<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L'OLIO MOTORE: COS'E' E COME E' FATTO. | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

L'OLIO MOTORE: COS'E' E COME E' FATTO.

Paolo_ ha scritto:
Sono anche contrario alla misurazione chilometrica in quanto, come si fa per i motori aeronautici, quello che conta sono le ore di funzionamento.
Un'ora in autostrada (130 km) equivale più o meno ad un'ora in città (13 km).
Quello che dici è vero se stiamo parlando di motori che lavorano praticamente sempre a regime costante, come appunto gli aeronautici, i grossi diesel navali o ferroviari, i trattori agricoli e le macchine movimento terra, i gruppi elettrogeni, i compressori... Per quanto riguarda le auto il tempo di funzionamento è meno significativo, in quanto tale funzionamento può avvenire a regimi molto variabili, cui corrispondono diversi gradi di stress del lubrificante. Invece, non solo è opportuno valutare i km percorsi, ma anche e soprattutto le condizioni medie di utilizzo, tanto è vero che nel libretto di uso e manutenzione viene raccomandato di dimezzare gli intervalli di sostituzione di olio e filtri in caso di impiego in media particolarmente gravoso o stressante (es. taxi, agente di commercio, pieno carico, temperature estreme).

In quest'ottica si capisce bene che un'ora in autostrada a 130, con il motore che gira costante sui 4000 giri, NON equivale affatto alla stessa ora in città, dove per quasi tutto il tempo il motore gira al minimo fermo in coda o in manovra e non supera i 2000 giri per più di qualche secondo, venendo magari anche spento e riacceso una decina di volte.... ;)
 
Il discorso cambio olio non e' cosi' univoco, e dipende essenzialmente da un fattore:
la macchina te la vuoi tenere finche' sta assieme, oppure rivenderla dopo 3-4 anni?
Nel secondo caso, la spesa aggiuntiva di una sostituzione olio piu' frequente e' solo uno spreco.
Nel primo caso, sostituire l'olio a 15.000 km o anche 10.000 anziche' i 30.000 indicati fa la differenza tra un motore che dura 150-200 mila km e uno che ne dura 350-400 mila.
Le prestazioni degli oli si degradano progressivamente e geometricamente, che vuol dire che "piu' va male, piu' va peggio".

Inoltre, un regime urbano e' molto piu' pesante sull'olio di uno autostradale.
In regime autostradale si ha carico ridotto sul motore, e velocita' elevata che garantisce ottimo raffreddamento.
In ambito urbano l'olio e' sottoposto a temperature piu' alte e spesso lavora con motore sotto carico elevato.
La sua usura e' molto maggiore.
Dunque non si puo' utilizzare un criterio a ore di funzionamento.
E anche i km non sono poi in effetti cosi' indicativi.
I percorsi brevi, specie d'inverno, sono ancora piu' gravosi, perche' l'acqua di condensa che si forma nella coppa dell'olio non riesce a evaporare e l'olio viene contaminato e inquinato.
 
pietrogambadilegno ha scritto:
...in genere quando si usa un sintetico la casa prescrive 30mila o 2 anni...
Mah, a dire il vero mi sembra sia molto frequente il "limite" di un anno, anche per vetture in cui viene consigliato l'olio di sintesi.

A mio parere la prassi della sostituzione dell'olio dopo un anno indipendentemente dai km percorsi risale ai tempi in cui si utilizzavano oli assai meno sofisticati di quelli odierni. Molti continuano anche oggi a considerarla fondamentale, anche se magari guidano tutto l'anno alla media effettiva di 40km/h, ma credo che il vantaggio che ne deriva sia percepito come tale più dal cervello del proprietario che dal motore della vettura.
 
99octane ha scritto:
Il discorso cambio olio non e' cosi' univoco, e dipende essenzialmente da un fattore:
la macchina te la vuoi tenere finche' sta assieme, oppure rivenderla dopo 3-4 anni?
Nel secondo caso, la spesa aggiuntiva di una sostituzione olio piu' frequente e' solo uno spreco.
Nel primo caso, sostituire l'olio a 15.000 km o anche 10.000 anziche' i 30.000 indicati fa la differenza tra un motore che dura 150-200 mila km e uno che ne dura 350-400 mila.
Le prestazioni degli oli si degradano progressivamente e geometricamente, che vuol dire che "piu' va male, piu' va peggio".

