<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> licei + 3% | Il Forum di Quattroruote

licei + 3%

quoto il tuo pensiero anche perchè il liceo impone la prosecuzione degli studi, che a meno di una particolare propensione a certe professioni non è oggi un grande investimento sul proprio futuro.
 
pi_greco ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
scuole professionali - 3,4 %
continuiamo a farci del male......

perchè?

parlavo proprio ieri con una responsabile di zona di una delle maggiori società iterinali.. mi diceva che un laureato oggi è estremamente svantaggiato rispetto ad un coetaneo diplomato che nel frattempo ha maturato 5/6 anni di esperienza lavorativa.
Chiaramente non è che un liceale non possa andare a lavorare dopo il diploma, ma oggettivamente il suo percorso di studi avrebbe come naturale sbocco l'università che oggi non garantisce certo un adeguato ritorno sugli anni spesi.
 
moogpsycho ha scritto:
pi_greco ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
scuole professionali - 3,4 %
continuiamo a farci del male......

perchè?

parlavo proprio ieri con una responsabile di zona di una delle maggiori società iterinali.. mi diceva che un laureato oggi è estremamente svantaggiato rispetto ad un coetaneo diplomato che nel frattempo ha maturato 5/6 anni di esperienza lavorativa.
Chiaramente non è che un liceale non possa andare a lavorare dopo il diploma, ma oggettivamente il suo percorso di studi avrebbe come naturale sbocco l'università che oggi non garantisce certo un adeguato ritorno sugli anni spesi.

beh, per fortuna il mondo non si ferma alle agenzia di lavoro interinale, moderna espressione del caporalato rurale
 
lo studio per amore della cultura (tipico della struttura liceale) non è per forza negoziabile con l'indirizzamento al lavoro manuale (parliamo di scuole professionali e non di sitituti tecnici dove il discorso è leggermente diverso)

poi non capisco come possano esser in concorrenza un diplomato ad una scuola professionale (tipo IPSIA) con un laureato in qualsiasi disciplina possa essere

talvolta al massimo un diplomato in istituto tecnico (speci in passato) poteva essere in competizione con un laureato omologo (ragioniere vs dottore in economia e commercio, geometra vs ing civile o architetto, perito vs ingenere, etcetc)

ma se devi formare medici, informatici, biologi, chimici, fisici, matematici, ingegneri, avvocati, etcetc, hai bisogno di formazione almeno tecnica se non liceale, perchè devo ancora vedere uno che passa da un IPSIA ad una facoltà come medicina o giuripsrudenza
 
pi_greco ha scritto:
beh, per fortuna il mondo non si ferma alle agenzia di lavoro interinale, moderna espressione del caporalato rurale

permettimi ma per le mie esperienze personali non condivido il tuo giudizio sulle agenzie iterinali. Sono stato assunto in un paio di occasioni tramite una di queste e di recente me ne sono avvalso per fare ricerca del personale per la mia azienda. In entrambi i casi ho trovato la massima serietà ed etica professionale.
La loro conoscenza del mercato del lavoro attuale penso sia in ogni caso molto superiore a chi non lavora nel loro ambito, se non altro perchè collocano centinaia di persone l'anno e gestiscono innumerevoli richieste di lavoro per le aziende ed i profili più disparati
 
moogpsycho ha scritto:
pi_greco ha scritto:
beh, per fortuna il mondo non si ferma alle agenzia di lavoro interinale, moderna espressione del caporalato rurale

permettimi ma per le mie esperienze personali non condivido il tuo giudizio sulle agenzie iterinali. Sono stato assunto in un paio di occasioni tramite una di queste e di recente me ne sono avvalso per fare ricerca del personale per la mia azienda. In entrambi i casi ho trovato la massima serietà ed etica professionale.
La loro conoscenza del mercato del lavoro attuale penso sia in ogni caso molto superiore a chi non lavora nel loro ambito, se non altro perchè collocano centinaia di persone l'anno e gestiscono innumerevoli richieste di lavoro per le aziende ed i profili più disparati

resta il fatto che raramente le aggenzia interinali gestiscono profassionisti (intendo con profilo quadro o dirigenziale) per cui hanno una visione parziale su lavori anche specialistici ma non di concetto o progettazione o sviluppo o ricerca

sulla serietà etica non mi esprimo, ma chi lavora "a gettone" o guadagna adeguatamente di più o è sfruttato per aver bsiogno di lavorare e ad adattarsi ai tempi e modi del committente, il che ne fa la parte debole, ammenochè uno sia talmente superspecialista preziosissimo e iperpagato, ma quelli sono sul mercato libero, non tramite agenzia

io ne vedo tanti in ospedale e cliniche private di interinali e sono le fascie più basse e poco retribuite, ci sono anche professionisit e dirigenti a contratto a tempo determinato o peggio a gettone, ma si gestiscono da sè e si fanno pagare lautamente
 
pi_greco ha scritto:
lo studio per amore della cultura (tipico della struttura liceale) non è per forza negoziabile con l'indirizzamento al lavoro manuale (parliamo di scuole professionali e non di sitituti tecnici dove il discorso è leggermente diverso)

poi non capisco come possano esser in concorrenza un diplomato ad una scuola professionale (tipo IPSIA) con un laureato in qualsiasi disciplina possa essere

talvolta al massimo un diplomato in istituto tecnico (speci in passato) poteva essere in competizione con un laureato omologo (ragioniere vs dottore in economia e commercio, geometra vs ing civile o architetto, perito vs ingenere, etcetc)

