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L'importanza della scelta dei materiali....

il problema del vetro in questi casi è la sua natura fragile a temperatura ambiente, e la scarsa resistenza a trazione. La si può aumentare di molto con trattamenti di tempra o rafforzamento chimico, ma oltre certi livelli non si può andare...

"Basta" utilizzarlo tenendo conto delle sue caratteristiche con un progetto ben fatto, della struttura che lo supporta, delle connessioni, etc. Dico "basta" tra viirgolette perché ciò ovviamente comporta una notevole competenza progettuale ed esperienza.
 
"Basta" utilizzarlo tenendo conto delle sue caratteristiche con un progetto ben fatto, della struttura che lo supporta, delle connessioni, etc. Dico "basta" tra viirgolette perché ciò ovviamente comporta una notevole competenza progettuale ed esperienza.
e a volte non basta nemmeno quello...purtroppo non tutti i materiali sono liberamente intercambiabili, altrimenti andremmo avanti sempre con gli stessi da secoli...
 
e a volte non basta nemmeno quello...purtroppo non tutti i materiali sono liberamente intercambiabili, altrimenti andremmo avanti sempre con gli stessi da secoli...

E chi ha detto che sono "intercambiabili"? Non ti seguo troppo comunque, il vetro è un materiale che ha permesso un'evoluzione, forme e spazi nuovi nell'architettura e nel design, prima neanche immaginabili, e deve essere utilizzato coerentemente con le sue caratteristiche, proprio come qualsiasi materiale, dal più tradizionale al più innovativo...
 
E chi ha detto che sono "intercambiabili"? Non ti seguo troppo comunque, il vetro è un materiale che ha permesso un'evoluzione, forme e spazi nuovi nell'architettura e nel design, prima neanche immaginabili, e deve essere utilizzato coerentemente con le sue caratteristiche, proprio come qualsiasi materiale, dal più tradizionale al più innovativo...
Non capisco perchè ti agiti, non ti ho messo in bocca proprio nulla...intendevo semplicemente dire che, per quanto pregevole dal punto di vista del design, puoi progettare bene quanto vuoi ma in certe applicazioni non è semplicemente possibile andare oltre i limiti fisici intrinseci di un materiale (quantomeno quelli disponibili ad oggi), ad es. in termini di resistenza a flessione, modulo elastico, carico di snervamento, resistenza agli shock termici ed entità dell'infragilimento indotto dai difetti, e quindi è meglio sceglierne (o realizzarne...) altri, come logico. Che poi è sostanzialmente anche quanto dicevi tu nella parte che ho evidenziato in grassetto.
 
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Non capisco perchè ti agiti, non ti ho messo in bocca proprio nulla...intendevo semplicemente dire che, per quanto pregevole dal punto di vista del design, puoi progettare bene quanto vuoi ma in certe applicazioni non è semplicemente possibile andare oltre i limiti fisici intrinseci di un materiale (quantomeno quelli disponibili ad oggi), ad es. in termini di resistenza a flessione, modulo elastico, carico di snervamento, resistenza agli shock termici ed entità dell'infragilimento indotto dai difetti, e quindi è meglio sceglierne (o realizzarne...) altri, come logico. Che poi è sostanzialmente anche quanto dicevi tu nella parte che ho evidenziato in grassetto.

Scusami, ma non mi agito per niente, e non ho mai scritto che mi hai messo in bocca niente. Mi pare che scrivi cose ovvie dicendo che non possiamo andare oltre i limiti fisici di un materiale (al netto dei coefficienti di sicurezza)... per questo ci vuole un'ottima progettazione, no? ; )
Non capisco dove vuoi arrivare col tuo ragionamento sinceramente...è chiaro che col vetro non si può far tutto, ma se il vetro strutturale di una passerella crolla causa tempesta, o la tempesta è davvero troppo forte per lo storico di quella zona quindi imprevedibile, oppure il progetto non ha tenuto conto pienamente delle azioni del vento. Non è che ci siano molte alternative. Siccome di passerelle, cupole, pensiline, facciate intere di edifici di vetro ce ne sono a migliaia (compresa anche qualche realizzazione ottocentesca) e non si danneggiano tutti i giorni, direi che come sono progettate e realizzate è importante... proprio per far sì che la struttura non metta in condizione il materiale di superare i suoi limiti fisici. Ponti, passerelle e moduli di facciate continue vengono spesso testati anche dal punto di vista aerodinamico proprio per far sì che non si verifichino danneggiamenti o collassi indotti proprio dall'azione del vento.
 
