<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1276 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Anche li non voglio colpevolizzare nessuno ma di casi di tetti che hanno preso fuoco dopo l'installazione dei pannelli solari se ne sentono.
Saranno sicuramente da attribuire a lavori fatti coi piedi e non alla tecnologia in sé.
Però se io avessi una casa indipendente con un giardino preferirei non installare i pannelli sul tetto della casa se fosse possibile ottenere il medesimo rendimento.
Non so se faccia tanta differenza se i pannelli vengono installati a terra oppure a 5 metri di altezza dal suolo.
 
prima di mettere il carburante nel serbatoio servirebbe verificare se abbia le medesime caratteristiche del gasolio,
Non le ha, l'olio di colza puro può essere usato solo in motori adeguati con un kit specifico (kit Elsbett) perchè va preriscaldato a 70°C per motivi di viscosità, e non tutti i motori sono adatti; in più, il motore va avviato e spento a gasolio (ci vogliono due serbatoi) Le ditte che eseguono tale trasformazione sono (se esistono ancora) in Austria e in Germania dove la modifica è omologata. Allego una presentazione del progetto di ricerca di cui ho parlato nell'altro post.

chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.venetoagricoltura.org/u...ntazione_Dallavenezia_Vallevecchia_090710.pdf

Ma non è questo il punto, il dibattito è nato dalla questione della eventualità di imporre un'accisa sull'energia elettrica autoprodotta se destinata ad autotrazione. Io non ho mai sostenuto che ciò si "auspicabile", come ha male interpretato qualcuno nel corso della discussiona, ma ho semplicemente osservato che, come ciò avviene già per l'autoproduzione di combustibili liquidi da biomasse per autotrazione, concettualmente lo ritengo assolutamente prevedibile (ripeto e sottolineo: prevedibile, NON auspicabile) anche per la generazione privata di kWh elettrici. Proprio perchè concettualmente è esattamente la stessa cosa: tu, privato cittadino, con il tuo impianto converti l'energia radiante del sole in energia elettrica, e decidi che una parte invece di farci funzionare il piano cottura a induzione e la pompa di calore la usi per caricare la batteria dell'auto; io, agricoltore, converto l'energia radiante del sole in biomassa organica e decido che una parte di essa, invece di venderla o trasformarla in carne ne tiro fuori una brodaglia che posso rifilare a un motore opportunamente adattato per digerirla.
Non cambia assolutamente nulla.
 
Scusate, stamani mi sono alzato male.
Faccio a tutti una domanda

Quante persone conoscete che avrebbero la possibilità di farsi un impianto FV e non l'hanno fatto?

Quante persone conoscete che stanno interessandosi alle CER (comunità energetiche rinnovabili)?

Attendo risposte sincere...
Sincerissimo, a entrambe.

Quasi tutti gli amici, conoscenti e colleghi vivono in condomini o palazzine, qualcuno ha già i pannelli condominiali, qualcuno si sta interessando per mettere pannelli propri "porzionando" il tetto, qualcuno sta interessando (o si sta interessando con) gli amministratori, percentualmente, pur a spanne, direi 1 su 4 (me incluso).

Chi ha casa singola o villetta nella maggior parte dei casi ha già messo pannelli fv e in quasi tutti i casi ha usufruito di una tornata di incentivi, la percentuale è molto più elevata del gruppo precedente (in due casi hanno già auto elettrica).

Quanto alle CER ne abbiamo accennato ogni tanto, io avevo provato a informarmi l'inverno scorso e mi sono bloccato perché ho trovato tutte società piccolissime, realtà locali e molto circoscritte che, per "entrare" chiedevano cospicui anticipi (quote) da versare; con quel tipo di modello non so quanto possano funzionare, io sono stato bloccato.

Non ho più guardato/cercato, mi riprometto però di farlo nei prossimi mesi per vedere se qualcosa è cambiato o se si trova dell'altro. ;)
 
Non le ha, l'olio di colza puro può essere usato solo in motori adeguati con un kit specifico (kit Elsbett) perchè va preriscaldato a 70°C per motivi di viscosità, e non tutti i motori sono adatti; in più, il motore va avviato e spento a gasolio (ci vogliono due serbatoi) Le ditte che eseguono tale trasformazione sono (se esistono ancora) in Austria e in Germania dove la modifica è omologata. Allego una presentazione del progetto di ricerca di cui ho parlato nell'altro post.

chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.venetoagricoltura.org/u...ntazione_Dallavenezia_Vallevecchia_090710.pdf

