<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1819 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Produrrà la stessa Co2 ma in più tu produci altri inquinanti legati alla combustione.
mi spiace di non riuscire a ritrovarli , ma come gia' detto su questo forum e gruppi FB di incalliti prowatt (i peggiori poverini) , esistono gia' studi che calcolano il maggior impatto ambientale per la produzione di una EV rispetto ad una termica non ibrida. E sono molto precisi , ci vogliono tra gli 80.000km e i 120.000km a seconda del taglio di batteria per arrivare a pareggio.
Per fortuna non sono dati in mano a nowatt e giornalisti che parlano male di EV solo per partito preso perche' capisci sarebbe molto facile affossare tutta l'operazione green "EV" come una mezza fregatura.
Togli posti di lavoro , i costruttori cinesi gia' stanno divorando quote di mercato nel loro mercato e poi si sposteranno a livello globale, ridurrai nel lungo termine il parco circolante e quindi (ma sto' andando troppo avanti) la liberta' del singolo.
Sulla riduzione del parco circolante ricordiamo che e' un degli obiettivi ,secondo Terna ,per rendere sostenibile l'alimentazione di milioni di auto EV. Ovviamente il problema non e' come crederebbe la "vulgata" quanta energia serve ma la rete di distribuzione e i picchi da gestire.
Detto cio' dopo i 120.000km , si sta' facendo qualcosa per l'ambiente. Ma certo non e' la favola dei prowatt
che vai in giro e non inquini da subito.
E' reclam che possiamo lasciare ai fessacchiotti prowatt dei gruppi FB.
Anche se devo puntualizzare che iniziano ad esserci gruppi FB in cui la consapevolezza si sta spostando da "salviamo il mondo siamo i piu' belli , gli altri sono trogloditi " a "ho comprato elettrico per risparmiare".
 
Hai idea dei costi energetici del riciclo?
Forse no.
Le tecnologie nel frattempo hanno fatto passi da gigante, prova a vedere questo :
www.redwoodmaterials.com
Basta solo dire che Tesla, Toyota, Vw e molte altre hanno stretto contratti milionari per consegna di batterie usate e restituzione di materie prime riciclate per le loro batterie.
In Europa Mercedes e Audì hanno appena aperto anche loro siti di smaltimento aperti a tutti i produttori.
 
Cerchiamo gentilmente di placare gli animi e contenere le risposte, non è una sfida all'ultimo messaggio, non è una lotta per la vita o per la morte, è un forum in cui ci si confronta, evitiamo bacchettate da una parte e provocazioni dall'altra anche perché il risultato, al solito, è il medesimo (e non piace a nessuno).
 
mi spiace di non riuscire a ritrovarli , ma come gia' detto su questo forum e gruppi FB di incalliti prowatt (i peggiori poverini) , esistono gia' studi che calcolano il maggior impatto ambientale per la produzione di una EV rispetto ad una termica non ibrida. E sono molto precisi , ci vogliono tra gli 80.000km e i 120.000km a seconda del taglio di batteria per arrivare a pareggio.
Per fortuna non sono dati in mano a nowatt e giornalisti che parlano male di EV solo per partito preso perche' capisci sarebbe molto facile affossare tutta l'operazione green "EV" come una mezza fregatura.
Togli posti di lavoro , i costruttori cinesi gia' stanno divorando quote di mercato nel loro mercato e poi si sposteranno a livello globale, ridurrai nel lungo termine il parco circolante e quindi (ma sto' andando troppo avanti) la liberta' del singolo.
Sulla riduzione del parco circolante ricordiamo che e' un degli obiettivi ,secondo Terna ,per rendere sostenibile l'alimentazione di milioni di auto EV. Ovviamente il problema non e' come crederebbe la "vulgata" quanta energia serve ma la rete di distribuzione e i picchi da gestire.
Detto cio' dopo i 120.000km , si sta' facendo qualcosa per l'ambiente. Ma certo non e' la favola dei prowatt
che vai in giro e non inquini da subito.
E' reclam che possiamo lasciare ai fessacchiotti prowatt dei gruppi FB.
Anche se devo puntualizzare che iniziano ad esserci gruppi FB in cui la consapevolezza si sta spostando da "salviamo il mondo siamo i piu' belli , gli altri sono trogloditi " a "ho comprato elettrico per risparmiare".
Da Chat GPT