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Scusami, ma non mi agito per niente, e non ho mai scritto che mi hai messo in bocca niente. Mi pare che scrivi cose ovvie dicendo che non possiamo andare oltre i limiti fisici di un materiale, al netto dei coefficienti di sicurezza... per questo ci vuole un'ottima progettazione, no? ; )
Non capisco dove vuoi arrivare col tuo ragionamento sinceramente...è chiaro che col vetro non si può far tutto, ma se il vetro strutturale di una passerella crolla causa tempesta, o la tempesta è davvero troppo forte per lo storico di quella zona quindi imprevedibile, oppure il progetto non ha tenuto conto pienamente delle azioni del vento. Non è che ci siano molte alternative. Siccome di passerelle, cupole, pensiline, facciate intere di edifici di vetro ce ne sono a migliaia (compresa anche qualche realizzazione ottocentesca) e non si danneggiano tutti i giorni, direi che come sono progettate e realizzate è importante, che ne dici?
e io ho detto che non tutti i materiali sono equivalenti e non è soltanto una questione di progettazione e coefficienti di sicurezza come dici tu, altrimenti esisterebbero solo la scienza (e la tecnica) delle costruzioni e il design industriale, e non la chimica e l'ingegneria dei materiali. Forse per te saranno ovvietà, ma per il forumista medio (specie in italia) no, e quindi non vedo perchè metterlo in evidenza debba dar fastidio e adito a questioni sul dove si voglia o non si voglia arrivare (con un atteggiamento anche vagamente irrisorio, spero di sbagliarmi...), nemmeno stessimo facendo un contraddittorio in sede di perizia giudiziaria. Take it easy.
 
e io ho detto che non tutti i materiali sono equivalenti e non è soltanto una questione di progettazione e coefficienti di sicurezza come dici tu, altrimenti esisterebbero solo la scienza (e la tecnica) delle costruzioni e il design industriale, e non la chimica e l'ingegneria dei materiali. Forse per te saranno ovvietà, ma per il forumista medio (specie in italia) no, e quindi non vedo perchè metterlo in evidenza debba dar fastidio e adito a questioni sul dove si voglia o non si voglia arrivare (con un atteggiamento anche vagamente irrisorio, spero di sbagliarmi...), nemmeno stessimo facendo un contraddittorio in sede di perizia giudiziaria. Take it easy.

Mah mi pare che tu voglia far polemica per forza...e che tu veda atteggiamenti strani o "irrisori" dappertutto. Mangiato male? Io ho mangiato le cozze oggi ma sono ancora vivo :D

p.s. la tecnica delle costruzioni e il design industriale devono tener sempre conto delle proprietà chimiche e fisiche dei materiali, pena far disastri, anzi sono la connessione tra materiale e forma, non mi sognerei mai di considerare la progettazione come un'entità astratta dalle caratteristiche dei materiali, sarebbe assurdo... il buon design (e per design intendo la progettazione in generale) parte sempre da un'analisi attenta delle proprietà dei materiali, anzi dovrebbe esaltarle.

Abb._2_Glasbaustein_Bruno_Taut%2C_Glashaus_au%C3%9Fen.jpg


Glashaus, Bruno Taut, 1914

EaJWbCLXgAEWWXi.jpg
 
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Comunque, io non sono un archistar ne tampoco un ingegnere, ma una lastra di vetro a reggere un carico messa di piatto non ce la metterei manco sotto Prozac.....
 
