<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L'OLIO MOTORE: COS'E' E COME E' FATTO. | Il Forum di Quattroruote

L'OLIO MOTORE: COS'E' E COME E' FATTO.

COS'E' UN OLIO MOTORE

Un olio motore e' una MISCELA di vari prodotti chimici.
La miscela e' costituita da una BASE piu' degli ADDITIVI.

Lo scopo della miscela e' di raggiungere specifiche caratteristiche tecniche che riguardano:
- Viscosita' a freddo
- Viscosita' a caldo
- Acidita'
- Capacita' detergenti
- Proprieta' di riduzione d'attrito
- Capacita' di legarsi chimicamente alla superficie metallica
- Tenuta del velo lubrificante a varie velocita'
- Resistenza al calore
- Resistenza alle azioni meccaniche.

e altro ancora.

Dunque, si vede gia' da qui che l'indice di viscosita' (il famoso 15W40) non e' che un indicatore di massima delle proprieta' dell'olio.
In sostanza, sarebbe come identificare un vino come "Rosso" o "Bianco". Certo: ci dice qualcosa, ma praticamente niente.

La grossa parte dell'olio e' costituita dalla BASE.

TIPI DI BASE
Ci sono diversi tipi di base, ma le due piu' comunemente note sono la minerale e la sintetica.
La minerale e' costituita prendendo del succo di dinosauri morti (petrolio), con tutte le schifezze che contiene e distillarlo in vari modi per ottenere dell'olio, separando quel che invece non si vuole (pezzi di scarafaggi giurassici, denti di tirannosauro ecc... :D ).
Iniziamente questi processi di "distillazione" erano piuttosto primitivi, e un mucchio di pezzi di scarafaggio restavano nella base, e ogni tanto persino uno o due denti di tirannosauro.
Questo rendeva la base incline a deteriorarsi col tempo, e a fornire prestazioni che si degradavano nel tempo. Al fine di migliorare le doti della base, venivano aggiunti molti additivi e, particolarmente nei multigradi, idrocarburi a catena lunga che avevano lo scopo di variare la viscosita' dell'olio a seconda della temperatura. L'olio era cioe' molto fluido a freddo: buono per l'inverno.
Scaldandosi, pero', la fluidita' sarebbe diminuita ulteriormente, rendendo l'olio inadatto alle temperature piu' elevate dell'estate. Gli idrocarburi a catena lunga col calore si distendono, incrementando la viscosita' dell'olio e mantenendo dunque la viscosita' desiderata anche a temperature superiori, non ostante l'azione deleteria delle impurita'.
Il problema e' che l'azione del calore nel motore, e l'azione meccanica stessa, frantumavano gli idrocarburi a catena lunga riducendone rapidamente l'efficacia, e degradando molto presto le doti dell'olio.

In alternativa a distillare la base dal petrolio, si poteva creare direttamente con processi di combinazione chimica la base desiderata, mettendo assieme atomi di carbonio, idrogeno ecc. a formare solo quello che si voleva, senza alcun bisogno di filtrare pezzi di scarafaggio e denti di dinosauro.

Il problema era che il processo era MOLTO costososo.
Gli oli SINTETICI necessitavano di meno additivi, e mantenevano molto piu' a lungo le proprieta' desiderate.

Intanto, pero', le tecniche di distillazione miglioravano, e si riuscivano a lasciare nella base minerale sempre meno pezzi di scarafaggio, e ormai da tempo non capitava piu' di trovarci un dente di dinosauro.
Le basi minerali vennero cosi' indicate con delle categorie, dalla piu' schifosa, alla migliore.

Si poteva anche usare una certa quantita' di base minerale e aggiungerci della base sintetica, ottenendo degli oli semisintetici con buona parte delle doti dei sintetici, a un costo piu' abbordabile.

