axe80 ha scritto:
marimasse ha scritto:
...quando devi immetterti in una strada e arriva uno con la freccia accesa (da cui si deduce che intende svoltare entrando nella strada da cui tu stati uscendo e quindi NON passandoti davanti) tu di norma che fai?
Esci dando per scontato che svolterà o aspetti per essere sicuro che lo faccia veramente?
...la mia è una generalizzazione, poi ci sono infinite sfumature di casistica...
Non lo metto in dubbio, ma faccio notare (senza il benché minimo intento polemico) che non hai risposto alla mia domanda, che era invece ben precisa e non si riferiva al solo caso della rotatoria.
Per quanto mi riguarda io ho imparato a fidarmi, in simili circostanze, NON tanto della freccia (=
intenzione di svolta) quanto delle ruote sterzanti (=
effettiva svolta). Finché non vedo che l'interessato effettivamente svolta io
non mi immetto. Potrebbe aver messo la freccia per sbaglio, potrebbe cambiare idea all'ultimo momento, potrebbe essere completamente ubriaco o fuori di testa, potrebbe avere un guasto meccanico. In ognuno dei suddetti casi se io uscissi confidando nel suo svoltare egli mi verrebbe addosso; non solo dovrei quindi subire danni di vario genere, ma avrei pochissime probabilità di dimostrare che quella freccia (oltre tutto, con ogni probabilità, distrutta nell'incidente) era accesa e quindi quasi certamente mi sarebbe attribuita la piena responsabilità dell'incidente.
Nelle rotatorie, di conseguenza, io non stabilisco se entrare o meno in base alle frecce ma piuttosto in base alle traiettorie dei veicoli già... rotanti, come ho imparato a fare in Inghilterra circa 3O anni or sono. Aspetto, rallentando o addirittura fermandomi, soltanto se vedo che entrando taglierei la strada a qualcuno; cosa che, specie se le rotatorie sono fatte come si deve, è alquanto improbabile e si verifica quasi esclusivamente in condizioni di traffico molto intenso. In effetti per me nelle rotatorie la regola primaria e inderogabile non riguarda tanto le frecce quanto il
MAI tagliare la strada ad alcuno.
Non pretendo di avere ragione o di essere dalla parte del giusto, ma so per esperienza che si tratta del metodo di gran lunga più prudente e sicuro, per me e per quelli che si trovano nei paraggi.