L’impatto ambientale di una vettura elettrica rispetto a una termica (benzina o diesel) su 100.000 km dipende da vari fattori, ma possiamo fare un confronto generale considerando emissioni di CO₂ e consumo energetico totale (produzione, uso, smaltimento). Ecco un riassunto basato su dati medi europei aggiornati:




Confronto su 100.000 km


AspettoAuto ElettricaAuto Termica (Benzina/Diesel)
Emissioni CO₂ totali (ciclo di vita)~12–15 tonnellate~25–30 tonnellate
Emissioni durante l’uso~0 (locali), ma 7–10 tonnellate da produzione elettrica~20–25 tonnellate
Produzione batteria6–10 tonnellate CO₂molto meno (<1 tonnellata)
Consumo energetico15–20 kWh/100 km (circa 2–3 € di elettricità)5–7 litri/100 km (circa 8–12 € di carburante)
Efficienza energeticaAlta (70–90%)Bassa (20–30%)



Dettagli chiave​


  • Produzione: Le auto elettriche hanno un'impronta iniziale maggiore (soprattutto per la batteria), ma recuperano questo "debito" in pochi anni d’uso.
  • Uso: Le EV (electric vehicle) non emettono CO₂ direttamente. Tuttavia, l'impatto dipende dal mix energetico del paese (es. carbone vs rinnovabili).
  • Manutenzione: Le elettriche richiedono meno manutenzione (meno parti mobili, niente olio motore), riducendo impatti indiretti.
  • Fine vita / riciclo: Le batterie sono sempre più riciclabili, ma rimane un tema aperto in termini di impatto ambientale e costi.



⚖️ Conclusione​


Su 100.000 km, un’auto elettrica emette circa la metà della CO₂ rispetto a un’auto termica, anche considerando la produzione della batteria. Il bilancio è ancora più favorevole se l’elettricità è da fonti rinnovabili.


Vuoi che ti fornisca un confronto personalizzato in base a una vettura specifica (modello EV e termica)?

La conclusione secondo cui un'auto elettrica emette circa la metà della CO₂ rispetto a un'auto termica su 100.000 km è supportata da diversi studi e analisi sul ciclo di vita dei veicoli. Ecco alcune fonti autorevoli che confermano questa valutazione:




Fonti principali​


  1. European Environmental Bureau (EEB)
    Secondo l'EEB, le auto elettriche emettono mediamente 75 g di CO₂ equivalente per km nel loro intero ciclo di vita, mentre i motori diesel possono arrivare a 250 g/km. Su 100.000 km, ciò si traduce in 7,5 tonnellate di CO₂ per le elettriche contro 25 tonnellate per le diesel, confermando una riduzione di circa il 70% delle emissioni per le auto elettriche.
  2. Motus-E
    L'associazione italiana Motus-E sottolinea che, nonostante la produzione di un'auto elettrica comporti inizialmente maggiori emissioni di CO₂ rispetto a un veicolo a combustione interna, considerando l'intero ciclo di vita ("cradle to grave"), le auto elettriche risultano decisamente meno impattanti, indipendentemente dal mix energetico del luogo in cui sono prodotte e utilizzate.
  3. Green NCAP
    Un'analisi di Green NCAP ha confrontato le emissioni di CO₂ nel ciclo di vita di diversi modelli. Ad esempio, la Volkswagen ID.3 (elettrica) ha registrato 110 g/km, mentre la Volkswagen Golf (termica) ha raggiunto 196 g/km. Su 100.000 km, ciò equivale a 11 tonnellate di CO₂ per la ID.3 contro 19,6 tonnellate per la Golf, evidenziando una significativa riduzione delle emissioni per l'auto elettrica.
  4. Associazione degli Ingegneri Tedeschi (VDI)
    Uno studio della VDI ha evidenziato che le auto elettriche iniziano a essere più ecologiche rispetto alle termiche dopo aver percorso circa 90.000 km, a causa delle maggiori emissioni iniziali legate alla produzione, in particolare delle batterie. Tuttavia, superata questa soglia, le auto elettriche risultano più vantaggiose in termini di emissioni complessive.



