<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 984 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Perchè a Roma sarà un problema?
Avrebbe potuto scrivere anche Milano, presumo. Città in cui ci sono tanti quartieri non recenti con condomini e palazzi senza garage (o, se li hanno, hanno dimensioni inadatte alle auto moderne) e di conseguenza un potenziale problema di tante auto elettriche concentrate in poche strade.

In paesi o altre zone i problemi sono minori perché c'è un tasso più elevato di case singole o piccole palazzine con garage più generosi o spazi più aperti, oltre naturalmente a una densità di auto (e persone) di uno o due ordini di grandezza in meno.
 
Se è per quello ci sono auto da oltre 300 km/h.
Non servono nella realtà QUASI a nessuno.
Come a pochissimi servono autonomie di 700 km in tre minuti.
Uhm..... non mi sembra un esempio particolarmente calzante. L'auto da 300 all'ora ha solo una funzione di appagare il danaroso proprietario che non arriverà mai nemmeno a spremerne il 50% delle potenzialità (che poi, anche lo zerocento in tre secondi delle Tesla ha la stessa identica utilità pratica, a ben guardare....).
I tre minuti per rifornire 700 km invece la loro utilità pratica ce l'hanno eccome, e non è (solo) quella che si sfrutta nei lunghi viaggi. Quella caratteristica funzionale è ciò che consente all'auto termica di essere sempre pronta nonostante non si possa rifornire a casa (salvo casi particolari). L'autonomia elevata ripristinabile in pochi minuti è il fattore chiave, quello che rende l'auto ICE universalmente fruibile, anche da chi non ha il garage/wallbox.
 
Avrebbe potuto scrivere anche Milano, presumo. Città in cui ci sono tanti quartieri non recenti con condomini e palazzi senza garage (o, se li hanno, hanno dimensioni inadatte alle auto moderne) e di conseguenza un potenziale problema di tante auto elettriche concentrate in poche strade.

In paesi o altre zone i problemi sono minori perché c'è un tasso più elevato di case singole o piccole palazzine con garage più generosi o spazi più aperti, oltre naturalmente a una densità di auto (e persone) di uno o due ordini di grandezza in meno.

Secondo me nei centri urbani da qui a 20 anni cambiera molto il modello di mobilità, immagino che non ci sarà poi questo grande bisogno per ognuno di avere la possibilità di ricaricare a casa e le strutture pubbliche soddisferanno la richiesta che sarà molto inferiore a quanto ora possiamo immaginare.
 
Esattamente: per riprendere la stessa autonomia di una vettura normale, ci vuole sempre un'era geologica. Il miglioramento rispetto alla Detroit Electric di nonna Papera, si avrà solo quando io arrivo con l'elettrica in una stazione di ricarica, attacco il cavo (o me lo attaccano) e in 3 minuti ottengo 700 km. Non serve aggiungere altro: la pianificazione, la condivisione, l'utilizzo di altre "modalità" di spostamento ecc. ecc. perché sono fuorvianti.
Aggiungo che laddove la trazione elettrica è vantaggiosa, si è imposta da anni senza bisogno di alcun incentivo. Pensiamo ad esempio ai carrelli elevatori, nella maggior parte dei casi sono elettrici. Oppure le ferrovie in Europa continentale
 
Aggiungo che laddove la trazione elettrica è vantaggiosa, si è imposta da anni senza bisogno di alcun incentivo. Pensiamo ad esempio ai carrelli elevatori, nella maggior parte dei casi sono elettrici. Oppure le ferrovie in Europa continentale

Esatto, altro punto chiave. La gente non è scema come a volte si pensa, se un qualcosa si vende solo ed esclusivamente se pesantemente incentivato o imposto per legge, e non appena viene a mancare l'incentivo o l'obbligo non lo vuole più nessuno, un motivo ci sarà...
 
P.S. continuo a leggere dei famosi 3 minuti per 700 km.
Bah, non so a quanti servano realmente.......
Ma indubbiamente per le BEV sono una chimera!
Io oramai viaggio sui 26.000 km annui, che in media sarebbero poco più di 70 km al giorno. Costi di ricarica a parte, in teoria un BEV sarebbe perfetto per me: piccolo problema, i 26.000 km annui li raggiungo facendo anche solo 4 km al giorno per moltissimi giorni dell’anno (scostamenti e varianza come spiegava Agri)
 
Nei fatti, ad oggi, le BEV non sono particolarmente convenienti a coloro che dovessero ricaricare solo o per la gran parte dalle colonnine.
Questo è un grosso problema, su cui riflettevamo ieri. Ad oggi, dal punto di vista economico, non è che i BEV “non siano particolarmente convenienti” per chi non ha la ricarica domestica … è un suicidio finanziario o quasi. E, in effetti, ho ripensato molto alle tue considerazioni, non sono peregrine come inizialmente ritenevo.
 
continuo a leggere dei famosi 3 minuti per 700 km.
Bah, non so a quanti servano realmente.......
Ma indubbiamente per le BEV sono una chimera!
Intendiamoci, non perché tutti devono fare 700 km d'un fiato. Semplicemente perché faccio il pieno in 3 minuti a inizio settimana e poi non ci devo più pensare, non che devo "pianificare" ogni volta che solo penso a prendere l'auto, come se dovessi invadere la Polonia. E idem se la sera prima decido di uscire a pranzo il giorno dopo nelle Langhe: decido e basta, non che mi devo "organizzare" chissà cosa. E la ricarica, e l'applicazione e l'abbonamento e la colonnina con davanti un furgone...dai sù. Siamo nel 2023 e devo preoccuparmi per fare 250 km? Per la normalità delle persone (quindi la quasi totalità) è semplicemente inaccettabile, ma è un'affermazione fattuale, obbiettiva, non una mia opinione.
 
