ambrogiani ha scritto:
Purtroppo parlando di ?attenzione parliamo di ?livelli? o di ?capacità?, e questi sono solo sostantivi che indicano caratteristiche soggettive?. L?ideale, al fine di una guida sicura, sarebbe avere la ?consapevolezza? del proprio livello di attenzione ed adeguare, di conseguenza, il comportamento di guida; ma anche la ?consapevolezza? è un attributo estremamente soggettivo. L?unico vero sistema, atto a stabilire la giusta attenzione necessaria alla guida, sarebbe un dispositivo capace di infondere consapevolezza nel singolo soggetto, ma questo, ovviamente, non può esistere.
Ecco anche perché sono estremamente sfavorevole ai dispositivi di ?allarme per l?attenzione?.
Per quanto riguarda la percezione aumentarne il livello è un?azione, invece, oggettiva, ed altra cosa sono i dispositivi d? ?incremento della percezione?.
Per tanto che uno possa essere attento nella nebbia, non può percepire la realtà circostante più di quanto l?intensità della nebbia stessa gli permetta; ma si può sempre agire, contro questo inconveniente, incrementando la percezione in condizioni di scarsa visibilità ricorrendo a ?dispositivi elettronici di sicurezza attiva? che lo permettano. Lo stesso di notte: percepire la realtà al di là del fascio di luce dei nostri fari è impossibile per tanto che uno sia attento; ma si può sempre agire incrementando la percezione notturna ricorrendo a ?sistemi? che lo permettano.
Una buona conoscenza del ?controllo elettronico della stabilità?, ci permette sia di individuare un veicolo che monta questo dispositivo (in versione base) per sopperire a carenze di ?tenuta di strada? dovute a difetti di progettazione, che (soprattutto) di capire quando l?auto si è posta oltre i propri limiti di tenuta ed attuare, così, le giuste contromisure.
OVVIAMENTE l?ESP deve essere installato su un?auto per correggere gli ?eccessi del pilota? o le ?insidie delle strada? (azione questa importantissima) e non per sopperire alla scarsa tenuta di strada (dovuta a deficienze progettuali) di un veicolo, come spesso accade da parte di alcune case costruttrici.
Personalmente vanto più di tre milioni di Km. percorsi affrontando, partendo da Genova, d?inverno i vari valici appenninici ed alpini in autostrada, e vi assicuro che sulle autostrade dei Giovi (A7), del Turchino (A26), del Cadibona (A7) e del Bracco (A12) le insidie per la tenuta di strada di un veicolo sono difficili da prevedere anche per un ?pilota? che le percorra quotidianamente: ghiaccio, rigagnoli trasversali in curva, pozze d?acqua, nevischio, ecc.
In queste situazioni NON si è in pista dove le curve ed il fondo stradale sono prevedibili e, da bravo pilota, posso adottare le giuste contromisure, o migliorare il rendimento del veicolo, senza l?adozione dell?elettronica: qui l?insidia colpisce anche il più capace (e presuntuoso) dei piloti.
In queste circostanze ad incrementare la tenuta (aderenza del veicolo) concorre sensibilmente (più che l?ESP che ha un limitato margine d?azione) il ?controllo della trazione integrale? nel ripartire la coppia alle ruote che ancora hanno aderenza: provare per averne certezza!
Personalmente ho sia già ricostruito la dinamica (quale perito) che personalmente assistito (quale automobilista) di diversi sinistri avvenuti su queste strade e la causa è spesso la stessa: perdita di controllo del mezzo a causa di perdita di aderenza per eccesso di coppia sulle ruote motrici (pattinamento delle ruote in curva).
Chi ?rema contro? ai dispositivi di sicurezza attiva ho già verificato essere solo dei ?grandi presuntuosi? che pensano di adottare le tecniche di guida della pista anche sulle autostrade ordinarie: ma quando mai riesci a controsterzare in una curva autostradale presa a più di 100 Km/h quando perdi l?aderenza su un?auto con la trazione posteriore che ti si pone in sovrasterzo?
Per. Ind. Marco Ambrogiani - Genova
Mi sa che il dire che l'ESP non deve sopperire a carenze progettuali ti e' valsa "una stella" da qualcuno dei soliti velinari che frequentano il forum e che sostengono che auto simili non esistono... Letti personalmente piu' volte. :lol:
Ma lasciam stare i vari
minus habens, e torniamo alle cose serie.