⚖️ Conclusione​


Sulla base di queste fonti, è evidente che, considerando l'intero ciclo di vita e una percorrenza di 100.000 km, un'auto elettrica emette circa la metà della CO₂ rispetto a un'auto termica. Questo vantaggio aumenta ulteriormente se l'elettricità utilizzata per la ricarica proviene da fonti rinnovabili.


Se desideri un confronto più dettagliato tra modelli specifici o ulteriori informazioni, sono a tua disposizione!
 
Per chi gira molto in città ci dovrebbe essere anche un'altra piccola soddisfazione (ma dipende molto dalla sensibilità personale): non emettere gas di scarico.

Riporto due esempi.
Io sono sempre stato convinto che la mia Mazda 3 inquini pochissimo (è una Euro 6D-temp), che non "puzzi".
Ma da quando la faccio riposare in garage, quando torno magari da un viaggio, nei pochissimi secondi in cui la tengo a motore acceso per entrare in retromarcia mentre apro la serranda (manuale) del garage, quindi a motore ben caldo, mi rendo conto che fuma e puzza parecchio. Eppure ha superato alla grande l'ultima revisione! E questo non mi fa molto piacere...

Secondo esempio. L'altro giorno mentre passeggiavo ho visto una vecchietta seduta su una panchina che all'improvviso si è alzata tutta contrariata e si è allontanata. All'inizio pensavo che ce l'avesse con me, che le stessi in qualche modo antipatico.
Poco dopo è tornata e mi ha detto che c'era un'auto parcheggiata davanti a dove stava seduta lei, con il motore acceso e il guidatore tutto preso dallo smartphone, che la stava "affumicando".
Naturalmente le ho espresso tutta la mia solidarietà.

P s. tutto vero, niente di inventato
Devo dire che no, davvero non mi cambia nulla né mi sento meglio o peggio rispetto a prima, chiaramente "emetteremo" un po' meno a livello locale (ma abbiamo "emesso" finora molto di più a livello globale).

Quanto ai tuoi due casi, sul primo non c'è molto da dire che chiaramente in un box o in un ambito chiuso l'elettrica è meglio di una termica, nel secondo caso però è un pessimo caso di maleducazione/cattive abitudini/spreco.

Il punto, per me, non è avere "questo o quel prodotto", ma comportarsi al meglio ed avere abitudini più sostenibili in ogni nostra azione, dalle più piccole alle più grandi, anche ottimixsando gli spostamenti per esempio (visto che si parla di auto).

Per cui lo ripeto, non mi sento migliore in nessun modo e in nessun caso ora che abbiamo un'elettrica, così come non mi sentivo peggiore non avendola, questo nella maniera più assoluta.
 
ci vogliono tra gli 80.000km e i 120.000km
Io sono sempre stato per le cose materiali e visibili piuttosto che per le cose teoriche/filosofiche.
Come si portano le termiche oltre i 150 mila km non vedo perché le elettriche non dovrebbero arrivarci.
Quindi qualunque sia la soglia viene ampiamente superata.
Mi spiace ma faccio sempre lo stesso esempio perché è quello che riporta tutti sempre alla cruda realtà:
Mettiamoci nel box, uno con una termica accesa e l’altro con una elettrica e vediamo dopo qualche ora chi esce dal box con le proprie gambe.
Si è estremo, ma è come usare la macchina del tempo per osservare gli effetti che ogni singola auto ha nell’ambiente in cui circola.
E a me questo basta e avanza, indipendentemente da tutto.
 
Per cui lo ripeto, non mi sento migliore in nessun modo e in nessun caso ora che abbiamo un'elettrica, così come non mi sentivo peggiore non avendola, questo nella maniera più assoluta.
Scusa la provocazione ma solo per inquadrarti, quindi se ti offrissero un’auto che va a Pellet che inquina 10 volte tanto ma che alla fine ti costerebbe in totale 3 centesimi al km la compreresti?
 
