<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L'Essere Umano non riesce a vivere senza &#34;dei&#34;. | Il Forum di Quattroruote

L'Essere Umano non riesce a vivere senza &#34;dei&#34;.

L'Essere umano non riesce a vivere senza "dei", ed ha comunque bisogno di un Dio vero a cui rivolgersi nei modi più svariati, siano essi di tipo positivo o negativo-maligno.
Difficile immaginare un popolo che resti tale quando è scisso da ciò che ha di più intimo e sacro.
L'identità di un popolo è incentrata sempre su una cerniera, un legame, tra umano e Divino.
Quando i Valori che esprime una comunità perdono la loro Sacralità, il loro lato Divino, si perde anche il legame solidale che tiene insieme tale popolo, ancor di più, si genera al proprio interno inimicizia ed acredine che porta alla dissoluzione di tali socialità.

...il vero volto dell'uomo: c'è un grande bisogno di riscoprire l'umano dell'uomo in tempi di confusione e di relativismo."

«Senza libertà di pensiero l'uomo è perduto». Simone Weil appassionata del bene comune
 
Se si è prigionieri di tanti "dei" non si è Liberi, ma legati ad una processione consumistica, che semina cadaveri ed indigenza nel suo lento avanzare verso la distruzione di tutte le risorse disponibili.
 
Aspetto che si spengano i fuochi accesi sulle spiagge.
Poi si potrà passeggiare tranquillamente fuori dal caos della vita moderna e bere un Cynar.
 
Ho l'impressione che il bisogno di "dei" faccia parte degli effetti collaterali di quella evoluzione che ha portato gli esseri umani ad essere più "intelligenti" degli altri animali.

A un certo punto, così come ad esempio ai serpenti è "nato" il veleno, agli esseri umani è nata la consapevolezza di sé, la capacita di fare ragionamenti complessi e di adottare linguaggi assai articolati. Da ciò sono scaturite innumerevoli conseguenze che potremmo definire positive ed entusiasmanti, come ad esempio la scrittura, la capacità di usare e costruire utensili, di coltivare il terreno, di sfruttare le fonti energetiche, di mettere in piedi società organizzate e industrializzate e così via.
Però sono scaturite anche le inevitabili interrogazioni sui "perché", sul da dove si viene e dove si va e via dicendo. A queste interrogazioni nel corso dei millenni gli uomini hanno cercato di rispondere nelle più variegate e anche fantasiose maniere (alcune delle quali hanno avuto più... successo di altre), che proprio con la loro grande varietà non depongono molto a favore del presupposto che una di esse sia corretta e tutte le altre sbagliate.

Non escludo di sbagliarmi, anche perché probabilmente mi converrebbe, ma si tratta di una sensazione che con il passare del tempo e con l'osservazione di quanto accade in giro si va rafforzando sempre più nella mia mente.
 
Gli "dei" moderni sono modelli consumistici che esprimono deviazioni psichiche malsane.
Siamo incapaci di stare lontani dal trandy e dalla moda, dai comportamenti massificati che induce la pubblicità dei media e dei passa parola.
Gli "dei" di oggi ci tengono prigionieri con un cappio al collo, non ci permettono di essere liberi ed indipendenti, perchè l'educazione ricevuta non ci ha consentito di sviluppare le caratteristiche innate del nostro essere umani pensanti pensieri personali.
Siamo esseri plasmati quotidianamente da bisogni inutili, che i nuovi segreti "dei" istillano nel nostro essere.
Siamo ormai quasi totalmente incapaci di azioni indipendenti dai comportamentio standard codificati dai nuovi "dei" di un olimpo segreto.
Siamo massificati, pagani e profani.
Profani perchè neofiti, ma anche perchè lontani da tutto ciò che è sacro.
 
Si investono sempre più soldi nella ricerca sul viagra e non sul morbo di Alzheimer.