Ci sono alcune precisazioni da fare.
Come dicevo, il controllo di trazione integrale e' un non senso. A meno che tu non intenda un'auto dotata di un sistema di trazione integrale e il controllo sulla trazione che questa naturalmente offre. Le trazioni integrali sono fantastiche (ne guido una) e hanno doti di trazione e tenuta quasi magiche.
MA ci sono dei ma, e sono dei grossi "ma" anche in questo caso, esattamente come per l'ESP.
Una trazione integrale non perde d'aderenza praticamente mai... IN TRAZIONE.
Ma in termini di tenuta e di frenata, vale esattamente come qualsiasi altra auto.
Per questo, su fondi a bassissima aderenza (neve, ghiaccio) puo' essere terribilmente insidiosa: da' l'impressione di poter andare fortissimo, perche' accelera senza i problemi che una TA o TP incontrerebbero...ma frena come tutte le altre. O peggio, se e' un SUV con la sua massa elevata.
La tenuta di strada puo' essere un po' migliore (o anche MOLTO migliore, se sai come usarla, e non e' da tutti) ma in generale, la linea di condotta migliore e' quella cauta. Come sempre.
Per quanto concerne l'uso di tecniche da pista in strada, invece, devo dire che ti sbagli. E non e' un'affermazione soggettiva, ma oggettiva. In strada non si guida come in pista nel senso che ci si devono rigorosamente tenere margini molto piu' ampi, ma la tecnica con cui si affronta una curva a Monza e una con cui si affronta una curva in centro a Quarto Cagnino e'
esattamente la stessa. C'e' un solo modo corretto di affrontare una curva, e va usato sempre, perche' solo cosi' si ottimizza il comportamento dell'auto.
In pista, tale ottimizzazione permette di ottenere prestazioni migliori, mentre in strada permette di ottenere margini di sicurezza piu' alti.
Allo stesso modo, in strada un guidatore ha il DOVERE di sapere come affrontare una situazione d'emergenza, perche' si puo' fare di tutto per evitarla, e comunque trovarcisi in mezzo. E non serve andare a 100 all'ora, te l'assicuro.
60 km/h sono piu' che sufficienti per perdere completamente il controllo di qualsiasi mezzo, se si affronta un'emergenza in modo errato, che si abbia oppure no l'ESP. L'ESP e' un aiuto, ma non cambia le leggi della fisica: se fai una manovra impossibile, l'esito e' inevitabile.
Aiuti oppure no.
Peraltro, controllare un testacoda e' tutt'altro che complesso, e come e' stato detto molte volte, checche' ne dicano le riviste, e' una manovra che viene istintiva persino a un bambino di tre anni su un triciclo.
Viceversa, il controllo del sottosterzo e' tutt'altro che istintivo, e puo' portare a esiti disastrosi se non correttamente effettuato.
Ma tornando ai controlli, ausili come quelli per la nebbia esistono eccome, ma non sono minimamente pubblicizzati. Perche'?
Resta il fatto che il miglioramento delle doti di guida e della percezione saran soggettivi fin che vuoi, e per forza lo sono, essendo fattori umani, ma siccome e' un'essere umano a guidare l'auto, ed e' l'unico con un cervello, sono i fattori piu' importanti e i primi su cui intervenire.
Come si suol dire "se vuoi garanzie, compra un tostapane", perche' nessun dispositivo potra' mai rimediare a un cretino, mentre una persona responsabile, adeguatamente formata ed educata e' perfettamente sicura anche su un'auto priva di qualsiasi ausilio.
Poi, viaggiare su un mezzo a motore e' pericoloso (diavolo, lo e' anche andare a piedi!) e sempre lo sara', e se sei un addetto alla sicurezza sei il primo a sapere che la sicurezza assoluta non esiste, e che quella dell'eliminazione degli incidenti e' una favoletta per il popolo bue.
Qualsiasi approccio serio al problema sicurezza non puo' che essere basato su una valutazione pragmatica costi benefici, e una formazione seria e' quella che costa meno e rende di piu'. Ovviamente, posto che si abbia una societa' che la rende possibile.