<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 392 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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D'accordo, allora cominciamo a mettere mano ai milioni di immobili e costruzioni pubbliche e private che hanno standard energetici anacronistici e poi passiamo ai traporti, per me va bene
No, non va bene neanche quello. Un immobile degli anni '50 lo rendi "green" solo tinteggiando le pareti di verde, ma se vuoi metterlo a posto sul serio con l'isolamento termico devi buttarlo giù e rifarlo. Queste cose si fanno sul nuovo, non sull'esistente. A margine, mi diceva il mio tinteggiatore che stanno facendo i corsi sulla manutenzione dei cappotti, perchè i primi fatti col 110% se li stanno già trovando in cortile....
 
il male peggiore negli ultimi 30 anni è stata l'imposizione di una metodologia per cui non è previsto il confronto, il mondo deve essere misurato esclusivamente su come la pensiamo noi e chi la pensa in maniera differente non è un alternativa su cui ragionare e su cui arrivare ad una sintesi che è stato quello che invece ci ha permesso decenni di sviluppo.
Come ci siamo arrivati non lo so , so solo che invece di andare a criticare sempre gli altri dovremmo per una volta analizzare il nostro sistema democratico

I numeri sono numeri, a prescindere da chi li scrive alla lavagna....
 
No, non va bene neanche quello. Un immobile degli anni '50 lo rendi "green" solo tinteggiando le pareti di verde, ma se vuoi metterlo a posto sul serio con l'isolamento termico devi buttarlo giù e rifarlo. Queste cose si fanno sul nuovo, non sull'esistente. A margine, mi diceva il mio tinteggiatore che stanno facendo i corsi sulla manutenzione dei cappotti, perchè i primi fatti col 110% se li stanno già trovando in cortile....

quindi non possiamo fare nulla, torniamo al discorso di prima , le automobili concorrono all'1% , gli immobili sono un impresa titanica , le industrie non si toccano
 
quindi non possiamo fare nulla, torniamo al discorso di prima , le automobili concorrono all'1% , gli immobili sono un impresa titanica , le industrie non si toccano

No, cerchiamo invece di superarlo il discorso di prima: il lavoro da fare è tanto e i schei sono pochi, per cui io, se ne avessi l'autorità, cercherei di spenderli nel modo più efficiente possibile, ovvero cercando di rendere il più pulita possibile la produzione di energia, e nel contempo metterei a terra norme per l'efficientamento degli immobili nuovi, non trascurando, ove possibile, le ristrutturazioni. Ma sempre nell'ottica di chiudere la finestra prima di mettere i paraspifferi sotto la porta.
 
quindi non possiamo fare nulla, torniamo al discorso di prima , le automobili concorrono all'1% , gli immobili sono un impresa titanica , le industrie non si toccano
no, ma si fa graduale, e senza farsi prendere dalla furia ecologica a tutti i costi.
fai costruire le case nuove "green", ma non pretendi che l'immobile costruito 50-70 anni fa, sia in classe A.
magari ti accontenti di fargli gli infissi nuovi alla prima ristrutturazione.

per le auto, si procede con gradualita', senza imporre nulla di impraticabile, come si e' fatto negli ultimi 20 anni, in cui comunque, l'aria nelle citta' e' migliorata sensibilmente, anche se per i gretini, non e' mai buona abbastanza.
milano e' in una conca, non avra' mai l'aria del cervino. nemmeno se domani andassimo tutti a piedi. di certe cose, bisogna farsene una ragione.

edit: ho scritto assieme a Cristiano. potevo risparmiarmi le dita, e mettere un like :D
 
...e a livello globale, io darei anche una bella regolata a milioni di tonnellate di chincaglieria in giro per i mari......
 