Ma non è questo il punto, il dibattito è nato dalla questione della eventualità di imporre un'accisa sull'energia elettrica autoprodotta se destinata ad autotrazione. Io non ho mai sostenuto che ciò si "auspicabile", come ha male interpretato qualcuno nel corso della discussiona, ma ho semplicemente osservato che, come ciò avviene già per l'autoproduzione di combustibili liquidi da biomasse per autotrazione, concettualmente lo ritengo assolutamente prevedibile (ripeto e sottolineo: prevedibile, NON auspicabile) anche per la generazione privata di kWh elettrici. Proprio perchè concettualmente è esattamente la stessa cosa: tu, privato cittadino, con il tuo impianto converti l'energia radiante del sole in energia elettrica, e decidi che una parte invece di farci funzionare il piano cottura a induzione e la pompa di calore la usi per caricare la batteria dell'auto; io, agricoltore, converto l'energia radiante del sole in biomassa organica e decido che una parte di essa, invece di venderla o trasformarla in carne ne tiro fuori una brodaglia che posso rifilare a un motore opportunamente adattato per digerirla.
Non cambia assolutamente nulla.
E infatti per me dovrebbe essere assolutamente lecito.
Si può discutere sul come omologare il trattore e certificare la colza affinché si rispettino i requisiti sulle emissioni, cosa forse problematica, al contrario dell'uso dell'energia elettrica nelle BEV.
Ma è un altro discorso, in linea di principio sarei favorevole al fatto che le aziende agricole possano utilizzare direttamente combustibili autoprodotti.
 
Vicino a casa mia c'è un punto di ricarica comodo e praticamente sempre vuoto , anche se perfettamente funzionante , dove si può ricaricare efficacemente e in circa mezz'ora ci si procuranno più di 200km di autonomia . Peccato che la ricarica rapida da 110Kw/h costi € 0,90 al Kw , non so quella da 22Kw , tuttavia se tanto mi da tanto...Probabilmente questo è il costo per chi si rifornisca con la semplice carta di credito (dopo aver scaricato l'apposita app) vi saranno sconti per abbonati e simili , tuttavia 0,90 al Kw rimane un'enormità .
Mettiamo un consumo di 6 km ogni Kw , facimente raggiungibile se non si guida come Saintz.
Se per assurdo uno ricaricasse sempre così , i miei 20.000 km annui , per i quali occorrerebbero 2.999 Kw , costerebbero ben € 2.699 ,
contro 20.000 diviso 18,5 km litro (prudenziale per la mia ibrida) , uguale 1100 litri circa di benzina , per 1,8 fa € 1980 all'anno .
Ovviamente è un conto esagerato perchè nessuno ricaricarerebbe sempre ad un prezzo simile , tuttavia a volte potrebbe essere d'obbligo, trovandosi a secco , con poco tempo e senza abbonamenti ad hoc . Ne consegue , ciò che è stato detto e ridetto su questo forum , che l'elettrica non è per tutti e in particolare esige la quotidianeità o settimanalità della ricarica domestica , privilegio di pochi...
 
10 pannelli alle capacità attuali sono circa 400-450 kW di potenza.
6.000 kWh annui se l'esposizione è buona.
Consumo medio una una famiglia 3.000-3.500 kWh annui.
Consumo di UNA id.3 in 20.000 km. circa 2.800 kW.

Falli tu i conti.
Mediamente con una ventina di mq esposti mediamente bene è possibile auto prodursi quanto si consuma per una famiglia media + 20.000 km elettrici per 1 o 2 auto.

Per poter sfruttare tutto è però necessario prevedere un sistema di accumulo per consumi serali/notturni (quando si è a casa e si carica l'auto).

Un impianto del genere però prevede necessariamente una casa singola oppure un "micro-condominio" in cui tirare linea fino a wallbox collegata a medesimo impianto.
 
Dipenderà anche dal profilo del guidatore di un'auto elettrica.
Chi compra una taycan probabilmente non si preoccupa più di tanto di quanto costa la ricarica presso una colonnina.
Anzi verrebbe da dire che più il pacco batterie è grande più occorre una velocità di ricarica elevata per fare il pieno in tempi accettabili.
Paradossalmente immagino che la stragrande maggioranza dei possessori di elettriche di lusso abbia la possibilità di ricaricare a casa ma non si faccia alcun problema all'occorrenza a ricaricare presso una colonnina fast anche a prezzi molto elevati.
Mentre molte persone con possibilità decisamente inferiori avrebbero dei problemi e si farebbero due conti prima di acquistare un'elettrica senza poterla ricaricare a casa perché come è stato scritto giustamente il rischio è di andare a spendere quanto se non di più rispetto a viaggiare a benzina.
 
