retroviseur ha scritto:
...proprio sotto il sole, quando è basso e questo illumina da dietro le auto, facendole diventare delle sagome in controluce, le luci accese sono molto utili per aumentarne la visibilità...
Come dicevo, questo mi sembra ovvio. Non significa però che in quelle condizioni i veicoli a luci spente siano invisibili; significa soltanto che sono
meno evidenti, il che è ben diverso. Si presume infatti (o forse si presumeva in passato, quando io imparai a guidare?) che chi guida
guardi sempre con molta
attenzione la
strada, specie quando si accinge a fare manovre potenzialmente pericolose come sorpassi o altro.
Inoltre si potrebbe dire, a patto che si sia disposti ad essere considerati incoscienti pirati della strada degni di disprezzo e castigo, che le situazioni in cui
"il sole è basso e illumina da dietro" non si verificano certo per la maggior parte della giornata, il che rende ancora più paradossale la circolazione coi fari accesi quando, per tutto il resto del tempo, il sole non si vede o è alto nel cielo.
...essendo anche un motociclista, sono convinto dell'utilità del marciare con le luci accese...
Buon per te. Proprio ieri, dopo tanto tempo, mi sono avventurato in una gitarella festiva, se non altro per verificare quanto opportuna continui ad essere la scelta di fare diversamente. A parte gli almeno cinque incidenti evitati per un soffio nel giro di due ore (un pedone attraversando in assenza di strisce mi ha costretto a fermarmi interrompendo la mia folle corsa a 40km/h, un ciclista mentre mi avvicinavo ad un semaforo rosso mi si è fiondato davanti balzando in strada dal marciapiede alla mia destra, un guidatore di grande auto sportiva mi ha sorpassato lungo la statale sfiorandomi la fiancata nonostante io mi tenessi bene sulla destra e nessun veicolo giungesse in senso contrario, un paio di motociclisti hanno fatto altrettanto ad almeno 120km/h infilandosi tra me e i veicoli provenienti in senso contrario), ho potuto constatare ancora una volta come la trovata dei fari accesi abbia sortito innegabilmente, come minimo,
due effetti ben precisi: un generale
abbassamento della
soglia di attenzione visiva e un
aumento della frequenza di certe
manovre pericolose, che vengono fatte con maggiore spavalderia e... sicurezza
proprio perché
"se hai i fari accesi gli altri ti vedono meglio".
Ricordo che anni fa, quando solo alcuni motociclisti viaggiavano col faro acceso, effettivamente ne notavo subito la presenza sullo specchietto. Cosa ancora una volta ovvia, visto che il nostro apparato visivo è molto sensibile a qualsivoglia "anomalia" appaia o si muova nel campo visivo. Non li notavo perché avevano il faro acceso, ma perché
solo loro avevano il faro acceso. Esattamente come
un colpo di tamburo si sente immediatamente nel silenzio o come
un lampo di luce si nota nel buio.
Non credo di essere un guidatore così spericolato e pericoloso, altrimenti non avrei alle spalle 30anni di guida senza incidenti; eppure ieri, pur essendo stato sorpassato da decine e decine di moto, io
mai ho notato in anticipo il loro arrivo
grazie al faro acceso (come accadeva, appunto, un tempo). La presenza di luci nello specchietto retrovisore è diventata una sorta di rumore di fondo che, in quanto tale, non attira più l'attenzione.
Non a caso ho notato alcuni motociclisti che viaggiavano mantenendo accesa la luce abbagliante: esagerati pericolosi o saggi anticipatori di tempi più sicuri, degni di ammirazione e imitazione al pari dei loro "antenati" che accendevano il faro anabbagliante dieci o venti anni fa?
PS. Nessun preconcetto contro le moto. Anch'io sono stato un motociclista, per oltre dieci anni, viaggiando parecchio in italia, austria, germania, in tempi in cui l'andare in moto per la strada era qualcosa di ben diverso, che i motociclisti di oggi nemmeno immaginano, perché altrimenti molti di loro lascerebbero perdere e preferirebbero spendere i loro quattrini in altro modo.