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Comunque, io non sono un archistar ne tampoco in ingegnere, ma una lastra di vetro a reggere un carico messa di piatto non ce la metterei manco sotto Prozac.....

Comunque, nel caso del ponte in apertura di thread, il crollo delle lastre della pavimentazione è avvenuto durante un uragano, quindi col ponte scarico; il crollo non è avvenuto per il carico, ma sicuramente per le deformazioni, dinamiche, indotte dal vento, come se si trattasse di un sisma.
Detto questo, un ponte con il piano di calpestio interamente trasparente non è necessariamente una cosa bella, o da archistar... è un'attrazione turistica un po' alla disneyland, e si fa presto a farlo diventare una cosa un po' kitsch.
Concordo nel dire che non è il migliore utilizzo del materiale, anche perché, oltre che fragile, il vetro è scivoloso in caso di pioggia.
Un grigliato metallico per esempio costa immensamente meno, pesa meno, è elastico e resistente, è antiscivolo e permette di guardare di sotto lo stesso, con un effetto vedo/non vedo come la lingerie ;)
 
L'acciaio resiste anche a torsione (che è quello che succede se il vento "svirgola" la struttura), il vetro no......

Se svincoli le lastre di vetro dalla struttura principale con dei giunti elastici e la struttura è calcolata per mantenere entro certi limiti le deformazioni indotte dal vento, puoi diminuire le sollecitazioni dinamiche di torsione sulle lastre di vetro in modo da evitarne il collasso, o almeno ridurne la possibilità.
 
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Mah mi pare che tu voglia far polemica per forza...e che tu veda atteggiamenti strani o "irrisori" dappertutto. Mangiato male? Io ho mangiato le cozze oggi ma sono ancora vivo :D

p.s. la tecnica delle costruzioni e il design industriale devono tener sempre conto delle proprietà chimiche e fisiche dei materiali, pena far disastri, anzi sono la connessione tra materiale e forma, non mi sognerei mai di considerare la progettazione come un'entità astratta dalle caratteristiche dei materiali, sarebbe assurdo... il buon design (e per design intendo la progettazione in generale) parte sempre da un'analisi attenta delle proprietà dei materiali, anzi dovrebbe esaltarle.

Abb._2_Glasbaustein_Bruno_Taut%2C_Glashaus_au%C3%9Fen.jpg


Glashaus, Bruno Taut, 1914

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Mah, veramente io ero tranquillissimo e "per i fatti miei", stai facendo tutto tu. Non so, forse ho toccato un nervo scoperto. Sorry.
 
Mah, veramente io ero tranquillissimo e "per i fatti miei", stai facendo tutto tu. Non so, forse ho toccato un nervo scoperto. Sorry.

Mi pare che ti faccia dei bellissimi film :) non so, ormai ho capito che su questo forum non posso parlare delle cose che conosco forse un po', che qualcuno si incazza. Ti ripeto, sono tranquillissimo, non ho nessun nervo scoperto, se ti scoccia fare delle chiacchierate su design, tecnica e materiali mi spiace, non è un problema mio. Questo tipo di discussioni sono abituato a farle quotidianamente e piacevolmente perché si tratta anche del mio lavoro, sui libri di tecnologia delle costruzioni ci ho passato mezza vita, sull'altro monitor mentre scrivo ho aperto il progetto di una piccola struttura in acciaio che sto facendo e vorrei finire stasera, per me non è irritante ma è appassionante discutere di queste questioni. Se però parliamo di materiali, vetro o acciaio o di qualsiasi cosa, fossero pure unicorni rosa, e ad ogni mio post devi sempre rispondere non in merito ma mettendola sul personale (sinceramente non so cosa ti abbia dato noia, mi spiace ma non era mia intenzione) non ne vale proprio la pena.
 
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