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La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 7 26,9%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 11,5%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 15,4%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 12 46,2%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 30,8%

  • Total voters
    26
Ecco i 20 paesi più sostenibili al mondo con energia elettrica certificata rinnovabile prodotta interamente sul loro suolo nazionale.
Poi non so se ad esempio il brasile lo metterei tra i paesi più ecosostenibili
Il Brasile è anche quello che distrugge ogni anno un milione di ettari di foresta. Mi spiace, ma dei GWh rinnovabili che produce me ne frega il giusto.

Mi quoto perchè forse mi sono espresso male.
La frase che ho scritto sopra non vuol intendere più sostenibili in toto.
Più sostenibili al mondo come produzione di
energia, il che è diverso.
 
Nello scenario globale senza avere risorse interne mi sembra molto improbabile poter diventare autonomi e autosufficienti.
Nel caso italiano di produzione elettrica sono un po' più dubbioso, e vero che abbiamo fonti "alternative" ma sono alternate con petrolio - gas e carbone per avere un senso. e poi rimangono gli impianti ex Enel (a loro volta e privati ora ri-privatizzati) che hanno sui 100 e passa anni alle spalle. vorrei mai che la potenzialità sia solo sulla carta.. Come del resto in altri paesi.
 
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Torno a dire che si tratta solo di opinioni, tanto più che sono basate su supposizioni.
I fatti sono gli utili distribuiti e non reinvestiti se non in minima parte e la carenza di piani industriali lungimiranti: chi pensava bastasse riproporre tecnologia di altri continenti (Stellantis), chi pensava di poter continuare a tenere le stesse quote di mercato... sempre in altri continenti (VW). non vedendo quanto la produzione interna fosse aumentata.
Il fatto che il mercato dell'auto in Europa sia più che maturo, non parliamo poi di quello USA, vuol dire anche che non si può pensare di vendere come fra gli anni '50 e gli '80. E non si può neanche pensare di vendere le vecchie linee e le vecchie auto in mercati meno avanzati, perchè quel lavoro lo svolgono i cinesi.
Certo le regole del Fit for fifty creano dei problemi certi, ma sono un di cui in un insieme di tematiche più vasto.
Non solo per l'auto, ma per l'intero sistema economico europeo.
bisogna sempre trovare un capro espiatorio.
Adesso sono le case automobilistiche brutte e cattive e non le pessime politiche energetiche Uè.

I prezzi aumentano quando vengono imposte quote di produzione ,soprattutto in un mercato automobilistico ultra competitivo in cui la produzione in volumi e la saturazione degli stabilimenti consente le maggiori economie di scala- è microeconomia.
Nella loro situazione i produttori o alzano i prezzi oppure massimizzano la produzione eventualmente offrendo sconti per non perdere quote di mercato. e di fatto questa seconda strada è quella prescelta da tutti, perchè la prima non è percorribile, lascerebbe il mercato a chi invece privilegia il prezzo più basso e i volumi più elevati. NOn ci sono esempi storici differenti l'industria funziona così * . e sono fatti non opinioni. Il fatto che oggi stia accadendo il contrario dipende esclusivamente dal fatto che c'è un vincolo normativo che impedisce la produzione e determina un aumento del prezzo...

Anche per i dividendi se guardate i bilanci e vi accorgerete che gli utili non sono cresciuti negli ultimi anni ma diminuiti (certo anche per l'effetto della difficoltà sul mecato cinese dove l'elettrico, molto meno costoso, vola grazie al fatto che lì - come in america- si sono attuate le politche giuste. ovvero aiuti di stato a tutto spiano alla produzione al contrario di noi che con divieti, crediti, quote di produzione, e incentivi alla vendita abbiamo solo favorito i prodotti stranieri). Sempre fatti sono.
E se si prospettano anni di magra e non c'è modo di reimpiegare i soldi in cassa in investimenti produttivi, dato il clima di incertezza (ripeto l'elettrico non si vende, il termico non ha futuro - anche questi sono fatti) e ovvio che i soldi vengano distribuiti agli azionisti.
Prima che l'Uè mettesse i dazi alle cinesi tutte le europee (mercedes in primis ma anche stellantis) erano pronte a trasformarsi in importatori vendendo i modelli cinesi rimarchiati...(e pure qua non mi pare si tratti di opinioni...)


* E difatti la crescita dei prezzi delle auto europee ha anche dato il via libera ai cinesi che possono invece importare le loro auto a prezzi che i nostri si sognano trovando un mercato del tutto libero...

certo le politiche del fit for fifty impattano, e gravemente, sulla economia europea.
 
Più sostenibili al mondo come produzione di
energia, il che è diverso.
Sono "sostenibili" perchè la maggioranza della popolazione si scalda bruciando legna se va bene, quando non sono copertoni e scoazze raccattate nelle discariche (di monnezza nostra....), industrie energivore non ne hanno, l'agricoltura si basa sulla trazione animale e per i quattro piendeschei che restano non è che servano tutti sti GWh.... in più, sono tutti paesi a clima caldo. La sostenibilità è una cosa seria, non si può accostarla a contesti di sottosviluppo....
 
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Direi che le opinioni sono state chiarite.
C'è chi cerca il capro espiatorio sicuramente, ma sono abbastanza sicuro di non essere io.
E comunque i dividendi monstre ci sono stati eccome, i bilanci sono pubblici.
Il resto sono situazioni motivate, ma anche supercaxxole da parte delle aziende.
 
Sì lo dicevano loro per la nostra tratta, elettrificata, in cui circolavano i treni gasoloni della soppressa Varallo Sesia-Vercelli....
Mi sorprende, anche perché la rete elettrica, in quella zona, è servita da diverse centrali idroelettriche se non ricordo male. Mi piacerebbe capire su quali dati basano una simile affermazione.
 
Proprio stanotte, mi è capitato di imbattermi in un servizio di giornalismo scientifico. Gli ultimi dati sono sempre più preoccupanti. La comunità scientifica internazionale, ovvero mondiale, indica come unico rimedio l'abbandono delle fonti fossili e l'uso di rinnovabili, direttamente, o, indirettamente di origine solare. Oltre ad una riduzione dei consumi superflui e dell'esplosione demografica. Altrimenti non se ne esce.
 
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