Visto che si parla tanto di manifestazioni e di black-bloc, vediamo se riusciamo a tenere in piedi un thread nel quale si riesce a discutere di cosa sia una manifestazione, di cosa serva, di come e dove deve esser fatta ed infine di come ci si comporta (o come ci si dovrebbe comportare) ad una manifestazione.
Ora, siccome io sono stato in diverse manifestazioni, credo che almeno posso raccontare la mia esperienza.
Sarebbe bene che magari qualcuno che la pensa in modo diametralmente opposto al mio e che puntualmente mi contesta, portasse magari la sua esperienza, cercando di analizzare acriticamente e con un buono spirito di osservazione ciò che accade o è accaduto.
Poi, se siete in disaccordo, replicate con affermazioni sensate.
Allora, IMHO, mi pare una cosa assolutamente legittima che in un qualsiasi Stato democratico e civile dovrebbe essere sancito il diritto alla espressione di un dissenso nei confronti dell'operato del Governo (di tutti i Governi).
Questo, sempre IMHO dovrebbe essere un principio che dovrebbe essere condiviso da qualsiasi persona ragionevole e di buon senso, per diversi motivi:
1) Serve a controbilanciare il potere politico, facendo si che vengano ascoltate le voci della minoranza parlamentare.
2) Serve a far capire all'opinione pubblica che nel Paese c'è un disagio.
Ricordiamoci che un Governo che NON ascolta è un Governo DITTATORIALE.
Infatti, se ci pensate bene, è proprio dei regimi dittatoriali "governare" senza ascoltare l'opinione altrui ed impedendo alla popolazione di esprimere il proprio dissenso! (vedere infatti i casi del Fascismo, del Nazismo, del Comunismo).
Un Governo libero, degno di un paese civile è un Governo che ascolta e che tiene in debita considerazione le esigenze di tutti i cittadini, senza essere ostaggio del proprio elettorato.
Ora, fortunatamente la nostra Costituzione prevede il diritto alle manifestazioni e il diritto di sciopero.
Quello che ho sempre detto, anche nelle assemblee studentesche e quello che mi hanno sempre insegnato anche in famiglia (avendo avuto entrambi i genitori che provengono da ambienti universitari del '68, di certe cose se ne è parlato) è che sia la manifestazione che lo sciopero, sono due strumenti IMPORTANTI ma anche estremamente DELICATI, che sono stati ottenuti da gente che si è battuta per avere queste "libertà", pagando a duro prezzo le proprie idee.
Chiunque abusa di tali strumenti è uno che non ha capito una mazza della democrazia.
Classico esempio è quello delle occupazioni scolastiche ad interim a cui io, pur spesso concordando con le motivazioni, mi sono sempre distaccato (non ho mai OKKUPATO) e ho sempre cercato di convogliare in qualcosa di costruttivo persone che spesso stavano li (gli utili idioti) solo per saltare le lezioni scolastiche o per andare in vacanza (paradossalmente: meglio chi va in settimana bianca, di chi sta ad OKKUPARE senza un perchè!).
Ora, siccome io sono stato in diverse manifestazioni, credo che almeno posso raccontare la mia esperienza.
Sarebbe bene che magari qualcuno che la pensa in modo diametralmente opposto al mio e che puntualmente mi contesta, portasse magari la sua esperienza, cercando di analizzare acriticamente e con un buono spirito di osservazione ciò che accade o è accaduto.
Poi, se siete in disaccordo, replicate con affermazioni sensate.
Allora, IMHO, mi pare una cosa assolutamente legittima che in un qualsiasi Stato democratico e civile dovrebbe essere sancito il diritto alla espressione di un dissenso nei confronti dell'operato del Governo (di tutti i Governi).
Questo, sempre IMHO dovrebbe essere un principio che dovrebbe essere condiviso da qualsiasi persona ragionevole e di buon senso, per diversi motivi:
1) Serve a controbilanciare il potere politico, facendo si che vengano ascoltate le voci della minoranza parlamentare.
2) Serve a far capire all'opinione pubblica che nel Paese c'è un disagio.
Ricordiamoci che un Governo che NON ascolta è un Governo DITTATORIALE.
Infatti, se ci pensate bene, è proprio dei regimi dittatoriali "governare" senza ascoltare l'opinione altrui ed impedendo alla popolazione di esprimere il proprio dissenso! (vedere infatti i casi del Fascismo, del Nazismo, del Comunismo).
Un Governo libero, degno di un paese civile è un Governo che ascolta e che tiene in debita considerazione le esigenze di tutti i cittadini, senza essere ostaggio del proprio elettorato.
Ora, fortunatamente la nostra Costituzione prevede il diritto alle manifestazioni e il diritto di sciopero.
Quello che ho sempre detto, anche nelle assemblee studentesche e quello che mi hanno sempre insegnato anche in famiglia (avendo avuto entrambi i genitori che provengono da ambienti universitari del '68, di certe cose se ne è parlato) è che sia la manifestazione che lo sciopero, sono due strumenti IMPORTANTI ma anche estremamente DELICATI, che sono stati ottenuti da gente che si è battuta per avere queste "libertà", pagando a duro prezzo le proprie idee.
Chiunque abusa di tali strumenti è uno che non ha capito una mazza della democrazia.
Classico esempio è quello delle occupazioni scolastiche ad interim a cui io, pur spesso concordando con le motivazioni, mi sono sempre distaccato (non ho mai OKKUPATO) e ho sempre cercato di convogliare in qualcosa di costruttivo persone che spesso stavano li (gli utili idioti) solo per saltare le lezioni scolastiche o per andare in vacanza (paradossalmente: meglio chi va in settimana bianca, di chi sta ad OKKUPARE senza un perchè!).