<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 614 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
che a me viene da ridere a pensarci , in pratica da quanto ho capito si deve buttare giù da zero un programma nucleare che deve avere una visibilità di decenni...da noi? Prima occorre fare un lavoro culturale e formativo delle mentalità del paese, a tutti i livelli, poi quando ci si è resi conto che si è riusciti ad avere un crescita su questo versante allora si può cominciare a buttare giù il programma e realizzarlo, in pratica diciamo che così forse tra 80/100 anni qualcosa potresti realizzare.
 
Comunque tutti i Paesi che hanno in programma nuove centrali nucleari, ragionano a 20 anni, è la normalità. Non importa quanto costa, quanto costerà eccetera, conta che per l'energia devi proiettarti sempre al futuro, considerando di:
  1. Diversificare al massimo le fonti (termico, idrelettrico, nucleare, FV, eolico, turbogas, olio combustibile d'emergenza e per ultimissimo -ma non escluso- carbone).
  2. Non credere alla favoletta della decarbonizzazione totale perché non avverrà mai.
  3. Mantenere invece un corretto piano di contenimento delle emissioni come è avvenuto qui da noi negli ultimi 30 anni.
  4. Ipotizzare che vi sarà sempre una crescita dei consumi elettrici perché nessuno mai tornerà al freddo delle caverne, nemmeno ai 17 gradi dei "frugali".
Solo adottando un approccio pragmatico si manterrà il massimo del benessere coniugato col massimo dell'efficienza e il minimo delle emissioni. Quindi ben venga un serio programma di sviluppo sul nucleare in larga scala perché:
  • Si è dimostrato essere il sistema che storicamente ha generato il minor numero assoluto di vittime / danni sociali in rapporto al numero (elevatissimo) di MWh prodotti *
  • Tra 20 anni nessuno può prevedere cosa succederà ai regimi-canaglia che attualmente forniscono gas ai Paesi come il nostro, ma le previsioni non sono comunque buone.
* Fonte: la devo reperire, solo che non ho sottomano il riferimento
 
Comunque tutti i Paesi che hanno in programma nuove centrali nucleari, ragionano a 20 anni, è la normalità. Non importa quanto costa, quanto costerà eccetera, conta che per l'energia devi proiettarti sempre al futuro, considerando di:
  1. Diversificare al massimo le fonti (termico, idrelettrico, nucleare, FV, eolico, turbogas, olio combustibile d'emergenza e per ultimissimo -ma non escluso- carbone).
  2. Non credere alla favoletta della decarbonizzazione totale perché non avverrà mai.
  3. Mantenere invece un corretto piano di contenimento delle emissioni come è avvenuto qui da noi negli ultimi 30 anni.
  4. Ipotizzare che vi sarà sempre una crescita dei consumi elettrici perché nessuno mai tornerà al freddo delle caverne, nemmeno ai 17 gradi dei "frugali".
Solo adottando un approccio pragmatico si manterrà il massimo del benessere coniugato col massimo dell'efficienza e il minimo delle emissioni. Quindi ben venga un serio programma di sviluppo sul nucleare in larga scala perché:
  • Si è dimostrato essere il sistema che storicamente ha generato il minor numero assoluto di vittime / danni sociali in rapporto al numero (elevatissimo) di MWh prodotti *
  • Tra 20 anni nessuno può prevedere cosa succederà ai regimi-canaglia che attualmente forniscono gas ai Paesi come il nostro, ma le previsioni non sono comunque buone.
* Fonte: la devo reperire, solo che non ho sottomano il riferimento

hai perfettamente ragione, ma secondo te noi siamo strutturati e soprattutto abbiamo una situazione politico-sociale che andrebbe in contro ad un progetto come questo?
Non metto in dubbio le capacità tecniche, io metto in dubbio le capacità programmatiche ma soprattutto la coesione di un paese che non esiste più, e questa mancata coesione sarebbe necessaria in una opera come questa.
 
hai perfettamente ragione, ma secondo te noi siamo strutturati e soprattutto abbiamo una situazione politico-sociale che andrebbe in contro ad un progetto come questo?
Non metto in dubbio le capacità tecniche, io metto in dubbio le capacità programmatiche ma soprattutto la coesione di un paese che non esiste più, e questa mancata coesione sarebbe necessaria in una opera come questa.
Vero, ma secondo me abbiamo il dovere quanto meno di provarci.
 
Occorre dire che conosco pochissime persone che affrontano viaggi di oltre 300 (ma anche 200 km.) con auto da 20.000 euro.
Almeno per lavoro.
Ormai quando si parla di 20.000 euro si parla di utilitarie e, solitamente, per queste categorie i viaggi "lunghi" sono abbastanza rari.

Credo che sia vero almeno per le persone che scelgono vetture piccole e economiche per necessità.
Nel senso che spostarsi costa è inutile girarci intorno.
Poi ci sono anche persone benestanti che comprano vetture piccole (una coppia di clienti ha una Panda con cui fanno regolarmente Novara-Roma,penso che abbiano preso una macchina piccola perchè il marito iniziava ad avere problemi in parcheggio,però potrebbero benissimo acquistare una vettura grande se volessero avendo 3 case di cui una a Roma).
Ma chi sceglie una segmento A o B perchè non può spendere tanto imho almeno per diletto poi non fa grandi viaggi,non spesso almeno.
I 300 km nel weekend per,butto li,andare a tale fiera o passare una giornata al mare significano mettersi in mano tra carburante autostrada etc etc 100 euro minimo.
E non tutti possono farlo se non proprio occasionalmente.
Poi magari col fatto che le auto costano sempre di più tante persone pur viaggiando parecchio hanno puntato su modelli compatti.
Però in teoria verrebbe da pensare che chi fa tanta strada almeno quando può scelga un mezzo di fascia più elevata.
 
ma secondo te noi siamo strutturati e soprattutto abbiamo una situazione politico-sociale che andrebbe in contro ad un progetto come questo?

Abbiamo i no tav,no tap,no qualsiasi cosa possibile immaginabile...
Imho ci sarebbero così tanti ostacoli che la previsione temporale di 80-100 anni è ottimistica.
 
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