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Le PM10 provocano Parkinson, Alzheimer et al

Teoricamente hai ragione,
si devono trovare alternative alla mobilità in ambito urbano,
Chi deve? Forse quelli che in questo periodo fanno a gara nell'apparire sui media, in cerca di voti?
Campa cavallo....ecco sì torniamo alle carrozze a trazione animale, hai visto mai.
Teoricamente hai ragione e condivido, ma sono pessimista.
I grandi cambiamenti della storia sono sempre cruenti e spietati.
 
io ci lavoro, ci campo e lo uso per la famiglia, ma questo non toglie che se si crea un danno alla salute pubblica, si devono trovare alternative alla mobilità in ambito urbano, dovel a concentrazione di mezzi e di persone potrebbe creare gravi danni nei devcenni a venire...

Per caso, ho affermato da qualche parte che non è così?
 
Per caso, ho affermato da qualche parte che non è così?
mattiniero, eh?
Il particolato che respiri in città può provenire anche da decine di km, e te ne accorgi proprio nelle "domeniche ecologiche".
se così fosse quando a Milano si superano le soglie bloccherebbero il traffico a Lecco, magari per primo il nostro buon ivan...

Il rapporto causa-effetto (faccio fatica a scrivere tutte queste ovvietà, credimi) è dato dall'esposizione all'agente. Tale parametro è funzione della concentrazione per il tempo di esposizione. Ne deriva che sono più soggetti i residenti e/o lavoratori di zone ad elevata concentrazione. Chiaro che la concentrazione sia massima laddove viene prodotta e non possa essere maggiore a distanza per dispersione della medesima che, casomai, comporta una rarefazione. Pertanto, dato ch è improbabile che tutta la polvere sottile prodotta a decine di km si concentri, per strane magie che non hanno nulla a che vedere con i processi noti, in angoli remoti, è cahiaro che non puoi diminuire il rischio nelle città senza ridurre, in modo drastico il traffico. Diverso è il discorso di autosrtade, tangenziali ein genere strade ad elevato traffico veicolare anche pesante ove siano presenti caseggiati limitrofi o peggio che siano secanti i centri abitati. Io da tempo nei weekend non uso la macchina a gasolio pe non inquinare la mia città ma uso quella a gpl di mia moglie il meno possibile, e, anche per salute faccio diversi km al giorno sia a piedi che in bici, anche se poi mi tocca respirare i gas che altri miei concittadini meno coscienziosi emettno coi loro diesel da 3 km a tratta... tanto ormai ho quasi deciso... tra qualche anno se proprio devo cambiare l'auto, a queste condizioni, ritornerò al metano.
 
anche le conseguenze sanitarie post industriali
Ok.
Ritengo che uno scambio di idee su di un argomento del genere, tramite botta e risposta (in cui sei molto bravo, complimenti, senza offesa) sia altamente a rischio di fraintendimenti, magari in buona fede.
Magari, un giorno, di persona potremmo affrontarlo e portare le nostre esperienze in materia.
Buona giornata.
 
Ok.
Ritengo che uno scambio di idee su di un argomento del genere, tramite botta e risposta (in cui sei molto bravo, complimenti, senza offesa) sia altamente a rischio di fraintendimenti, magari in buona fede.
Magari, un giorno, di persona potremmo affrontarlo e portare le nostre esperienze in materia.
Buona giornata.
ho solo scritto quello che tutti conosciamo... partendo dall'amianto delle mie zone...
 
è improbabile che tutta la polvere sottile prodotta a decine di km si concentri, per strane magie che non hanno nulla a che vedere con i processi noti, in angoli remoti,

E infatti, ho detto che ci arriva, non che si concentra. E che ci arriva non lo dicono i modelli, lo so per partecipazione diretta a prove sperimentali, non esattamente mirate al particolato, ma su processo fisico molto simile.

cahiaro che non puoi diminuire il rischio nelle città senza ridurre, in modo drastico il traffico. Diverso è il discorso di autosrtade, tangenziali ein genere strade ad elevato traffico veicolare anche pesante ove siano presenti caseggiati limitrofi o peggio che siano secanti i centri abitati.

Ti rendi conto che ho scritto ESATTAMENTE la stessa cosa al post #3?
 
un aiuto utile sarebbe molto semplice: lavare le strade come si faceva una volta.
Il pm si deposita dove si produce (in assenza di vento) e si rialza ad ogni passaggio di mezzi; lavare le strade ridurrebbe molto il fenomeno
 
se ti da fastidio smetto subito di darti ragione, ma ribadisco, il 99% del PM in zone ad elevata concentrazione è di provenienza locale e non trasportata. Gli alberi e altre strategie non servono a questo fenomeno

Non mi interessa che mi dai ragione, ti invito a rileggere più attentamente il post #3, che provo a esplicitare meglio: a mio parere, mentre in ambito strettamente urbano è possibile e relativamente facile mettere in atto provvedimenti di drastica riduzione del traffico, non lo è per niente in ambito extraurbano e autostradale, se non - ad esempio - limitando il trasporto pesante (es: favorire gli alimenti a filiere corte, il cosiddetto "km zero") e potenziando il trasporto su ferrovia. Gli interventi di fitodepurazione mediante forestazione mirata che suggerivo, ovviamente non sarebbero risolutivi, e fin lì ci arrivo anch'io, ma esperienze effettuate come riporta il link dimostra che una loro efficacia ce l'hanno, anche in ambito urbano, posto che vengano fatti con la testa e - di nuovo, ovviamente - a fianco di provvedimenti di limitazione delle emissioni, perchè non serve a niente svuotare la vasca da bagno se il rubinetto è aperto.
 
Non mi interessa che mi dai ragione, ti invito a rileggere più attentamente il post #3, che provo a esplicitare meglio: a mio parere, mentre in ambito strettamente urbano è possibile e relativamente facile mettere in atto provvedimenti di drastica riduzione del traffico, non lo è per niente in ambito extraurbano e autostradale, se non - ad esempio - limitando il trasporto pesante (es: favorire gli alimenti a filiere corte, il cosiddetto "km zero") e potenziando il trasporto su ferrovia. Gli interventi di fitodepurazione mediante forestazione mirata che suggerivo, ovviamente non sarebbero risolutivi, e fin lì ci arrivo anch'io, ma esperienze effettuate come riporta il link dimostra che una loro efficacia ce l'hanno, anche in ambito urbano, posto che vengano fatti con la testa e - di nuovo, ovviamente - a fianco di provvedimenti di limitazione delle emissioni, perchè non serve a niente svuotare la vasca da bagno se il rubinetto è aperto.
Ti contesto una volta ancora (l'ultima) l'affermazione che sia significativo il dato della concentrazione di fondo, quando strada molto trafficate in centri storici angusti non trarrebbero nessun beneficio da piantumazioni distanti km (ad es il centro di genova) e contesto che si stia trattando di pochi casi.. se ben guardassimo le concentrazioni italiane (data la densità molto più elevata del Canada) dovremmo preoccuparci moltissimo del nostro futuro e dei nostri figli...
 
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