.
Nel frattempo, andando a vedere come cambiano tecnologie e costi dal 2013 al 2021...
Ma fra il 2023 ed il 2035 non potrà cambiare niente, perchè "le leggi della fisica sono sempre le stesse" e "le auto elettriche sono uguali a un secolo fa e ci sarà un motivo se sono state abbandonate, quindi oggi come allora..."

evoluzione.jpg

Si, anche per me c'è dell'ideologia e del qualunquismo.
Unita, e questo lo posso comprendere davvero, a parecchio amore per i motori e le auto così come sono state per un secolo.
Se invece si vuole discutere dei tempi ristretti di tutta la transizione così come molti (o alcuni, decidete voi) la vogliono impostare... il fatto è che di tempo non ce n'è e già di quello perso pagheremo le conseguenze. Il dubbio di non riuscirci o di avere problemi pesanti c'è eccome. Ma a frenare o lasciare nell'incertezza una comunità di 400 milioni di persone si fanno danni più grossi.
 
no, ma si fa graduale, e senza farsi prendere dalla furia ecologica a tutti i costi.
fai costruire le case nuove "green", ma non pretendi che l'immobile costruito 50-70 anni fa, sia in classe A.
magari ti accontenti di fargli gli infissi nuovi alla prima ristrutturazione.

per le auto, si procede con gradualita', senza imporre nulla di impraticabile, come si e' fatto negli ultimi 20 anni, in cui comunque, l'aria nelle citta' e' migliorata sensibilmente, anche se per i gretini, non e' mai buona abbastanza.
milano e' in una conca, non avra' mai l'aria del cervino. nemmeno se domani andassimo tutti a piedi. di certe cose, bisogna farsene una ragione.

edit: ho scritto assieme a Cristiano. potevo risparmiarmi le dita, e mettere un like :D

sempre in amicizia, per me non condividiamo il punto di partenza, perchè non è parlare di aria del cervino ma parlare di un territorio vivibile, e non credo che lo raggiungi mettendo gli infissi non si sa quando , ma sono punti di vista figuriamoci.
 
le le case non le possiamo toccare quindi resteranno inefficienti chissà fino a che secolo

e siamo noi i furbi invece gli altri paesi sono una massa di farlocconi invasati di ideologie...poi vai a vedere e sti farlocconi vivono 10 volte meglio di noi...

Però prendiamo un esempio pratico.
Io per adeguare casa mia (che non è una villa ottocentesca inefficiente ne io sono un barone o un conte che ha bisogno di 12 stanze e se ne frega se per riscaldarle consuma più energia di quella che occorre a un asilo,si tratta di un normalissimo appartamento costruito a fine anni 90 inizio 2000 che pur non essendo tecnologicamente al passo con gli standard attuali mi permette comunque di consumare poco) dovrei spendere buona parte dei risparmi che ho.
Mi conviene?
Dopo la mia qualità della vita sarebbe migliore o sarei io il farloccone (io conoscevo il termine frolloccone) che per rincorrere il luogo comune secondo cui gli altri sono avanti e chi si ferma è perduto si ritrova senza soldi che magari servivano per il dentista,per una vacanza,per cambiare la macchina o per qualsiasi altra necessità forse più impellente?
Se domani ad esempio l'azienda per cui lavoro chiudesse e io non trovassi un altro lavoro oltre a pesare sulla collettività beneficiando dei cosiddetti ammortizzatori sociali mi converrebbe avere il cappotto termico oppure 20000 euro in banca?

Io sono sempre scettico quando si fanno confronti sulla qualità della vita dei vari paesi.
Non sono convinto che siano veritiere,non del tutto almeno.
Che in cima ci siano quasi sempre i paesi più avanzati,con qualche outsider qua e la,è ovvio.
O meglio è ovvio che i paesi in cui la gente non ha l'acqua potabile siano in fondo alla classifica.
Ma sono convinto che si viva meglio a metà classifica.
Anche perchè il cosiddetto benessere che invidiamo tanto ad altri paesi imho in molti casi non è reale e non se lo potrebbero permettere nemmeno loro (vedere cosa sta succedendo in Francia).
Per me è impensabile che tutti possano tenere la stessa andatura,già in Europa non ne parliamo nel mondo.
Rincorrere chi sta davanti serve solo a stare peggio.
Certo non ci si deve fermare ma nemmeno ammazzarsi per tenere un ritmo che va oltre le proprie possibilità.