Oggi ormai le basi minerali migliori contengono praticamente solo quello che si vuole, senza impurita', e non sono cosi' lontane dai sintetici, anzi.
Inoltre, processi di raffinazione piu' sofisticati permettono di prendere un olio esausto, filtrare tutte le porcherie che contiene (residui carboniosi di combustione, limatura metallica, additivi consunti e inadatti a svolgere il loro lavoro) lasciando una base indistinguibile da una distillata da petrolio greggio o da una buona sintetica che puo' essere di nuovo additivata per produrre il risultato finale desiderato.

GLI ADDITIVI
Se la base da' molto, le proprieta' finali sono essenzialmente determinate dall'assieme degli additivi.
Sempre per restare nell'ambito del vino, si puo' distinguere tra bianco e rosso, ma anche l'uvaggio scelto caratterizzera' le proprieta' finali del vino.
Inoltre, anche il metodo di vinificazione fa la differenza.
Le basi sono prodotte da pochi produttori su scala globale, mentre sono poi i singoli produttori di oli che miscelano basi diverse e additivi per ottenere il prodotto finale, e ogni "ricetta" e' diversa.

Ciascun olio e' adatto a impieghi specifici, e tipicamente le case producono i motori o pensando all'uso di oli gia' comunemente disponibili, o concordando con uno o piu' produttori le caratteristiche finali dell'olio di cui hanno bisogno e che verra' prodotto per le loro auto (come fece VW per i TDi con iniettore-pompa, per esempio).
Altre case raccomandano marchi specifici.

Quindi, al giorno d'oggi, non conta piu' cosi' tanto che un olio sia minerale o sintetico, purche' la base minerale sia di alta qualita', ne' che la base sia "nuova" o riciclata. Quello che conta e' che l'olio soddisfi i requisiti del motore nel quale deve essere impiegato.
Tolte alcune rare ciofeche, finche' si sta nell'ambito di oli seri, prodotti da produttori seri, non ci sono oli "migliori" o "peggiori", ma oli adatti, e oli inadatti.
Tra l'altro, e' un errore considerare un'olio con specifiche da gara migliore di un'olio comune: spesso e volentieri gli oli racing hanno caratteristiche elevatissime che pero' sono previste per durare poche ore di funzionamento motore, o addirittura pochi km. Usare tali oli in motori di auto di serie vuol dire andare incontro a un degrado velocissimo delle caratteristiche "mirabolanti" di questi oli.

L'olio migliore per un motore e' quello che gli ingegneri che l'han progettato han previsto di utilizzare.

Esistono poi oli per auto di serie con caratteristiche superiori, che effettivamente offrono migliori doti di protezione della meccanica, ma che tipicamente costano di piu'.
A ciascuno scegliere cosa utilizzare, e se convenga di piu' usare un'olio piu' economico ma cambiarlo molto piu' di frequente, o usare oli piu' prestazionali ma piu' costosi.
 
Intanto grazie per la spiegazione, semplice e comprensibile e nello stesso tempo di gradevole lettura. Attivando la mia solita vena polemica, mi verrebbe da chiedermi perchè su Quattroruote non siano presenti articoli così, certamente più utili rispetto a quelli che mi spiegano il perchè della passione dei cani verso gli pneumatici, oppure che la rivista approva un Berlingo con la TV incorporata. Tuttavia, c'è un dubbio che mi è rimasto: in base a cosa devo scegliere un olio piuttosto che un altro, se la Casa (la Opel, nel mio caso), mi fornisce solamente la viscosità? Come faccio a sapere che olio gli ingegneri hanno pensato per la mia vettura?
 