Fra 20 anni avremo membri durissimi ma non ci ricorderemo più dove metterli! :D :lol: :rolleyes:
 
io vivo benissimo senza tutto questo,
per ora anche senza viagra :D

come dico io..
si nasce da un buco,si vive per il buco,e quando si muore ci si finisce dentro ;)
 
jo74bg ha scritto:
io vivo benissimo senza tutto questo,
per ora anche senza viagra :D

come dico io..
si nasce da un buco,si vive per il buco,e quando si muore ci si finisce dentro ;)

...questa non l'avevo mai sentita....STUPENDA!!!!!!!!!!! :D :D :D :D :D :D :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

io, personalmente, il mio giudizio sulll'esistenza di un "entità superiore" l'ho sospeso finché non mi si dimostri la sua esistenza.....(agnostia)
Ovviamente mi sono sbatezzato.........per coerenza rispetto alla mia condizione spirituale!
 
L'unico culto di stampo religioso che oggi, per lo meno nel nostro mondo, è veramente trasversale, praticato con costanza e impegno, è quello nei confronti della pubblicità.
Mentre moltissimi comportamenti (pronunciare certi nomi, vestirsi o non vestirsi in un certo modo, mangiare o non mangiare certe cose in certi giorni ecc. ecc. ecc.) sono sempre oggetto di valutazioni e discussioni assai eterogenee, spesso fortemente denigratorie, nessuno si permette di dire anche una sola parola contro la sempre spudoratamente crescente e arrogante e disonesta invadenza della pubblicità.
In altre parole, ci si comporta nei confronti della pubblicità esattamente come l'integralista religioso si comporta nei confronti del suo culto; analogamente, ci si comporta nei confronti dei pubblicitari esattamente come i nostri antenati contadini si comportavano nei confronti dei portatori di tonaca.

Gli esempi non mancano di certo.
Coloro che amano dichiararsi ideologicamente nemici del consumismo fine a sé stesso, dello spreco, dell'inquinamento ecc non predicano "tenetevi la macchina che avete e cercate di usarla meno" ma consigliano invece, assai vivamente, di buttare l'auto "vecchia" (seppure ancora funzionante) e comprare un'auto nuova dotata di questo e quel dispositivo.
Nessuno (destra sinistra alto basso verde bianco nero rosso) si è permesso di protestare concretamente contro la recente introduzione e la successiva graduale intensificazione degli annunci pubblicitari in sovrimpressione durante le trasmissioni televisive.
Ieri sera SuperQuark ha dedicato un servizio alle tecniche pubblicitarie adottate su Internet, spiegando senza la benché minima valutazione negativa come esse siano basate sul prendere sistematicamente e scientificamente per i fondelli il prossimo in maniera ancora più subdola e disonesta di quanto si sia fatto finora mediante giornali, radio, tv ecc.
 
La dea Pubblicità, che consiglia ed impone gli acquisti e la way of life, è ormai oltre il modello USA.
Nel senso che, fuori dagli USA, si ha un'idea di quel paese che non è rispondente alle realtà quotidiane che i cittadini statunitensi vivono.
Sono molto più permeati e inquinati dalla pubblicità gli immigrati legali e clandestini, piuttosto che i locali, che possono attingere a modelli culturali tipici della tradizione USA, che va dal Blues, al Jazz, al Rock, in campo musicale.
Gli Stati Uniti sono un paese fondato sulla musica, prima che sulla Dichiarazione d'Indipendenza, perchè è il ritmo che ha dato una impronta culturale che ha consentito di integrare le varie provenienze etniche.
Senza la musica popolare USA non ci sarebbero stati Keruac e Warhol, perchè i ritmi sincopati dei musicisti Jazz sono stati tradotti in luci, colori e parole. Similmente il Blues ed il Rock.
 
birillo21 ha scritto:
La dea Pubblicità, che consiglia ed impone gli acquisti e la way of life, è ormai oltre il modello USA...
Per quanto riguarda il mio intervento, io mi riferivo a casa nostra, a quello che quotidianamente leggo, vedo e sento nell'ambiente in cui vivo.
Che poi ciò derivi o meno da modelli esteri (e che sia più avanti o più indietro o più in alto o più in basso degli stessi) mi interessa poco assai. Al massimo può essere una ulteriore dimostrazione di quanto poco sappiamo imparare dalle fesserie altrui.
 

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