nuovo computer/capriccio, non mi sono indebitato: ho pagato in contanti e non ho in alcun modo perturbato o compromesso, con questa spesa, la situazione finanziaria della mia famiglia. Sto usando il nuovo computer, che è mio, pagato; capitolo chiuso. Se uno gioca alla slot machine uno o due euro al giorno è un conto; se comincia a smantellare i risparmi (non solo suoi) il discorso cambia assai.

PS. Circa l'aumento di valore delle case, l'illusione non è nata dal nulla. Io e mia moglie comprammo un appartamento nel 1991 e lo rivendemmo nel 1997, ricavandone una cifra più che doppia. La cosa non ci dispiacque affatto, ovviamente, ma non ci avevamo fatto conto; quei soldi furono per noi "in più", una gradita sorpresa. In seguito non abbiamo assolutamente confidato nel fatto che la cosa si ripetesse. In ultima analisi, credo tutto si riduca, molto semplicemente, a non spendere i soldi prima di averli; un concetto che guarda caso è ribadito da non pochi proverbi, più o meno antichi.
 
Era un modo di dire In ultima analisi, credo tutto si riduca, molto semplicemente, a non spendere i soldi prima di averli; un concetto che guarda caso è ribadito da non pochi proverbi, più o meno antichi.

parole sante, ma il buonsenso o saper fare le cose semplici sembrano non essere piu' comportamenti "normali" di questi tempi
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Anche pagando l'automobile in contanti dopo 5 anni ci si ritrova con un bene che vale il 30% di quanto lo si è pagato, qual'è la differenza con il pagarlo a rate?
A parte il raramente trascurabile discorso degli interessi, la differenza, in questo caso, sta nel fatto che non si fanno debiti e che quindi, nel caso di problemi (di lavoro, di salute, di reddito o altro) insorti dopo che si è contratto il debito, non si corre il rischio che esso si faccia sentire in maniera molto più oppressiva, oltre tutto non essendo estinguibile mediante la vendita dell'auto, visto che essa si è pesantemente svalutata e che, con ogni probabilità, è anche necessaria.

Un differenza che alcune persone considerano enorme e che invece ad altre, evidentemente, appare insignificante.
 
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