Di solito viene consigliata una marca, che talvolta e' solo una questione di accordi commerciali, ma altre volte non lo e'.
Indicativamente, piu' e' tirato un motore piu' e' bene stare attenersi a quanto consigliato dal costruttore.
"Tirato" non vuol dire potente. Un 900 da 60 cv e' piu' tirato di un 7000 da 300, quindi, paradossalmente (o forse non poi cosi' tanto) c'e' da stare piu' attenti su un'utilitaria moderna che non su una supercar americana d'annata.
Allo stesso modo, piu' "esotica" e' la viscosita', piu' e' sintomo che i progettisti si basano su un olio specifico.
Personalmente, se su una Punto 1.2 sceglierei qualsiasi olio compatibile, sulla Evo, che consiglia Mobil 1, mi attengo al Mobil 1 o ad oli di qualita' equivalente, come certi oli ad alte prestazioni BP, Castrol o Royal Purple.
Anche il produttore di olio puo' aiutare nella scelta.
Purtroppo non e' qualcosa che sia discernibile in modo facile e immediato.
SICURAMENTE bisogna attenersi alle gradazioni raccomandate (anche se, in un'emergenza, QUALSIASI olio e' meglio che girare con poco olio).

E' anche bene evitare di mischiare.
Se hai un olio, rabbocca con quello. Se vuoi cambiare tipo o marca, fallo al cambio, cambiandolo tutto.
 
Aggiungo che certi marchi prendono oli prodotti dai piu' noti produtori, e li "ribrandizzano"; mettendoci la loro etichetta, vendendoli poi a prezzi maggiori.
 
Passione.
Quando c'e' qualcosa che non capisco di un argomento che mi appassiona, cerco di capirne il piu' possibile.
Nella fattispecie, questa spiegazione e' sostanzialmente una traduzione (a memoria :? ) di un articolo in inglese che ho letto tempo addietro, e che ora non riesco a trovare.
Mi sa che l'avevo anche linkato qui sul forum.
 
99octane ha scritto:
Passione.
Quando c'e' qualcosa che non capisco di un argomento che mi appassiona, cerco di capirne il piu' possibile.
Nella fattispecie, questa spiegazione e' sostanzialmente una traduzione (a memoria :? ) di un articolo in inglese che ho letto tempo addietro, e che ora non riesco a trovare.
Mi sa che l'avevo anche linkato qui sul forum.
Fortuna che ci sei tu che ci rendi edotti senza faticare :D
 
Mha, sai, sono un frequentatore di vecchissima data di forum tecnici americani di vario tipo, e li' vige da sempre un'etica di collaborazione e supporto reciproco.
Nessuno tiene segreti, e tutti condividono gratis quel che sanno, anche veri luminari del settore. E dicono che il modo migliore per ripagare chi ha condiviso gratuitamente con te quel che sapeva e' che tu a tua volta lo condivida liberamente con chiunque te lo chieda.
 
quando porto il V6 Dodge da Walmart con 22 dollari olio e filtro :shock: , secondo me ci mettono il brodo dei noodle :shock: :lol: :D
 
Niente da dire octane99 sei veramente bravo e informato. Una chicca pero' te la do io. Tra i miei vari clienti del passato c'e' stata la ESSO. Ora andando a visitare quello stabilimento per questioni lavorative (un programma che girava male) il capo dello stabilimento mi disse: Lo sapete che per assurdi accordi commerciali l'olio SELENIA alla FIAT glie lo facciamo noi in base ai parametri di input che loro hanno stabilito e dunque concordato con noi?

Regards,
The frog
 
Io per scegliere quale olio usare mi affido a quello che dice la casa, o meglio interpreto. Esempio. Per la mia auto la casa consiglia Selenia Racing. Sul sito Selenia ho scaricato la Scheda tecnica e la Scheda di sicurezza dell'olio. Lì si trovano molte informazioni che di solito non sono date sui barattoli. Visti quei dati e andando a cercare i dati di altri oli alla fine ho trovato un olio che dovrebbe anche essere meglio del Selenia Racing e soddisfare i requisiti del suddetto, ovvero ho preso il Catrol Edge Sport 10W-60 che mi è piu facile da reperire. Ciao!
 
