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La Venere degli stracci

Imho si potrebbe fare una distinzione tra opere che consistono in un'idea ma la cui realizzazione non richiede abilità manuali fuori dal comune.
E altre che invece per la loro grandezza o complessità necessitano sia dell'idea sia di capacità che probabilmente nella storia hanno avuto una manciata di persone.
Penso che non ci sia nulla di male nel dire che le prime non possono suscitare lo stesso stupore e le stesse emozioni nello spettatore.
Senza volerle per questo sminuire.
 
Imho si potrebbe fare una distinzione tra opere che consistono in un'idea ma la cui realizzazione non richiede abilità manuali fuori dal comune.
E altre che invece per la loro grandezza o complessità necessitano sia dell'idea sia di capacità che probabilmente nella storia hanno avuto una manciata di persone.
Penso che non ci sia nulla di male nel dire che le prime non possono suscitare lo stesso stupore e le stesse emozioni nello spettatore.
Senza volerle per questo sminuire.

Quoto pienamente.
Era questo il concetto a cui volevo arrivare!

Per quanto riguarda il Topic in questione, direi che siamo di fronte a "robetta" e cioè ad una opera veramente povera.
Prendo un David di Michelangelo e gli metto intorno 4 cassonetti: diventa un'opera d'arte?
Per me è solo sciacallaggio, un mutuare gratuito di un'opera eccezionale per arrivare a far avere più visibilità alla tua miserrima composizione.
 
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Io non ho mai visto dal vivo la Cappella sistina,deve essere sconvolgente.
Io fatico addirittura a capire come una mente umana possa concepire e realizzare un'opera tanto maestosa e grande.
Anche la scultura in generale mi impressiona.
Pensare che un artista riesca a prendere un materiale come il marmo e modellarlo con una precisione millimetrica nonostante la sua durezza. Immagino che richieda un mix di forza e delicatezza che probabilmente è difficile da raggiungere con le tecnologie attuali,figuriamoci a mano.
Un'opera moderna,per quanto suggestiva,non potrebbe mai avere lo stesso impatto su di me.
Forse è un approccio sbagliato guardare più alla difficoltà per realizzare un'opera che al suo significato,però io la vedo così.
Mi impressionano le piramidi realizzate con tecnologie di migliaia di anni fa.
Un grattacielo 10 volte più alto e imponente realizzato in vetro e carbonio molto meno.
 
Questa si chiama naufragio con spettatore
images

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Effettivamente, alcuni maestri del passato arrivarono una padronanza tale della loro disciplina che - tramite questa - sono poi riusciti a comunicare sensazioni e stati d'animo inauditi.
Ma il non plus ultra credo sia Leonardo: in un pezzo di legno di castagno di circa 80x60 cm e di soli 13 mm di spessore (quindi niente tela!) ha dipinto "il quadro"' cioè un volto umano, che ti fissa ...
Le persone, alla sua vista, hanno le reazioni più disparate: svengono, piangono, sbiancano immobili, urlano e addirittura provano ira e reazioni negative (vorrebbero distruggere il piccolo quadro)... Insomma, lui è riuscito a creare un vero enigma ed a questa cosa ci ha reso poi partecipi noi stessi ... tutti noi entriamo in quel quadro! Lui guarda noi, ma alla fine siamo noi che ci vediamo per quello che siamo, con i nostri limiti e difetti.
Lo so che sembra folle, ma io credo che l'artista sia andato oltre sia del figurato che del concettuale, entrando nel metafisico e oltre ...
Non c'è alcun bisogno di tirare in ballo la "metafisica" (concetto già di suo discutibile come più non potrebbe) o cose del genere, per capire la grandezza della Gioconda, non a caso considerato "il" quadro per antonomasia di ogni epoca.

Semplicemente, invece, ("semplicemente" per modo di dire, chiaro) la Gioconda evoca sentimenti leggeri ma contrastanti, anche se solo accennati con quella sapienza estrema di tocco che, ad un simile livello, nessun altro ha avuto, forse neppure lo stesso Leonardo negli altri suoi quadri.