E infatti per me dovrebbe essere assolutamente lecito.
Si può discutere sul come omologare il trattore e certificare la colza affinché si rispettino i requisiti sulle emissioni, cosa forse problematica,

Faccio una piccola precisazione, poi chiudo la questione OT. Come dicevo all'inizio, ho preso questo caso un po' al limite come esempio in relazione al tema delle accise, ma di fatto la ritengo una solenne boiata. L'olio vegetale l'ho provato negli anni '90 e posso dire che non vale assolutamente una mazza come carburante per motori, se proprio si vuole basterebbe miscelarlo al 10% con il gasolio come già avviene per il biodiesel, senza rompersi le corna a mettere su strafanti su motori che vanno da dio come sono. Ciò premesso, il problema del recupero del mancato gettito fiscale dai carburanti in qualche modo lo affronteranno, e puoi scommettere la camicia che non sarà un "modo" piacevole, e che nemmeno l'energia autoprodotta ne sarà immune.
 
Faccio una piccola precisazione, poi chiudo la questione OT. Come dicevo all'inizio, ho preso questo caso un po' al limite come esempio in relazione al tema delle accise, ma di fatto la ritengo una solenne boiata. L'olio vegetale l'ho provato negli anni '90 e posso dire che non vale assolutamente una mazza come carburante per motori, se proprio si vuole basterebbe miscelarlo al 10% con il gasolio come già avviene per il biodiesel, senza rompersi le corna a mettere su strafanti su motori che vanno da dio come sono. Ciò premesso, il problema del recupero del mancato gettito fiscale dai carburanti in qualche modo lo affronteranno, e puoi scommettere la camicia che non sarà un "modo" piacevole, e che nemmeno l'energia autoprodotta ne sarà immune.
Davvero lodevole la tua precisazione.
Grazie,!
 
Riguardo la domanda posta da @ZENO, ci sono alcune considerazioni da fare.
Non basta avere un casa di proprietà, e magari anche quattro soldi.
La situazione è un pochino più complessa.
Intanto il tetto e la posizione dove installare il fotovoltaico devono essere ottimali.
L'impianto elettrico deve poter reggere tale situazione, ed inoltre si deve trovare lo spazio per tutto l'hardware (non ci sono solo i pannelli) e possibilmente la batteria di accumulo.
Se poi si vogliono sfruttare gli incentivi, servono dei professionisti anche per il disbrigo delle pratiche, sempre che l'accatastamento sia perfettamente in ordine.
E non crediate che lo sia solo perchè non esistono abusi edilizi.
Insomma, non è tutto così scontato.

 
Riguardo la domanda posta da @ZENO, ci sono alcune considerazioni da fare.
Non basta avere un casa di proprietà, e magari anche quattro soldi.
La situazione è un pochino più complessa.
Intanto il tetto e la posizione dove installare il fotovoltaico devono essere ottimali.
L'impianto elettrico deve poter reggere tale situazione, ed inoltre si deve trovare lo spazio per tutto l'hardware (non ci sono solo i pannelli) e possibilmente la batteria di accumulo.
Se poi si vogliono sfruttare gli incentivi, servono dei professionisti anche per il disbrigo delle pratiche, sempre che l'accatastamento sia perfettamente in ordine.
E non crediate che lo sia solo perchè non esistono abusi edilizi.
Insomma, non è tutto così scontato.
Beh, certo.
Di scontato non c'è niente, mai.
Ma credo che non sia quello il punto.
Peraltro oggi i FV domestici sono in attività edilizia libera, equiparati alla manutenzione ordinaria.
Diverso per gli impianti non ad uso domestico.
 
Mi sono già scusato, non so se è sufficiente.
Comunque personalmente almeno il 70% dei miei compaesani avrebbe potuto farlo.
Siamo invece poche decine...

Niente di illegittimo, sia chiaro.

Basta che al contrario non si colpevolizzi chi l'ha fatto.
Ho provato a spingere il condominio a mettere dei pannelli sul lastrico solare, usato solo d’estate per stendere le lenzuola sui cavi. Naturalmente ha vinto il partito del ‘nessuno tocchi i cavi ‘.
E pensare che io le lenzuola del matrimoniale le stendo sullo stendino di casa sul balcone e non ho mai avuto problemi.
 
Molto di più, solo di accise il gettito annuo è di circa 25 miliardi se non addirittura 30
https://www.adm.gov.it/portale/docu...2021.pdf/b575772c-2df8-d92b-fce4-9e06c584d514
occhio che nei 30 miliardi ci rientra tutto l’energetico, quindi non solo il carburante per il trasporto, ma pure il riscaldamento e quello per usi industriali.
E anche traslando tutto il mercato italiano in elettriche, avrai sempre il trasporto merci, il riscaldamento e l’uso per l’industria.
Ora, basare un bilancio su una tassa su un carburante che potrebbe a tendere ridurre di molto il suo utilizzo, quando alle porte hai l’idrogeno miscelato al metano, pare un azzardo.
 
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