Inoltre, un regime urbano e' molto piu' pesante sull'olio di uno autostradale.
In regime autostradale si ha carico ridotto sul motore, e velocita' elevata che garantisce ottimo raffreddamento.
In ambito urbano l'olio e' sottoposto a temperature piu' alte e spesso lavora con motore sotto carico elevato.
La sua usura e' molto maggiore.
Dunque non si puo' utilizzare un criterio a ore di funzionamento.
E anche i km non sono poi in effetti cosi' indicativi.
I percorsi brevi, specie d'inverno, sono ancora piu' gravosi, perche' l'acqua di condensa che si forma nella coppa dell'olio non riesce a evaporare e l'olio viene contaminato e inquinato.

Quoto: il discorso si amplifica su motori sovralimentati, dove l'alberino della turbina gira su un velo d'olio a regimi di rotazione di parecchie decine di migliaia di giri ed a temperature piuttosto elevate.
Inoltre, i moderni olii sintetici contengono additivi in grado di impedire l'aggregazione di lacche e morchie, per evitarne l'accumulo in punti pericolsi, mantenendoli però in sospensione nell'olio stesso. Per questo i sintetici diventano "neri" e densi in brevissimo tempo dopo la sostituzione. Per questo sarebbe importante una sostituzione più frequente, nel caso di impiego gravoso del mezzo.

NB. per impiego gravoso, oltre all'uso esasperato o sportivo, intendo anche quello poco attento nello stressante uso quotidiano (il tutto sempre al fine di garantire lunga vita al motore, ed in salute).
 
99octane ha scritto:
I percorsi brevi, specie d'inverno, sono ancora piu' gravosi, perche' l'acqua di condensa che si forma nella coppa dell'olio non riesce a evaporare e l'olio viene contaminato e inquinato.

La questione condensa è evidente. Una delle mie due auto percorre pochi km al giorno per brevi tratti e d'inverno quando controllo l'olio noto sempre e dico sempre sotto al tappo di plastica del bocchettone di riempimento una "bella" pappina densa che sembra crema di caffè, cosa che non succede in estate. L'auto per la cronaca staziona in strada.

Invece io ho un altro dubbio. Se l'olio rimane nella coppa per 4 mesi durante i quali l'auto non viene usata, questo si degrada? La questione è che l'altra mia auto la tengo ferma da novembre a marzo e la detta auto fa 3-4mila km nel resto dell'anno su percorsi extraurbano, ora come ora faccio il cambio ogni due anni in pratica a nemmeno 10mila km non so se sia uno spreco visto che l'olio che metto è un sintetico.
 
PanDemonio ha scritto:
In quest'ottica si capisce bene che un'ora in autostrada a 130, con il motore che gira costante sui 4000 giri, NON equivale affatto alla stessa ora in città, dove per quasi tutto il tempo il motore gira al minimo fermo in coda o in manovra e non supera i 2000 giri per più di qualche secondo, venendo magari anche spento e riacceso una decina di volte.... ;)

Il motore si stressa comunque di più in città, in quanto sottoposto a continue accelerazoni e, come già detto dall'imparegiabile octane, per scarsa ventilazione... e l'olio si stressa di conseguenza.

Un 3.000 turbodiesel starà intorno ai 2.000 giri a 130 km/h... e con un filo di gas... situazione certamente più 'riposante' che trovarsi nel traffico cittadino
 
Paolo_ ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
In quest'ottica si capisce bene che un'ora in autostrada a 130, con il motore che gira costante sui 4000 giri, NON equivale affatto alla stessa ora in città, dove per quasi tutto il tempo il motore gira al minimo fermo in coda o in manovra e non supera i 2000 giri per più di qualche secondo, venendo magari anche spento e riacceso una decina di volte.... ;)

Il motore si stressa comunque di più in città, in quanto sottoposto a continue accelerazoni e, come già detto dall'imparegiabile octane, per scarsa ventilazione... e l'olio si stressa di conseguenza.
Esattamente (e infatti non mi pare di aver affermato il contrario). Io ho solamente detto che le due ore non sono equivalenti dal punto di vista dell'utilizzo del motore, e quindi del lubrificante. Mai detto quale fosse la più gravosa o la più lieve.