L'opera d'arte piace quando evoca sentimenti ed emozioni : la Gioconda non è tra le opere che le evochino alla massima forza, ma è quella che le richiama nel modo più sottile e misterioso possibile, con possibili - ed anzi frequenti - interpretazioni contrastanti.... ha il fascino misterioso del thriller, è come se "tenesse in tensione" chi la guarda, che si chiede come vada intesa quell'espressione, in cui Leonardo ha sintetizzato, meglio di chiunque altro prima e dopo, un punto d'incontro di sentimenti contrastanti.

Racchiude insomma, a mio parere, una sottile ambiguità espressiva che è alla base della sua fama ineguagliabile.
 
Non c'è alcun bisogno di tirare in ballo la "metafisica"
Non ho letto questa implicazione nel post quotato. Ci ho ravvisato le forti emozioni che alcune opere suscitano quando ti si propongono, come vibrassero di una vita interna. Mi è capitato con diversi dipinti, tipo "sul fienile" di Pellizza da Volpedo, tipo la Pietà ed il David di Michelangelo o piazza dei Miracoli, etc. Credo sia straordinario come un artista, anche di una composizione musicale, teatrale o letteraria, possa ancora, dopo tanti secoli, infondere copiosamente una comunicativa emozionale. Da fisico la metafisica non mi riguarda, né mi suscita interesse alcuno.
 
il discorso è che almeno per me l'arte non di discute, non è materia di dire a me piace a me non piace , si può dire che a me non suscita un ritorno un emozione che è altra cosa e che dipende da tanti motivi non ultimo il nostro stato d'animo .
Se uno dice che una roba, considerata arte, non gli piace di fatto significa che la mette in discussione, eccome : e spesso, aggiungo io, con una tonnellata di ragioni, visto che una buona parte - un'ottima parte, direi io - di quella che è considerata arte "moderna" o "d'avanguardia" è in realtà costituita di cose senza senso e senza emozione (questo è gravissimo) e spesso di uno squallore profondo.
Altro che dire "non si discute"..... non voglio certo difendere il concetto, caro ai nazisti, di "arte degenerata" : ma che tra la c.d. arte moderna, o d'avanguardia, ci sia tanta degenerazione, beh mi pare evidente.
 
Per il resto, concordo con quanto hai detto.
Hai ragione, mi ero soffermato ad andare oltre al figurato, come un soffio vitale, beh a Leonardo, a ragione o meno, di recente, sono state attribuite tante interpretazioni esoteriche, che non saprei quanto fondate. Per come ho studiato il suo genio, lo trovo eclettico ma su base raziocinante, però sicuramente mi sbaglio.
 
Dipende molto da cosa uno trova di suo massimo gradimento
in un dipinto....
[...] Per poi, si' trascendere
IMO
con Picasso e perche' no
??
con De Chirico
??
Io un dipinto cerco un'emozione : deve evocare qualcosa, trasmettere qualcosa.
Se nulla evoca e nessuna emozione suscita, è un fallimento : ed è un fallimento, spiacente, anche se il suo autore è famoso.

Picasso e De Chirico, da te citati, sono due buoni esempi : ho avuto occasione di vedere dal vivo qualche opera di entrambi, quelle di Picasso tanti anni fa (andavo ancora a scuola) ed erano presumibilmente opere minori : io ricordo qualche "quadretto" fatto di pezzi di carta rotta..... uno squallore totale, ed a pensarla così non ero di certo solo io, ma anche compagni più "intellettuali".

So benissimo che mettere in discussione Picasso è un po' peccare di lesa maestà, ma è un dato di fatto che a me le sue opere non dicono nulla e sono lontanissime dal mio gusto.

Al contrario, le opere - ma quelle "metafisiche" - di Giorgio De Chirico mi piacciono : ne vidi anche qualcuna dal vivo nel 2011, ad una mostra allestita dentro il Castel del Monte di Andria, ma mi piacevano comunque da prima.

Pur non essendo, neppure quelle, di facile interpretazione se le si vuole interpretare, tramettono però emozioni, oltre che originalità : per l'ambientazione in spazi indefiniti con costruzioni originali, per la luce drammatica, per i colori vivi, per l'assenza di un "tempo" definito, perché sembra stia per succedere qualcosa.... uno stile originale e personale in modo assoluto.
Cattura.JPG
 
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