Di fondo c'è sempre da parte un mia un sospetto, che poi sarà anche sbagliato, che nel nostro paese alla maggioranza le cose vanno bene come sono sempre andate e di cambiare non va , soprattutto poi se si tratta di cambiamenti non immediatamente tangibili e di cui i risvolti non è detto che si vedano

Su questo concordo.
Non a caso a me sembra che le resistenze maggiori vengano quasi sempre dalle generazioni che non hanno ne voglia ne bisogno di cambiare alcun che per vivere bene.
La paura dei cambiamenti però (almeno quando si tratta di cambiamenti enormi) credo che sia comprensibile.
E' un freno non ci piove,ma non sempre è un male.
Buttarsi a capo fitto verso le novità può voler dire progredire e prosperare oppure sbatterci il muso e non riprendersi più.
Capisco molto di più le resistenze e i timori di chi non è contro i cambiamenti per pigrizia o perchè è abituato a stare bene,ma perchè ha la matematica certezza che verrà lasciato indietro.
Per me la transizione lascerà indietro una marea di persone che se va bene potranno continuare a vivere nel loro modo arretrato (venendo giudicati da chi avrà già la pompa di calore e l'auto elettrica come un barbone anacronistico).
Se andrà male invece finiranno per vivere molto peggio di come vivono adesso.
 
sempre in amicizia, per me non condividiamo il punto di partenza, perchè non è parlare di aria del cervino ma parlare di un territorio vivibile, e non credo che lo raggiungi mettendo gli infissi non si sa quando , ma sono punti di vista figuriamoci.
Gia solo con infissi adeguati e magari una coibentazione interna leggera nel lato più esposto guadagni un paio di gradi in appartamento, te lo dico per esperienza personale. Ed ogni grado guadganato equivale grosso modo all'8% di consumo e quindi di emissioni in meno.
Puntare alla quadrupla A per un condominio degli anni 60 è follia pura, portarlo in classe C è un eccellente compromesso tra costi e risparmi
 
quindi possiamo dire che le affermazioni su cui si basano i portatori di trolley:
"da qui al 2035 le auto a pile costeranno meno delle termiche di oggi"
"l'energia elettrica sara' tutta da fonti rinnovabili"
"ci saranno pile fantastiche da 20Kg e 200kWh"

son tutte affermazioni che si possono fare, e su cui si basano le spinte per le auto a pile.
mentre che gli e-fuel, nel 2035, saranno prodotti con energie rinnovabili, a bilancio co2 neutro, non e' un'affermazione che si puo' prendere in considerazione?
c'e' una ragione particolare, a parte i trolley o le ideologie, per affermare queste cose?

gli e-fuel son solo un'alternativa, come i biocombustibili, e chissa', qualche altra fonte che io ora non so immaginare, ma magari qualche scienziato sì.
abolire le alternative, e' una colossale cavolata. non ci si preclude la possibilita' di sviluppare nuove forme di accumulo di energia per scelta politica.
Anche per quanto riguarda i punti da te citati, relativi alla trazione elettrica, credo siano tutti proclami.
Appare però a me evidente, ma potrei sbagliare, che mentre la trazione puramente elettrica potrebbe essere, almeno parzialmente, ad emissioni zero e co2 compensata, il motore termico non lo è per nulla.
 
No, non va bene neanche quello. Un immobile degli anni '50 lo rendi "green" solo tinteggiando le pareti di verde, ma se vuoi metterlo a posto sul serio con l'isolamento termico devi buttarlo giù e rifarlo. Queste cose si fanno sul nuovo, non sull'esistente. A margine, mi diceva il mio tinteggiatore che stanno facendo i corsi sulla manutenzione dei cappotti, perchè i primi fatti col 110% se li stanno già trovando in cortile....


Pensavo mollassero, SI', celermente....
....Ma non fino a questo punto
 
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