Un 3.000 turbodiesel starà intorno ai 2.000 giri a 130 km/h... e con un filo di gas... situazione certamente più 'riposante' che trovarsi nel traffico cittadino
Il mio 1.600 aspirato benzina, rapportato corto, a quella velocità gira sopra i 4000 giri, ma alla fine probabilmente è comunque meno stressato di quando prendo l'auto per fare casa-lavoro-casa attraversando due grossi centri urbani.

Il 151 due tempi che uso quotidianamente (vespa px), invece, se mai potesse raggiungere quella velocità stratosferica dovrebbe girare sicuramente sopra i 7/8000 giri... (ma lì l'olio per fortuna deve durare DAVVERO poco :lol: )
 
E' ovvio che non si equivalgono... forse ho un po' estremizzato il concetto... ma tieni presente che ai fini del tagliando un'ora di autostrada conta come circa 10 ore in città... il che è innegabile che non sia corretto.

P.S. Eppure avevo avuto la netta impressione che tu sostenessi che il motore (a 4000 giri) si stressa di più che in autostrada che in città (2000 giri.. al minimo.. spento...) mah...
 
alexmed ha scritto:
99octane ha scritto:
I percorsi brevi, specie d'inverno, sono ancora piu' gravosi, perche' l'acqua di condensa che si forma nella coppa dell'olio non riesce a evaporare e l'olio viene contaminato e inquinato.

La questione condensa è evidente. Una delle mie due auto percorre pochi km al giorno per brevi tratti e d'inverno quando controllo l'olio noto sempre e dico sempre sotto al tappo di plastica del bocchettone di riempimento una "bella" pappina densa che sembra crema di caffè, cosa che non succede in estate. L'auto per la cronaca staziona in strada.

Invece io ho un altro dubbio. Se l'olio rimane nella coppa per 4 mesi durante i quali l'auto non viene usata, questo si degrada? La questione è che l'altra mia auto la tengo ferma da novembre a marzo e la detta auto fa 3-4mila km nel resto dell'anno su percorsi extraurbano, ora come ora faccio il cambio ogni due anni in pratica a nemmeno 10mila km non so se sia uno spreco visto che l'olio che metto è un sintetico.

No, non si degrada, ma corri il rischio di depositi significativi di morchie e si asciugano le pareti dei cilindri e molte superfici d'attrito, cosi' che al primo riavvio c'e' molta usura. Se puoi, avvia il motore anche solo 5 minuti almeno una volta al mese.
 
blackblizzard ha scritto:
mikuni ha scritto:
Gli ultimi due oli che ho usato sono l'Elf 5w40 100% sintetico per la macchina e il Tamoil Sint 100% 5w40 per lo scooter. Entrambi comprati al supermercato per circa 5 euro al litro.

tamoil e elf sono della stessa compagnia e sono entrambi a base riciclata.
in questa settimana mi sono ben documentato sull'olio motore e ho scoperto cose interessanti..
infatti in base a tale articolo:
http://www.camperclub-bz.com/2008/10/30/oli-usati-tutto-cio-che-occorre-sapere
l'olio fatto con base riciclata è migliore di quello estratto dal petrolio greggio!
xke è piu difficile estratte l'olio dal petrolio greggio...
il fatto che "sempre se è vero!" che la tamoil faccia olio su base riciclata "essendo una compagnia petrolifera".. quindi avendo a disposizione tutto il greggio che vuole ci deve far ben riflettere!
poi parlando con dei "chimici" di mia conoscenza mi hanno ribadito che chimicamente nulla si crea e nulla si distrugge quindi come si estrae olio dal greggio si puo estrarre nuovo olio da quello vecchio!
il fatto che il mobil sia migliore dell'elf srà magari vero ma non per il fatto che la base "sempre che è vero" sia reciclata o fatta dal greggio puro
 
ho preso una panda benzina 1.2 euro 5, e a proposito di olio motore sembra che ne abbia uno particolare a basso consumo e deterioramento che si cambia a 20.000 km dopo i quali perde di qualità, e che è meglio non mescolare con altri, che non dovrebbe consumarsi ma che se si deve aggiungere bisogna prendere lo stesso prodotto che costa uno sproposito rispetto agli oli comuni. parlando con concessionari amici,mi dicono che non è un trucco per fidelizzare anche sull'olio il cliente, ma c'è una base tecnica su ciò.
 
