U2511
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Aggiungo anche, come corollario, che tutti i conduttori hanno una portata correlata alla loro sezione e lunghezza, nonché all'effetto Joule che si ritiene ammissibile/accettabile (e quindi c'è pure una correlazione con la temperatura ambientale), oltre al problema dell'isolazione elettrica che, trattandosi di BT, mi pare tutto sommato residuale almeno lato ricarica.In questo, come in ogni tema, non ci sono certezze assolute, e chi le ha spesso sbaglia, o quanto meno non sempre ci prende in pieno.
Però, alcuni paletti ci sono, e ce li mette mamma Fisica: per fare 1 watt, servono, e serviranno sempre, 1 volt e 1 ampere. Sono solo tre grandezze fisiche, ma se scalate su grandi numeri si tirano dietro un buon numero di implicazioni pratiche che non potranno essere ignorate per sempre, e il problema - sempre ovviamente IMHO - che io vedo (aho, magari lo vedo solo io....) è che anche molte figure autorevoli o non ne parlano affatto, o tendono a minimizzare. Questa è l'unica «certezza assoluta» che mi sento di avere, su tutto il resto anch'io, come tutti, sto alla finestra a vedere il corteo che passa.
Detto questo, sono convinto che, specie nelle zone più urbanizzate, gli EV faranno parte del paesaggio in misura crescente soprattutto nel settore scooter, microcar e citycar, cioè i mezzi più semplici da elettrificare e soprattutto gestire. Ho molti dubbi, invece, sull'elettrificazione degli inpianti di riscaldamento, almeno a breve/medio termine. A parte la maggior domanda di eenergia elettrica (risolvibilissima assumendo che si riparta con il nucleare, altrimenti non ne veniamo fuori), quelli realmente efficienti richiedono lo sventramento delle abitazioni (devi passare al riscaldamento a pavimento, montare la VMC, predisporre gli spazi per per la pompa di calore etc etc). Costosissimo da fare nelle abitazioni civili (senza pensare al problema di dove alloggiare gli abitanti e immagazzinare i mobili durante questi lavori), impraticabile nei tanti fabbricati soggetti a tutela.
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