Tornando IT
Ho notato nell'ultima fattura Enel (tutele graduali) il costo dell'energia in fascia F1 è quasi pari a quella in F3, mentre in F2 è circa del 25-30% superiore. Penso che per la fascia oraria F1 incidano le rinnovabili e in particolare il FV (probabilmente di giorno c'è un esubero), in F3 ovviamente la minor richiesta da parte delle industrie, mentre per la F2 posso immaginare un maggior consumo domestico non supportato dal FV.

Sbaglio qualcosa?
 
Scusa la provocazione ma solo per inquadrarti, quindi se ti offrissero un’auto che va a Pellet che inquina 10 volte tanto ma che alla fine ti costerebbe in totale 3 centesimi al km la compreresti?

a prescindere da come la vede cuorern, il discorso che fai tu è nobile ma è praticamente attuabile? Io temo di no in larga scala perchè l'uomo ,sbagliando, vive al presente e difficilmente si preoccupa di conseguenze che non vede . Famoso è il caso dell'isola di Pasqua, probabilmente per secoli disboscavano ma senza rendersi conto delle conseguenze, ed ogni generazione aveva come parametro di confronto al massimo quella precedente e quindi per loro era la normalità, se ne sono resi conto solo quando l'isola era diventata quasi non più vivibile. . Ora ovviamente siamo in altre epoche e si può fare molta più istruzione, ma di base secondo me è difficile che a fronte di un guadagno economico una persona faccia una scelta che immediatamente non vede nei risultati, tranne che non ne paga le conseguenze sulla propria pelle.
Con questo non vuole dire che io non sono d'accordo sul tuo discorso.
 
Certo nel tuo garage sei apposto .. sarebbe ottimale che nel giardino ci fosse uno che brucia il carbone .. così li vedresti insieme per stare al tuo metodo.

Un po' estremo ma estensibile alle altre fonti.
Secondo il GSE nel 2023 il Mix energetico è stato questo:
-Fonti rinnovabili 46,31%
-Carbone 5,27%
-Gas naturale 42,99%
-Prodotti petroliferi 0,90%
-Nucleare 0%
-Altre fonti 4,53%

Anche se nel mio giardino ci fosse il 46% meno di inquinanti rispetto al tuo 100% benzina io avrei comunque più possibilità di sopravvivere di te.
 
a prescindere da come la vede cuorern, il discorso che fai tu è nobile ma è praticamente attuabile? Io temo di no in larga scala perchè l'uomo ,sbagliando, vive al presente e difficilmente si preoccupa di conseguenze che non vede . Famoso è il caso dell'isola di Pasqua, probabilmente per secoli disboscavano ma senza rendersi conto delle conseguenze, ed ogni generazione aveva come parametro di confronto al massimo quella precedente e quindi per loro era la normalità, se ne sono resi conto solo quando l'isola era diventata quasi non più vivibile. . Ora ovviamente siamo in altre epoche e si può fare molta più istruzione, ma di base secondo me è difficile che a fronte di un guadagno economico una persona faccia una scelta che immediatamente non vede nei risultati, tranne che non ne paga le conseguenze sulla propria pelle.
Con questo non vuole dire che io non sono d'accordo sul tuo discorso.
che e' tutto da dimostrare che, se i pasquani non avessero segato gli alberi, magari sarebbero morti di freddo prima :D
sostituisci "pasqua" con "europa", e "alberi" con "industria" e vedi cosa esce :D
 
, nel secondo caso però è un pessimo caso di maleducazione/cattive abitudini/spreco.
Certo, ma se quello stesso maleducato/menefreghista/inconsapevole (e ce ne sono tanti, credimi, quello non è un caso isolato!) fosse stato su un'elettrica non avrebbe costretto una povera vecchietta ad alzarsi dalla panchina per non essere affumicata.

Poi io, che giro parecchio a piedi in città, ho una certa sensibilità sulla qualità dell'aria che respiro.
Capisco che molti possano pensare che non cambia niente... forse perché non camminano in città quanto me, e non si siedono sulle panchine come quella vecchietta :emoji_grinning:
 
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