alfistaConvinto ha scritto:
blackblizzard ha scritto:
mikuni ha scritto:
Gli ultimi due oli che ho usato sono l'Elf 5w40 100% sintetico per la macchina e il Tamoil Sint 100% 5w40 per lo scooter. Entrambi comprati al supermercato per circa 5 euro al litro.

tamoil e elf sono della stessa compagnia e sono entrambi a base riciclata.
in questa settimana mi sono ben documentato sull'olio motore e ho scoperto cose interessanti..
infatti in base a tale articolo:
http://www.camperclub-bz.com/2008/10/30/oli-usati-tutto-cio-che-occorre-sapere
l'olio fatto con base riciclata è migliore di quello estratto dal petrolio greggio!
xke è piu difficile estratte l'olio dal petrolio greggio...
il fatto che "sempre se è vero!" che la tamoil faccia olio su base riciclata "essendo una compagnia petrolifera".. quindi avendo a disposizione tutto il greggio che vuole ci deve far ben riflettere!
poi parlando con dei "chimici" di mia conoscenza mi hanno ribadito che chimicamente nulla si crea e nulla si distrugge quindi come si estrae olio dal greggio si puo estrarre nuovo olio da quello vecchio!
il fatto che il mobil sia migliore dell'elf srà magari vero ma non per il fatto che la base "sempre che è vero" sia reciclata o fatta dal greggio puro

Come spiegavo, riciclato o nuovo ha poca importanza, quello che conta non e' il materiale di origine, ma come viene lavorato.
 
marimasse ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
...La tua prostata (come il tuo sangue..) durerà per tutta la tua vita, ma se vuoi dargli una controllata a metà percorso, male sicuramente non fai...
Controllare è una cosa, sostituire è un'altra.
Non a caso dicevo che l'ideale sarebbe mantenere costantemente sotto controllo I'olio motore (frequenti... esami del sangue) non tanto dal punto di vista dei tempi o dei km quanto da quello delle effettive caratteristiche funzionali, sostituendolo non dopo X km o mesi ma quando le suddette caratteristiche (viscosità ecc.) scendono al di sotto di una certa soglia opportunamente stabilita in base ad adeguati margini di sicurezza. Esattamente come accade per altri elementi deperibili, non solo sulle automobili.

Questo in pratica non viene fatto, nonostante gli innumerevoli sensori di ogni sorta ormai montati sulle vetture; cosa abbastanza curiosa, per lo meno dal punto di vista tecnico (da quello commerciale non è curiosa di certo...).
Si continua, invece, a sostituire l'olio in base ad intervalli fissi, inevitabilmente stabiliti in maniera prudenziale e quindi mediamente più stretti del necessario (se poi ci mettiamo anche l'aspetto commerciale...).

Da ciò si deduce che l'automobilista medio, che utilizza il motore in maniera "normale", cambiando l'olio al chilometraggio prescritto dalla casa attua già una manutenzione in qualche modo esagerata, sostituendo il lubrificante prima che esso abbia davvero raggiunto la soglia di cui sopra. Cambiando l'olio ancora prima, quindi, nella stragrande maggioranza dei casi non si ottiene alcun vantaggio oggettivo, se non in termini psicologici (e, per chi ci tiene, in termini di beneficio al settore).

Tenere sotto controllo la prostata con la dovuta attenzione, specie da una certa età in avanti, è un conto; farsi operare non appena essa manifesta qualche piccolo disturbo, sostenendo "non si sa mai, meglio perdere la prostata che rischiare di perdere l'intero organismo", è un altro.

Dai controlli (che possono essere l'alzare qualche volta il cofano ed estrarre l'astina, prima che scadano i 30mila...) può risultare necessario l'intervento. Senza controlli, spesso l'intervento è tardivo. Comunque l'olio, una volta entrato in contatto con i gas della combustione (genericamente, una volta usato..), invecchia e deperisce anche se poi viene lasciato fermo, esattamente come le marmitte o le candele o le gomme. Ultimamente anche sulla lozione dopobarba ho notato l'indicazione della confezione aperta e la scritta 6M. :shock:
 
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