ma se devi formare medici, informatici, biologi, chimici, fisici, matematici, ingegneri, avvocati, etcetc, hai bisogno di formazione almeno tecnica se non liceale, perchè devo ancora vedere uno che passa da un IPSIA ad una facoltà come medicina o giuripsrudenza

la mia riflessione non discriminava tra professionale e tecnico e liceo, ma solo fra chi prosegue o meno lo studio universitario.
Certamente la competizione può esserci fra professionale vs tecnico o tecnico vs liceo, più difficilmente tra scuole che per formazione sono agli antipodi. Condivido anche l'osservazione che certe figure specialistiche si coltivano solo in ambito universitario. Tuttavia alla luce della grande richiesta di personale per le mansioni artigianali e manuali e al contempo delle difficoltà di collocamento di tanti laureati, sarebbe auspicabile una maggiore considerazione per le scuole professionali
 
pi_greco ha scritto:
resta il fatto che raramente le aggenzia interinali gestiscono profassionisti (intendo con profilo quadro o dirigenziale) per cui hanno una visione parziale su lavori anche specialistici ma non di concetto o progettazione o sviluppo o ricerca

certo, ma noi stiamo parlando di giovani neo laureati o neo diplomati che generalmente non si inseriscono come quadri o dirigenti.
 
questo topic è molto interessante. Riporto la mia esperienza: io ho fatto un'istituto professionale, certo particolare ed UNICO in Italia, e il confronto con chi ha la laurea è sempre uscito fuori.
Io ho iniziato a fare i primi lavoretti (anche non essendo pagato) già al quarto anno, così da poter fare esperienza "sul campo". E questo mi è servito molto, ho fatto molta gavetta, sono stato "sfruttato" e sono stato al gioco sapendo che mi avrebbe fatto bene per la mia vita professionale. E così è stato per fortuna. Ho anche preso decisioni giuste al momento giusto, ma alla fine sono riuscito a fare il lavoro per cui studiato ad alti livelli.

Mio cugina, laureata in Filosofia, si barcamena ogni giorno tra gli scaffali di un supermercato, sperando che possa fare carriera all'interno dell'azienda. Ma intano carriera la fanno i figli di.... nel senso che devi avere conoscenze per poter andare avanti, o un mucchio di soldi che ti permettono di frequentare università prestigiose tipo la LUISS di Roma.

E poi basta vedere la precarietà che vivono ogni giorno i vari biologi, ricercatori vari, etc.... Per fortuna i più bravi riescono ad andare all'estero.

concludendo, mi sento di straconsigliare un'Istituto professionale o un Istituto tecnico.
 
moogpsycho ha scritto:
la mia riflessione non discriminava tra professionale e tecnico e liceo, ma solo fra chi prosegue o meno lo studio universitario.
Certamente la competizione può esserci fra professionale vs tecnico o tecnico vs liceo, più difficilmente tra scuole che per formazione sono agli antipodi. Condivido anche l'osservazione che certe figure specialistiche si coltivano solo in ambito universitario. Tuttavia alla luce della grande richiesta di personale per le mansioni artigianali e manuali e al contempo delle difficoltà di collocamento di tanti laureati, sarebbe auspicabile una maggiore considerazione per le scuole professionali

allora, il topic riguarda la fuga (-3.4%) dagli istituti profassionali, vs lo sbarco (+3%) nei licei.

presumo che si tratti di un doppio spostamento dai professionali ai tecnici e dai tecnici ai licei (chiedo scusa ma con la stanchezza la dislessia prende il sopravvento sull'autocorrezione e scrivo molto peggio del solito)

sul proseguire gli studi se è per cultura personale non dico nulla, se è per collocamento professionale non si può fare di tutta l'ega un fascio, ci sono strade senza uscita e strade be accette dal mondo del lavoro

sugli artigiani (che vanno sparendo) ce ne sono di tanti tipi, alcuni (tipo elettricisti elettronici o meccanici) possono avere anche formazione scolastica o da "ragazzo di bottega" ma altri proprio non ne hanno bisogno della scuola, ma solo di fare il "garzone" nel senso di apprendista con altro artigiano (penso a sarte o calzolai o gelatai o altro a piacere)
 
moogpsycho ha scritto:
pi_greco ha scritto:
resta il fatto che raramente le aggenzia interinali gestiscono profassionisti (intendo con profilo quadro o dirigenziale) per cui hanno una visione parziale su lavori anche specialistici ma non di concetto o progettazione o sviluppo o ricerca

certo, ma noi stiamo parlando di giovani neo laureati o neo diplomati che generalmente non si inseriscono come quadri o dirigenti.

dipende un giocane medico fa il medico e non l'infermiere o barelliere, idem l'ingegnere o il biologo, e non credo che una finanziaria o una banca assuma il laureato e con master per metteerlo allo sportello o un avvocato si prenda un tirocinante per farli lustrare i pavimenti etcetcetc
 
G5 ha scritto:
Non mancano ne dottori ne avvocati ..... mancano falegnami, fabbri, contadini, ecc ecc

non so cose tu intenda per dottori, ma se intendi medici mancano eccome, lo dicono le statistiche e la mia esperienza professionale, idem per biologi, chimici, fisici etcetcetc, falegnami io ne ho sempre trovati, in genere anche molto bravi, fabbri idem, i contadini non esistono più il modo di fare agricoltura è ora induistriale, non si guardano le lune ma ci sono parametri e programmi di lavoro (nonchè strumenti tecnici poderosi) che hanno soppiantato lo zappatore o quello col trattore rosso

per gli avvocati non saprei, ma possono rispondere i molti principi del forum, ops del foro, ma non mi pare se la passino male
 
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