marimasse ha scritto:
L'idea che attraversare la strada, strisce o non strisce, sia un'azione pericolosa che andrebbe fatta sempre e comunque con attenzione e dopo essersi assicurati che nessun veicolo sopraggiunga oppure che il veicolo che sopraggiunge si fermi, sembra oggi considerata non solo obsoleta ma addirittura sbagliata, meschina, remissiva. Pare che chi si comporta in quel modo, magari perché affetto da mentalità antica, meriti la qualifica di persona sottomessa, arrendevole, priva di dignità e carattere.
Nella sempre più animosa e insulsa mania di isterica contrapposizione in cui siamo immersi, il pedone deve farsi valere contro il guidatore (sempre e comunque malvagio), per cui il pedone ammirevole è colui che attraversa convinto, senza particolari precauzioni, esercitando e valorizzando in tal modo il suo diritto di fermare i veicoli, nonché contribuendo meritoriamente alla educazione dei guidatori, notoriamente spregevoli. Se poi il veicolo non si ferma, per una qualsiasi ragione, il guidatore sarà sottoposto a opportuno castigo, per il bene della causa. A quanto pare, ci si dà inoltre un gran da fare per insegnare questa illuminata mentalità anche ai giovani, che a giudicare da quanto si può osservare per le strade stanno imparando la lezione molto bene.
Sempre più spesso, in strade interessate da traffico non continuo, vedo gente che piuttosto di aspettare dieci secondi e poi attraversare in piena sicurezza preferisce rischiare seriamente di essere investita (dimenticando che innumerevoli sono le ragioni per cui un veicolo può non fermarsi), a volte fiondandosi letteralmente sul passaggio pedonale e apostrofando in vari modi chi non inchiodasse istantaneamente.
Vuoi mettere la soddisfazione di ritrovarsi ingessati o paralizzati o addirittura defunti, sapendo però di essere formalmente dalla parte della ragione in base all'articolo tale?
Sarò meschino o complice del male o semplicemente antiquato, ma io continuo a comportarmi, da pedone, nel modo che ho descritto all'inizio. Non solo non mi sento vittima di alcun che, ma addirittura ho la netta sensazione di ridurre praticamente a zero le probabilità che qualcuno mi investa mentre attraverso.
Sarà, ma in qualsiasi paese CIVILE (Germania, Austria, Inghilterra, e molti altri) sono invece gli automobilisti a fare tutte queste elucubrazioni all'inverso prima di superare un passaggio pedonale.
Quando c'è la certezza di una REGOLA, semplice, cioè che un pedone su un passaggio pedonale ha la precedenza sempre e comunque, non ci sono se e ma, e non c'è bisogno di tutte queste elucubrazioni verbose per capire come ci si dovrebbe comportare.
Sulle strade interessate da "traffico non continuo", come le definisci tu, un pedone, magari una persona anziana, con difficoltà motorie o percettive, dovrebbe dar la precedenza alle automobili, e valutare anche la "discontinuità" del traffico, non ho capito?? ma se questo in pratica succede sempre? auto che sfrecciano e magari più persone che aspettano un momento utile per provare ad attraversare senza essere falciate...certo che bisogna avere una strana percezione del mondo per ribaltare la realtà dei fatti in modo così evidente...e non sto parlando dell'incosciente che si getta in mezzo alla strada come nel caso di cui stiamo parlando nel 3D, ma del semplice attraversare con prudenza e mille occhi.
E pensiamo anche alla difficoltà che ha chi, non più giovane, a valutare il momento buono per attraversare o la velocità dei veicoli che sopraggiungono. Ripeto, non voglio certo giustificare che si butta di getto e non parlo del caso di specie...ma credete che in genere sia facile per una persona con più di settant'anni attraversare un passaggio pedonale con tutte le valutazioni del caso? Non dovremmo essere noi alla guida ad avere più attenzione ed eventualmente agevolarli?
E' chi guida un veicolo che ha in mano un oggetto potenzialmente pericoloso, è chi guida un veicolo che dovrebbe essere in perfette condizioni psicofisiche, è chi guida un veicolo che dovrebbe fare attenzione anche agli errori (come quello di gettarsi sulle strisce) di altri utenti più deboli, ai quali non è richiesta la patente o la stessa condizione psicofisica (bambini, anziani).
Basta provare ad attraversare un passaggio pedonale in qualsiasi grande città per rendersi conto che questa attenzione e rispetto sono rari...spesso chi si ferma come dovrebbe rischia di essere tamponato, o si prende i clacson di chi sta dietro...
Io vedo in genere macchine che sfrecciano senza fermarsi, piuttosto che pedoni che si gettano sulle strisce incuranti del pericolo e della loro incolumità (può anche darsi che abbia le allucinazioni, o che i pedoni italiani siano tutti kamikaze, chissà...): il secondo è certo un comportamento pericoloso, da censurare, ma il primo purtroppo è la regola, e secondo me è un simbolo di inciviltà.
Ma tanto in Italia rispetto delle regole, e anche un minimo di educazione, sono ormai merce rara soprattutto sulla strada.
p.s. la "contrapposizione" tra automobilista e pedone la vede chi è allergico al rispetto delle regole: in auto, anche se non mi vanto certo di essere perfetto, cerco sempre di far passare chi è sulle strisce, mentre da pedone, senza certo essere un aspirante suicida, cerco di attraversare...con ragionevolezza.
La cosa che in un certo senso mi manda su tutte le furie è che quasi sempre chi attraversa è sorpreso del fatto che mi sia fermato, e mi ringrazia vistosamente: è il segno di quanto questo gesto, obbligatorio, sia poco usuale.
Allo stesso tempo un sorriso o un cenno di saluto da parte di chi attraversa sono infinitamente più soddisfacenti della furia e magari delle imprecazioni di chi sta dietro di me in macchina.