marimasse ha scritto:Proprio qui sta il più significativo traguardo raggiunto: aver fatto in modo che la maggior parte delle persone consideri gratuita, ovvero regalata, qualsiasi cosa non venga esplicitamente pagata mediante l'esborso diretto di denaro.EdoMC ha scritto:...io lo considero gratuito in quanto non devo sborsare un centesimo per poter scrivere qui...
L'esempio sembra esagerato, ma non lo è affatto.
Il meccanismo è esattamente quello.
l'esempio è sbagliato e il meccanismo non è quello.
primo perché qui non ti chiedono nessuna "prestazione", ma solo la presenza. (l'esempio corretto sarebbe avere la spesa a patto di mettersela nel carrello da sé)
secondo perché non c'è differenza, in quanto consumatore, tra colui che fruisce del servizio che viene veicolato per scopi pubblicitari e colui che non lo fa.
la gratuità è nella differenza di costi.
un po' come la pubblicità ai prodotti, e chi dice che chi guarda le TV commerciali paga la pubblicità: non è vero, le paga chi compra quei prodotti, a prescindere dal fatto di guardarle o meno.
se io compro un pacco di pasta Barilla, in quel prezzo c'è dentro sia lo spot TV durante le partite (che non guardo), sia la quota infinitesima ma presente del cartello stradale posto fuori Potenza dove non sono mai stato e probabilmente mai andrò nella vita del cartellone.