Intendiamoci, non perché tutti devono fare 700 km d'un fiato. Semplicemente perché faccio il pieno in 3 minuti a inizio settimana e poi non ci devo più pensare, non che devo "pianificare" ogni volta che solo penso a prendere l'auto, come se dovessi invadere la Polonia. E idem se la sera prima decido di uscire a pranzo il giorno dopo nelle Langhe: decido e basta, non che mi devo "organizzare" chissà cosa. E la ricarica, e l'applicazione e l'abbonamento e la colonnina con davanti un furgone...dai sù. Siamo nel 2023 e devo preoccuparmi per fare 250 km? Per la normalità delle persone (quindi la quasi totalità) è semplicemente inaccettabile, ma è un'affermazione fattuale, obbiettiva, non una mia opinione.

2024 ;)
vola il tempo, quando non sei a guardare una colonnina in ricarica :D
 
Intendiamoci, non perché tutti devono fare 700 km d'un fiato. Semplicemente perché faccio il pieno in 3 minuti a inizio settimana e poi non ci devo più pensare, non che devo "pianificare" ogni volta che solo penso a prendere l'auto, come se dovessi invadere la Polonia. E idem se la sera prima decido di uscire a pranzo il giorno dopo nelle Langhe: decido e basta, non che mi devo "organizzare" chissà cosa. E la ricarica, e l'applicazione e l'abbonamento e la colonnina con davanti un furgone...dai sù. Siamo nel 2023 e devo preoccuparmi per fare 250 km? Per la normalità delle persone (quindi la quasi totalità) è semplicemente inaccettabile, ma è un'affermazione fattuale, obbiettiva, non una mia opinione.
Oggi ho circa 45 km di autonomia residua. Poi c’è la riserva “segreta” di altri 5 litri. Grazie all’affidabilità degli strumenti ed alla conoscenza del mezzo e dei suoi consumi, tengo duro fino a domani o dopodomani quando dovrebbero diminuire i prezzi. Sani 900 km di autonomia in modalità no-hypermiler :D
 
Secondo me nei centri urbani da qui a 20 anni cambiera molto il modello di mobilità, immagino che non ci sarà poi questo grande bisogno per ognuno di avere la possibilità di ricaricare a casa e le strutture pubbliche soddisferanno la richiesta che sarà molto inferiore a quanto ora possiamo immaginare.
Immagino che il loro piano sia questo. Se però guardo a quanto accaduto a Milano negli ultimi 20 anni posso pensare che si, qualcosa cambierà, ma la sostanza sarà uguale a quella odierna. Che è uguale a quella di 20 anni fa. O di 40.

Certo, un paio di linee metropolitane in più, qualche fermata in più in quelle già presenti ma al tempo stesso molti più disagi a circolare sia coi mezzi che in auto, molta più congestione in ogni dove, piazze "tattiche" e progetti di arredo urbano che hanno tolto a strade e piazze la loro funzione (spesso senza alcun senso e con ulteriore sperpero di denaro pubblico).

Mi auguro che potenzino tutte le cabine di distribuzione che arrivano nei quartieri perché non è raro, d'estate (anche di sera), veder saltare la luce per troppa richiesta (o troppo calore generato) e mi auguro che inizino quanto prima a mettere una colonnina con due prese ogni 25 metri, su tutte le strade dove ci sono parcheggi residenti (o paganti) di Milano.

Ci sono 10 anni di tempo che per me sono pochi, ma se non inizi mai allora diventano un battito di ciglia e arriveremo impreparati.
 
Questo è un grosso problema, su cui riflettevamo ieri. Ad oggi, dal punto di vista economico, non è che i BEV “non siano particolarmente convenienti” per chi non ha la ricarica domestica … è un suicidio finanziario o quasi. E, in effetti, ho ripensato molto alle tue considerazioni, non sono peregrine come inizialmente ritenevo.
Però il problema non è tanto allora l'auto elettrica, ma chi negli anni non ha ammodernato la rete elettrica sottostante (tutte quelle varie multiutility che si sono ingrassate per decenni di utili e di "oneri di sistema" a babbo morto), in modo da non pregare in aramaico per aver un collegamento in tempi decenti tra la colonnina e la rete.

Poi dipende anche dallo stile di guida, se una persona ha la guida da "cinghiale" col piede giù, il problema non sarà tanto l'avere la batteria piena o meno, ma aver sufficienti punti sulla patente per poter continuare a guidare nel prossimo futuro.
 
... mi auguro che inizino quanto prima a mettere una colonnina con due prese ogni 25 metri, su tutte le strade dove ci sono parcheggi residenti (o paganti) di Milano.

Ci sono 10 anni di tempo che per me sono pochi, ma se non inizi mai allora diventano un battito di ciglia e arriveremo impreparati.

se continuano cosi', a levar posti in strada, potranno anche farlo.
gli basteranno un paio di ciabatte a 5 prese, per avere una presa ogni 2 posti auto :(
 
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