Gli ultimi due oli che ho usato sono l'Elf 5w40 100% sintetico per la macchina e il Tamoil Sint 100% 5w40 per lo scooter. Entrambi comprati al supermercato per circa 5 euro al litro.
 
mikuni ha scritto:
Gli ultimi due oli che ho usato sono l'Elf 5w40 100% sintetico per la macchina e il Tamoil Sint 100% 5w40 per lo scooter. Entrambi comprati al supermercato per circa 5 euro al litro.

tamoil e elf sono della stessa compagnia e sono entrambi a base riciclata.
 
Sempre piu' oli saranno a base riciclata, penso.
E se l'operazione e' ben fatta (e in Italia siamo leader nel settore) non c'e' differenza rispetto a una base nuova, se non per il portafoglio dell'acquirente.
 
99octane ha scritto:
Di solito viene consigliata una marca, che talvolta e' solo una questione di accordi commerciali, ma altre volte non lo e'...
Di questo dubito assai. A quanto mi sembra, le questioni commerciali e di marketing hanno preso di gran lunga il sopravvento su quelle tecnico-oggettive.
Mi risulta profondamente inverosimile che una casa produttrice di motori "consigli" un certo olio, di fatto facendo a tale olio una colossale pubblicità di notevole impatto psicologico (un po' come quando una crema abbronzante, del tutto analoga a tante altre, viene venduta "solo in farmacia"), senza alcun tipo di accordo con chi produce quell'olio. Regali tra aziende?

Un caso ancora più emblematico riguarda la durata dell'olio, ovvero l'intervallo "consigliato" o imposto (garanzia) tra un cambio di olio e l'altro.
La mentalità tecnica suggerisce che, al pari di qualsiasi altro elemento soggetto ad usura e deperimento, l'olio andrebbe cambiato nel momento in cui le sue caratteristiche funzionali (viscosità a freddo e a caldo, acidità e via dicendo) scendono al di sotto di una certa soglia che, in maniera più o meno approssimativa, viene ritenuta "minima".
Siccome non è semplice (o conveniente...) monitorare le caratteristiche funzionali dell'olio, si stabiliscono degli intervalli misurati in km, cosa che già stride con l'approccio tecnico, visto che quei km possono esser percorsi guidando in maniere radicalmente diverse e quindi con effetti radicalmente diversi sull'olio motore.

Comunque, se ci si illude che l'intervallo sia stabilito in base a questioni strettamente tecniche ed esenti da aspetti commerciali si sbaglia assai. Innanzitutto bisogna pensare che se una grossa casa automobilistica "consiglia" il cambio olio ogni 20mila km anziché, ad esempio, ogni 24mila, produce un'enorme differenza in termini di vendite di olio e di manodopera d'officina; pensare che determinate decisioni esulino completamente da questo aspetto mi sembra poco realista.
In secondo luogo, basta fare qualche confronto andando a vedere gli intervalli di cambio olio imposti su auto di marche diverse, stessa tipologia (es. berlina), aspetto differente ma stesso identico motore. Molto spesso gli intervalli sono diversi, anche parecchio.

Addirittura, mi è capitato proprio recentemente un fatto illuminante, portando l'auto di mia moglie a fare il quarto tagliando, a 60mila km (cambio olio "consigliato" ogni 15mila km). Sul bigliettino che i meccanici hanno apposto nel cofano ho notato la scritta "prossimo cambio olio: 80mila km". Quando ho fatto notare quella che credevo una svista, il capo officina (grande concessionario ufficiale) mi ha risposto dicendo che non c'era alcun errore: siccome il marchio dell'auto ha cambiato padrone, sono cambiate le direttive aziendali. In poche parole, essendo la casa costruttrice stata assorbita da un'altra, l'olio motore (esattamente lo stesso di prima) è diventato improvvisamente capace di durare la bellezza del 33% in più.

Alla faccia delle valutazioni tecnico-oggettive e dei quattro cambi olio precedenti che avrebbero potuto essere tre, con un risparmio di almeno 120?...
 

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